Zerocalcare è tornato su Netflix con una nuova serie intitolata “Questo mondo non mi renderà cattivo“. Dopo la serie di successo “Strappare lungo i bordi” che ha visto l’esordio di Michele Rech, in arte Zerocalcare, nei panni di sceneggiatore e regista, i personaggi di Secco, Sarah, l’Armadillo e lo stesso Zerocalcare sono tornati con una nuova storia.
Una storia che fa divertire, ma che fa anche riflettere. La trama gira ancora attorno alle vicende degli amici e di un quartiere romano di periferia, anche se questa volta a rompere l’apparente equilibrio è il ritorno di un vecchio amico dopo anni di comunità. Zerocalcare vuole aiutarlo, ma in realtà sarà il primo a dover fare i conti con sensazioni di estraniamento, con una società che cambia e con le vite e gli stati d’animo dei suoi amici. Siete pronte a scoprire tutto quello che abbiamo amato della nuova serie di Zerocalcare? Allora via con il post!
Credits: @famous_last_words_on_ig Via Instagram, I personaggi della nuova serie di Zerocalcare “Questo mondo non mi renderà cattivo”
LA CAPACITÀ DI AFFRONTARE ARGOMENTI COMPLESSI CON IRONIA
Il mondo del fumettista romano torna sulla piattaforma di streaming Netflix con Zero, Sarah, Secco e l’Armadillo, doppiato ancora una volta da Valerio Mastandrea. A loro si aggiunge un personaggio nuovo, Cesare che rientra in quartiere dopo anni di comunità. Questo provocherà la rottura dell’equilibrio che vedrà i personaggi confrontarsi con tematiche legate al futuro, alla carriera e anche ad alcune questioni etiche.
«È una serie sicuramente più complessa della precedente. Mi piaceva l’idea di alzare l’asticella sia nella forma sia nel contenuto, provando a realizzare un prodotto più complesso e perfino più divisivo», ha spiegato lo stesso fumettista Zerocalcare, sia da un punto di vista tecnico (le puntate, infatti, sono più lunghe rispetto alla scorsa stagione) sia da un punto di vista narrativo.
Infatti, in “Questo mondo non mi renderà cattivo“, Zerocalcare rappresenta alcune grandi tematiche introspettive che lo hanno reso uno dei nomi più popolari della cultura italiana contemporanea: le contraddizioni della vita, il futuro, l’introspezione di sé, le tematiche Lgbtqia+, il futuro, il lavoro, la mascolinità e anche alcuni aspetti della società come l’immigrazione.
Credits: @cinemallweek Via Instagram, I personaggi della serie: Secco, Zerocalcare e Sarah
In questo senso il titolo rappresenta una sorta di mantra: rimanere persone buone e corrette anche quando ci si sente accerchiati, senza via di fuga, in cui sarebbe più facile fare scelte sbagliate, rinnegare ideali e princìpi pur di togliersi dai guai. Tutto è, però, affrontato con l’ironia tipica del fumettista romano che riesce a sdrammatizzare anche degli aspetti più complessi della sua personalità.
Credits: @cinemallweek Via Instagram, Una scena della nuova serie di Zerocalcare
LA COLONNA SONORA DELLA NUOVA SERIE DI ZEROCALCARE
Dopo “Strappare lungo i bordi“, anche per “Questo mondo non mi renderà cattivo” la colonna sonora accompagna e caratterizza i 6 episodi della nuova serie. La scelta delle musiche, ovviamente, non è casuale. Infatti, come ha dichiarato Michele Rech, alcune scene sono proprio ispirate a una canzone al punto che i brani scelti come colonna sonora sono così stati inseriti già durante la fase di scrittura come parte della sceneggiatura. Lo stesso titolo è ispirato al brano del cantautore romano Path e la sigla di apertura vede protagonista ancora una volta la voce di Giancane, anche lui cantante romano.
Credits: @chiara_lucarelli_pics Via Instagram, Michele Rech in arte Zerocalcare
Nei nuovi episodi Zerocalcare manifesta nuovamente la sua passione per il musicista tedesco Apparat, in questo caso scegliendo A new error, ma non mancano anche reference alla musica italiana come quella agli 883 con l’inclusione di Cumuli, Se Lei di Biagio Antonacci e Sarà Perché Ti Amo dei Ricchi e Poveri.
Tra rock, pop e punk durante la serie si possono ascoltare i brani di The Clash, Mr. Jones, l’iconica Friday I’m in Love dei The Cure e A Different Place dei California Calling. Il secondo episodio ci catapulta indietro direttamente di 20 anni con Don’t Look Back in Anger degli Oasis, Timebomb dei Chumbawamba e con Made of Stone e Slipstream di Bruce Maginnis e Bits of Kids dei Stiff Little Fingers. Poi ancora, Nothing’s Gonna Hurt You Baby dei Cigarettes After Sex, Perfect Day di Lou Reed.
GLI EASTER EGG DI “QUESTO MONDO NON MI RENDERÀ CATTIVO”
L’autore ha inserito diversi easter egg che rimandano ad altre opere e anche a delle sue gag personali. Anzitutto, il personaggio che interroga i protagonisti, nei titoli di coda soprannominato “Officer De Niro”, ha le fattezze di Michele Foschini, co-fondatore di Bao Publishing, la casa editrice che pubblica i fumetti dell’autore. Quando Zerocalcare si trova al commissariato, alle spalle c’è un poster di Don Matteo con su scritto “ai miei amici”, una scena ironica e un omaggio agli amici del fumettista.
Credits: @cinemallweek Via Instagram, Zerocalcare con il poster di Don Matteo dietro
Negli episodi, poi, ci sono tanti riferimenti ad alcune passioni di Zerocalcare, a partire dal look di Secco che in una scena è vestito come un personaggio di Peaky Blinders (serie tv amata dal fumettista), fino alle scene dei video giochi che Metal Slug e Street fighter. Un altro easter egg che avranno notato in tanti è la reference a Dragon Ball, altra passione di Zerocalcare, citato quando, quelle che dovrebbero rappresentare due personalità del protagonista (San Francesco e Ebenezer Scrooge) fanno il celebre gesto della fusione.
Infine, la fidanzata di Sarah ricorda il personaggio di Sailor Uranus, noto personaggio di Sailor Moon. Nella versione trasmessa negli anni ’90 per la televisione italiana viene raccontata come eterosessuale, ma qui Zerocalcare l’ha voluta raccontare come era stata pensata originariamente dagli autori.
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Via Giphy
Bene ragazze, questi erano i motivi per cui abbiamo amato la nuova serie di Zerocalcare su Netflix. Voi l’avete vista? Vi è piaciuta? Avete visto anche “Strappare lungo i bordi”? Fateci sapere cosa ne pensate. Un bacione e a presto, il TeamClio!
