Il quindicesimo film diretto da Ferzan Ozpetek Diamanti è uscito nelle sale italiane il 19 dicembre 2024. Il regista, già noto per la sua capacità di esplorare l’universo femminile, in questa pellicola rende omaggio alle donne attraverso una narrazione corale con un cast brillante e prezioso (i suoi Diamanti, appunto) composto da ben 18 attrici che dirige come un sarto provetto. La pellicola offre una riflessione sincera e sussurrata su chi il cinema lo fa senza mai apparire, mettendo in luce le vite, gli amori e i dolori che eludono i riflettori, preferendo l’intimità degli spazi e la solidarietà.
Di tutto questo e di molto di più ci parlerà il Dottor Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva, in una delle sue appassionanti recensioni della sua rubrica sul Blog ClioMakeUp. Siete pronte a scoprire questa recensione di Diamanti, ricca di interessanti riflessioni? Lasciamo subito la parola al Dottor Femia.
Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. La locandina del film Diamanti
DIAMANTI, LA RECENSIONE DELL’ULTIMO FILM DI FERZAN OZPETEK
Ferzan Ozpetek dirige ben 18 attrici nel suo ultimo film, un coro femminile rappresentato da interpreti eccezionali e da personaggi realistici e simbolici allo stesso tempo.
Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. Foto di stefania_casellato. In questa immagine Luisa Ranieri e Jasmine Trinca in una delle scene del film
A Roma, negli anni ’70, due sorelle gestiscono una sartoria di altissimo livello che lavora per il cinema. Alberta, una durissima e algida Luisa Ranieri, e Gabriella, la tormentata e fragile Jasmine Trinca, Canova sono le burattinaie che muovono i fili di un teatro di personaggi che hanno vita propria: le sarte dell’atelier, ognuna con una storia difficile o buffa o solo faticosa alle spalle, formano quasi una creatura unica, per come sono capaci di spalleggiarsi, proteggersi, aiutarsi.
Mentre si lavora per diverse commesse, tra cui quella con una costumista premio Oscar (Vanessa Scalera, ottima nel rappresentare una donna apparentemente forte, ma, in realtà insicura, come tutte, più di tutte), succedono fatti incresciosi, delicati, sorprendenti, in cui le donne sempre devono mostrarsi unite per fronteggiare i pericoli e le minacce che – a quel tempo ancora più che mai – caratterizzano le loro vite.
Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. Foto di stefania_casellato. In questa immagine si può intravedere l’interno della sartoria del film
In tutto questo, personaggi maschili entrano ed escono, e tra loro spicca il piccolo Simone, figlio di una delle sarte che passa la giornata nascosto in magazzino, e che sarà protagonista di un piccolo-grande svelamento alla fine del film.
IN DIAMANTI LA “REALTÀ” DANZA CON LA FINZIONE: L’ESISTENZA DELLE ATTRICI SI CONFONDE CON QUELLA DEI PERSONAGGI
Mischiato alla storia, c’è una sorta di backstage fittizio, in cui il regista stesso, per la prima volta in prima persona sullo schermo, riprende il suo cast mentre scopre il film e ne prova i bellissimi dialoghi, in una girandola metacinematografica che rivela il cuore di questo “Diamanti”: una dichiarazione d’amore per il cinema stesso e per tutta l’anima che serve per girare un film.
Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. Foto di stefania_casellato. In questa immagine si può vedere il “backstage fittizio”
IL FILM APPASSIONA E CONIVOLGE, CREANDO INTERESSANTI RIFLESSIONI
Un film che impressiona e coinvolge, capace di creare empatia e suscitare riflessione su diversi aspetti sociali e culturali, che possono essere sintetizzati a partire da una sorta di gioco ad acronimo:
Desiderio – Il desiderio è il nucleo che salva, è la spinta verso la creatività e verso la cooperazione che protegge tutto e tutto tiene.
Intuito – L’intuito è quello che risolve proprio attraverso la regia vissuti emotivi che si presentano alla coscienza e smuovono mostri che ritornano nella psiche ancora vividi.
Amore – L’amore è l’ingrediente che guarisce e nutre i rapporti sani e salienti.
Motivazione – Motore di progetti e spinta che spazza via sofferenza e dolore, la motivazione è il propellente che da ambizioso diventa risolutivo.
Amicizia – L’amicizia tra le protagoniste diventa la risorsa assoluta di cui disporre sempre, con reciprocità e amore.
Nitidi – Si fanno nitidi i ricordi di una vita che si muovono nella trama con disinvoltura.
Tormentate – Sono le storie che si intrecciano nel coro femminile che si sostiene e si difende con avanguardia, in una sartoria di emozioni.
Intimistico – Il carattere del film che disvela vissuti emotivi e storie personali che si manifestano con chiarezza, distribuiti in modo diseguale, ma armonico tra i diversi personaggi.
Credits: @ferzanozpetek Via Instagram. Foto di stefania_casellato. In questa immagine parte del cast con il regista
Firma
Dott. Giuseppe Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva (APC), Socio Sitcc – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.
Se siete interessate ad altre recensioni del Dottor Femia, vi lasciamo questi post:
1) PARTHENOPE LA RECENSIONE DEL NUOVO FILM DI PAOLO SORRENTINO
2) C’É ANCORA DOMANI: LA RECENSIONE DEL FILM DI PAOLA CORTELLESI
3) NNUOVO OLIMPO: LA RECENSIONE DEL FILM DI FERZAN OZPETEK SU NETFLIX
Speriamo che la recensione del Dottor Femia su Diamanti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek vi sia piaciuta, vi abbia fatto riflettere e vi abbia invogliato a vedere il film, se non avete ancora avuto modo di vederlo. Condividete il post con tutti gli amanti del cinema di Ozpetek e dei suoi capolavori. Un bacione dal TeamClio!