CHE COSA SIGNIFICA HONJOK? PERCHÉ LA SOLITUDINE DOVREBBE FARCI DEL BENE?
- Ultimamente si parla spesso di honjok: il termine deriva dal coreano e si traduce, letteralmente, con “tribù di una sola persona“. Indica, perciò, uno stato di solitudine quando noi stessi diventiamo la nostra “famiglia”.
- Recentemente è uscito un libro, scritto da Silvia Lazzaris, intitolato proprio “Honjok – Il metodo coreano per vivere felici con sé stessi” per la collana editoriale Vivida della casa editrice White Star, quindi la tematica è tornata in auge.
- Quando parliamo di honjok, ragazze, dovete sapere che in Corea è diventato una vera e propria filosofia di vita, tanto che si parla di arte di vivere da soli: attenzione, non parliamo di positività tossica, ma solo di strategie per stare bene con sé stessi.
- C’è una sottile differenza tra stare da soli (bene) e sentirsi soli, abbandonati e persi: l’obiettivo dell’honjok è proprio arrivare al primo sentimento, ovvero la capacità di trascorrere tempo in solitudine senza avvertire bisogni o mancanze.
- La pandemia ha certamente aumentato il numero di persone che stanno da sole per lunghi periodi di tempo, per questo molti hanno avuto esperienza del languishing: a loro si rivolge la filosofia honjok.
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Dalla Corea arriva un filosofia di vita che promette di ribaltare la nostra concezione della solitudine: l’honjok, ovvero l’arte di stare bene da soli, è uno stile di vita che sta prendendo sempre più piede tra i giovani coreani e che, a detta di molti, può essere la soluzione a momenti in cui ci sentiamo soli e abbandonati. Il tempo passato in solitudine può essere proficuo, e noi possiamo comprendere grazie all’honjok come sfruttarlo al meglio stando bene con noi stessi.
Sembra proprio che grazie all’honjok si stia attuando una rivoluzione, oltre che emotiva, anche culturale: siete pronte a saperne di più, ragazze? Allora vi aspettiamo qui sotto nel post!
CHE COS’È LA FILOSOFIA HONJOK E PERCHÉ SE NE STA PARLANDO PROPRIO ADESSO
Un nuovo modo di rapportarsi con il mondo esterno, ma anche con sé stessi: questo è l’honjok, filosofia di vita coreana che da tempo affascina anche noi occidentali.
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Ultimamente si sente molto spesso parlare proprio dell’honjok perché è uscito un nuovo libro illustrato da Giovanna Ferraris e Francesca Leoneschi, scritto da Silvia Lazzaris per la collana editoriale Vivida della casa editrice White Star. Il volume si intitola proprio Honjok – Il metodo coreano per vivere felici con sé stessi e tratta la tematica della solitudine felice che si sta espandendo specialmente tra i giovani del sud Corea.
Il manuale spiega con dovizia di particolari e illustrazioni stile cartoon veramente molto esplicative e coinvolgenti la vita secondo la filosofia honjok.
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Il termine honjok deriva dal Coreano e si traduce, letteralmente “tribù di una sola persona“. Va quindi a indicare la situazione di vita in solitudine tanto comune ai giovani oggi, soprattutto della cultura coreana.
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Il termine viene poi declinato per indicare i diversi aspetti della vita di tutti i giorni vissuti in solitaria. Si parla per esempio di honbap per indicare l’azione di mangiare da soli, di honsho ovvero fare shopping da soli e di honnol, in generale passare del tempo in solitaria.
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IN QUALI AMBITI DELLA VITA PRATICARE LA FILOSOFIA HONJOK?
Non c’è un solo ambito di applicazione per l’honjok: come dicevamo poco più su, è importante praticare la gratitudine del compiere alcune azioni quotidiane da soli, assaporandone il gusto al 100%.
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Questo approccio spazia dal mangiare da soli, al viaggiare in solitaria, fino a giungere al guardare serie TV (e fare binge watching e rewatch), fare shopping, giocare e praticare il proprio hobby.
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SEGUIRE LA FILOSOFIA HONJOK CI AIUTA A VIVERE BENE DA SOLI
L’honjok offre quindi supporto a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, si trovano a dover trascorrere molto tempo da soli. È una realtà che, soprattutto dopo la pandemia e in virtù di questa “nuova normalità” è diventata attuale per molte persone.
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In Corea il fatto di vivere da soli è anche una “rivoluzione culturale”: essere single è sempre più una scelta che prende le distanze dalla tradizione.
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