L’INCONTRO DI BROCK ELBANK E BASHIR
Il lavoro di Elbank è, dunque, anche un’opera di sensibilizzazione e di informazione che, però, lo ha al contempo estremamente arricchito, in quanto gli ha dato occasione di conoscere persone con, alle spalle, storie uniche tanto quanto la loro pelle.
Una di esse è Bashir, un ragazzo di origini africane che ha una striscia di capelli e pelle completamente depigmentati che gli arriva fino al naso.
Elbank è rimasto molto colpito dall’energia di questo ragazzo che, prima di essere fotografato, gli ha raccontato in modo accurato, sin da quando era bambino, com’è stato per lui vivere con la vitiligine, soffermandosi soprattutto sulle reazioni che hanno spesso avuto le persone quando lo vedevano.
Di Bashir, tramite i suoi scatti, Elbank è riuscito di certo ad immortalare la gioia di vivere, la spensieratezza e l’orgoglio che il suo aspetto totalmente unico non solo non ha minimamente attaccato, ma anzi, accresciuto, seppur attraverso innegabili difficoltà.
VIVERE CON LA VITILIGINE: IL MESSAGGIO DI BASHIR DOPO #VITILIGO
Non è stato, per l’appunto, facile: Bashir stesso ha spiegato, in un’intervista a i-D, come sia stato complesso e difficile inizialmente convivere con la la vitiligine, specialmente per via dei continui sguardi di curiosità da parte delle persone.
“La bellezza è un miscuglio di qualità che ci rendono unici, sia all’esterno che all’interno”
Il servizio fotografico con Elbank, però, ha dato a Bashir l’ennesimo aiuto per acquisire ulteriore fiducia in se stesso, e ha coronato il suo intervento affermando: “Alcune persone, ovviamente, sono differenti: hanno capelli diversi, segni sul corpo, le lentiggini, ma siamo tutti unici. Non deve essere necessariamente per qualcosa di visibile come la vitiligine, basta solo abbracciare ciò che si è. La bellezza è un miscuglio di qualità che ci rendono unici, sia all’esterno che all’interno.”.
#VITILIGO, NON UNA MALATTIA, MA UN PROGETTO CHE CONTINUA
Molti modelli si sono proposti di farsi fotografare anche in futuro
Dato che le macchie della vitiligine possono mutare nel corso degli anni, inoltre, molti soggetti che si sono fatti fotografare da Elbank si sono dichiarati desiderosi e disposti di farsi fotografare nuovamente in futuro, in modo di permettergli di immortalare l’evoluzione e il cambiamento, non solo fisico ma anche e soprattutto psicologico, che si presenteranno con la progressione della vitiligine.
Ciò non mostra solo la validità artistica delle sue fotografie, ma anche come Elbank sia riuscito, con i suoi scatti, a guadagnarsi la fiducia dei suoi soggetti, consapevoli ancora di più che, ciò che per molti è considerato semplicemente “diverso” è, in realtà, straordinario.
Ragazze, se volete saperne di più sulla vitiligine e sulle persone che ne hanno fatto un punto di forza superando le difficoltà e i pregiudizi, vi consigliamo di leggere anche:
1) WINNIE HARLOW, LA MODELLA CON LA VITILIGINE CHE HA CONQUISTATO LE PASSERELLE!
2) VITILIGINE E CORAGGIO: UNA MODELLA RIPUDIA IL FONDOTINTA E RACCONTA LA SUA LOTTA PER ACCETTARLA!
E, per scoprire altre storie di persone straordinarie che hanno abbracciato e fatto grandi cose per via della loro unicità:
3) PAOLA ANTONINI, LA MODELLA DISABILE CHE CI OFFRE UN ESEMPIO DI CORAGGIO
4) LIZZIE VELASQUEZ, LA DONNA PIÙ “BRUTTA” DEL MONDO, E IL SUO MESSAGGIO
Ragazze, vi piacciono le fotografie di Brock Elbank, e che cosa ve ne pare del suo progetto? Avete mai avuto a che fare con la vitiligine, e se sì, vi andrebbe di condividere con noi la vostra storia? Diteci tutto nei commenti! Un grande abbraccio dal TeamClio!
Che belle foto, emozionano…..
Caio ragà ! Voglio precisare: questo e’ lo stesso commento che ho fatto sulla modella con la vitiligine che rifiuta il fondotinta. Mia madre aveva la vitiligine, ma si notava poco perché aveva una carnagione chiarissima. Credo le fosse spuntata con la menopausa. Io ogni tanto mi impensierisco per me, per le mie piccole figliole…ma, chissà…Pensate, era luglio del ’97 e andammo in macchina ad un paese vicino-30 min- 20 km ca- mia madre si bruciò decoltè e la fronte,tutta la zona attorno all’attaccatura dei capelli !! Siamo dovute ricorrere alle creme anti-scottatura al cortisone… Comunque, mia madre proprio non si poteva vedere !! Evitava il più possibile di specchiarsi ! Inoltre mamma ce l’aveva anche sulle mani e gli avambracci. Oggigiorno si comincia a parlarne, ma qualche decennio fa non se ne conosceva nemmeno il nome. Io l’ho scoperto per caso…Infatti i medici a mia madre non le diedero proprio alcun peso … Era una malattia muta, trascurata, c’era ma non se ne sentiva il bisogno di parlarne. Io alle volte comincio a pensare che vitiligine e celiachia siano cugine perché io ho la bimba piccola che è celiaca e anche questa è una malattia autoimmune e non sapete quanti grattacapi e spiegazioni devi dare per non sembrare scostumata quando c’è del cibo in giro nelle varie occasioni…Ora la celiachia è finalmente conosciuta, ma ci sono ancora tanti benpensanti…Ora, guardo le persone con la vitiligine come “un pezzo” della mia mamma e la mia mamma era bellissima e,sì, anche tutte voi…Sono gli altri che hanno bisogno degli occhiali, non voi i ciechi… Pensateci ! Caio ragà !!
Io ho 32 anni e soffro di vitiligine dal 2010, me ne sono accorta per caso, mi erano spuntate delle macchioline sulle mani intorno alle dita, soffrivo già di problemi alla tiroide, ed in seguito ad un forte stress fisico e psicologico è spuntata la vitiligine…non nego che all’inizo un po’ ho accusato il colpo, ho sempre avuto una pelle che al sole diventava ambrata…e veder comparire piano piano macchie sempre più estese (ora ne ho sia sul corpo, braccia mani e viso) e vedere la mia pelle cambiare mi creava qualche disagio, ma poi ho deciso che non volevo e non potevo farmene un problema…mi sono detta, c’è di peggio, alla fine stai bene ed è solo una cosa estetica…e negli anni ho imparato a conviverci, non mi privo di nulla, e in estate indosso ciò che voglio…alla fine sono sempre….l’anno scorso mi sono sposata ed ho indossoto l’abito che tanto mi piaceva con le mie macchie in bella mostra, ed ho sposato un uomo che mi amava senza macchie e che ora ama ogni mia macchia.
Che messaggio meraviglioso che hai postato, hai tutta la nostra ammirazione. Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza!
Hai perfettamente ragione, purtroppo anni fa non si prendevano ancora in considerazione le implicazioni psicologiche della malattia. Per fortuna oggi qualcosa si sta muovendo anche grazie ad iniziative come questa. Un bacione e grazie per il bel messaggio!
🙂
:-))