Il caso di Holly Brockwell, una ragazza inglese di 30 anni, ha portato alla luce una tematica che in certi paesi del mondo, come l’Inghilterra ma anche (e soprattutto) gli Stati Uniti, si fa sentire più che mai, ossia la sterilizzazione femminile volontaria. Holly, che da quando aveva 26 anni desiderava sottoporsi alla procedura, è infatti sempre stata rifiutata e ostacolata da praticamente tutti i ginecologi a cui si è rivolta per via della sua giovane età e, solo dopo quattro anni di battaglie con il sistema pubblico sanitario inglese, è riuscita a realizzare il suo intento.
Holly non rimpiange affatto la sua scelta, poiché da sempre convinta di non volere figli, ma la sua situazione ha posto l’attenzione sui risvolti etici e psicologici di un sistema di contraccezione definitivo ed irreversibile come la sterilizzazione. Per saperne di più a riguardo e scoprirne le modalità e le conseguenze fisiche, psicologiche ed etiche, ragazze, non vi resta che continuare a leggere il post!
Holly Brockwell. Credits: metro.co.uk
STERILIZZAZIONE FEMMINILE VOLONTARIA, LA PIÙ QUOTATA NEGLI USA
Statisticamente parlando, negli Stati Uniti il più comune metodo di contraccezione è la sterilizzazione, sia maschile che femminile. Inoltre si evince che, soprattutto negli ultimi anni, questo metodo (di frequente usato da chi di figli ne ha già) è sempre più richiesto da donne giovani e giovanissime che, ancora prima di aver avuto una gravidanza, sono convinte al 100% di non desiderare figli.
I medici quasi sempre non incoraggiano questa procedura
L’atteggiamento nei confronti di richieste di questo genere, da parte di dottori e ginecologi, come dimostra il caso di Holly generalmente non incoraggia questo tipo di procedura, più costosa rispetto al suo corrispettivo maschile e, a differenza di quest’ultimo, praticamente irreversibile.
Holly che parla della sua lotta alla trasmissione televisiva This Morning
SCELTA AVVENTATA, O DIRITTO DI AUTOGESTIONE CORPOREA?
Si è sollevato dunque un dibattito molto acceso, che da un lato vede, da parte dell’atteggiamento più diffuso tra i medici, un modo per tutelare le giovani donne dal buttarsi in una scelta di cui, in futuro, potrebbero pentirsi, mentre dall’altro si mettono in gioco i diritti delle donne stesse.
Donne come Holly, infatti, sottolineano l’entità paradossale della loro presunta giovane età usata come scusa per non eseguire questa procedura, trovando assurdo che, legalmente, possano essere considerate maggiorenni e dunque in grado di votare, di guidare un auto, o addirittura possedere un’arma, ma non mature al punto di decidere che cosa fare o non fare della loro sfera riproduttiva.
PERCHÉ CERTE DONNE SCELGONO LA STERILIZZAZIONE?
La sterilizzazione è un metodo contraccettivo sempre più quotato anche da parte di quella fascia di donne che non si sente sicura ad usare altri metodi considerati più tradizionali, come il preservativo o la pillola anticoncezionale, di cui vogliono evitare i potenziali effetti collaterali a lungo termine.
Dietro le motivazioni che spingono a rivolgersi a questa procedura c’è inoltre un risvolto psicologico da non sottovalutare, ovvero il superamento di una costante paura di avere una gravidanza indesiderata, e che in determinati casi può minare profondamente la sfera affettiva, sessuale e personale.
LA STERILIZZAZIONE IN ITALIA È LEGALE?
Anche se non se ne parla, pure paesi come l’Italia hanno legalizzato la sterilizzazione, seppur con condizioni meno elastiche e permissive rispetto quelle vigenti nei già citati Stati Uniti e Inghilterra.
In Italia la sterilizzazione è legale, ma è il metodo contraccettivo meno usato
Nel nostro paese, tuttavia, è il metodo contraccettivo meno utilizzato, anche in vista del fatto che non esiste ancora una legge mirata a riguardo. È diventata però legale dal 1978, e si può eseguire a patto che venga fatta nel rispetto di un valido consenso, durante la maggiore età, e solo qualora possa dare un effettivo beneficio a livello psicologico a chi vi si sottopone.
Inoltre, è necessario che chi richiede la sterilizzazione sia nelle condizioni adatte sia psicologicamente che fisicamente per sottoporsi all’intervento. Anche nel nostro paese, inoltre, può non essere affatto semplice trovare un medico che accetti di eseguire questo tipo di operazione poiché, chi esercita questa professione, può sollevare obiezione di coscienza nei suoi confronti.
Conoscevo da tempo questa procedura, xé sono stata informata da un’amica a cui é stato vietato altre gravidanze. Sicuramente nn mi pare una procedura da effettuare prima di una fase di maturazione mentale. Ognuno é libero di scegliere quello che vuole fare, ma personalmente lascerei questa operazione x chi ha malattie che sconsigliano gravidanze, x gravi rischi. Sicuramente é più fattibile x chi ha già figli e nn vuole altre gravidanze. X chi nn ha figli, nn so, mi sembra troppo radicale. Magari ci può essere un ripensamento, cambiano delle circostanze. Insomma personalmente, anche se nn sono convinta di avere figli, nn mi sottoporrei a questo intervento.
Partendo dal pressuposto che le donne DEVONO poter scegliere per il proprio corpo, questa procedura a cui si è sottoposta la ragazza mi pare assurda.
Anche io non pensavo di voler figli fino a un paio di anni fa e ora che ne ho 34 cerco una gravidanza che non arriva, a causa della PCOS. Non vuoi usare la pillola? Ok, anche io non la userei perché può dare effetti collaterali anche gravi. Il preservativo però non ha effetti collaterali, a meno che tu non abbia una rara allergia al materiale. Quindi il metodo contraccettivo c’è, e nel mentre protegge anche dalle MTS.
E se poi si pente? O ricorre alla fecondazione in vitro o “si attacca al tram”, come si direbbe. No, troppo drastica. Capisco una donna, e ne ho sentite, che dopo il secondo o terzo figlio dicono basta o donne a cui per motivi medici, è stata “vietata” una gravidanza perché troppo rischiosa, ma così giovane.. bah!
Io non lo trovo discriminatorio sai? Il punto è che è un procedimento pericoloso e soprattutto definitivo a cui non puoi porre rimedio una volta fatto.
Io sono d’accordo che si debba essere liberi di fare ciò che si vuole con il proprio corpo ma ho due grossi dubbi a riguardo..
In primis io lo vieterei sotto ai 25 anni, per carità mentalmente si cresce per sempre, ma a 25 una donna è ancora giovane per avendo già lavorato e fatto esperienze (ij media), quindi può avere una visione più ampia e matura della vita di una ragazzina di 18, che seppur maggiorenne deve ancora raggiungere le principali tappe. (Stesso discorso lo applico agli uomini)
Il secondo grosso dubbio riguarda la paura che con queste procedure le persone possano avere rapporti occasionali non protetti, questo vorrebbe dire un’immenso aumento delle malattie sessualmente trasmissibili!!
Quindi ok, ognuno con la sua fertilità fa quello che vuole, ma io ho ancora delle perplessità a riguardo, sopratutto per il secondo punto che ho citato.
Infatti la piaga è quella: tra i giovani le MTS dilagano e se poi ci mettiamo pure che “ah tanto se mi proteggevo per non aver figli, adesso che mi sono operata chissene”, allora la questione è drammatica.
Definitivo? Si. Pericoloso? Proprio no. Si tratta di una tecnica chirurgica piuttosto banale e con dati statistici di complicanze molto bassi. E la pericolosità non varia tra donne che hanno avuto figli e donne che non ne hanno avuti.
Continua a stupirmi il fatto che nel diritto sia sancito un principio di discriminazione all’accesso di un trattamento tra due categorie di persone e che implicitamente suggerisce che chi non vuole figli sta semplicemente prendendo un grosso abbaglio e poi si pentirà.
Miranda il tuo discorso è abbastanza denigratorio nei confronti di chi è medico o dovrà diventarlo. I trattamenti medici non li sceglie il paziente, per il semplice fatto che non ne ha le competenze (altrimenti la professione medica non esisterebbe). In questo caso se il medico ritiene che la sterilizzazione possa recare dei danni alla paziente ha il diritto di non eseguirla. Siamo sempre degli esseri umani, quindi è normale fare delle scelte di cui potremmo pentirci. Onestamente io non vedo dove sia tutta questa necessità di farsi sterilizzare. Se una donna non vuole avere figli è libera di portare avanti la sua scelta, ma può ricorrere benissimo a uno dei molti metodi contraccettivi esistenti, che inoltre ti proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Sono ASSOLUTAMENTE d’accordo con te. Eccome se è discriminatorio il fatto che io debba avere una relazione stabile e 2 figli per farmi sterilizzare. Se non è discriminatorio questo!!!!
Mio il corpo, io decido. Senza se e senza ma!!!
Ogni intervento ha una sua percentuale di rischi che non può essere calcolato statisticamente.
Detto ciò, secondo il mio parere dal basso del mio ragionamento, sì le persone che si rivolgono a questo intervento sono divise e giudicate in due categorie. Perchè il non volere più gravidanze è una cosa, sai perchè lo stai facendo, ma no voler nemmeno pensare ad averne una ed escludere a priori l’opportunità, è assurdo. Come fai a sapere che oggi a 25 anni avrai lo stesso identico desiderio che avrai fra 15 anni? La personalità è vero che è quasi formata, non si è più bambine con una personalità ancora non ben definita, ma e cose cambiano. Ripeto: io fino a due anni fa non volevo figli assolutamente, era da tanto che lo pensavo. Poi ho iniziato a maturare un sentimento per la maternità e ora sono due anni che stiamo provando ad aver figli io e mio marito. Ora ho 34 anni e se avessi subito questa pratica 10 anni fa? In che stato sarei ora, psicologicamente parlando?
No, il mio punto è Semplicemente un altro. Mi perplime che una legge dello stato, quindi non c’entra nulla la scelta del medico, vincoli l’accesso a una procedura al fatto di avere già avuto 2 figli. Così dice l’articolo. E mi sembra che la legge abbia in se un principio discriminatorio.
i trattamenti li sceglie il medico ? Vero, ma con limitazioni. Infatti esiste il consenso informato e la possibilità di dimissioni volontarie dagli ospedali e, finalmente, il testamento biologico.
Sul fatto che esitano metodi contraccettivi alternativi non ci sono dubbi, ma non era questo il mio punto.
Non avevo mai pensato alla sterilizzazione femminile come scelta volontaria, comunque ognuno deve essere libero di decidere del proprio corpo, a 50 anni come a 19.
Non parliamo poi degli obiettori di coscienza, siamo nell’anno 3000 e permettiamo ancora che un mancato prete decida della vita di una donna, che rabbia!
Scusami Valentina, ma saranno anche fatti della donna in questione decidere cosa fare del proprio corpo nel rispetto della propria salute psico-fisica?! Non sono d’accordo con quello che dici.. Rispetto la professione medica e il parere medico ma la volontà deve essere quella del paziente. A questo punto suppongo sia sbagliata pure l’eutanasia per te.
