DERMATILLOMANIA TRATTAMENTI DA INDIVIDUARE A PARTIRE DAI SINTOMI
Per quanto riguarda la sintomatologia della dermatillomania, ci possono essere più varianti con diverse intensità e frequenza ma, in alcuni casi, possono durare per tutta la vita, tuttavia il sintomo principale consiste nel pizzicarsi ed escoriarsi continuamente la pelle. Sebbene le zone interessate più tipiche siano quelle che sono state menzionate poco fa, possono comunque variare da persona a persona e, comunque, possono anche cambiare nel tempo nello stesso soggetto.
Ansia, tristezza e noia sono le condizioni in cui spesso si manifesta questo disturbo
Il comportamento dermatillomane tende a manifestarsi soprattutto in stanze della casa come la propria camera da letto oppure il bagno e, generalmente, in luoghi in cui si può avere quiete ed isolamento e ci sono degli specchi. Spesso i sintomi si manifestano quando, infatti, non si è in compagnia di altre persone, e si sono verificati degli episodi emotivamente spiacevoli e che hanno causato sensazioni quali ansia e tristezza. Dopo, chi soffre di questo disturbo può provare sollievo e, in certi casi, anche gratificazione ledendosi la pelle.
Un’altra condizione in cui i dermatillomani indulgono a provocarsi escoriazioni è la noia: in molti, infatti, quasi senza pensarci lo fanno quando si trovano in situazioni di distrazione mentale come lo stare al PC, guardare la televisione o leggere. Alcune persone che soffrono di questo disturbo, inoltre, possono accompagnarlo con delle attività che risultano come dei veri e propri rituali, scegliendo con cura la zona da grattare ed osservandosi meticolosamente.
I dermatillomani possono anche provare un senso di angoscia nei confronti della loro condizione, cercando ripetutamente di evitare di pizzicarsi la pelle e di interrompere le loro abitudini, fallendo nella maggior parte dei casi prima di rivolgersi ad un professionista.
DERMATILLOMANIA COME SMETTERE? LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
La terapia cognitivo-comportamentale è uno degli approcci più diffusi
La dermatillomania è un disturbo di natura prettamente psicologica, per questo motivo, per curarla, è importante rivolgersi ad uno specialista esperto nel trattamento di questo tipo di disturbi. Una delle principali cure mirate a risolvere la dermatillomania è la terapia cognitivo-comportamentale. Ciò è dovuto al fatto che questo disturbo è una risposta appresa condizionata a determinati situazioni e, dunque, la terapia è rivolta a cambiare il modo di reagire di chi ne soffre a determinati stimoli.
Spesso i professionisti del settore si focalizzano sulla terapia di inversione dell’abitudine, aiutando i dermatillomani ad avere una consapevolezza maggiore, capace di far capire loro quando si sta avvicinando una situazione che può spingerli ad avere determinati comportamenti, e a come gestirla.
Una ragazza guarita dal disturbo. Credits: dermasupportnetwork.org
A volte si sostituisce anche il pizzicare ed il graffiare la pelle con attività alternative, cosa che si rivela molto utile soprattutto agli inizi, quando si affronta la delicata fase di transizione durante la quale si cerca di tenere a bada determinate tipologie di disagi ricorrendo ancora a comportamenti autolesivi.
DERMATILLOMANIA RIMEDI SOCIAL CHE PORTANO IL SORRISO: LA #WHATSWITHYOURSKIN CHALLENGE
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla dermatillomania ed aiutare chi ne soffre a comprendere di avere un problema da una parte, e a sentirsi meno stigmatizzato da esso dall’altra, la Picking Me Foundation ha lanciato sui social network una challenge, intitolata #WhatsWithYourSkin, traducibile con “Cos’ha la tua pelle”.
Il nome di questa challenge è relazionato ad una delle domande che chi soffre di dermatillomania si sente rivolgere più frequentemente, considerata l’elevata presenza di crosticine, ferite ed escoriazioni che questo disturbo comporta in chi ne soffre. La challenge consiste nello sdrammatizzare tutto ciò che rende particolare la propria pelle mettendoci sopra glitter, adesivi o altri tipi di decorazioni, farsi una foto e condividerla sui social.
