COME SPIEGARE IL VALORE DEI SOLDI AI BAMBINI?

  1. Arriva un momento in cui ci si chiede come spiegare il valore dei soldi ai bambini perché si affrontano alcune “difficoltà”.
  2. I bimbi, che si relazionano con i genitori attraverso gli esempi, conoscono il denaro ma ovviamente non il valore in sé.
  3. Non riescono a comprendere, almeno sotto i 5 o 6 anni, che per ottenere un oggetto, bisogna pagarlo, quindi il costo di ogni singola cosa.
  4. I bambini, almeno inizialmente, vedranno che mamma e papà portano a casa delle cose, ma non hanno ben chiaro come queste gli vengano date, pensando persino che si possano prendere senza “conseguenze”.
  5. Successivamente capiranno che c’è una transazione, che prevede l’uso del denaro per ottenere un prodotto, quindi il processo di dare e avere.
  6. Comprendono anche, se glielo spieghiamo, che il denaro è il frutto del lavoro, che è quello che porta mamma e papà fuori casa, lontani dai bambini, che resteranno con una babysitter, i nonni o semplicemente a scuola.
  7. La paghetta ai bambini, nella gestione dei soldi, ha un ruolo fondamentale, ma è necessario comprendere quando darla, in che forma e misura.

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Credits: Foto di Pixabay| OleksandrPidvalnyi

Tuttavia niente è semplice quando si parla del tema soldi coi bambini. Non capiscono da soli cosa costa molto o poco, cosa ci si può permettere in famiglia e co che frequenza. Il tutto è poi amplificato dalle molteplici pubblicità martellanti, che propongono prodotti di ogni sorta e prezzi quasi mai low cost. Come spiegare ai bambini che non si può avere tutto? Che c’è da fare i conti con l’economia familiare? Qui le cose si complicano, ecco perché è necessario avere tra le mani tutti gli strumenti per spiegare loro le questioni legate al denaro.

Vediamo insieme, allora, come spiegare il valore dei soldi ai bambini e capire se dare o meno la paghetta. Via col post!

IL GIOCO DI SIMULAZIONE È IL PRIMO MODO PER SPIGARE AI BAMBINI IL VALORE DEI SOLDI

I bambini, come anticipato, imparano e apprendono tutto attraverso l’esempio, il costante mettersi in gioco. Ecco perché a un certo punto della loro giovanissima vita, inizieranno a simulare quello che vedono in casa. È utile creare degli scenari per facilitarli nella comprensione e nel fare o non fare determinate cose, come prendere le medicine quando necessario, con il gioco del dottore.

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Credits: Foto di Pixabay| Alexas_Fotos



Proveranno a fare il caffè proponendo tazzine fumanti nel loro immaginario, cucinare piatti per la cena o provare a passare una scopa giocattolo sul pavimento o avvitare con piccoli cacciaviti.

Non sono solo passatempi, rappresentano l’unico modo che i bambini conoscono per approcciare al mondo dei grandi, con la loro innata leggerezza e immensa ingenuità.

In fondo se pensiamo che afferrano le pentole giocattolo senza presine, perché non conoscono il rischio di scottarsi, ce la dice lunga su quanto siano spontanei.

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Credits: Foto di Unsplash| Fabian Blank

In ogni caso, un gioco simile si può fare anche per spiegare ai bambini il valore dei soldi. Ma come? Avete presente la cassa giocattolo? Di solito è un gioco che i bimbi trovano molto attraente, perché pieno di tasti da premere, che spesso emettono un rumore. Inoltre quei tasti permettono di scrivere sullo schermo dei numeri, inizialmente indecifrabili, ma che pian piano saranno sempre più noti ai bimbi.

PER COMPRENDERE I SOLDI SERVE UN GIOCO IN CUI SIANO PROTAGONISTI

Insomma, attraverso il gioco della cassa, quindi del negozio, il bambino potrà giocare a fare il cassiere, quindi attuare il meccanismo di compravendita. Come funziona? Da una parte c’è chi vuole acquistare un bene, come una mela giocattolo, un finto telecomando o un piccolo piattino, dall’altra c’è chi vende, fa il prezzo – una, due, tre monetine – e incassa.

Qui si aziona un processo importante, ossia quello che per avere qualcosa, bisogna dare qualcosa, in questo caso dei soldi.

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Credits: Foto di Unsplash| Annie Spratt

Ma come capire il valore? In tal caso basta spiegare al bimbo che ci sono prodotti che valgono, quindi costano di più, e potrebbero essere quelli a cui tiene maggiormente o che sono più grandi, e altri che valgono meno, per il ragionamento opposto.