È discriminatorio perché lo stato ha deciso che tu devi aver messo al Mondo almeno due figli e devi avere una relazione stabile. Bentornato Medioevo.
Leggendo questo articolo non ho provato altro che sdegno per un paese come l’Italia: un paese che dovrebbe essere laico,ma nonostante ciò esistono ancora gli obiettori di coscienza.
Trovo inoltre assurdo il fatto che una donna debba già aver avuto due figli! Ammettendo pure che scelte come questa (assieme al cambio di sesso etc.) debbano essere seguite per filo e per segno da psicologi esperti prima di decidere,però così si va ben oltre!
Ma potrò io donna,all’alba di un età consapevole,poter decidere del mio corpo, che io abbia uno,due figli o nessuno!
Ultimo appunto: se vuoi fare l’obbiettore di coscienza,cambia lavoro per il bene di tutti(e lo dico pensando alla situazione opposta,alle donne che non avrebbero voluto essere madri e che invece non hanno potuto scegliere a causa di questi individui).
Comunque bell’articolo,fa riflettere!
Posso darti ragione sul numero di figli, ma è sempre il discorso del sapere davvero a cosa rinunci per sempre o no. E’ la parola “per sempre” che non viene colta.
Sul fatto dell’obbiettore di coscinenza ti dò pienamente ragione: se vuoi praticare la religione, lo fai in privato. Se hai scelto la medicina, hai scelto la scienza che è l’opposto della religione perchè mira al ragionamento e a scoprire la vita non come dono di un dio.
Il numero di figli che devi avere è sbagliato, però non credo che si possa pensare che esiste solo il bianco o solo il nero. Ci sono altri metodi efficaci e con rischi minuscoli (preservativo al contrario della pillola) per non aver figli. In cui si può tornare indietro e cambiare idea di procreare o continuare a non aver figli.
l’unico metodo contraccettivo che protegge dalle MST è il preservativo, e se poi si rompe non è proprio così sicuro al 100%… senza contare il rischio per le gravidanze indesiderate.
Comunque ragazze, qui il punto dell’articolo non è la “discriminazione” a detta di alcune, di avere X figli per sottoporsi al trattamento.
Il punto è che questa ragazza ha deciso per sempre per la sua vita e non ha la possibilità di tornare indietro se non di sottoporsi alla fecondazione assistita, che ricordo che è una tecnica molto costosa. Ha deciso a 25 anni il suo futuro senza pensare, dal basso del mio ragionamento, seriamente al futuro perchè, care mie, si può cambiare idea!
Il condom è sicuro al 99% se usato bene. E se si rompe, è davvero sfiga, un ago in un pagliaio in termini di casistica. Allora andiamo in giro ad avere rapporti non protetti e speriamo non succeda nulla? Ma suvvia!!!
io trovo atroce il fatto che nel 2017 una donna non possa decidere cosa fare del suo corpo. Trovo altrettanto brutto il fatto di dover buttare un sacco di soldi per anni e anni in contraccettivi perchè non si può scegliere di non avere figli, quando invece con gli animali la sterilizzazione viene fatta addirittura a scopo di salute e ne possiamo decidere in modo facilissimo. Io sono una che di figli non ne vuole ad esempio, non ho il minimo senso di maternità e lo ammetto senza problemi, se potessi opterei subito per la sterilizzazione. Ah no, che peccato non posso perchè non ho ancora partorito 2 figli. Peccato che non ne voglio neanche mezzo.
ma chi lo dice che bisogna cambiare idea per forza in tutte le cose? sarà una responsabilità sua e di nessun altro, se ha scelto così ed è serena buon per lei. Perchè crediamo sempre che una persona giovane debba cambiare idea solo perchè tale? la coerenza non può esistere?
Agli animai si fa, la maggior parte delle volte quando non ci sono patologie tumorali, per evitare che prolifichino e vengano abbandonati animali innocenti.
Anche io figli non ne volevo e poi ho iniziato a cambiare idea ben dopo i 30 anni, e ora lo cerco. Se avessi fatto l’operazione di sterilizzazione 10 anni fa, secondo te psicologicamente i che stato sarei? Dai è assurdo.
conosco un sacco di persone a cui si è rotto molte volte, forse perchè usato male questo non lo so, fatto sta che personalmente non mi fa sentire per niente sicura. Sfiga o meno, può capitare, come può capitare qualsiasi altra disgrazia nella vita
Perchè nella vita si cambia idea, la personalità muta sempre, cambia ogni giorno che si voglia o no.
Poi magari fino alla menopausa rimarrà della sua idea, ma perchè non usare altre alternative di contraccettivi e vedere sempre tutto bianco o tutto nero?
Evidentemente c’erano altre motivazioni per cui si è rotto. Usato male o vecchio ad esempio.
quindi se io a 40 anni la penserò ancora come la penso adesso sarò una totale idiota secondo il tuo ragionamento. 1 perchè non ho cambiato idea e 2 perchè avrò buttato tanti di quei soldi in contraccettivi che mi ci sarei potuta pagare forse anche 2 di quelle operazioni. Non siamo tutti uguali a questo mondo.
certo,ma questo vale praticamente per tutti i contraccettivi visto che anche quelli ormonali se usati male possono fallire. E’ un discorso che si può applicare su qualunque metodo
Ho 23 anni, sono fidanzata da 8 e da almeno 7 anni ricevo frecciatine su “quando vi sposate e mettete su famiglia” ed è allucinante. Ho sempre detto di non volere figli ma comunque c’è sempre chi sminuisce le mie parole perché “sono giovane e cambierò idea”. Quasi sicuramente non cambierò idea, è vero che sono giovane ma mi conosco.
Ma hai capito proprio male!!!! Sono allibita da quello che una persona capisca in base a ciò che pensa e non a cosa realmente esprime l’altra persona. Non volevo assolutamente dire questo.
Dico solo che l’essere umano può cambiare idea perchè ogni giorno la sua personalità muta.
su quello ti posso anche dare ragione, ma come può cambiare idea può benissimo anche non cambiarla, no? il punto è questo.
Beh se non la cambi e rimani coerente, vorrà dire che ti sei protetta sempre ma non ti sei preclusa la possibilità.
immaginati quando vivrete insieme… io sto da 12 anni col mio compagno e conviviamo da 3. Non ti dico come vengo guardata quando rispondo che non vogliamo figli, perchè non è una scelta solo mia sia chiaro, ma è sempre stata condivisa anche da lui. Io ho sempre messo in chiaro fin da subito che non avrei voluto averne e infatti dopo 12 anni sono ancora della medesima idea, anzi ti dirò nel tempo si è anche rafforzata. Cosa ti devo dire, saremo sempre degli esseri strani e che da un momento all’altro “devono” cambiare idea, non si sa per quale motivo. Preparati che quando saremo ormai in menopausa ci compatiranno perchè ormai non potremo più avere figli e saremo perdute.
“quasi sicuramente”, quindi non sei certa della tua scelta. Vedi? Perchè non si può mai sapere cosa succederà nella vita.
certamente, ma solo perchè non mi sarà stata data la possibilità di fare la mia scelta definitiva e questa cosa mi da molto ma molto fastidio sinceramente. Conosco un sacco di coppie come noi che di figli non ne hanno voluti e sono persone che vivono serene lo stesso, chissà come mai nessuno si trova pentito della sua scelta.
Se mai li vorrò dovrò ricorrere all’adozione, temo.. Il solo pensare di avere una gravidanza mi fa proprio senso, quando vedo donne con il pancione mi giro dall’altra parte. Se a 14 anni mi capitava di vedermi come madre, con gli anni ho proprio cambiato idea in senso opposto.
Ti assicuro che ci ho pensato, già vengo guardata come il demonio, figurati quando andremo a convivere.
Anche nel mio caso è una scelta condivisa, ma il mio ragazzo non viene visto come satana quando lo dice, io sì.
ti capisco bene cara. sai cosa dicono a me quando rispondo che non ne voglio? “e il tuo ragazzo cosa dice?????” preoccupatissimi. Come se la mia sola opinione non fosse valida e ti assicuro che ho tanti motivi per aver fatto questa scelta, sia di salute che morali.
Se una persona fa una scelta definitiva, e poi cambia idea, sarà un suo problema occuparsi delle relative conseguenze. Non sta certamente agli altri stabilire se sia una scelta giusta o sbagliata. Queste sono decisioni strettamente personali, e per quanto mi riguarda ognuno dovrebbe essere lasciato libero di scegliere cosa fare della propria vita, o del proprio corpo.
Agghiacciante, non si possono accettare certe affermazioni in un’epoca civilizzata. Anche a me lo ripetono “il tuo ragazzo che dice?”. Tutti uguali poi, quasi mi spavento quando a dirlo sono persone molto vicine alla mia età e non i coetanei della nonna nato nel ’23 o giù di lì.
agghiacciante, esatto. Ormai ho imparato e sono diventata molto cinica sull’argomento perchè so già cosa aspettarmi come risposta e quindi dico le mie ragioni col sorriso, ma un po’ di nervoso ti resta sempre addosso a sentirti trattata così.
“Scelta definitiva”: al mondo non c’è nulla di definitivo. Anche io conosco coppie che non vogliono figli e le rispetto tanto. Vivono benissimo, ma non accetterebbero mai di avere conseguenze definitive perché il mutare è umano. Poi magari a 70 anni ancora saranno della loro opinione, ma perché precludersi una scelta? Ripeto per l’ennesima volta: io credevo di aver scelto poi ho cambiato idea.
E se cambi idea magari vai a piagnucolare e farti compatire cercando disperatamente di cambiare le cose che avevi deciso? Bella scelta..
L’adozione è nobile ma un cammino molto complicato e sai che potrebbe esserti negata se ci arrivi troppo tardi? È il mio lavoro e so quanto sia difficile, psicologicamente ed economicamente. Il “temo” poi.. boh!
Ok, ma saranno pure fatti suoi o no? Ha fatto la sua scelta e si è presa le sue responsabilità per averlo fatto, se in futuro se ne pentirà si renderà conto di aver sbagliato ma almeno è stata libera di scegliere. E se proprio volesse un figlio lo potrà avere lo stesso, oltre alla fecondazione assistita c’è anche l’adozione.
Una persona a 25 anni non agisce senza pensare, è perfettamente in grado di capire le conseguenze delle proprie scelte
Secondo me nella società odierna, le parole “per sempre” non sono capite fino in fondo perché si pensa che tutto sia reversibile. Il matrimonio non è per sempre, c’è il divorzio; un tatuaggio non è per sempre, c’è il laser per rimuoverlo, e questi sono solo due esempi..
Ma un figlio è per sempre. E se una donna è costretta ad avere una gravidanza che non vuole a quel punto avrà per sempre una cosa che non ha mai cercato
Forse sì, ma forse potrebbe voler escludere casi come questo dell’articolo.
