LATTOSIO, QUANDO È NECESSARIO EVITARLO?
La digestione del lattosio richiede la presenza dell’enzima lattasi che rompe il legame tra glucosio e galattosio.
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Nell’intolleranza al lattosio, la riduzione della funzionalità di questo enzima porta alla mancata digestione del disaccaride e ai sintomi che generalmente comprendono disturbi intestinali come diarrea, dolori addominali e gonfiore.
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Il lattosio non digerito è fermentato dai microrganismi intestinali con la produzione di gas, inoltre per il suo effetto osmotico richiama acqua nell’intestino aumentando la motilità e causando la diarrea.
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Tuttavia, il lattosio non assorbito non per forza determina la comparsa dei sintomi, ciò dipende dalla quantità di lattosio assunto, dal tempo di transito, dalla composizione del pasto e dal microbiota intestinale.
DIETA E INTOLLERANZA AL LATTOSIO
In presenza di intolleranza al lattosio, la riduzione o l’eliminazione del lattosio dalla dieta porta alla scomparsa dei sintomi.
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Tuttavia, anche chi soffre di questa problematica normalmente è in grado di tollerare piccole quantità di lattosio senza avere sintomi. Pare che questa quota corrisponda a 12 g di lattosio, l’equivalente di 250 ml di latte.
Prodotti come latte fermentato, yogurt e i formaggi stagionati solitamente non causano fastidi poiché il lattosio si riduce durante i processi di fermentazione e stagionatura.
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Comunque, anche in presenza di fastidi non è necessario rinunciare a questi alimenti, è infatti possibile ritrovare in commercio un’ampia gamma di prodotti lactose free come il latte delattosato.
I PRODOTTI SENZA GLUTINE E SENZA LATTOSIO SONO MIGLIORI?
I prodotti senza glutine e senza lattosio sono nati per rispondere alle esigenze di chi soffre di specifiche problematiche di salute.
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Il resto della popolazione non ha bisogno di seguire una dieta priva di glutine e lattosio e di conseguenza nemmeno di prodotti ad hoc.
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I prodotti lactose free e gluten free oltre a non essere necessari non sono nemmeno utili, in quanto la scelta di questi alimenti non apporta alcun vantaggio.
GLUTINE E LATTOSIO SONO DA EVITARE SOLO IN SPECIFICHE CONDIZIONI
Infatti, nonostante le diverse credenze che si sono diffuse negli ultimi anni, non è vero che i prodotti senza glutine e senza lattosio siano “più leggeri” o che aiutino a mantenere il peso corporeo. Il fatto che un alimento non contenga glutine e lattosio non è sinonimo di qualità.
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Prendiamo come esempio dei prodotti da forno come i crackers o i grissini, anche nella versione gluten free possano apportare comunque un’importante quota di sale e perciò sono in ogni caso da limitare.
Focalizzandoci sui prodotti da forno, quelli senza glutine risultano il più delle volte qualitativamente peggiori rispetto al prodotto “comune” per la presenza di molti grassi e la carenza di fibra.
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O ancora pensiamo a un gelato, la versione senza lattosio rappresenta lo stesso una fonte di zuccheri e di grassi saturi al pari di un gelato classico.
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FONTI
https://www.issalute.it/
Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018
Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista
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Ragazze, eccoci arrivate al termine. E voi? Prima di leggere questo post come valutavate gli alimenti senza glutine e senza lattosio? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TemClio!