COME FARE L’AUTOPALPAZIONE AL SENO? OGNI QUANTO FARLA E COSA CERCARE?
- L’autopalpazione seno è un primo mezzo a nostra disposizione per valutare la salute della nostra mammella e per prevenire il tumore al seno.
- Da sola l’autopalpazione del seno non è un mezzo diagnostico né ci può indicare con assoluta certezza la presenza o meno di un tumore del seno: è, però, un modo fondamentale per fare prevenzione e ci insegna a valutare se ci sono segnali da approfondire, consentendoci, per esempio, di anticipare la visita periodica al seno de effettuare per tempo l’eventuale diagnosi con un’ecografia o una mammografia.
- Ogni quanto fare l’autopalpazione del seno? Le linee guida consigliano una volta al mese e dopo il ciclo mestruale, quando il seno è sgonfio e più morbido e quindi eventuali bozzi o noduli sono più facilmente rilevabili.
- Per eseguire correttamente l’autopalpazione del seno è bene iniziare davanti allo specchio, effettuando movimenti circolari alla ricerca di noduli rigidi, ma non solo: più avanti vedremo anche come sia importante osservare il capezzolo.
- Anche in allattamento l’autopalpazione del seno è consigliata, così come in gravidanza e menopausa: in questi casi non c’è un momento migliore per effettuare l’esame.
- Come sempre, ragazze, per qualunque dubbio di tipo medico vi esortiamo a contattare il vostro curante che saprà rispondere alle vostre domande con precisione e competenza.
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L’autopalpazione seno è uno dei primi screening per la prevenzione del tumore al seno, e ci consente in maniera assolutamente indolore, veloce, pratica e gratuita di individuare eventuali segnali da approfondire con esami specifici. L’autopalpazione del seno non consente di effettuare alcuna diagnosi, ma è il mezzo più immediato a nostra disposizione per prenderci cura della salute della nostra mammella: in questo post vedremo come si fa, ogni quanto farla e cosa dobbiamo cercare durante l’autoesame di palpazione al seno.
Se il post vi interessa seguiteci qui sotto perché scopriremo tutto sull’autopalpazione della mammella.
CHE COS’È L’AUTOPALPAZIONE DEL SENO NEL DETTAGLIO E A COSA SERVE
L’autopalpazione del seno è uno screening in grado di portare alla diagnosi precoce del tumore al seno.
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Si tratta di un esame obiettivo che si svolge in due fasi: una prima di osservazione allo specchio e una seconda di palpazione del seno vera e propria, da effettuare da sole seguendo alcune linee guida.
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L’autopalpazione del seno è un auto-esame che consiste nella ricerca di eventuali segnali della presenza di una neoplasia (un tumore) alla mammella.
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L’AUTOPALPAZIONE SENO È UNO SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
Non si tratta di un vero e proprio esame diagnostico: ciò significa che, se anche dovessimo avvertire o osservare un segnale che potrebbe indicare un tumore, non potremo esserne certe. Ci aiuta però a capire se dobbiamo recarci da un medico il prima possibile per una verifica specialistica.
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Il tumore del seno a oggi colpisce 1 donna su 8, ma la percentuali di guarigione si sono molto alzate negli ultimi anni, ragazze, proprio grazie alla prevenzione e agli auto-screening come l’autopalpazione seno.
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La funzione di questo auto-esame, quindi, è proprio quello di fornirci gli elementi per capire se è necessario anticipare la nostra visita di controllo al seno che comunque, vi ricordiamo, va effettuata a cadenza annuale da un ginecologo o senologo a partire almeno dai 20 anni di età.
COSA CERCARE DURANTE L’AUTOPALPAZIONE DEL SENO
Durante l’esame di autopalpazione del seno andremo a ricercare cambiamenti o segnali che possono indicare la formazione di una neoplasia nella zona mammaria, come modifiche alla forma del seno, perdita di liquido dai capezzoli, cambiamenti di colore e presenza di piccoli noduli rigidi (che non si spostano) che prima non c’erano.
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Se notiamo uno qualsiasi di questi segnali, dobbiamo programmare una visita specialistica di controllo per la prevenzione del tumore al seno.
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Infatti, è bene ricordare ancora una volta che questo auto-esame non consente una diagnosi precisa di quanto sta avvenendo, ma ci dà gli strumenti per una corretta prevenzione. Sono consigliati sempre, quindi, una visita specialistica seguita da una mammografia o un’ecografia al seno.
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