Però sapendo quanto in Italia, la società sia bigotta e condizionata dalla chiesa, e non mi esprimo su quanto odi questo aspetto di falsità e “bigottaggine”, forse è la prima opzione.
Ma al giorno d’oggi, se non lo sai, ci sono i contraccettivi!
Già…buona giornata Elenuccia!
Che in rarissimi ma proprio rarissimi casi possono non funzionare, ma la possibilità anche se lontanissima c’è. E una donna che ha la possibilità di farsi sterilizzare non incapperebbe mai in questa possibilità
Buongiorno anche a te!
Molto rari, come dici tu. Ti sei già risposta. Dopo anni e anni che sia io che le mie amiche usavamo contraccettivi, mai successo di aver figli. Toh.
Quindi anche se c’è la minima possibilità che accada tu non la prendi in considerazione. Però alle ragazze che nella sezione dei commenti ti dicono di essere fermamente convinte di non volere figli la remota possibilità che cambino idea tu la prendi in considerazione eccome
Dato che è una procedura praticamente irreversibile mi sembra assurdo decidere a 20 anni di sottoporvicisi… Nella vita nulla è scolpito nella pietra! Le idee cambiano mi sembra una scelta affrettata!
È una scelta. Punto. Il resto sono solo punti di vista.
Il temo è riferito ad un eventuale cambio di idee. L’adozione sarebbe l’unica via percorribile, se mai cambiassi idea, ma come ho già detto non voglio figli, sono 8 anni che la penso così.
Io credo che ognuno sia libero di decidere cosa vuole fare. La sterilizzazione è una scelta definitiva che, secondo me, difficilmente si può prendere con l’esperienza che si ha fino ai 25-30 anni. Se io penso a me o a persone attorno alla mia età e all’esperienza che abbiamo vissuto mi sembrerebbe assurdo arrivare ad una scelta così drastica.
Detto questo capisco chi dice che le scelte dovrebbero essere nostre ma noi abbiamo la scelta: la contraccezione con altri metodi. C’è l’alternativa, che non è la sterilizzazione, per non avere figli. Cosa che non c’è per chi ha invece alcune malattie o rischia talmente tanto con una gravidanza da doverla evitare a tutti i costi.
Non la metto tanto sul piano della definitività o della scelte che si prendono e di cui ci si prende la responsabilità, ma proprio sul fatto che esiste un’alternativa, anzi anche più di una, e sono relativamente sicure. Se ragiono da sanitario: perchè devo fare un’operazione irreversibile quando ci sono alternative sicure e non esiste nessun motivo medico che la possa giustificare?
Un’operazione per rifarsi, che magari non ha motivi strettamente medici per essere effettuata, ha poco margine di alternative e ha anche un tipo di impatto diverso.
Sarò sincera, non ne ero a conoscenza. In ogni caso penso che sia una libera scelta, magari il medico può consigliarti certo , ma non opporsi. Se poi me ne pento, saranno cavoli miei, ma finché c’è una legge ho il diritto di poterlo fare. Dall’altra parte farlo a 20 anni la trovo una cosa affrettata, ma se questa ragazza ne è così sicura, e sa che vivrà con più tranquillità, dov’è il problema? Dove sta scritto che bisogna per forza avere un figlio?
Se cambia idea saranno responsabilità e lacrime sue. Nessuno può permettersi di impedire una scelta così personale.
Ma se una prende una decisione del genere…credo avrà valutato le altre opzioni.
Gli anticoncezionali ormonali hanno un costo..costante, per di più ti caricano di ormoni..sono pur sempre medicinali no? Spirali e dispositivi simili…perchè? Perchè tenersi dentro sto coso quando puoi eliminare il problema alla base…
Preservativo…perchè in una relazione stabile bisogna usarlo? Quando si potrebbe evitarlo…
Sono convinta che sia una scelta troppo personale per giudicarla…troppo..
ORMOni non li vorrei nemmeno io, non posso prendere la pillola ma non la prenderei comunqueZ preservativo lo usavo perché non volevamo figli io e mio marito. Anche con una relazione stabile, non volevamo rischiare gravidanza. Che c’e DI male? Che abbiamo avuto un’alternativa quando abbiamo cambiato idea.
Non ho mai voluto figli, però la sterilizzazione a 20 anni mi sembra una scelta assurda … i contro superano di gran lunga i pro secondo me e non vedo la necessità di precludersi la possibilità di cambiare idea ed avere un figlio nel futuro. Al giorno d’oggi le donne partoriscono anche a 50 anni quindi hai 30 anni di vita, esperienze e cambiamenti davanti a te
1 – interrompi un ciclo fisiologico naturale creando dei problemi anche di salute, inclusa una maggiore probabilità di sviluppare cancro al seno o all’utero
2 – se non vuoi figli ci sono altri metodi (vedi anche la spirale per cui non devi ingerire ormoni tutti i giorni), inoltre se non sei in una relazione stabile devi comunque usare il contraccettivo quindi il tema risparmio soldi per i contraccettivi sussiste solo nel caso di una relazione stabile, situazione che a 20 anni non è comune e aggiungo, visto il caso, in particolare in UK
3 – dire che a 20 anni una persona non cambia idea a 30 o 40 è assurdo … non viviamo in una campana di vetro e si fanno esperienze di vita che cambiano la percezione del mondo e i nostri bisogni
4 – se arriva uno in ospedale a dire che vuole tagliarsi una gamba, non gli dicono si va bene, gli faranno qualche domanda e un profilo psicologico (e psichiatrico) prima di fare un operazione irreversibile che gli cambia la vita no? idem per una ragazza che vuole la sterilizzazione in giovane età
Scusatemi ma cito “è sempre più richiesto da donne giovani e giovanissime che, ancora prima
di aver avuto una gravidanza, sono convinte al 100% di
non desiderare figli” che è una contraddizione in termini, se ho avuto una gravidanza e sono sicura di non volere figli cosa vuol dire che ho abortito? Che l’ho avuto e ho fatto adottare? Mi sembra assurdo che una non voglia figli ma decida di avere una gravidanza tanto per vedere se si trova bene o male …
Non è necessario ovviamente, ma è vitale avere l’opportunità di scegliere di avere figli o no.
ma guarda che io ho capito perfettamente il tuo punto di vista e lo rispetto ovviamente. Sto solo dicendo che non siamo tutti uguali per cui una cosa che può far star bene me magari farà stare male te, ma siccome siamo diversi e ognuno ha la sua testa perchè negare la possibilità a chi se la sente di fare una scelta simile? allora la libertà non esiste più. Tanto se anche ci fosse questa possibilità chi come te che crede che potrà cambiare idea non la considererà, dove sta il problema? Se ne fanno tante di scelte nella vita…
esattamente. Ognuno DEVE essere libero di fare le sue scelte secondo i suoi personalissimi ragionamenti. Se poi si pente problema suo.
E i medici poi …una mia amica dopo due cesarei nell’ultimo intervento aveva chiesto la cosiddetta “chiusura delle tube”. I medici hanno chiesto al marito mentre era in sala operatoria …e lui ha detto no. Questo la dice lunga su come è considerata la donna ed il suo corpo nella sanità italiana…ma è un discorso lungo e complicato che parte dalla questione dell’obienzione di coscienza in poi
Si ma questo vale per qualsiasi cosa. Anche un intervento può fallire, se sei così sfortunata da essere quel 1/100000. Il punto è che spesso l’anno gente è distratta, fa delle ca**ate e poi dà la colpa alla sfiga.
A me piuttosto indigna la normativa italiana che non consente questa operazione se non hai già fatto almeno due figli, dovrebbe essere cambiata perché oggi come oggi non ha alcun senso!
Per quanto riguarda le ragazze dell’articolo, invece, molto banalmente penso che i corpi siano i loro e possono farne ciò che vogliono.
Qui non si tratta di essere provocatori verso la società, come potrebbe essere indossare un certo stile di vestiario. È una scelta che riguarda unicamente queste donne, che non lede la vita o la libertà di nessuno. E immagino che ci abbiano riflettuto a lungo prima di prenderla, quindi avranno anche considerato l’idea che magari un giorno se ne pentiranno. Se nonostante ciò il desiderio di sterilizzarsi è rimasto molto forte, perché qualcuno dovrebbe impedirglielo? Chi rimane colpito in negativo da una cosa del genere è soltanto bigotto e magari dovrebbe pensare di più a farsi gli affari suoi…
Secondo me il problema sta nel fatto che chi è certo della propria idea non pensa che la potrà cambiare, e invece poi capita. Non a tutti, non sempre, ma capita. E a quel punto? Detto questo io sono per la libertà di ognuno di fare quel che crede, ma pensò che Elenuccia stia dicendo questo. Lei era sicura della sua idea, non avrebbe mai pensato di cambiarla, finché non è successo. E non è una cosa razionale, motivo per cui non si può mai avere la certezza. Può succedere come no. Ma se non succede e non sei stato operato poco ti cambia, se invece succede e sei stato operato… li che fai?
Ma è terrificante!!!
Scelte personali, rischi personali. Francamente, faccio spallucce.
E’ una scelta. Argomento concluso.
in quel caso sarebbero affari miei e ci avrò sbattuto la testa io. Dubito che a qualcun altro oltre me possa interessare. Io non capisco perchè una persona non possa avere la facoltà di decidere di sè stessa. Allora anche chi fuma non si sta “rovinando” per sempre? i danni che ci si provoca non sono certo reversibili… ovvio che non c’entra ma era giusto per fare un esempio di qualcosa che riguarda il nostro corpo per nostra personale scelta.
Scusate aggiungo un commento perchè vedo tante ragazze che dicono è una scelta personale punto e basta. Si è vero e non ci piove che è una scelta personale, ma Holly ne ha fatto una crociata estremamente pubblica, quindi ho il diritto di commentare e dire come la penso sia in positivo che in negativo, altrimenti era lei la prima a doversi fare i fatti suoi, si faceva sterilizzare e stava zitta. Se decido di rendere la mia scelta pubblica perchè voglio che ci sia più consapevolezza allora non posso chiedere a chi non è d’accordo con me di farsi i fatti suoi, non siamo sul blog delle mamme pancine.
A me pare che il tuo discorso parta dallo sbagliatissimo assunto che avere figli = gravidanza. Una persona può benissimo volere figli MA non volere una gravidanza, per esempio. Inoltre se a 20 posso essere certa di volere un tatuaggio per tutta la vita sono anche abbastanza matura da sapere se non voglio partorire per tutta la vita. E no. L’orologio biologico che ticchetta non esiste, è una bufala para scientifica.
La ragazza è stata la prima a rendere pubblica la sua decisione, quindi è implicito che la gente si divida e ne discuta.
Ma se poi uno cambia idea ne piange le conseguenze, se ne assume ogni responsabilità.
