PER CHI È PENSATA LA PET THERAPY: I PAZIENTI CHE TRAGGONO I MAGGIORI BENEFICI

Come dicevamo poco fa, alcuni pazienti trarranno più benefici dalla terapia con animali, per esempio i bambini oppure gli anziani e, in generale, le persone affette da disturbi di tipo motorio oppure neurologico.

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L’esperienza, però, ha dimostrato l’efficacia della pet therapy anche su altri pazienti, sia nella sua tipologia assistenziale che come terapia continuativa vera e propria (AAA o AAT, come specificato nella pagina precedente).

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Quindi la pet therapy viene impiegata con successo su:

  • pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca cronica
  • pazienti che stanno seguendo un percorso di chemioterapia

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  • anziani o pazienti che sono ricoverati in una struttura a lunga degenza, per esempio per il recupero delle funzionalità motorie
  • pazienti ricoverati dopo un infarto o un ictus
  • bambini e pazienti fragili per alleviare loro la degenza

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  • persone con disturbi di carattere psichiatrico (per esempio in passato è stata usata spesso la pet therapy su pazienti autistici)
  • pazienti con disturbi alimentari

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LA PET THERAPY AIUTA A GESTIRE L’ANSIA

È stato anche dimostrato con l’osservazione che i pazienti che dovevano subire un intervento per loro stressante provavano meno ansia se un animale era presente. Pensiamo per esempio ai bambini dal dentista!

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QUALI ANIMALI VENGONO USATI NELLA PET THERAPY: CANI, GATTI, CAVALLI MA NON SOLO

Quando si pensa alla terapia con animali la prima associazione è quella di pet therapy cani, ma non è sempre così: gli animali utilizzati per la terapia sono sicuramente quelli domestici, come appunto cani, conigli e gatti, ma non sono i soli.

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Infatti, spesso si sente parlare anche di ippoterapia, giusto? Ebbene in questo caso per la pet therapy vengono usati i cavalli, che aiutano il soggetto a migliorare alcuni aspetti motori, come la coordinazione, e psicologici, ovviamente seguendo un dettagliato piano terapeutico.

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Forse stupirà, ma nella terapia con animali vengono impiegati anche pesci posti in un acquario: osservarli potrebbe aiutarci ad avere meno ansia.

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Molto utilizzati in pet therapy anche i delfini, che possono dare una mano a pazienti con difficoltà motorie e di linguaggio, ma anche a chi soffre di ansia e attacchi di panico. Non dimentichiamo poi gli asini, utilizzati soprattutto all’estero: essendo più bassi dei cavalli possono stabilire una relazione ancora più stretta con i pazienti, facendosi abbracciare e accarezzare agevolmente anche dai più piccoli.

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FONTI

healthline.com

humanitas-care.it

Via Giphy

Ragazze anche per oggi abbiamo terminato. Avevate mai sentito parlare della pet therapy o vi è capitato di provarla in prima persona? Che rapporto avete con gli animali? Fateci sapere tutto nei commenti, come sempre un abbraccio dal TeamClio!

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