Nonostante la capacità di buttarsi a capofitto in quelli che altre testate avrebbero considerato alti fattori di rischio, Franca Sozzani non si è mai sentita una ribelle o un’anticonformista il cui obiettivo principale era andare a priori contro le regole: non solo poiché, ad un certo punto, è arrivata a dettarle lei, ma anche e soprattutto perché ha sempre potuto godere del sostegno del suo gruppo editoriale e dei suoi collaboratori, come il fotografo Steven Meisel.
Franca Sozzani, Steven Meisel e la stilista Carlyne Cerf De Dudzeele. Via Pinterest
Steven, fotografo delle copertine di Vogue Italia da più di vent’anni e da lei considerato non un fotografo di moda, ma il fotografo di moda, l’ha aiutata a concretizzare progetti e servizi con messaggi forti ed apparentemente contraddittori, come la cover story del numero di aprile del 2014 di Vogue Italia, Cinematic, incentrata sulla violenza sulle donne e ispirata dichiaratamente ai film dell’orrore.
Le tematiche trattate in quella che può sembrare solo una rivista di moda, grazie a Franca Sozzani hanno spaziato dagli abiti ai disastri ambientali (testimoniati da modelle coperte di petrolio), agli shooting delle più recenti collezioni fino a Makeover Madness, una critica verso l’abuso di chirurgia estetica realizzata nel 2005 e con, come protagonista, Linda Evagelista.
Franca Sozzani, dunque, è andata avanti proponendo costantemente delle scelte che, a tanti, tantissimi, sono sembrate fuori luogo o, ancora peggio, rischiose, temendo di vedere le tematiche trattate sminuite dai toni patinati del magazine.
Credits: luxgallery.it
Lei stessa era consapevole di queste obiezioni, a cui ha ribattuto in diverse dichiarazioni, come ad esempio:
“Sono consapevole: mi assumo rischi in ogni momento, lo so bene, ne sono davvero consapevole. Non è che non mi interessi, è che penso che la moda sia davvero un ottimo mezzo, e che se usato nella maniera giusta, può parlare a chiunque. […] Penso che la moda non riguardi solo gli abiti, ma anche la cultura, il posto in cui si vive, i movimenti sociali ed economici, il razzismo; riguarda ogni cosa”.
Via Pinterest
Franca Sozzani, dunque, era Vogue, ma è stata anche coraggio, provocazione, controversia e, in tutto questo, madre di Francesco Carrozzini, che le ha dedicato un film presentato al festival di Venezia all’inizio di quest’anno, Chaos and Creation, sorella di Carla, gallerista di fama internazionale e a sua volta giornalista di moda, e presidente, dal 2013, della fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia), combattendo con raccolte fondi e beneficenza lo stesso male che l’ha portata via di sicuro troppo presto.
Franca e il figlio Francesco. Credits: vogue.com
Con la sorella Carla. Credits: corriere.it
Non si sa se la sua eredità artistica troverà subito un degno successore, ma è certo che, il concetto contemporaneo di moda, grazie al suo lavoro, è andato al di là dei confini della superficialità, arrivando a toccare modalità di espressione prima di lei impensabili.
Via Instagram @vogueitalia
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Ragazze, voi cosa ne pensate di Franca Sozzani e della sua carriera a Vogue? Anche voi avete trovato le sue scelte controverse e criticabili, oppure ne avete apprezzato il coraggio e l’intraprendenza? Diteci la vostra nei commenti: un bacione dal Team!
Orgoglio italiano, dico solo questo
Non conoscevo la sua storia, è stato bello leggerla
Conoscevo la sua storia, purtroppo era malata da tempo.
E’ proprio vero che la classe non si compra e che per diventare una vera giornalista (di moda, così come di qualsiasi altro genere), devi iniziare dal basso e fare gavetta!
Ho avuto l’onore di incontrarla a Milano anni fa, avevo 14 anni ed ero solo una bambina ma leggo Vogue da quando ho 9 anni (seriamente eh!). Quando la vidi le andai a chiedere un aurografo e una foto, disponibilissima e molto dolce, resterà sempre un bellissimo ricordo. Per me è sempre stata un esempio da seguire, conoscevo la sua storia e la seguivo assiduamente è davvero una grande perdita per l’Italia e non solo.
Wow non la conoscevo…beh che dire…una grande Donna davvero.
Ieri ero su Twitter e ho letto la notizia appena uscita. Sono rimasta sconvolta, non sapevo fosse malata, è stato come un fulmine a ciel sereno.
Un’icona nel mondo
mi ha molto addolorata la notizia della sua morte. Era un bellissimo esempio, una grande piccola donna
Che bel ricordo! Grazie per averlo condiviso con noi!
che tristezza 🙁 e’ stata grande donna.
Adoro le donne coraggiose come lei! ❤
☹️☹️☹️
RIP
Donna favolosa a 360 gradi. Un sorriso sincero e splendente in ogni occasione…cosa rara nel mondo della moda!
❤️