Perchè sbagliatissimo generalmente la cosa più comune è proprio figli=gravidanza, poi si può adottare o affittare un utero, ma l’utero in affitto costa e l’adozione non è per tutti, fare un figlio usando il proprio utero è ancora la cosa più comune e il metodo più gettonato non mi risulta che la stragrande maggioranza delle donne che hanno avuto un figlio l’abbiano adottato o abbiano usato un surrogato… inoltre non parlo dell’orologio biologico il mio non è proprio mai partito altro che ticchettare. Sto parlando di esperienze di vita che possono portarti a cambiare idea, se una a 20 anni è la stessa persona che sarà a 40 vuol dire che in 20 anni non ha imparato una cippa dalla vita, non dico che si cambia idea automaticamente sulla gravidanza nel corso delgi anni, ma che le idee nel corso della vita possono anche cambiare. Quindi precludersi automaticamente e inutilmente un’opportunità nella vita è una scelta avventata a mio parere, ma se una la vuole fare liberissima.
Secondo me c’è un punto da chiarire. Questo fatto di aver almeno 2 figli ed una relazione stabile fa riferimento all’operazione sovvenzionata da SSN? Perché in tal caso avrebbe anche un senso.
Lo Stato non è tenuto a pagare operazioni per nostre scelte personali se ci sono alternative.
Sì e no. Purtroppo non sempre le conseguenze di ciò che fai le paghi solo tu. Ad esempio se decidi di guidare ubriaco e vai contro un albero e rimani in stato vegetativo noi ti paghiamo le cure con le nostre tasse. È un esempio solo per dire che anche quando sembra che il risultato di un’azione si i rifletta solo su di noi, poi a volte non è così.Ripeto, io sono per la libertà di scelta, ma forse chi si occupa di queste cose (lo stato e i medici) si è accorto che ci sono tante altre variabili di cui noi non possiamo essere a conoscenza. Quindi giustissimo avere una propria idea, ma bisognerebbe portarla avanti chiedendosi quali sono i reali motivi per cui una legge è stata fatta. Magari è solo una discriminazione becera, magari no.
La gente può discuterne quanto vuole, ciò non cambia il fatto che sia in primo luogo una scelta individuale che deve affrontare unicamente la persona che l’ha fatta, nel bene e nel male.
Scusa ma dove lo vedi che ne ha fatto una crociata? Nell’articolo non lo trovo scritto da nessuna parte e non sappiamo come questa notizia sia diventata di dominio pubblico.
Però avere figli non è essenziale per l’organismo come possono invece esserlo un braccio o una gamba.
Per me una donna può decidere del proprio corpo nella maniera in cui preferisce. Alla fine al mondo siamo già troppi, se qualcuna decide di non partorire di certo l’economia/società/qualsiasi-altro-parametro, non ne risentirà. L’unica cosa, che tra l’altro non ho ben capito dall’articolo, è che se un a donna decide di procedere in questa direzione lo deve fare a spese proprie. Non è che il SSN può pagare per le esigenze NON PATOLOGICHE delle persone. Questo però vale per tutto: io stessa ho deciso di rimuovere alcuni nei sulla schiena, fortunatamente non patologici, perchè leggermente sporgenti e a mio avviso esteticamente poco piacevoli, l’operazione non sarà sovvenzionata dal SSN come è giusto che sia!
EH NO scommetto che poi sarà quella che andra al servizio sanitario nazionale che chiederà di fare la fecondazione assistita gratuitamente.
Il diritto di non voler figli è sacrosanto, hai ragione. Ma secondo me qui il punto è quello di scegliere una soluzione drastica e irreversibile piuttosto che un contraccettivo escludendo ogni possibilità di ripensamento a prescindere, senza possibilità di appello.
Vero, non esiste l’orologio biologico. O meglio: sì, abbiamo dati che dicono inequivocabilmente che la fertilità si riduca col passare del tempo, ma non c’entra nulla col fatto che più o meno intorno ai 30 anni molte sentano che “è ora”. Quella è una costruzione culturale basata sulla nostra struttura sociale, dove si presume che a quell’età si abbia già un compagno e un lavoro stabili (anche se adesso non è proprio così per tutti).
Anche il fantomatico istinto materno è più una costruzione culturale che altro.
Guarda, con me sfondi una porta aperta, ti dico solo che tra i miei più grandi timori c’è quello di non poter avere figli. Ad ogni modo, rimanendo obiettivi, nè io, nè tu, nè nessun’altro al di fuori della diretta interessata ha voce in capitolo. Fermo restando che io, come mi sembra di capire anche tu, credo che sia una decisione fuori dal mondo e per nulla più semplice di altre soluzioni temporanee.
Mi permetto di dissentire su entrambe le affermazioni. Indubbiamente la cultura e la società ci hanno ricamato sopra, ma sia l’istinto materno, che il cosiddetto “orologio biologico” (che poi altro non è che la prova statistica di una riduzione di fertilità femminile con l’avanzare dell’età che si conclude con la menopausa) esistono.
E lì dovrebbero fargliela fare a pagamento..ovviamente, devono essere scelte sulla piena responsabilità a 360 gradi.
Io ho 21 anni e figli non ne ho e penso che non ne vorrei neanche avere, anzi me ne convinco sempre di più.
Però scegliere a 20 anni di farsi sterilizzare mi sembra eccessivo e soprattutto potrei cambiare idea e pentirmene amaramente, mi sembra quasi di sputare addosso a chi non riesce ad averne…
Però a parte questo è giusto che una decida per se stessa, magari a 30 anni è già un altra cosa, ma a 20 è troppo presto…
E perché scusate devo farmi sterilizzare io per forza? E sti uomini? Non può farsi lui la vasectomia?!
Comunque leggendo alcuni commenti vorrei capire una cosa da chi non vuole avere figli (come me), ma scusate, considerate stupide e bigotte le donne che decidono di fare figli e magari stare a casa a crescerli? Io le ammiro invece!! sì, non parlo delle pancine eeeh 😉
No, non esistono come dato oggettivo, soltanto come prassi culturale. Ma il fatto che tu, come quasi chiunque, li ritiene naturali non mi stupisce.
Nemmeno 100 anni fa i figli si facevano a 20 anni, andando ancora più indietro nel tempo era normale farli anche prima. E non era tanto legato alla questione della durata di vita media, ma al ruolo della donna all’interno della società.
È legittimo … soltanto che nel corso della vita si può cambiare idea su tutto ma proprio tutto … quindi mi sembra una scelta pericolosa. Io non ho mai voluto figli ma eviterei lo stesso.
Quindi mi stai dicendo che le difficoltà e l’aumento dei rischi che si incontrano a concepire a 45 anni e che invece non si incontrano a 20, parlando sempre di situazioni fisiologiche e non patologiche, non esistono?
No, come ho già spiegato nel mio primo commento sappiamo che la fertilità si riduce nel tempo. Ti sto dicendo che la fertilità e l’orologio biologico non sono collegati, in quanto la seconda è una costruzione culturale.
Domanda: sono la sola a fare la distinzione tra “avere un figlio” e “rimanere incinta”? Un figlio si può avere anche senza affrontare una gravidanza. Soprattutto all’estero dove mi sembra che l’iter per le adozioni sia più snello del nostro e dove mi sembra ci siano anche più soluzioni.
Diverso è il discorso se si parla di “voglia di vivere l’esperienza della gravidanza”.
Tutto legittimo per quanto mi riguarda ma, ecco, per me una differenza c’è.
Grazie, esattamente quello che ho scritto qui sotto io da qualche parte. Farsi legare o chiudere le tube non significa non voler avere figli in assoluto, solo non volerli partorire.
Ti posso parlare per me: non ho problemi con le donne che adorano avere dei figli finché loro non ne hanno con me 😉
Peccato che biologicamente noi siamo fatte per partorire a 12 anni, quindi o esiste già a 12 anni, o purtroppo è un costrutto culturale. In base al ragionamento poi, a 20 anni sai già benissimo se hai entrambi.
Io credo che ognuno debba disporre del proprio corpo come meglio crede, se a me personalmente non reca danno. Tuttavia, penso che farsi sterilizzare a 20 anni, senza un motivo medico, sia assurdo.
Se cambi idea, ribadisco, rimane un problema esclusivo della persona che ha cambiato idea, con tutte le conseguenze del caso. Non vedo che fastidio possa dare a chi, liberamente, fa una scelta diversa.
Se per te è una cosa sbagliata, non significa che deve essere sbagliata per tutti.
E’ lo stesso discorso di quando fu introdotto il divorzio. E’ una possibilità che viene data, ma ciò non significa che sia un obbligo per tutti. Chi pensa che sia sbagliato, non farà mai quel tipo di scelta.
Io il problema non lo vedo, sinceramente.
Spero che la tua amica li abbia denunciati tutti e che abbia subito chiesto il divorzio.
Ma stiamo scherzando!
Sul materno in Italia c’è tanta superficialità. I figli sono un simbolo non più bambini, se non li vuoi sei una sfigata poi però se li fai e ti scazzi non fa nulla perché sei madre. medioevo!
in questo singolo caso secondo me a “pagarne le conseguenze” ne è solo la persona che si è fatta operare visto che è lei a non poter in futuro avere delle gravidanze. Non ci si muore di certo a non poter avere figli, esistono le adozioni se proprio…
io, che non voglio figli, non giudico male chi invece li vuole, anzi sono felicissima per loro. Solo non capisco perchè loro vengono sempre viste come le sante della situazione e io/noi che non vogliamo lo stesso tipo di vita dobbiamo essere additati come i “cattivi senza cuore”. Non c’è rispetto per entrambe le scelte come invece dovrebbe esserci, basta vedere cosa è scaturito da questo articolo…
Per quanto riguarda la vasectomia credo non venga considerata in questo caso perchè a quanto avevo letto forse è in qualche modo reversibile, ma non vorrei dire una cavolata quindi non mi pronuncio oltre perchè ne so troppo poco in merito.
Posso dirti questo. Alla tua età non volevo figli nemmeno a parlarne, poi ho detto che lo avrei fatto nel 2012, a 30 schiantati. A 30 mi prese così male l’idea di diventare madre che accampai ogni scusa possibile. Alla fine ho avuto una figlia a 34 anni. Con questo non voglio certo farti cambiare idea o chissà cosa, solo per sottolineare il concetto che hai scritto te: che prendere decisioni definitive quando si è molto giovani può essere pericoloso e uno si può pentire.
Vivo in UK è stata su tutti i programmi televisivi, Clio cita per
esempio This Morning che è un programma molto seguito, ha fatto varie
interviste. In UK il diritto all’aborto come quello alla sterilizzazione
volontaria sono molto sentiti dalle donne e anche temi molto
controversi. In UK c’è stata Marie Stopes che già all’nizio del secolo
scorso predicava il diritto all’aborto e alla contraccezione, ora il
lascito è un’organizzazione mondiale che aiuta le donne a fare queste
scelte controverse. Qui se ne parla e non esiste l’obiezione di
coscienza, in Irlanda paese cattolico è peggio che in Italia …
Comunque Holly ha rilasciato interviste a chiunque la volesse ascoltare e
fa anche bene, ma non si può dire o sei d’accordo o stai zitto e fatti i
fatti tuoi perchè rendendo pubblica la sua scelta i fatti suoi sono
diventati automaticamente anche i miei, perchè (non è il mio caso)
potrebbe ipoteticamente influenzare mia figlia a fare la stessa scelta
no ma la sterilizzazione crea problemi perchè comunque si interrompe un ciclo naturale dell’organismo, non vedo la necessità di operarmi e crearmi problemi che con altri metodi contraccettivi non ho, non è che stiamo parlando di un intervento essenziale perchè non esistono alternative, inoltre spero proprio che se la sia pagata lei e non con la sanità che qui in UK già non ha i soldi per pagare i medici, figuriamoci se dobbiamo pure accollarci interventi che non sono essenziali per la salute.
