Leggere le etichette degli alimenti non è facile. L’etichetta è la carta d’identità di un alimento: riporta informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto, fornisce una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti concorrono a una dieta corretta ed equilibrata, ma non solo!
Imparare a leggerla è fondamentale per conoscere le caratteristiche del prodotto che si sta per comprare. Volete saperne di più e imparare a interpretare le etichette? Siete interessate agli acquisti consapevoli e informati? Allora non vi resta altro che andare avanti a leggere!
COSA DEVE CONTENERE UN’ETICHETTA?
Un’etichetta alimentare a norma di legge, dovrebbe contenere:
– denominazione di vendita;
– elenco degli ingredienti e degli additivi;
– peso e/o volume netto;
– termini di scadenza e modalità di conservazione e di utilizzo;
– informazioni sul produttore;
– lotto di appartenenza del prodotto.
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LA DENOMINAZIONE DI VENDITA
La denominazione di vendita non è altro che il nome del prodotto. Gli si può anche dare un nome di fantasia, ma deve comunque comparire la denominazione univoca (maionese, farina 00, ecc.) in modo che l’acquirente non venga tratto in inganno.
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COME LEGGERE E CAPIRE L’ELENCO DEGLI INGREDIENTI
Tutte le sostanze contenute nel prodotto (compresi additivi e acqua) devono essere indicati sull’etichetta in ordine di peso decrescente.
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Quando troviamo la dicitura “in proporzione variabile” vuol dire che nessun ingrediente è prevalente rispetto agli altri.
QUANDO GLI INGREDIENTI SONO SEGNALATI CON IL NOME GENERICO DELLA CATEGORIA PROBABILMENTE NON SI TRATTERÀ DEL TIPO PIÙ PREGIATO
Quando, invece che con il nome specifico, gli ingredienti sono segnalati con il nome generico della categoria (es. “formaggio” e non “Grana Padano”), probabilmente non si tratterà di un prodotto molto pregiato.
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ANCHE GLI AROMI SONO INGREDIENTI
Tra gli ingredienti rientrano anche gli aromi che quando vengono indicati come tali, significa che sono di sintesi, artificiali. Quando invece la dicitura è “aromi naturali” vuol dire che si tratta di essenze, estratti, succhi ottenuti da materie vegetali.
COSA SONO GLI ADDITIVI?
Gli additivi sono sostanze autorizzate dalla legge italiana solo per determinati alimenti e in quantità ben precise.
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Ne esistono centinaia e ad ognuno corrisponde una sigla (che può essere sostituita dalla dicitura esatta dell’additivo) costituita dalla lettera E e da un numero:
– da E100 a E199: coloranti,
– da E200 a E299: conservanti,
– da E300 a E399: antiossidanti e correttori di acidità,
– da E400 a E499: addensanti, stabilizzanti, emulsionanti,
– da E500 a E599: correttori di acidità e antiagglomeranti,
– da E600 a E699: esaltatori di sapidità
– da E900 a E999: vari.
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Additivi particolarmente utilizzati sono i mono e i digliceridi degli acidi grassi (E471). Sono grassi utilizzati principalmente come emulsionanti, che ritroviamo negli ingredienti di biscotti, merendine e prodotti da forno. Vengono prodotti a partire da un grasso vegetale (olio di soia, colza, girasole, ecc) o animale (di mucca o di maiale) grazie a una serie di reazioni chimiche di separazione delle componenti degli acidi grassi.
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QUANTO ZUCCHERO È CONTENUTO NEI PRODOTTI INDUSTRIALI?
Anche se in etichetta non è segnalato esplicitamente come “zucchero“, esso può trovarsi in altre sue forme: zucchero invertito, sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio concentrato, maltosio, destrine, maltodestrine, mannitolo, miele, melassa, zucchero d’uva, sciroppo d’acero. Quando si dice cambia il nome ma non la sostanza! Quindi, fate sempre molta intenzione a interpretare le etichette!
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Informazioni davvero utilissime grazie!
Grazie per il post! Molto utile!
Grazie mille per il post! Utilissimo ☺️☺️
Io leggo sempre dove è stato prodotto quello che compero, mi rifiuto di mangiare mozzarelle fatte in Germania!! Cerco di salvaguardare un po’ i prodotti italiani..
Idem