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Credits: Foto di Unsplash| Annie Spratt

Così il bimbo darà il suo personale valore all’oggetto, quindi farà una richiesta di denaro comprendendo a suo modo il valore dei soldi.

QUANDO INIZIARE A PARLARE AI BAMBINI DEI SOLDI?

Attraverso il gioco del negozio, in cui potrete utilizzare finte monetine e banconote, spiegherete sicuramente con l’esempio la possibilità di effettuare le transazioni. Ma a un certo si dovrà affrontare il tema del valore vero e proprio.

Questo potrà avvenire, in modo effettivo e reale, quando i bambini avranno 6 o 7 anni, avranno iniziato la scuola primaria (elementari) quindi avranno il primo vero approccio con la matematica. Apprenderanno come si faranno le addizioni e le sottrazioni e in questo modo come funzionano i numeri e a cosa servono.

Da qui sarà più semplice spiegare loro il valore effettivo di una moneta o banconota e come usarla in un vero negozio.

I BAMBINI POSSONO FARE ACQUISTI DA SOLI?

Se i bambini avranno compreso il valore dei soldi, è possibile che si sentano pronti ad affrontare questa piccola sfida. Tuttavia, anche se a noi sembra minuscola, per loro è gigantesca.

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Credits: Foto di Unsplash| Annie Spratt

Quando sono alle elementari non comprenderanno così facilmente quanto effettivamente bisogna pagare un prodotto, ma è comunque possibile educarli ai piccoli acquisti.

Ad esempio, spiegargli il costo di una pizzetta al forno, di un pacco di figurine all’edicola o di un altro bene tanto desiderato, servirà ad affrontare piccole spese facilmente gestibili e ripetitive, così da innescare il meccanismo dell’acquisto consapevole.

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Credits: Foto di Unsplash| micheile henderson

Superati i 10 anni potranno comprendere anche cos’è il risparmio e che serve mettere da parte dei soldi per ottenere qualcosa che tanto vogliono, soprattutto se si tratta di un giocattolo costoso.

Durante l’adolescenza si affronterà la fase più delicata, spesso capricciosa, ma spesso anche la più consapevole.

PAGHETTA SÌ O NO? COME SPIEGARE IL VALORE DEI SOLDI AI BAMBINI

E ora veniamo alla paghetta ai bambini: è giusta o sbagliata? Serve davvero ad avviarli all’educazione finanziaria? In questo modo comprenderanno il valore dei soldi o questa routine instaurerà l’idea che ai bimbi tutto è dovuto e coi soldi ci possono fare quello che vogliono?

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Credits: @latuamoneycoach via Instagram

Innanzitutto la paghetta ai bambini è uno strumento utile, sia per gratificarli rendendoli autonomi economicamente, che per aiutarli a comprendere per davvero il valore del denaro e come gestire i proprio fondi.

LA PAGHETTA AI BAMBINI SI RIVELA UN UTILE STRUMENTO NELLA COMPRENSIONE DEI SOLDI

Quanto dare spetta alla famiglia, in base alle proprie possibilità. La paghetta da data con una cadenza costante, così i bambini sapranno quando effettivamente riceveranno il denaro, così da pianificare le spese evitando di restare al verde.

È importantissimo capire che la paghetta va data per educare all’uso dei soldi, non per gratificare un figlio se ha ottenuto un buon risultato scolastico o, peggio, per punire un bambino che ha ricevuto un brutto voto.

Scuola e finanze sono due mondi che non devono incrociarsi mai, perché rischiano di creare confusione.

La paghetta può essere associata, invece, a una serie di lavoretti da svolgere in casa, come togliere la polvere nella propria camera o fare regolarmente la raccolta differenziata.

In poche parole la paghetta si guadagna, così come la guadagnano i grandi andando a lavorare.

Quando iniziare a dare la paghetta ai bambini? Già intorno ai 7 o 8 anni, quando avranno effettivamente compreso le più semplici operazioni di matematica, i bambini potranno iniziare a gestire piccole quote.

Poi, man mano, si potrà aumentare il valore del denaro, anche in base alle effettive esigenze del bambino, ormai divenuto adolescente.

Ragazze, per questo post è tutto ma, se vi è piaciuto, leggete anche questi:

1) TUTTO SULLA DISCIPLINA DOLCE

2) COME PARLARE AI BAMBINI E FARSI COMPRENDERE 

3) COME SVEGLIARE I BAMBINI AL MATTINO 

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Ragazze, ora vogliamo conoscere le vostre opinioni! Avete mai affrontato il tema dei soldi con i bambini? Come lo avete gestito? Credete di aver fatto bene o commesso qualche errore? Cosa ne pensate del dare o meno la paghetta? Fateci sapere tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!

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