I LOOK DI RAFFAELLA CARRÀ, UN’ICONA CHE HA SEGNATO INTERE GENERAZIONI
Credits: @_raffaella_carra Via Instagram
Libera dagli schemi, dalle congetture, dalle restrizioni di una mente bigotta, troppo chiusa e poco briosa, Raffella Carrà ha sempre affrontato ogni situazione, conduzione ed esibizione con il sorriso e una fragorosa ironia.
Con Alberto Sordi. Credits: @raffaellacarrafanpage Via Instagram
L’ombelico scoperto destò scandalo, ma tutti lo apprezzarono, e il balletto Tuca Tuca con Enzo Paolo Turchi fu davvero troppo ma tutti lo riproducevano, anche grazie all’intervento di Alberto Sordi.
grazie ad alberto sordi il balletto tuca tuca di raffaella carrà divenne un successo planetario
Ben lontana dalle showgirl di oggi, ma la prima e unica soubrette irriverente degli anni ’60, Raffaella Carrà si presentava con look azzardati e strepitosi. Ecco com’è diventata un’icona del tempo, ancora oggi imitatissima.
Rosso, bianco, nero e oro erano i suoi colori preferiti. Amava gli abiti corti e lunghi, scollati e non, con spacchi o senza. Seta, paillettes, lurex e tutto quello che serviva per essere la protagonista dei suoi show, lo indossava senza timore, sempre con grande sicurezza e leggiadria.
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Talmente libera dagli schemi che era considerata un’icona gay, nonché attivista. Nel 2017, in occasione del World Pride di Madrid, ricevette il premio “icona gay mondiale”.
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Ma tornando ai look, Raffaella interpretava alla perfezione le tendenze dell’epoca, diventandone lei stessa portavoce. Amava i jeans a zampa e i blazer maxi, anche quelli con le spalline, must degli anni ’80.
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Di certo non disdegnava i vestiti scultura, con cui posava per le principali cover dei magazine di tutto il mondo.
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Amava sperimentare, era inarrestabile e nutriva una profonda passione per ogni cosa, anche la più piccola.
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RAFFAELLA CARRÀ: IL CASCHETTO BIONDO PLATINO E IL MAKE UP INDIMENTICABILE
Ha sempre avuto il caschetto Raffaella Carrà? No, non sempre, ma ben presto divenne il suo simbolo, una specie di icona, di cui non ne fece più a meno.
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Se negli anni ’60 preferiva volumi più morbidi e onde così come un colore di capelli leggermente più scuro, ben presto passò alla chioma rigorosa e platinata, sempre accompagnata dalla frangia dritta, che a quei tempi era bombata così come il bob con le punte riverse all’interno.
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Quel caschetto ha poi subito delle micro modifiche nel corso degli anni, seguendo sempre gli hair trend: talvolta più corto e poi più lungo, pari o leggermente scalato in avanti, ma sempre liscissimo.
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Sul fronte trucco, invece, il make up di Raffaella Carrà è sempre stato incentrato sugli occhi, ma a parte una strepitosa parentesi sixties, l’artista ha sempre poi preferito un look quasi al limite dell’acqua e sapone.
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Certo è che negli anni ’60, con quegli occhi grandi, le ciglia nerissime e tutte perfettamente separate e allungate, era un vero sogno.
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Addio Raffaella: con te abbiamo ballato, ci siamo divertiti, abbiamo pianto. Ma non ti dimenticheremo.
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Ragazze, volete dirci la vostra? Anche per voi Raffaella Carrà è stata un’icona? Ha segnato la vostra infanzia e giovinezza? Avete ballato con i suoi brani? Vi siete mai vestite come lei? Fateci sapere tutto, emozioni incluse, nei commenti! Un grandissimo bacio dal TeamClio!