Flaminia, al cinema da giovedì 11 aprile, è il film che segna il debutto alla regia di Michela Giraud, una delle più popolari stand up comedian italiane, la prima del panorama ad aver avuto uno Special Netflix Original distribuito in 190 paesi nel mondo.
Non fatevi ingannare dal sottotitolo “Vi diranno che è una storia vera. Non credetegli”: Flaminia è una storia che, più che vera, è personale e autentica, affronta temi come il rapporto tra sorelle, i disturbi dello spettro autistico, il body shaming, le tensioni familiari, l’ipocrisia sociale, l’apparenza, un matrimonio “che s’ha da fare” ad ogni costo, il tutto con il tono ironico, sagace e spensierato che rivela il talento autoriale della Giraud.
Clio, Elena e noi del TeamClio abbiamo partecipato con grande piacere all’anteprima del film a Milano tra risate, sorrisi e tante emozioni: dobbiamo confessarvi che c’è stata anche qualche lacrima di commozione. La storia si evolve in pieno stile Giraud con uno storytelling costruito in molti anni di stand up e di televisione, declinato in versione cinematografica, capace di regalare risate, ma anche carezze e, appunto, qualche lacrima.
Siete curiosi di scoprire 5 curiosità su Flaminia, il film di e con Michela Giraud, distribuito da Vision Distribution e prodotto da Eagle Original Content e Pepito Produzioni in collaborazione con Vision Distribution e con Prime Video?
Anche se nel mondo del cinema non sarebbero consentiti, vi facciamo un piccolo spoiler: l’ultima curiosità di cui vi parleremo vede protagonisti i prodotti ClioMakeUp. Siete pronti? Iniziamo subito.
Credits: @michelagiraud Via Instagram. La locandina del film
#1 FLAMINIA, LA TRAMA DEL FILM DI E CON MICHELA GIRAUD
Regista, attrice e anche sceneggiatrice: dentro Flaminia c’è tutta Michela Giraud e molto di più. La trama è liberamente ispirata a FLAMINIA, un racconto di Michela Giraud tratto da “TEA” di Daniela delle Foglie, Laura Grimaldi, Michela Giraud e Serena Tateo, pubblicato in Italia da HarperCollins Italia. Il film, però, va oltre grazie a un’intuizione di Francesco Marioni, co-sceneggiatore (con Marco Vicari e Greta Scicchitano) e migliore amico di Michela che le ha proposto una variazione rispetto alla trama del racconto.
Per il suo debutto dietro alla macchina da presa, Michela Giraud sceglie di raccontare una storia personale, come sempre nella regola dello stand-up, rivelando un altro lato della sua sensibilità di artista.
La trama racconta la storia di Flaminia De Angelis, interpretata dalla stessa Michela Giraud, una ragazza di Roma Nord che ne incarna tutti i tratti iconici: è sorridente, ossessionata dalla forma fisica e, soprattutto, ricca, o meglio, arricchita. La famiglia De Angelis, infatti, ha tutto quello che desidera, tranne la classe. Proprio per questo, sotto la pressione di sua madre Francesca (Lucrezia Lante Della Rovere), Flaminia sta per sposare Alberto (Edoardo Purgatori), il figlio di un importante diplomatico, regalando così all’intera famiglia la tanto agognata scalata sociale.
Credits: @lucrezialantedellarovere Via Instagram. In questa immagine Lucrezia Lante Della Rovere che nel film interpreta la mamma di Flaminia
Tutto sembra pronto, finché non irrompe inaspettatamente nella vita di Flaminia la sua sorellastra Ludovica, (Rita Abela), un uragano di complessità dal cuore ingestibile. Ludovica è una trentenne con disturbi dello spettro autistico, cresciuta in una comunità terapeutica riabilitativa, lontana dalla patina di Roma Nord e da Guido Maria, il padre delle due ragazze, che vive nel rimorso di non aver mai dedicato abbastanza attenzione alla figlia maggiore.
Ludovica riesce a mettere a nudo tutte le ipocrisie con cui Flaminia convive benissimo o almeno con cui crede di convivere bene. Ludovica, infatti, con i suoi modi buffi e spesso ostinati, riesce a far emergere una Flaminia che nessuno conosce, tantomeno Alberto. Mancano pochi giorni alle nozze, ma Flaminia non è più la stessa. Il mondo in cui ha sempre vissuto ora le appare ipocrita e fasullo, un mondo che non l’ha mai accettata e di cui forse lei, in fondo, non ha mai davvero fatto parte. È grazie a questa nuova consapevolezza che Flaminia trova finalmente il coraggio di mettere in discussione tutto.