In questo modo, la fondazione non solo vuole aumentare l’informazione su questa condizione, ma anche sfidare ciò che i canoni estetici sociali considerano una “brutta pelle”, comprendendo anche caratteristiche come nei, lentiggini, macchie della pelle o acne.
Grazie all’hashtag #whatswithyourskin, la fondazione è riuscita anche a raggiungere un obiettivo molto utile, ossia far mettere in contatto tra loro persone che soffrono di questo disturbo, permettendo loro di sentirsi meno sole nella lotta contro di esso.
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Ragazze, voi eravate a conoscenza della dermatillomania? Qualcuna di voi ne soffre? E se sì, come ha risolto o migliorato la situazione? Che cosa ne pensate della #WhatsWithYourSkin challenge? Diteci tutto nei commenti! Un bacione dal TeamClio!
Non ne avevo mai sentito parlare sinceramente… Dev’essere un disturbi molto invalidante, anche perché si rovinano letteralmente! Comunque io mangio le unghie D: anche se alterno periodi in cui lo faccio a periodi che non lo faccio. Adesso le sto facendo crescere ma è dura e non sono spiegare il perché.
Be’ be’, non proprio a questi livelli ma un pochino credo di soffrirne. Ha anche un nome, wow! Ho le gambe con microcrosticine, se ho una crosta da qualunque parte cerco di valutare se possa essere tolta o meno ma a volte la gratto impunemente. Ho un po’ la fissa dei pori ostruiti o peli incarniti…
Ad esempio, mangiare le unghie o le pellicine assolutamente non l’ho mai fatto, neanche all’asilo.
io ho la mania di mangiucchiarmi l’interno delle labbra e delle guance quando sento qualche pellicina e poi continuo e continuo… a volte mi creo delle piccole lesioni interne alla bocca che mi fanno anche male. Noto che lo faccio quando sono stressata, altrimenti riesco benissimo a non farci caso e non mi viene neanche da cercare questo genere di “sfogo”. Sulla pelle esterna di braccia o gambe o viso no per fortuna, non ho mai infierito.
Credo di soffrire in modo lieve di questo disturbo perchè mi stuzzica spesso le braccia che hanno un po’ di brufoletti e anche le spalle…ho notato che se sono in ansia oppure ho avuto una giornata difficile lo faccio di più. Ora sto cercando di non toccarmi e anche se è difficile sta andando molto meglio. Voglio evitare di lasciarmi cicatrici. Io lo vedo più come un brutto vizio che come disturbo vero e proprio ma alla fine è la stessa cosa
Grazie per aver trattato l’argomento, in casa c’è qualcuno che ne soffre e c’è davvero tanto bisogno di divulgazione.
P.s. #whatswithurskin è l’hashtag più corretto su Twitter 😉
Io non penso di essere a livello patologico, però mi stuzzico un qualsiasi brufoletto, punto nero, poro dilatato, bollicina fino a farli diventare bordeaux ahah poi mi arrabbio per i segni che mi lascio, ma non riesco a smettere!
Non ero a conoscenza di questo tipo di disturbo/patologia…..mi ha fatto impressione vedere certe fotografie e sono d’accordo sul fatto che bisogna parlarne ed è giusto farlo perchè è giusto approfondire quello che non si conosce. Grazie per il post.
Io ne soffro, purtroppo, da anni.. Mi rendo conto che lo faccio quando sono sotto stress, da sola, mentre studio… 🙁 mi ha lasciato cicatrici e macchie dovunque e ora che esce il sole mi vergogno tantissimo 🙁
Anch io faccio così. Se ho una crosticina non mi guarisce più e ho parecchi segni ovunque.
Peso di soffrirne da due o tre anni e l’ho capito solo a questo articolo non capivo cosa aveva o perché lo facevo la mia famiglia a provato a farmi smettere però ora ho capito che ho di ancora più aiuto temo di aver lasciato delle cicatrici che non riuscirò più a togliere o a fare guarire e pensare che é cominciato da una piccolissima crosticina nelle orecchie poi e degenerata e adesso e guarita quella delle orecchie ed é iniziata sulla fronte e sulla guancie ed ho solo 14 anni