SCHEDA ALLENAMENTO EMOM: GLI ESERCIZI PIÙ QUOTATI

A strutturare le schede di allenamento EMOM deve essere sempre un personal trainer, una persona qualificata che sappia definire il workout tenendo conto del livello di partenza dell’atleta e, nondimeno, avendo ben chiaro l’obiettivo.

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Credits: Foto di Pexels | Karolina Grabowska

Per quanto riguarda gli esercizi che, più spesso, vengono inseriti in questo genere di allenamento è bene dire che si tratta solitamente di esercizi fondamentali che, il più delle volte, alternano il coinvolgimento di parte alta e parte bassa del corpo.

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Credits: Foto di Pexels | Karl Solano



Tutti i tipi di squat, per esempio, possono essere inseriti nelle schede allenamento EMOM. Allo stesso modo è facile trovare altri esercizi evergreen come i push-up, oppure i sit-up per gli addominali e i burpees.

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Credits: Foto di Pexels | Jonathan Borba

Gli addetti ai lavori consigliano di mantenere il numero di ripetizioni medio basso (4-6 al minuto) in modo da poter utilizzare un carico allenante adeguato e di puntare alla qualità del movimento, che deve essere esplosivo.

CONTROINDICAZIONI E SVANTAGGI

Non ci sono, in realtà, particolari controindicazioni e svantaggi legati all’allenamento EMOM. Va detto, però, che essendo una forma di allenamento molto intensa e impegnativa sarebbe sempre meglio sottoporsi a una visita medico sportiva per accertarsi delle proprie condizioni di salute.

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Via Giphy

BISOGNA PROCEDERE IN MODO LENTO E GRADUALE, ONDE EVITARE PROBLEMI

Inoltre, è fondamentale iniziare ad allenarsi in modo lento e graduale, specialmente se si è alle prime armi o se non ci si allena da diverso tempo. Con il passare del tempo, man mano che l’allenamento procede, la scheda di allenamento – sempre sotto la supervisione del trainer – si può rendere più complessa, aggiungendo più ripetizioni oppure aumentando i carichi.

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Credits: Foto di Pexels | Cottonbro

Vi consigliamo di sfruttare sempre il tempo di riposo per abbassare la frequenza cardiaca. Può essere utile monitorarla sia semplicemente controllando “manualmente” le proprie pulsazioni oppure adoperando uno smartwatch o app sullo smartphone.

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Credits: Foto di Pexels | Andrea Piacquadio

Provate, alla fine di ogni allenamento, a prendere nota di quanto tempo impiegate per completare ogni singolo esercizio. Solo in questo modo vi sarà possibile fare delle modifiche e apportare miglioramenti alla vostra scheda.

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Via Giphy

Bene, ragazze, anche per oggi è tutto! Questo era il nostro focus sull’allenamento EMOM, un protocollo per l’allenamento ad alta intensità che ci permette di mantenerci in forma ovunque, anche a casa! Come sempre, a voi l’ultima parola: cosa ne pensate? L’avete mai provato? Ditecelo nei commenti, un bacione dal TeamClio!

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