#2 FLAMINIA È UNA STORIA PERSONALE E AUTENTICA CHE MOSTRA DIVERSE, E SPESSO INEDITE, SFACCETTATURE DI MICHELA GIRAUD
Flaminia è l’opera prima di Michela Giraud, un film che “ho voluto fortemente perché avvertivo la necessità di raccontare una storia che mi permettesse di mostrare diverse sfaccettature di me stessa, ma anche del mondo in cui sono cresciuta e che tuttora è parte della mia vita”.
I personaggi della trama sono ispirati, nel bene e nel male, a situazioni che Michela ha ricostruito partendo dalla sua stessa realtà. Il suo intento è stato quello di realizzare un film che parlasse alla sua generazione, in cui ci si potesse riconoscere e che, in qualche modo, potesse anche consolare. Così è stato per la regista stessa che ha visto questo progetto trasformarsi pian piano in qualcosa di molto personale, soprattutto nel rapporto tra le due sorelle. Il film, infatti, richiama alcune situazioni vissute da Michela e da sua sorella Cristina Giraud, con disturbo dello spettro autistico, da cui prende spunto il personaggio di Ludovica e di cui Michela Giraud ha già parlato in passato anche nei suoi spettacoli di stand up comedy.
Credits: @rita_abela_Via Instagram. In questa immagine Rita Abela che nel film interpreta la sorellastra di Flaminia
#3 MICHELA GIRAUD HA CERCATO DI METTERE AL SERVIZIO DEL FILM LA SUA ESPERIENZA DI STAND UP COMEDIAN, IL SUO STILE NARRATIVO ED ESTETICO
Nel film scopriamo una Michela Giraud quasi inedita che piace e che conquista per la sua disarmante autenticità. La regista ha cercato di mettere a servizio del film anche la sua esperienza di stand up comedian, per questo molti aspetti della storia rispecchiano il suo stile narrativo e il suo stile estetico.
Credits: @michelagiraud Via Instagram. In questa immagine si può capire l’estetica del film
L’immagine del film ne è un esempio, a partire dai colori fino ad arrivare all’attenzione particolare che è stata data ai costumi, così direttamente connessi all’andamento della storia.
#4 LA REGISTA È STATA MOLTO ATTENTA ANCHE ALLA SCELTA MUSICALE
Michela Giraud ha dichiarato che un altro aspetto importante per la riuscita del film è stata la varietà e l’alternanza nelle scelte musicali: è stato scelto di spaziare, tra composizioni originali e brani editi, dal rock alla musica più classica, come Emozioni di Lucio Battisti, che per Michela è stato un onore poter inserire nella versione cantata dalla sorella, quella vera.
Hanno lavorato anche ad adattamenti ben precisi e ricercati come ulteriore sottolineatura del sarcasmo, dell’ironia e, più in generale, di tutti i toni del film.
#5 I PRODOTTI CLIOMAKEUP PER IL FILM FLAMINIA
Come vi abbiamo anticipato, tra le curiosità del film Flaminia ce n’è una che riguarda Clio e i prodotti ClioMakeUp. Ebbene sì, ragazze e ragazzi, per la realizzazione dei make-up del film sono stati utilizzati i prodotti Supplied by ClioMakeUp e non solo: potrete vedere i prodotti ClioMakeUp direttamente in alcune scene del film. Non vogliamo anticiparvi altro, ma sono presenti anche in uno dei momenti più commoventi ed emozionanti della pellicola.
È stato un vero piacere poter essere partecipi con i prodotti ClioMakeUp al primo film di Michela, un’artista di talento che ha tanto da raccontare.
P.S. Michela, durante la presentazione di Flaminia, ha più volte ricordato che NON è un film su Roma Nord, e noi possiamo confermarlo.
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Via Giphy
Ragazze e ragazzi, per questo post è tutto, ora vi lasciamo la parola. Quanti di voi andranno a vedere Flaminia al cinema? Siete curiosi di scoprire lo stile di Michela Giraud come regista? Non appena lo vedrete, fateci sapere in quali scene noterete i prodotti ClioMakeUp. Un bacione dal TeamClio!