Probabilmente hai ragione tu, ma io non ho idea delle motivazioni che hanno portato a questa legge. Possono essere delle motivazioni insulse, ma potrebbero essere sensate. Secondo me non si può prescindere da quello. È giusto avere la propria idea, ma dopo essersi chiesti il perché.
Secondo me ogni donna DEVE avere il diritto di fare del proprio corpo quel che le pare. Punto. È una scelta che è per sempre ed irreversibile quindi secondo me è fondamentale una giusta informazione prima di finalizzare l’intervento. Trovo che in Italia sia vergognoso che aborti persino per ragioni mediche vengano rifiutati per “coscienza” e la legge riguardo la sterilizzazione è ancora più vergognosa e tipicamente cattolica. E scusate, se una donna si pente sono “ca**i suoi ” lei l’ha voluto e ora lei si tiene le conseguenze. E farlo a 20 anni è decisamente avventato. Ma se si cambia idea alla fine può sempre adottare! Concordo anche con qualcuno qui sotto, per motivi non medici il Ssn(e di fatto tutti i cittadini) non deve pagare.
Magari è una scelta che farei verso i 35, perchè le idee sarebbero più chiare, ma sono scelte personali e basta. Vanno rispettate, punto.
Mi sento di scrivere che ho conosciuto una persona che aveva terrore quasi “patologico” di partorire ma desiderava bambini, e infatti li ha adottati, anche questa è una scelta.
In compenso renderei obbligatori dei patentini per essere genitore : se sei un fanatico religioso qualunque sia il tuo credo (e quindi, per forza di cosa, omofobo e misogino) e un maleducato irrispettoso non sei in grado di crescere un altro individuo equilibrato che si rapporta al prossimo e all’ambiente che lo circonda in maniera rispettosa.
E’ esattamente il concetto che penso io, è una scelta abbastanza drastica… Dico sempre: NON SI SA MAI NELLA VITA! Non solo per questo, ma in generale, tendo ad essere abbastanza concreta e aperta un po’ a tutto 🙂
Sì sì, lo so, non mi piacciono ne quelle che si credono Wonder woman perché fanno figli ne quelle che si sentono Wonder Woman perché non li fanno. Sono scelte. Per dirti quando io dico che non ne voglio mio papà mi guarda come se fossi un persona di m****a… purtroppo ci sono ancora certe mentalità difficili da sradicare, però non sopporto nemmeno quelle che dicono a quelle che magari hanno 3 o più figli: “ma i contraccettivi no?” I bambini sono sempre una felicità alla fine… Infatti ora dico che non ne voglio però poi chissà!
Credo proprio infatti che ci debba essere il rispetto reciproco 🙂
Non sono a conoscenza del clamore mediatico in UK e qual è il tenore del dibattito, se è più incentrato sulla morbosità del tema forse è davvero eccessivo, ma non ho abbastanza elementi per dirlo. In ogni caso trovo molto difficile che qualcuno possa venire condizionato da una cosa del genere, ma anche nel remoto caso che a tua figlia venisse voglia di sterilizzarsi sarebbero sempre fatti suoi, non tuoi. L’importante è assicurarsi che tutti i cittadini abbiano una buona conoscenza delle varie modalità contraccettive a disposizione per operare una scelta consapevole.
Non credo sia un intervento a carico del ssn.
Evidentemente lei che ha lottato anni per poterlo fare ha delle ragioni che chi è esterno alla cosa non conosce o non può capire ed è disposta ad affrontarne le conseguenze .
mai voluto neanche lontanamente figli, ho preferito studiare e fare altro. La maternità mi avrebbe uccisa come donna, quindi totalmente a favore della procedura. Non mi interessano i commenti acidi delle madri, io nel childfree ho trovato la mia dimensione ideale di carriera, bei vestiti, grandi vacanze, fidanzato colto, cose che spesso mancano con la vita di famiglia. Credo ce sia la scelta migliore che abbia fatto in vita mia
“Fidanzato colto”: ma scusa pensi che i padri di famiglia siano tutti ignoranti e ancora di più le donne non li scelgono? Spero che tu ti sia solo espressa male e non sia il tuo pensiero, perché in tal caso è davvero inquietante.
Brava, proprio ciò Chen ribadisco io ma nessuno sembra capire. Nella vita non si sa mai. Comunque sono contenta che ci sia chi capisce anche che avere o volere figli non sia indice di bigottismo e stupidità e basso livello culturale come qui dicono più o meno apertamente. Io ho due lauree e non sono religiosa eppure toh, vorrei un figlio.
Capisco benissimo e hai centrato il punto.
Non condivido assolutamente quello che stai dicendo, lei ha deciso di rendere i suoi problemi e la sua esperienza pubblica allo scopo di rendere decisioni come la sua meno ostacolate, quindi non mi può venire a dire che è un’esperienza personale che io non capisco quando lei per prima sta cercando di far capire il perchè della sua scelta a tutto il mondo, e parte della crociata è che questi interventi siano anche resi gratuiti. In questo modo influenza anche altre persone (non entro nel merito se è bene o male – rimane il fatto che le influenza) e non è più una scelta personalem non sto dibattendo il fatto che la sua scelta sia sbagliata o giusta, ad ognuno il suo, ma se ha appunto fatto una campagna pro-sterilizzazione volontaria ci saranno anche donne che sono contro o che dicono che è una scelta da fare con tanta cautela, e anche loro hanno diritto di esprimere la propria opinione senza essere etichettate bigotte e intolleranti o che venga risposto che non sono affari loro perchè non capiscono i motivi di questa persona.
Scusami se avessi una figlia tutte le decisioni che la riguardano e che potrebbero influenzare il suo futuro in modo negativo sono anche fatti miei, non sono madre e aggiungo per scelta mia, ma voglio vedere quale genitore responsabile dice ai figli fai quel che vuoi e se ti penti delle conseguenze fatti tuoi
Io l’avrei fatto.. lei no, è ancora felicemente sposata e non ha avuto più figli
Beh, anche se fa male, una volta raggiunta la maggiore età è inevitabile lasciarli gradualmente all’autodeterminazione.
Un genitore può soltanto assicurarsi che abbia valutato tutte le opzioni, cos’altro potrebbe fare? Irrompere in sala operatoria e fermare il chirurgo col bisturi in mano?
Anche se questa volesse fare “una crociata” sul tema io posso magari criticare un dibattito troppo morboso, ma sinceramente non capisco dove sia il problema. Posso capire (fino ad un certo punto) la questione del ssn ma anche così che cambia? Anzi, forse è addirittura un bene che se ne parli e si parli di contraccezione in generale, così ragazze e ragazzi giovani possono avere chiaro in testa che per fare sesso in sicurezza e senza rischi ci sono diversi percorsi da intraprendere a seconda delle proprie esigenze. Davvero non capisco questa paura dell’influenzabilità.
Per carità ognuno fa ciò che vuole … non è solo rimanere incinta o meno…. oggi giorno i rapporti sessuali essendo liberi e anche con persone diverse, plurime, diventa una questione di malattie…
Perfettamente in sintonia con te!
Rispondo così di getto, istintivamente.
Ognuno ha il diritto di scegliere per sé stesso: fare o non fare figlio non può e non deve essere un’imposizione.
MI lascia però interdetta la scelta della sterilizzazione, soprattutto fatta ad un’età così giovane.
Questo non perché non sia giusto non volere figli, anzi! Il motivo che per me è una scelta troppo definitiva, radicale e io da sempre odio non avere via d’uscita, possibilità di cambiare ancora idea.
Ripenso a me a 25 anni e non ho mai pensato ai bambini e non percepivo questo desiderio: è nato molto tempo dopo e in modo inaspettato e prepotente.
La sterilizzazione è troppo drastica a parer mio.
Bravissima, è sacrosanto diritto non voler prole; ma questa scelta drasrica e irreversibile mi pare avventata a dir poco.
Comprendo benissimo il concetto di childfree e non lo metto certo in discussione.
Ma, così come sono odiosi i commenti acidi delle madri, anche il tuo commento risulta acido: “uccisa come donna” e “fidanzato colto”.
Mi spiace doverti contraddire, c’è chi ha mariti/compagni/fidanzati colti, che è a sua volta colto (da vedere cosa si intende per colto) e, pur essendo madre, è comunque una donna realizzata nel lavoro ed in carriera.
Non lanciare giudizi tout court se non vuoi essere giudicata.
Oddio dimmi che stai scherzando..
Più o meno il mio percorso.
Da ventenne non desideravo figli, ho iniziato a pensarci dopo i 30 ed infatti ho avuto mio figlio a 33 anni!
Anche io non ho mai voluto figli poi due anni fa è cambiato qualcosa. Ora ne ho 34 e sto ancora cercando, ma se avessi scelto da giovane ora come sarei messa psicologicamente? Io credo disperata.
Si fa si fa, già dall’adolescenza partendo in piccolo con la scelta giusta o sbagliata anche solo della scuola
Scegli, è un tuo diritto, sbagli e ne paghi le conseguenze.
Scusami, studio medicina, e ci metterei un’ora a spiegarti cosa succede all’organismo femminile dopo i 30 anni, ovvero come perda sempre più capacità di procreare in modo semplice e agevole. Poi che grazie al progresso siamo riusciti ad “alterare”” la natura è un altro conto. Quindi se non avete le conoscenze per fare certe asserzioni per favore tacete,perché è un insulto alla scienza.
“Lei ha deciso di rendere i suoi problemi e la sua esperienza pubblica allo scopo di rendere decisioni come la sua meno ostacolate”
Ma scusami…e anche se fosse? Cosa c’è di sbagliato? È così che si fa quando qualcosa nella società non va: se ne parla!
Altrimenti senza queste “crociate”, come le chiami tu, saremmo ancora al Medioevo.
Senza le manifestazioni pubbliche che servono a sensibilizzare la popolazione alla donna sarebbe ancora negato il diritto di votare, non ci sarebbero le unioni civili, non sarebbe presa minimamente in considerazione la parità dei sessi (ad esempio, il diritto a ricevere lo stesso trattamento sul lavoro) e via dicendo…
Se una cosa non sta bene a te voltati dall’altra parte, lascia liberi gli altri di agire come meglio credono. Se una donna decide di farsi sterilizzare non ostacola la tua libertà, non ti riguarda, riguarda solo e unicamente la sua vita
Devi pensare all’età fertile come un frutto, puoi coglierlo quando è ancora immaturo, ma non ne hai una gran resa, lo puoi cogliere quando è maturo ed è al suo punto migliore della sua crescita, o puoi coglierlo quando oramai “è passato/appassito/marcito” e allora nuovamente ne trai poco e nulla. Come tutti i fenomeni naturali c’è un tempo ottimale per tutto che non necessariamente inizia e finisce con l’inizio e la fine della manifestazione dell’evento stesso (in questo caso la fertilità).
