PORZIONE DI UN ALIMENTO, A CHE COSA CORRISPONDE?
- La porzione standard di un alimento è la quantità assunta come misura di riferimento.
- Per alcuni cibi come frutta e verdura, la porzione corrisponde con una o più unità.
- La valutazione della porzione è meno immediata quando non equivale a un alimento intero, come per i legumi.
- L’impiego di misure casalinghe, come gli utensili, può agevolare la quantificazione.
- Le altre strategie proposte comprendono l’utilizzo delle proprie mani come termine di paragone e la suddivisione del piatto in quadranti.
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Riconoscere la porzione di un alimento è un aspetto importante per seguire una sana alimentazione. Mangiare in modo equilibrato e adeguato alle proprie necessità non si riduce solamente alla scelta della tipologia degli alimenti, ma è necessario prendere in considerazione anche le quantità e la frequenza di consumo.
Tutte le informazioni hanno puramente scopo divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di un esperto, per indicazioni specifiche rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista, nutrizionista di riferimento.
Ragazze, se vi interessa capire come valutare la porzione di un alimento non vi resta che leggere questo post! Siete pronte? Iniziamo subito!
COME SI CALCOLA LA PORZIONE DI UN ALIMENTO?
Si definisce porzione standard di un alimento la quantità, normalmente espressa in grammi, che si assume come unità di misura di riferimento.
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LA PORZIONE STANDARD É LA MISURA DI RIFERIMENTO
La porzione di un alimento si calcola valutando le caratteristiche nutrizionali, i consumi alimentari medi della popolazione, ma anche prendendo in considerazione le grammature di alcuni prodotti confezionati presenti sul mercato.
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La porzione di un alimento definita standard “serving size” è diversa dalla porzione consumata “portion size” in quanto quest’ultima non rappresenta una quantità standardizzata, ma soggettiva e variabile.
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Inoltre, non bisogna confonderla con le “porzioni raccomandate al giorno/settimana” che esprimono le frequenze di consumo e variano a seconda dell’alimento e dei fabbisogni individuali.
LA PERCEZIONE DELLA PORZIONE DI UN ALIMENTO: LE DIFFICOLTÀ NELLO STIMARE LA PORZIONE
La maggior parte degli individui sembra avere qualche difficoltà nello stimare la porzione di un alimento realmente consumata. Per rendere più semplice la quantificazione delle porzioni standard senza dover ricorrere alla bilancia sono state proposte diverse unità pratiche di riferimento.
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La porzione standard può corrispondere con una o più unità di un cibo, ad esempio un frutto, un vasetto di yogurt e così via. Quando la porzione non equivale a un alimento intero, come avviene per cibi quali carne, latte, pasta e legumi l’identificazione è meno immediata.
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In questo caso ci si può affidare a misure casalinghe e di uso comune, un metodo sicuramente molto comodo per il Regno Unito e l’America dove esistono precisi standard di riferimento quantitativi e in quasi tutte le cucine è presente il classico kit dei contenitori. Invece, in Italia la questione si complica un po’ di più perché ogni utensile è prodotto in diverse grandezze.
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Giusto per fare un esempio pensiamo ai formati di cucchiaio: da caffè, da tè, da dessert, da brodo e da minestra, ognuno con una capacità differente. In questo caso, per identificare la porzione si è deciso di fare riferimento al cucchiaino piccolo “da tè” e il cucchiaio grande “da minestra”.
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Quando la tipologia di cibo non permette di utilizzare questi metodi ci si può orientare valutando la forma e la dimensione paragonando l’alimento a oggetti usati nel quotidiano.
USARE LE PROPRIE MANI PER CAPIRE LA PORZIONE DI UN ALIMENTO
Tra le diverse strategie per calcolare la porzione di un alimento, l’utilizzo delle proprie mani come riferimento è sicuramente una delle più semplici e alla portata di tutti. Questo metodo di quantificazione consiste nel confrontare le proprie mani con le dimensioni, la forma e il volume del cibo.
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Facciamo qualche esempio pratico: un panino può essere confrontato con la dimensione del proprio pugno, mentre una fetta di pane con la mano aperta o ancora una bistecca con il palmo, il pezzo di formaggio con uno o più dita e così via. Se pensate che questo sistema faccia al caso vostro, parlatene con il vostro esperto della nutrizione di riferimento.
SUDDIVIDERE IL PIATTO PIANO IN QUADRANTI PER REALIZZARE UN PASTO BILANCIATO
Vediamo un’altra tecnica semplice per calcolare la porzione di un alimento, quella del piatto piano.
Questo sistema consiste nell’immaginare l’interno di un piatto piano suddiviso come il quadrante di un orologio e di misurare la porzione di un alimento come una frazione oraria, ad esempio mezz’ora, un quarto d’ora ecc.
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Per realizzare un piatto bilanciato è consigliabile che metà del piatto sia riempito da verdure, mentre il resto sarà costituito per un quarto da alimenti ricchi di proteine (carne, pesce, uova, formaggi, legumi) e per l’altro quarto da fonti di carboidrati complessi come pasta, pane e cereali.