TECNICHE E TATTICHE PER TOGLIERE IL CIUCCIO PIÙ FACILMENTE
Come anticipavamo poco fa, cari mamme e papà, la decisione di togliere il ciuccio difficilmente viene dal bambino, ma deve partire da voi quando avrete individuato alcuni segnali che possono facilitare il processo.
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Non sempre, però, è così: alcuni genitori decidono di togliere il ciuccio improvvisamente e il prima possibile: a partire anche dai 6-8 mesi, sostenendo che in questo modo sia più facile raggiungere il risultato sperato perché non si dovranno particolari spiegazioni al bambino.
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Il nostro consiglio è di provare, se vi sentite pronti, e soprattutto se le nottate in bianco (da tenere in conto almeno all’inizio) non vi spaventano!
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In questo senso, potete procedere a togliere il ciuccio di giorno e poi di notte, o farlo “di botto” per entrambi i momenti della giornata: dipende dal vostro coraggio eheh!
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Qui di seguito, invece, scopriremo alcuni metodi infallibili (secondo chi li ha provati) per togliere il ciuccio senza traumi ai bambini più grandicelli.
TOGLIERE IL CIUCCIO MONTESSORI OVVERO GRADUALMENTE
Non esiste un vero e proprio “metodo Montessori” per togliere il ciuccio, anche se generalmente si affianca questa parola all’approccio graduale per rimuovere questa abitudine.
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Per seguire questa tecnica, non si procede con la rimozione improvvisa del ciuccio dalla vita del piccolo: si preferire un’impostazione più dolce e graduale, iniziando a togliere il succhiotto di giorno e lasciandolo come consolazione durante i riposini.
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Si andrà via via a togliere il ciuccio anche per i momenti della nanna, seguendo l’inclinazione naturale del bambino ed evitando -come dicevamo prima- di farlo in momenti di stress o cambiamento.
DARE IL CIUCCIO ALLA FATINA DEI CIUCCI (METODO DELLA RICOMPENSA)
Questa tecnica per togliere il ciuccio è perfetta per i bambini già più grandicelli: l’approccio prevede di donare il proprio succhiotto alla “fatina dei ciucci” che provvederà a darlo a un bambino più piccolo che ne abbia bisogno.
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PER TOGLIERE IL CIUCCIO AIUTIAMOCI CON LA FANTASIA
Per coinvolgere il piccolo, prevediamo una sorta di rituale: inseriamo insieme il ciuccio in una scatola decorata e salutiamolo prima della nanna serale, lasciandolo in un luogo dove la “fatina” possa trovarlo facilmente.
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Il giorno dopo, ovviamente, facciamo trovare al posto del ciuccio una ricompensa come un gioco che desiderava da tanto.
REGALARE IL CIUCCIO A UN BAMBINO PIÙ PICCOLO
Di pari passo con l’approccio della fatina, anche donare il proprio ciuccio a un bebè più piccolo può funzionare: dopo i due anni, specialmente, i bambini iniziano a comprendere il significato del regalo e della condivisione.
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Spingiamo quindi il nostro bimbo a donare il succhiotto a un piccolo: lui ormai è grande e non ne ha più bisogno!
CATTIVO SAPORE SUL CIUCCIO E DANNEGGIAMENTO: VECCHI METODI DA DIMENTICARE?
Un tempo la tattica più usata per togliere il ciuccio era intingerlo in qualcosa che avesse un cattivo sapore, come il sale, il limone, addirittura il peperoncino!
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Peggio ancora quando si rovinava deliberatamente il ciuccio per renderlo sgradevole al bambino: tagliando la tettarella o bucandola c’è il rischio concreto che possano staccarsi pezzi durante la suzione con possibile soffocamento. Da evitare assolutamente!
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Per quanto riguarda il saporaccio sul ciuccio, lasciamo a voi la scelta: c’è chi dice che funzioni, perché il bambino associa il succhiotto a un sapore sgradevole e lo abbandona naturalmente. Altri sostengono che non porti a nulla, se non a innervosire il bambino che vuole (comunque) un altro ciuccio. Forse sarebbe meglio provare un metodo più graduale e improntato al dialogo con il bambino per togliere il ciuccio senza traumi sul serio!
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Ragazze, per oggi è tutto: cosa ne pensate dei metodi per togliere il ciuccio senza traumi? Voi state affrontando questo momento delicato con il vostro bambino? Lo avete già superato? E se sì, avete consigli per la community? Fateci sapere nei commenti, un bacione dal TeamClio!