Ti quoto collega
Qual è per te la definizione di orologio biologico e quella di fertilità?
Il discorso dell’obiezione di coscienza sta sfuggendo un po’ di mano. State dicendo che se per legge un atto X eticamente scorretto fosse legale, allora il medico dovrebbe comunque adempiere al suo dovere. Quindi per esempio potrei uccidere dei pazienti fisicamente sani solo perché me l’hanno chiesto (e non sto parlando di eutanasia). Rimango allibita dal vostro ragionamento.
Ornella l’eutanasia è un discorso completamente diverso, di cui invece sono a favore. In quel caso si parla di una persona sofferente che non ha più possibilità di vivere una vita dignitosa. Non è che se non sei sterilizzata vivi una vita che non si può definire tale.
Esattamente.
La maggior parte delle risposte parte dal proprio personale presupposto (io MAI questo o MAI quello) senza considerare che questo non vale sempre per tutti e per tutte (le idee).
Gli esseri umani sono fatti per evolvere e ciò avviene per un insieme di cose non prevedibili: la natura, l’età, la conoscenza, le esperienze positive e cattive, l’ambiente in cui si vive, etc.
Ogni essere umano è la somma di tutto questo.
Perciò seppure possiamo mantenere talune idee e opinioni che avevamo a 20 anni anche a 30/40/etc. anni, per molte di esse non sarà così.
Ed è giusto che ciò avvenga (l’immutabilità è solo degli stolti) e non è una mancanza di coerenza, bensì una nostra evoluzione.
Certamente tra chi non vuole figli ora c’è e ci sarà qualcuno che non li vorrà mai, ma altri non avranno più lo stesso parere.
E’ questo che si intende quando si dice che 20 anni sono pochi per sapere se si vorrà o meno, nel futuro, figli.
Ma infatti riguardo il discorso della legge italiana anch’io penso che sia discriminatoria, su quello non c’è dubbio. Il punto è che a mio parere puoi vivere la tua sessualità senza problemi e senza paura di una gravidanza non ricorrendo alla sterilizzazione, che comunque (come dice Elenuccia) è una cosa permanente.
Cioè a 16 anni già ti chiedevano se ti sposavi? A 16 anni? Veramente?
Non so dove vivi, ma dalle mie parti nemmeno a persone ben più grandi di me venivano fatte richieste simili in adolescenza.
Punto numero uno, datti una calmata.
Punto numero due, io sono un’antropologa culturale e so benissimo di cosa parlo. L’antropologia del corpo e della malattia è il mio settore d’elezione.
Punto numero tre, c’è una gran confusione di terminologie e, ripeto, non mi stupisco.
Nessuno qui denigra i dati scientifici e il fatto che la fertilità inizi a declinare dopo un certo periodo. Orologio biologico è il nome che viene dato alla sensazione che molte provano quando pensano sia ora di fare un figlio. L’età in cui questa sensazione può essere avvertita dipende dalla cultura e dal periodo storico di riferimento.
L’ho già ampiamente spiegato.
No ma me discuterei seriamente poi se è decisa certo che fa quel che vuole.
Non avete capito che a lei nessuno ha impedito di fare la sterilizzazione. La voleva gratis e le hanno detto che l’età minima per averla col sussidio ssn è 30 anni e a 30 l’hanno sterilizzata gratis. Se voleva farla privatamente la faceva anche a 20. Nel blog di chiede se è una decisione avventato. Per me si. Posso dirlo?
È allucinante, soprattutto perché venivano e vengono da persone vicine alla mia età, massimo 10 anni più grandi.
Vivo in un paesino del centro Italia e pensavo che fossero cose che avrei potuto sentire solo da persone molto anziane.
I più rompiballe restano i parenti del mio fidanzato, provenienza Roma Capitale. Terrificante te lo assicuro.
OK. Allora è tutta un’altra questione. Lei ha fatto questa campagna per renderlo “mutuabile” anche sotto i 30.
Premesso che non si possono accomunare tutti i sistemi sanitari perchè sono profondamente diversi, parlando dell’Italia..
Personalmente credo che lo Stato non dovrebbe pagare per delle operazioni che dipendono unicamente da nostre scelte personali. Come non vale per rifarsi il naso, non dovrebbe valere per la sterilizzazione. Se c’è una causa medica, ben venga, altrimenti la scelta è tua e si hanno delle valide alternative. Non rendendolo a carico del SNN, non viene messa in pericolo la tua possibilità di scelta.
Bravissima. Una distinzione assolutamente fondamentale.
Dipende dai casi Obiezione di coscienza non è dato dal parere strettamente medico ma solo un parere dato dalle convinzioni religiose. È un po’ diverso no, detto così?
Vero, avere un figlio non va di pari passo con partorire il bambino. Si può benissimo essere madri adottive che non partoriscono ma sono mamme come chi ha generato.
Non mi pare di aver usato i toni che mi stai rivolgendo, quindi la calmata dovresti dartela tu. Ho solo espresso senza vanto alcuno un dato oggettivo, e la tua risposta me lo conferma. Sono contenta se non si contesta
il declino della fertilità
dopo una certa età, ma per quanto riguarda la terminologia forse in antropologia quello è il significato di orologio biologico ma se parliamo di medicina dare una definizione del genere (come “sensazione””) non è corretto. Ma dovremmo parlarne ore, e non credo sia il luogo adatto. Buona serata e calmiamo gli animi, nessuno ha mai avuto intenzione di litigare. Purtroppo internet è sempre fonte di scontri e soprattutto in ogni dibattito è difficile parlare in modo costruttivo.
L’analisi antropologica si concentra sul significato socio-culturale che questa espressione rappresenta ed incrocia i dati etnografici con le fonti storiche attinenti al ruolo sociale della donna e alle definizioni di corpo e malattia della cultura in oggetto. Buona serata.
Per carità ognuno col suo corpo fa quello che vuole, ma a 20 anni mi sembra un pochino avventata come decisione..anche perchè penso che ci siano anche degli squilibri a livello ormonale e dei rischi per la salute qualora la procedura non vada a buon fine…
Mah io non ho parole scusate. C’è gente che paga per averli perché non ne può avere. Per me è una perversione poiché puoi benissimo usare il preservativo o la pillola e fare tranquillamente sesso senza avere figli perché andare a ricorrere a queste cose estreme
Assolutamente
In età molto giovane è decisamente una scelta avventata! Sia le persone che le situazioni possono cambiare, per non parlare di tutti i rischi connessi all’intervento… Boh, questo slogan My Body, My Choice secondo me sta venendo portato un bel po’ all’estremo.
Personalmente, forse (e sottolineo forse) potrei prendere in considerazione la chiusura delle tube, ma non certo per il capriccio di non volere figli: l’endometriosi mi ha lasciato come regalino una tuba danneggiata, insieme al rischio abbastanza elevato di gravidanza extrauterina… Ma chi ha 20 anni e non ha questo tipo di disturbi potrebbe e dovrebbe risparmiarsi un intervento del genere!
Non lo trovo giusto quando si è giovani e senza rischio di gravi patologie, ma non perché credo che ogni donna debba essere una mamma: siamo persone, esseri umani, non uteri ed ovaie con le gambe. Ritengo solo che non sia giusto negarsi delle possibilità nella vita, visto che tutti possono cambiare idea… la vita è troppo imprevedibile per compiere una scelta così drastica.
conosco coppie formate da due notai, due magistrati, due medici pediatri, non sto mentendo, credimi: carriera, bei vestiti, grandi vacanze, rispettivi compagni direi decisamente colti, e ognuna di queste coppie ha 2 bambini ciascuna. Proprio perché siamo persone, la propria realizzazione può essere coltivata a prescindere dalla scelta di fare figli o meno. Ci sono donne che riescono a fare tutto, ad avere tutto, io le ammiro molto. Una cosa non esclude l’altra necessariamente.
Guarda, ti stavo dando ragione finché hai scritto che sei totalmente favorevole alla procedura… Poi ho letto cose tipo “ho trovato bei vestiti (come se una madre non potesse comprarli), carriera ideale (come se non ci fossero giudici, medici, avvocati o comunque donne perfettamente realizzate e al tempo stesso madri), fidanzato colto (questa è la cosa più assurda e anche in parte offensiva, visto che la cultura non implica affatto il non avere o non volere una famiglia). Sono tutte cose che si possono benissimo conciliare con la maternità, basta averne la volontà, cosa che appunto a te manca, e questo è rispettabile, ma al tempo stesso non giudicare chi ha una volontà e determinazione diversa.
Hai ragione, ma nel momento in cui una persona sceglie consapevolmente di negarsi eventuali possibilità future, credo che nessuno dovrebbe sindacare tale scelta (ovviamente appunto informata, ponderata e consapevole), proprio perché non lede nessuno.
Purtroppo no…
Direi che è un commento molto offensivo, come se una donna che fa figli non fosse più una donna… aberrante…
Sì sì, quelle che pensano così sono loro molto più ignoranti e con i paraocchi! Mi sembra che anche la maggior parte delle celebrità, persone colte, famose del pianeta abbiano figli! Sì, mi vengono i brividi quando leggo quei commenti, non so neanche come si permettano, anche perché automaticamente offendono i loro genitori, sembra che si sentano superiori… Come non vanno bene le pancine, non va bene neanche l’estremo opposto 🙂 E ripeto, io non vorrei figli, però dico sempre che non si sa mai nella vita 🙂
Seriamente? La fertilità come un frutto?
No, credo che tu non abbia ben presente la biologia dell’essere umano. Quando una donna è BIOLOGICAMENTE fertile può iniziare a partorire. Il tuo discorso no fa che avvalorare le nostre tesi per cui l’idea di maternità e istinto materno che abbiamo oggi è una sovrastruttura, perché dal punto di vista biologico dopo il primo mestruo sei pronta, come ogni animale, a procreare. Tutto il resto è fuffa, più o meno sensata, che ci siamo inventati. Liberissima di credere a quello che preferisci, ma prendi atto almeno delle realtà scientifiche.
Gli estremismi sono sempre deleteri, da un lato e dall’altro.
Non so tu su che studi ti basi, ma essendo io prossima alla laurea in medicina parlo con abbastanza cognizione di causa. E’ indubbiamente vero che una donna dopo il menarca (a 11-12-13 anni) possa rimanere incinta, così come è indubbiamente vero che possa rimanerlo fino alla menopausa (50-55 anni). Tuttavia converrai con me che c’è un range BIOLOGICAMENTE ottimale di età per portare avanti una gravidanza (al di là di un range SOCIO-CULTURALE che però non stiamo prendendo in considerazione). A 12 anni le stesse ossa pelviche di una bambina stanno ancora subendo trasformazioni, la colonna mal sopporta il peso di un utero gravido, i muscoli addominali sono ancora in accrescimento: in breve il corpo non è completamente formato. Non è auspicabile una gravidanza in così giovane età, tanto è vero che qualora si dovesse verificare una gravidanza il suggerimento medico ginecologico propende per l’IVG (e non mi si venga a dire che nel medioevo partorivano a 12 anni perchè nel medioevo morivano anche per un raffreddore, quindi è evidente che avessero della conoscenze del potenziale e dei limiti del corpo umano nettamente inferiori a quelle che abbiamo oggi). Che poi sul cosiddetto orologio biologico, che non è un parametro medico, la cultura/socità ci abbia ricamato sopra, è indiscusso.
