È POSSIBILE TINGERE I CAPELLI DOPO LA CHEMIO?

  1. Terminato il lungo percorso di guarigione si può avere voglia di tingere i capelli dopo la chemio.
  2. Ritornare ad avere capelli lucenti e brillanti è uno dei desideri, ma è importantissimo rivolgersi al proprio medico curante e ascoltare il suo parere.
  3. I capelli dopo la chemioterapia possono apparire più deboli rispetto a prima.
  4. Anche il cuoio capelluto è più delicato per questo si deve attendere un periodo di tempo sufficiente che verrà indicato dal medico in base ai casi.
  5. Ci sono varie alternative per tingersi i capelli e tra queste anche quelle naturali.

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Credit: Foto Adobe Stock | Georgii

I capelli possono indebolirsi per una serie di motivi e un trattamento oncologico può avere un effetto importante sulla capigliatura. Una volta terminato il periodo di guarigione è possibile tornare a prendersene cura seguendo i consigli e le direttive dei medici competenti. Lo stesso vale quando si tratta di tingere i capelli dopo la chemio. Vediamo cosa fare, cosa evitare e a chi rivolgersi.

I CAPELLI DOPO LA CHEMIOTERAPIA SONO PIÙ DEBOLI

I famaci somministrati durante la chemioterapia hanno degli effetti anche sui capelli e sul cuoio capelluto. Durante il trattamento farmacologico si ha una produzione minore di cheratina che comporta una maggiore debolezza del fusto.

A seguito della chemioterapia i capelli e il cuoio capelluto sono più deboli e sensibili

Nonostante ogni fisico reagisca in modo differente, in linea generale può succedere che i capelli diventino più deboli dopo la chemio e tendano a rompersi facilmente. 

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Credit: Foto Adobe Stock | doucefleur



Anche sul cuoio capelluto ci sono effetti che possono spingere a porsi delle domande se tingere i capelli dopo la chemio o no. I farmaci comportano spesso infiammazioni e una maggiore sensibilità che i coloranti potrebbero aumentare ancora di più. 

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PRIMA DI PROCEDERE ALLA TINTA CONSULTARE IL MEDICO

La maggior parte dei prodotti per la tinta ha all’interno diversi “mix” di sostanze chimiche, quindi se decidete di tingere i capelli dopo la chemio la prima cosa da fare è consultare l’oncologo o il proprio medico. Questi sono gli unici a poter consigliare come agire nel modo migliore tenendo conto anche della situazione personale. 

Anche se è un episodio poco comune, può succedere che alcune in seguito ai trattamenti farmaceutici sviluppino una serie di allergie. Quindi prima di scegliere qualsiasi prodotto ed effettuare la colorazione, è importante fare un test su una piccola porzione di pelle e valutare se ci sono reazioni allergiche. 

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In questo caso meglio consultare un dermatologo per capire nei confronti di quali componenti si è sviluppata l’allergia così da farsi indicare dove non sono presenti.

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QUANDO TINGERE I CAPELLI DOPO LA CHEMIO?

Rispettare la salute dei capelli è importantissimo per questo bisogna valutare bene quando tingere i capelli dopo la chemio. In realtà non ci sono studi sufficienti sull’argomento e i pareri dei medici sono differenti tra loro. 

Prima di tingere i capelli è bene consultare il medico

In generale, però, è consigliabile effettuare la tinta almeno sei mesi dopo la fine del trattamento farmacologico. In questo modo i capelli avranno il tempo di crescere e di diventare molto più forti. 

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Come abbiamo visto, il fusto del capello dopo la chemioterapia è molto più fragile e se sottoposto troppo presto a un trattamento aggressivo potrebbe indebolirsi ulteriormente. Inoltre, visto che il cuoio capelluto è molto più sensibile, il tempo di attesa serve anche a rinforzare la zona.

