COME SI FA LA “DIETA DALLA SKINCARE”? A CHI SERVE FARE SKIN FASTING?
- Il termine skin fasting significa letteralmente “mettere a dieta la pelle”, “digiuno della pelle“.
- Nella pratica, fare skin fasting vuol dire tagliare i prodotti di skincare dalla nostra routine per un certo periodo di tempo. Può anche essere un modo per capire se la pelle ha bisogno di cambiare beauty routine.
- A cosa serve lo skin fasting? Il trend, lanciato da un brand giapponese, Mirai Clinical, punta a far ritrovare alla pelle la capacità di idratarsi da sola senza eccessivi aiuti esterni. Oggi però i consigli dei dermatologi si sono un po’ allontanati dall’idea iniziale, molto rigida.
- Lo skin fasting può essere utile per tutte coloro che hanno sviluppato reazioni avverse verso un prodotto di skincare, per individuarlo e quindi eliminarlo; anche chi soffre di pelle molto grassa o al contrario secca e che tira, può beneficiare del digiuno dai prodotti beauty.
- Lo skin fasting punta a far riposare la pelle e dare il tempo al microbioma della pelle di rigenerarsi da solo e tornare a produrre i livelli di idratazione di cui ha bisogno. Come se si schiacciasse il tasto “reset”!
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Ragazze, noi appassionate di beauty e skincare in questo 2021 possiamo provare il nuovo trend dello skin fasting: eliminando i prodotti per la cura della pelle, daremo alla nostra cute la possibilità di riattivare il microbioma, facendo in modo che si rigeneri e si idrati da sola. Può essere utile a chi soffre di pelle molto grassa o molto secca, ma fare skin fasting può aiutare anche a capire quale prodotto tagliare dalla skincare routine. Infatti il digiuno dalla skincare può essere totale o solo parziale.
Seguiteci nel post perché scopriremo nel dettaglio cos’è lo skin fasting, come si fa e se funziona davvero.
COS’È NEL DETTAGLIO LO SKIN FASTING: SCOPRIAMO IN COSA CONSISTE LA DIETA PER LA PELLE
Divenuta famosa grazie al brand giapponese Mirai Clinical, oggi la pratica dello skin fasting è sostenuta anche da medici dermatologi come la Dott.ssa Kiran della clinica dermatologica Isya Aesthetics a New Dehli.
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In origine, lo skin fasting era concepito come un digiuno totale dalla skincare della routine serale.
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Sostanzialmente, quindi, prima di andare a letto la pratica prevedeva di lavare il viso solo con acqua tiepida senza applicare né creme né sieri viso.
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Lo stesso la mattina seguente: solo acqua tiepida sul viso senza applicare creme o lozioni. Il concetto di base è questo: con lo skin fasting si dà una scossa alla pelle, portandola a produrre da sola il sebo e il livello di idratazione ottimale.
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Ogni quanto ripetere lo skin fasting secondo gli esperti? Almeno una volta la settimana è la frequenza ideale, ma in alcuni casi si può arrivare fino a una settimana o anche un intero mese.
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LO SKIN FASTING OGGI SI AVVICINA PIÙ ALLO SKINIMALISM
Oggi però, si è fatto un passo in più rispetto a come era stata concepita la dieta dalla skincare: alcuni dermatologi, come la Dott.ssa Kiran, sono favorevoli allo stop temporaneo di elaborate routine di skincare, ma consigliano comunque di non eliminare del tutto i prodotti idratanti.
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Ci si avvicina un po’ al concetto dello skinimalism, cioè la riduzione di passaggi e prodotti skincare per arrivare a una cura della pelle più essenziale.
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Lo skin fasting serve per dare una “pausa” alla pelle da tutti i prodotti che puntano a migliorarla: ogni tanto, secondo i dermatologi favorevoli a questa pratica, la pelle deve semplicemente essere “se stessa”.
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Chi beneficia maggiormente dello skin fasting? Possono trarre grande beneficio dal digiuno dalla skincare le pelli sensibili, oppure che presentano varie problematiche come pelle molto grassa o secca.
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Anche le newbie della skincare, cioè chi ha appena iniziato ad approcciarsi a una routine di cura della pelle completa, possono trarre giovamento dallo skin fasting: tornare a una skincare essenziale e basica “darà una spinta” in più alla pelle.