Il medico che chiede al coniuge di prendere una decisione per il partner, può farlo solo e soltanto in casi estremi tipo la persona è in coma o sta per morire e non è in se. Ma in questi casi.. caspita è davvero aberrante! Che mentalità a dir poco ristrette…
E comunque la cosa paradossale è che ti senti superiore e migliore anche dei tuoi stessi genitori perchè hanno avuto una famiglia e, secondo il tuo triste e a dir mio ignorante, ragionamento sono persone bigotte e non colte. Complimenti, avessi una figlia così, mi chiederei dove ho sbagliato ad insegnare queste ristrettezza mentale a mia figlia.
Purtroppo per chi non è pratico di certi argomenti è difficile fare la distinzione fra natura e cultura, lo so per esperienza.
Mi dispiace che non riusciamo a capirci perché è evidente che tu parli con cognizione di causa, ma qui il punto di cui si parlava non è certo l’orologio biologico inteso come fattore fisico: siamo tutti d’accordo con quello che dici, il problema è il costrutto culturale secondo cui una donna, questo “ticchettio” dell’orologio biologico che avanza, dovrebbe ad un certo punto sentirlo, venendo meno alle convinzioni di una vita in base ad un presunto miracoloso istinto materno che compare alla soglia della diminuzione della fertilità con l’età. Ma è probabilmente un mio errore, ho usato il termine orologio biologico in senso allargato, e non in senso strettamente medico, e di questo mi scuso.
Ragazze, penso che Stefania desse per scontato che stava parlando per sé stessa, non serve indignarsi.
Certo che è diverso, infatti ho detto che si può essere obiettori di coscienza senza che il medico in questione faccia riferimento alla religione, ma a un discorso puramente bioetico. Altrimenti i medici atei e obiettori di coscienza non esisterebbero (e invece ce ne sono).
è lo stesso discorso per cui c’è gente che in Africa muore di fame e noi buttiamo via il cibo. Evitiamo di parlare per luoghi comuni per favore… e le perversioni lasciamelo dire sono BEN ALTRE.
Faccio un passo indietro anche io nei tuoi confronti e nei confronti di @Arianth:disqus perchè mi rendo conto che stiamo valutando due parametri differenti. Mi dispiace se il tono è sembrato brusco, non era affatto mia intenzione, anche perchè rileggendo la conversazione, prestando attenzione al fatto che parlassimo io di aspetto medico fisiologico e voi di aspetto socio-culturale e antropologico, mi sembra di capire che siamo d’accordo, al contrario di quanto appare. Grazie per lo scambio di idee 🙂
Ma scusa ho il diritto di dire a questa persona che accetto ma non condivido la sua scelta? O ha il diritto solo lei di parlare in TV e io o sono d’accordo o sto zitta. Abbi pazienza ma oltre alla libertà di scelta esiste anche la libertà di espressione e non solo per Holly anche per quelli che pensano che la sterilizzazione volontaria sia una scelta estrema e non sono l’unica ma parte della maggioranza viste le risposte sul blog. Se questa persona pensa che la cosa non riguarda nessuno a parte lei sta zitta e non va a fare interviste, se la cosa la mette in piazza cercando supporto deve anche rassegnarsi che dalle persone che non la pensano come lei non ne trova. Si rimane nel medioevo anche dicendo sempre si a tutto …
Inoltre come ho già commentato la “crociata” è stata principalmente perchè il SSN non pagava l’operazione prima dei 30 anni non per obiezione di coscienza o bigottismo, se se la fosse pagata lei avrebbe potuto farla benissimo anche a 20. In un paese dove il SSN non ha i soldi per pagare i medici che presidino gli ospedali la scelta di Holly di farsi un operazione non essenziale alla salute e fondamentalmente inutile e molto costosa è estremamente egoista a mio parere, visto che pago il SSN ma anche l’assicurazione medica in modo da non oberare il sistema e qui fanno così in tanti … ed è stata sulle scatole a tanti per questo motivo
Io faccio tesoro dei consigli della mia famiglia, non sempre li seguo, ma so che sono le uniche persone, soprattutto mia mamma, che mi daranno sempre un parere disinteressato e per il mio bene. Esprimere un parere contrario non vuol dire impedire alle persone di fare le loro scelte ma aiutarle a fare certe scelte e non sto parlando di comprare le scarpe da ginnastica di moda, con coscienza e conoscenza di tutti i fatti pro e contro poi va bene qualsiasi decisione prendano … non faccio così con nessuna delle persone che amo, se mi chiedono un cosiglio pro o contro dico quello che penso sarei ipocrita a dire “si fai bene” sempre e dura e indifferente se rispondessi “fai quel che credi”, poi la decisione è ovviamente la loro.
Il medico dovrebbe essere votato alla scienza e non alla religione, altrimenti deve cambiare mestiere. Non puoi non volere fare una cosa perché sei contrario secondo la tua religione. Una mia conoscente, alla prima gravidanza, si è sentita dire dal s7 ginecologo “se il bimbo ha dei problemi dai risultati delle analisi, non te lo dico perché non voglio che abortisci perché ha un problema, anche se grave. Sono ocntrario come cattolico”. Eh no, tu come medico devi dirmelo.
Questo significa infatti che il fidanzato colto è il suo e le povere sfigate che vogliono figli, sono tutte ignoranti e stupide. Si mette su un piedistallo inesistente credendo di essere meglio delle altre. Questo ragionamento è inaccettabile.
Penso che ognuno debba essere libero di fare cosa vuole col proprio corpo. Può sembrare una scelta avventata sottoporsi alla sterilizzazione a 20 anni, ma chi può giudicare? Se c’è la corretta informazione sulla procedura e si è davvero convinte non vedo perché no. Inoltre farsi sterilizzare non vuol dire non avere figli, vuol dire non poterli partorire ma si possono sempre adottare nel caso in cui si cambi idea in futuro.
Io non ho mai voluto figli, né a 20 anni né ora che ne ho 32, e mi sono trovata sempre a combattere quando parlavo della sterilizzazione con medici/ginecologi/ecc prima perché “sei troppo giovane, non si sa mai” ora perché “comunque potresti voler cambiare idea”. Il che si traduce in anni di anticoncezionale ormonale con i relativi effetti collaterali. Mi chiedo perché, almeno in Italia, una donna non sia libera di fare le sue scelte e venga considerata avventata quando queste sono così lontane da quelle della massa.
Così come le donne che non possono avere figli possono tentare diverse procedure mediche, penso che debba esserci la possibilità della sterilizzazione per quelle che non li desiderano affatto.
Ma certo che puoi esprimere la tua opinione, ci mancherebbe! Però (non è questo il caso, mettiamo si parlasse di rendere pubblica una legge che ti dà il diritto di fare determinate scelte) se tu con le tue azioni vai ad ostacolare la libertà di un altro individuo allora mi verrebbe da dire scusami ma voltati dall’altra parte, se è una cosa che non faresti mai tu non significa che non possa farla qualcun altro. Ovviamente parlo di cose nei limiti della società, scelte che riguardano il proprio corpo e la propria persona, non tipo di avere il diritto di ammazzare qualcuno.
Per la questione dell’operazione gratuita sono totalmente d’accordo con te, se non è per cause patologiche non vedo perché dovrebbero essere gli altri a pagare per te. Una cosa che vuoi fare tu te la paghi da sola.
Tu mi dici che questa ragazza è apparsa in tv perché voleva garantirsi questo diritto, io non lo so, però magari ha voluto parlarne pubblicamente anche per portare alla luce il problema che ancora oggi la donna non è libera di poter scegliere liberamente del proprio corpo. Poteva essere un gesto per aiutare delle donne che come lei vogliono fare una determinata scelta ma si vedono negare questo diritto, come per dire “Io ce l’ho fatta, combatto affinchè possiate farlo anche voi”, come si combatte per i diritti lgbt e la parità dei sessi.
È giusto parlare delle cose che possono essere cambiate se c’è la possibilità di farlo.
Poi se la tua frase era soltanto riferita al fatto che questa vuole il diritto universale a fare gratuitamente l’operazione, ripeto, concordo con te. Non è un’operazione di vitale importanza quindi prendi e te la paghi da sola, a meno che non sia un’indicazione del medico
Credo, penso, tu abbia capito male.
Anche noi consigliamo nostro figlio, soprattutto in questa fase dell’età in cui è ancora giovanissimo ed inesperto (diverso il caso di una persona oramai adulta). Pertanto, certamente prima che prenda una decisione, ne parliamo in famiglia, lo consigliamo per “guidarlo” (non forzarlo) nella scelta,
Faccio un discorso diverso con un adulto (figlio o no).
Consigliare va bene, certo, ma quando si tratta di adulti ritengo sia da seguire il detto “i consigli non richiesti sono mal riposti”.
Se mi chiedi consiglio e ne vuoi parlare, va benissimo, sono più che disponibile a discuterne insieme ma non mi permetterei mai di mettere bocca laddove non mi è stato chiesto(mi ricordano le suocere impiccione).
In entrambi i casi la scelta finale sta al singolo soggetto e non certo ai genitori, questo non vuol dire non fare tesoro del parere di un genitore.
La scelta ultima è personale e non imputabile a nessuno (meglio sbagliare da soli)
E da genitore e figlia, conosco benissimo dinamiche familiari (involontarie) in cui spesso il parere in realtà non è totalmente “disinteressato” (perché si vuol troppo bene e l’errore è sempre possibile) e noti che è vero, nessuno ti vuole forzare, ma la scelta viene comunque condizionata (sapendo di fare l’altro più o meno felice)
Ecco perché dico che lascio libero mio figlio: non a briglia sciolta e nemmeno, come insinuato, con l’indifferenza del “fai quel che vuoi”.
E’ un modo più difficile di aiutare, cercando di condizionare il meno possibile.
Il discorso “sbagli e ne affronti le conseguenze” non è indifferenza e durezza: anzi! Un esempio? La scelta della scuola, puoi consigliare, portare le tue conoscenze a supporto, dare un parere più o meno spassionato ma, alla fine a scuola ci va il figlio e quindi è giusto che lui scelga dove andare (io avrei ribaltato mia madre se mi avesse condizionata nella scelta). Se la scelta fatta è sbagliata (scuola che non piace, oppure troppo difficile oppure altro) e le cose dovessero andar male…beh ritengo che debba accettarne le conseguenze.
