TERMINI DI SCADENZA: FINO A QUANDO SI PUÒ CONSUMARE UN ALIMENTO?
I TERMINI DI SCADENZA SONO DIFFERENTI TRA LE DICITURE “DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO” E “DA CONSUMARSI ENTRO”
La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica che le caratteristiche del prodotto rimangono inalterate fino alla data indicata, dopodiché lo si può comunque consumare ma non ne viene assicurata l’integrità. Una curiosità: non è vietato dalla legge vendere prodotti dopo questa data; per esempio, in Gran Bretagna, sta fiorendo il commercio di prodotti “scaduti” a prezzi più bassi.
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Se è segnalato “da consumare entro”, si tratta di una scadenza vera e propria, dopo la quale il produttore non garantisce.
La data deve essere indicata con:
– giorno, mese e anno per i prodotti conservabili meno di tre meno (latte fresco, mozzarelle, yogurt, ecc).
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– Solo mese e anno per gli alimenti conservabili per più di tre mesi man per meno di 18.
– Solo l’anno per i cibi a lunga conservazione, come i pomodori pelati e le verdure in scatola, conservabili per più di 18 mesi.
La data di scadenza non è obbligatoria per i prodotti ortofrutticoli freschi, i vini, l’aceto, i superalcolici, il sale e lo zucchero.
In sale, olio, alcolici, zucchero, aceto la data di scadenza non è obbligatoria perchè si tratta di conservanti naturali
LA MODALITÀ DI CONSERVAZIONE E UTILIZZO
In alcune etichette viene indicato come conservare adeguatamente il prodotto (per esempio a quale temperatura, lontano da fonti di calore, in un luogo asciutto) e anche come utilizzarlo, per esempio non è raro trovare delle ricette con alimento in questione.
Avete mai visto le ricette sulle scatole degli alimenti? Per esempio quelle delle gocce di cioccolato riportano spesso la ricetta dei muffin! Via @Pinterest
IL PRODUTTORE: CHI HA PREPARATO QUELL’ALIMENTO?
Altra informazione fondamentale è la provenienza del prodotto: il nome del produttore, la sua sede e quella dell’impianto di produzione o confezionamento (se diversa) devono sempre apparire in modo chiaro e leggibile sulle etichette.
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Queste informazioni sono molto importanti: da qui è possibile rintracciare la filiera produttiva, sapere quanto distante da noi è stato prodotto un alimento e poterci anche informare sull’affidabilità del suo produttore.
IL LOTTO DI APPARTENENZA DEL PRODOTTO
Il lotto è un numero a più cifre o in forma alfanumerica, preceduto dalla lettera “L”. Il numero di lotto è importante nel caso di debbano effettuare ritiri dal commercio di prodotti non conformi.
Infatti, nel caso ci si trovasse davanti ad un prodotto difettoso, è possibile segnalare agli organismi competenti il lotto di produzione, che è la vera carta d’identità del prodotto, grazie alla quale si può risalire alla sua provenienza.
L’ETICHETTA DELLE UOVA
Sul guscio delle uova è presente un codice come questo: 0 IT 045 TO 001
La prima cifra indica il tipo di allevamento (0: biologico, 1: all’aperto, 2: a terra, 3 in batteria).
Bisogna sempre scegliere un allevamento di tipo biologico o all’aperto! Credits: @izsto.it
La seconda e la terza lettera rappresentano la sigla del paese di produzione (per esempio, IT significa “Italia”). I successivi 3 numeri sono un codice che indica il Comune, seguito dalla sigla della Provincia. Infine, le ultime 3 cifre sono il codice attribuito dalla ASL ad ogni singolo allevamento.
Queste sono le informazioni base per sapere leggere un’etichetta alimentare e acquistare più consapevolmente un prodotto.
Credits: @blog-news.it
Dott.ssa Anna Gerbaldo
DIETISTA
Per rimanere in tema di “consumo consapevole” ecco 3 post molto interessanti:
1) COME RISPARMIARE SULLA SPESA: 15 REGOLE D’ORO PER NON BUTTARE SOLDI!
2) BASTA BUTTARE SOLDI NEL CIBO: 12 IDEE PER EVITARE GLI SPRECHI ALIMENTARI
3) SUPERFOOD: COSA SONO? I 5 SUPER ALIMENTI E LE LORO (VERE) PROPRIETÀ!
Ragazze, conoscevate tutte le informazioni presenti sulle etichette alimentari e anche come interpretarle? Avete scoperto qualcosa di nuovo? Parlatecene nei commenti!
Informazioni davvero utilissime grazie!
Grazie per il post! Molto utile!
Grazie mille per il post! Utilissimo ☺️☺️
Io leggo sempre dove è stato prodotto quello che compero, mi rifiuto di mangiare mozzarelle fatte in Germania!! Cerco di salvaguardare un po’ i prodotti italiani..
Idem