La vulvodinia è una patologia di frequente riscontro, che colpisce circa il 12/15% delle donne, ma che purtroppo ancora adesso può essere diagnosticata tardivamente, oltre a non essere curata per molto tempo perché sottostimata.
In questo post della sua rubrica del Blog ClioMakeUp, la Dottoressa Marialuisa Morelli, Osteopata cranio sacrale e viscerale, Osteopata pediatrica, Posturologa, specializzata in cefalee e problematiche dell’ATM, ci spiegherà che cos’è la vulvodinia, quali sono le caratteristiche e quali sono le cause più comuni. Inoltre, ci fornirà utili consigli professionali su come prevenirla e su come curarla. L’argomento è ciò che fa per voi? Lasciamo subito la parola alla Dottoressa Morelli.
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VULVODINIA: CHE COS’È E QUALI SONO LE CARATTERISTICHE
“La vulvodinia è una condizione che colpisce la zona esterna dei genitali femminili, chiamata vulva.
Questo disturbo è caratterizzato da dolore cronico, bruciore, prurito o sensazioni di disagio nella zona vulvare, senza una causa evidente come infezioni o lesioni visibili. La vulvodinia o vestibolite può essere una condizione che crea profondo disagio e imbarazzo, ecco di che cosa si tratta e come affrontarla.
La forma di vulvodinia più frequente, che interessa l’80% dei casi, è quella localizzata al vestibolo vaginale, definita vestibolite vulvare o vestibolodinia.
È una condizione molto diffusa, ma anche molto taciuta dalle stesse donne per imbarazzo o per sfiducia nell’aver tentato diversi approcci terapeutici non andati a buon fine.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA VULVODINIA
Le cause esatte della vulvodinia non sono completamente comprese, ma possono includere una combinazione di fattori fisici, psicologici e ambientali.
Questo disturbo è caratterizzato da bruciore persistente nelle “grandi labbra “, dolore cronico persistente, prurito, gonfiore, sensazione di disagio senza lacerazioni evidenti.
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Le cause esatte della vulvodinia ancora non sono comprese, ma possono includere una serie di fattori fisici, psicologici ed ambientali.
Alcuni dei fattori che includono questa infiammazione profonda sono:
- Irritazione dei nervi: alterazioni nella sensibilità dei nervi nella zona vulvare che possono causare ipersensibilità o dolore cronico. In questo tipo di patologia è importante verificare la tensione ed elasticità del nervo del pudendo (di cui parleremo sicuramente in un articolo a parte).
- Disfunzioni muscolari: la tensione e lo spasmo muscolare nella zona pelvica possono contribuire al dolore vulvare.
- Disbiosi batterica: cambiamenti nella flora batterica nella vagina possono causare irritazione e infiammazione.
- Ormoni: fluttuazioni ormonali che possono influenzare la sensibilità e la salute della vulva.
- Traumi fisici o chirurgici precedenti: lesioni o interventi chirurgici nella zona pelvica. che possono aumentare il rischio di sviluppare vulvodinia.
- Stress e fattori psicologici: l’ansia, lo stress e altri fattori psicologici che possono contribuire al dolore vulvare.
Questo disturbo può anche essere causato da abitudini quotidiane come l’andare in bicicletta, l’indossare indumenti troppo stretti o, a volte, anche stando semplicemente sedute.
QUESTO DISTURBO PUÒ ESSERE ASSOCIATO A DISTURBI VESCICALI E/O URETRALI: LA DIAGNOSI PUÒ ESSERE COMPLESSA
Può associarsi a disturbi vescicali e/o uretrali. In generale la sua presenza può generare nelle donne che ne sono colpite irritabilità, depressione e frustrazione che vanno a incidere nei rapporti con gli altri e nella sfera sessuale.
La diagnosi della vulvodinia può essere complessa e richiede spesso esclusioni di altre cause di dolore vulvare. Il trattamento può variare a seconda dei sintomi e delle cause sottostanti, e può includere terapie fisiche, farmaci, terapie psicologiche e cambiamenti nello stile di vita.
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Poiché la vulvodinia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone colpite, è importante consultare un medico o un ginecologo per una valutazione e un trattamento appropriati”.