Non significa lavarsene le mani, significa accompagnarlo verso la vita adulta e responsabilie. Ho visto fin troppi adulti cresciuti seguendo sempre e solo i consigli di mammina e papino e, chissà come mai, sono quelli più insicuri, indecisi, in balìa di sé stessi.
Vedo che così i risultati fino ad oggi sono più che buoni.
A me sembra soltanto che si sia espressa male, proprio il soffermarsi su certi dettagli mi ha lasciato pensare che fosse un commento strettamente personale. O almeno così ho interpretato io
Purtroppo credo che si tratti di childfree hater.
Spero si sia espresso da male, ma temo di no. E anche se fosse personale e riferito a lei, cosa significa? Che è colta solo lei è il suo fidanzato mentre gli altri son tutti inferiori? Ma anche no. Non lo accetto perche questa posizione di superiorità denota una grande inferioriorita e chiusura mentale.
Non hai capito male per nulla rivendico il mio diritto di non condividere la sua scelta e di poterlo dire liberamente in un paese dove fino a prova contraria al libertà di espressione è sacrosanta quanto la libertà di scelta, il mio parere contrario non limita la sua libertà di scelta e quella di altre donne che vogliono fare la stessa scelta. Ho detto fin dall’inizio che per me pagandosela con i suoi soldi può farsi di tutto, il corpo è suo e se anche si volesse fare impiantare una seconda testa va benissimo. Il fatto che o sono d’accordo o mi volto dall’altra parte come dici tu limita la mia di libertà di poter esprimere un’opinione su un fatto pubblico. Scusami la sua libertà di scelta è sacra ma la mia di espressione è opinabile a seconda di quello che ho da dire? In quale paese evoluto e liberale si ragiona così? Tu dici che le scelte che riguardano il proprio corpo e la propria persona non possono essere giudicate, allora per farti un esempio vanno bene anche i siti pro-ana tanto è una scelta personale affamarsi fino alla morte a 20 anni, una è libera di fare ciò che vuole con il proprio corpo e i siti pro ana non limitano la libertà di nessuno. Vanno bene anche i culti tipo scientology, loro predicano ma poi sta a te se ti vuoi fare coinvolgere o no, non ledono la libertà di nessuno, per me va bene pure scientology ma se mi chiedi se sono d’accordo con certi tipi di culto ti dico di no, vuoi far parte di scientology, va benissimo ma non chiedermi di essere d’accordo per forza.
Ti capisco e sono d’accordo, ho detto fino alla nausea che non obbligo nessuno a seguire i miei consigli, sono consigli non imposizioni e non puoi nemmeno pretendere e chiedere alle persone che ti sono vicino di prendere con filosofia tutte le tue scelte non è giusto perchè tante scelte hanno conseguenze anche per gli altri, qui stiamo parlando di una scelta irreversibile, non puoi paragonarla alla scelta della scuola a quella c’è rimedio o studi di più o cambi scuola. Alla sterilizzazione no e fatta a 20 anni è una scelta che deve essere ponderata seriamente, non spiattellata pronta come se fosse l’altrernativa del secolo alla contraccezione. Scusatemi ci lamentiamo delle modelle troppo magre che sono un cattivo esempio per le ragazzine, ma questo va bene?
io non ho figli e ho il fidanzato non particolarmente colto, non ha la laurea … sono stata sfigata?
Scusami ma non mi puoi dire che la sterilizzazione volontaria è al pari della contraccezione di routine, è completamente irresponsabile far pensare ai giovani una cosa del genere. E comunque il metodo più sicuro che protegge anche contro le STD è il preservativo che devi usare anche se sei sterilizzata, a meno che non tu non sia in una relazione stabile e anche con una persona che non ti fa le corna. Questo fatto bisogna inculcare nei giovani, non il fatto che se fai sesso non protetto fai un figlio.
Il problema lo vedo proprio nel fatto che venga proposta come l’alternativa del secolo alla normale contraccezione, perchè non è così è un’affermazione profondamente ingannevole.
Cosa cambia alla fine anche se viene resa mutuabile?E’ un’operazione costosa e non essenziale, sinceramente visto che si sentono sempre più spesso storie di gente che muore in barella perchè non ci sono letti e medici disponibili chiedere al SSN di tirare fuori i soldi per la sterilizzazione non è etico.
Non è vero che le scelte che coinvolgono il nostro corpo sono personali e non si può esprimere un parere contrario perchè fondamentalmente non ledono la libertà altrui, non siamo eremiti e tutti hanno intorno persone che volenti o nolenti ci vogliono bene e le nostre scelte toccano anche loro, non aver riguardo per queste persone è profondamente egoista, con ciò non voglio dire che bisogna vivere seguendo i dettami degli altri, ma che prima di prendere una decisione seria è bene non considerare solo sé stessi.
Fumare per esempio fa danni solo a chi fuma a meno che non ti fumino in faccia e uno stile di vita sregolato solo a chi lo segue e non al prossimo, ma posso dire che sono contro al fumo e contro uno stile di vita eccessivo perchè recano solo danni alla salute, o devo stare zitta perchè sono scelte personali e non riguardano me.
Tu puoi risentirti quanto vuoi se questa si vuol fare sterilizzare e certamente ne puoi parlare, ma alla fine restano solo affari suoi. E no, non è come per le sigarette. Il fumo passivo fa male anche a chi sta intorno al fumatore, mentre se lei si è fatta sterilizzare è un suo problema e non affligge nessun altro.
Poi scusa ma nel XXI secolo è inaccettabile un’argomentazione secondo cui una che si fa sterilizzare è egoista verso le persone che le vogliono bene. Avrebbe dovuto rinunciare al suo benessere psicofisico, evidentemente per lei rappresentato molto da questa operazione, solo perché magari la mamma un giorno avrebbe voluto un nipotino? Chi sarebbe poi l’egoista? Francamente trovo improponibile buttarla sui ricatti emotivi, è davvero meschino.
Ripeto: per me è un’occasione per parlare di contraccezione e rischi legati alle MST. Anche se è drastico, pure la sterilizzazione è un metodo contraccettivo e le persone devono sapere di poter usufruire anche di questa possibilità. Si chiama corretta informazione. Poi ognuno sceglierà liberamente il proprio percorso.
L’ho detto all’inizio del commento. Tu puoi esprimere ciò che ti pare, finché si limita ad essere un parere, se poi con le tue azioni concrete vai ad ostacolare la libertà degli altri allora non va più bene.
Ovviamente puoi dire che il fumo fa male ma non puoi impedire a nessuno di fumare se vuole farlo, sono fatti suoi.
Ai vegani puoi dire esattamente quello che hai scritto perché sono loro ad aver fatto una scelta per motivi etici, se io mi voglio mangiare una bistecca perché non sono sensibile all’argomento me la mangio tranquillamente e non mi preoccupo dei pareri altrui.
I siti pro-ana non si possono mettere assolutamente sullo stesso piano perché l’anoressia è una malattia e in quanto tale le persone affette vanno aiutate e curate. Essere favorevoli alla magrezza estrema non è un’opinione, è un pensiero malato e tu con le tue azioni puoi fermarne la propagazione.
E tornando sull’argomento del post, se una vuole farsi sterilizzare sta decidendo per il proprio corpo e non sta andando incontro a nessuna morte quindi può farlo tranquillamente, tu ti puoi opporre ma non puoi fermarla
Penso che una pratica irreversibile nel 99% dei casi sia avventata, nessuno resta la stessa persona che era a 20 anni, cambiare è molto più facile di quello che si pensa. Esistono tanti metodi sicuri, una sterilizzazione vuol dire togliersi ogni possibilità di scelta secondo me. Detto questo, come per l’aborto per esempio, non vieterei a una persona adulta che conosce tutti i pro e i contro, ha consultato medici, psicologi e co, di sottoporsi all’intervento, ha comunque il diritto di decidere sul proprio destino.
Sono d’accordo sulla qualità della vita da non sterilizzata, ed è un’operazione a cui io non mi sottoporrei mai, meglio pillola e preservativo a vita o almeno fino alla menopausa. Ma il concetto di fondo che trovo ingiusto e discriminatorio è che io, tu, il governo, il papa possiamo prendere decisioni sui corpi (ovviamente femminili) altrui. A questo proposito mi domando come funzioni con la vasectomia, c’è bisogno di una bolla papale anche per quella?
Sono andata a vedere il suo profilo.. è solo unahater…
Ahahah come se la cultura fosse sinonimo di lauree… conosco gente con la terza media più intelligenti e colte di gente che conosco con la laurea…
Vedi,se fosse una questione strettamente legata a un solo individuo non ci faremmo problemi: io ho la mia eticità,tu la tua,punto.
Il problema si pone quando una decisione considerata “etica” va a danneggiare il paziente che,anche se col pieno appoggio della legge,si vede privato di un suo pieno diritto. E brutto dirlo,ma un medico deve cercare di essere completamente neutrale, vedere i pazienti come semplici “pezzi di carne” in modo tale da non farsi prendere dalle emozioni e svolgere il proprio lavoro in maniera professionale.
Basta dare un occhiata su internet per vedere quante donne,una di recente,sono morte perche il medico obiettore si è rifiutato di attuare un aborto nonostante emorragie e complicazioni gravi varie solo perché “sentiva ancora il battito del bambino.
Piuttosto che rischiare una vita che non è tua o danneggiarla irreparabilmente,preferirei che questi individui andassero a fare un altro lavoro.
Laborto è un diritto sancito dalla legge italiana (n.194 sancita nel 22 maggio del 1978).
perchè magari prendere la pillola ti fa stare male, il preservativo ti irrita le mucose vaginali… quante ragioni possono esserci! la cosa importante è ricordarsi che siamo tutti diversi, quindi quello che può andare bene per me potrebbe non andare bene per qualcun altro.
Esistono anche tantissimi altri contraccettivi oltre il preservativo o la pillola…
O magari comprato in qualche discount di materiale scadente
Può essere. Ma resto del parere che sia stato utilizzato male.
vero. tuttavia io resto convinta che ognuno debba essere libero/a di fare ciò che preferisce: una donna che decida di non voler rischiare per alcuna ragione al mondo la gravidanza, dovrebbe avere il diritto di evitare questo rischio come meglio crede (naturalmente con l’assistenza medica e il supporto psicologico ed emotivo necessari!). in fin dei conti, il farsi sterilizzare ha ripercussioni sulla vita di una singola persona, ossia quella che decide autonomamente di sottoporvisi, e per quanto ad altre persone possa sembrare estremo, assurdo, illogico, nessuno se non la persona ha il diritto di dire nè a ne ma.
La tua e’ una scelta assoluramente rispettabile.
Ognuno si realizza come persona in modo diverso e attraverso vari tipi di esperienze. Ricorda pero’che il “Fantastic lifestyle” a cui ti riferisci in alcuni tuoi commenti, che per curiosita’ sono andata a vedere, a un significato diverso per ognuno. Essere genitore non implica necessariamente che che non si possano avere le cose a cui ti riferisci. Una cosa non esclude l’altra quindi perche’ accanirsi..
Quei gruppi di persone che usano termini come breeders e altri commenti derogatori poi mi fanno ridere…