PRENDERSI CURA DEI CAPELLI DURANTE LA FASE DI RICRESCITA

La cura dei capelli è fondamentale sempre, lo è ancora di più dopo essere stati sottoposti a una trattamento farmacologico così intenso come la chemioterapia. Per questo durante il periodo di ricrescita e prima di ricorrere alla tinta è bene prendersi cura di loro.

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Per farlo nella maniera corretta come sempre consultate il vostro medico o un dermatologo che vi indicheranno i prodotti specifici da utilizzare per rinforzare i capelli dopo la chemioterapia. Inoltre sia il cuoio capelluto che la chioma possono apparire secchi e anche in questo caso, il consiglio è di usare maschere oppure prodotti per capelli danneggiati.  

Infine, evitate di sottoporli a ulteriori stress: questo vuol dire limitare l’uso di tool che sfruttano il colore, come piastre o arricciacapelli, perché potrebbero rovinarli ulteriormente. 

PER TINGERE I CAPELLI DOPO LA CHEMIO MEGLIO PREFERIRE I PRODOTTI NATURALI?

Quando si tratta di tinta dobbiamo fare attenzione a quali prodotti utilizziamo, l’importante è che non siano eccessivamente aggressivi. Questo vale ancora di più nel momento in cui vogliamo tingere i capelli dopo la chemio. 

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Credit: Foto Adobe Stock | Africa Studio

Gli ingredienti spesso presenti nei prodotti “tradizionali” come l’ammoniaca e i solfati possono risultare particolarmente aggressivi sia sul fusto che sul cuoio capelluto causando nei casi peggiori prurito o rossori; inoltre c’è il rischio che rendano i capelli facili a spezzarsi. 

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Una valida alternativa sono i prodotti cosiddetti “naturali”, come l’hennè, ma bisogna fare ugualmente molta attenzione alla loro composizione ed evitare quelli con sostanze fissanti.

SCEGLIERE CON ATTENZIONE L’HENNÈ

Quando si pensa a prodotti naturali per tingere i capelli dopo la chemio viene subito in mente l’hennè. Questa è una pianta ricavata dalla Lawsonia inermis, caratterizzata da proprietà tintorie e utilizzata fin dall’antichità. 

Ci sono diversi tipi di henné che permettono di colorare i capelli: in base alla tipologia potete scegliere tra rosso, nero e biondo. Mescolando le diverse polveri si ottengono colori con sfumature differenti. 

L’hennè ha al suo interno la molecola di Lawsonia responsabile della colorazione, una sostanza chimica che come tale deve essere utilizzata con attenzione nel momento in cui decidete di tingere i capelli dopo la chemioterapia. 

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Credit: Foto Adobe Stock | photohampster

In particolare, come accertato da test svolti dal Comitato Europeo Scientifico sulla Sicurezza dei Consumatori (o SCCS), l’hennè è sicuro se la molecola di Lawsonia Inermis è presente in una percentuale non superiore all’1,4%.

Inoltre, si è stabilito che l’utilizzo dell’erba colorante è conforme con 100 gr di henné in 300 millilitri di acqua e se viene tenuta in posa per un massimo di due ore. Non è ancora chiaro se tutto quello che è diverso da questi valori sia sicuro, quindi nell’utilizzo è bene attenersi a queste regole. 

Se volete sapere di più sulla cura dei capelli, leggete anche:

1) FIALE ANTICADUTA CAPELLI 2024: 10 EFFICACI ANCHE PER IL CAMBIO STAGIONE

2) RICRESCITA CAPELLI: I PRODOTTI PER PRENDERSENE CURA DA SOLE

3) PRODOTTI ANTICADUTA CAPELLI DONNA: MIGLIORI TRATTAMENTI PER UNA CHIOMA FORTE E SANA

FONTI:

Capilclinic.it

Airc.it

Beatrice Mautino

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Via Giphy

Bene, questo era il nostro post su come tingersi i capelli dopo la chemio. Se vi è piaciuto e vi è stato utile, e volete rimanere sempre aggiornate, iscrivetevi alla newsletter ClioMakeUp. Un bacione dal TeamClio!

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