PERCHÉ IL CARICO MENTALE DELLE DONNE È UN PROBLEMA DA RISOLVERE? COME GESTIRE LO STRESS?
- Si chiama Mental Load il carico mentale cui oggi siamo, più o meno, tutti sottoposti.
- Il problema del carico mentale per le donne e mamme è più accentuato in quanto, secondo schemi sociali ancora presenti nella nostra società, sono loro a doversi occupare principalmente dell’organizzazione della casa e della vita familiare.
- Per fortuna le cose stanno cambiando, ma la distribuzione del mental load è ancora lontana dall’essere paritaria.
- La questione del carico mentale domestico, comunque, deve essere affrontata da chiunque sentisse un peso eccessivo nelle responsabilità gestionali: essere performanti sul lavoro, in casa, in cucina (scegliendo una dieta equilibrata per tutti i membri della famiglia e occupandosi della spesa) e con il partner può farci sentire inermi e incapaci, anche se non è così.
- Per uscire dall’ansia del mental load è importante imparare a chiedere aiuto, delegare, ritagliarsi del tempo per sé stesse. Anche fare meditazione può aiutare.
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Il mental load o carico mentale è un problema che affligge molti di noi che, specialmente, nell’ultimo periodo si trovano come inermi di fronte al carico di responsabilità crescenti e non differibili. Il carico mentale delle donne, soprattutto, è una questione sempre più diffusa e pressante, che può anche portare molte a sentirsi come in burnout. Le soluzioni per ridurre il mental load delle mamme e donne, ma anche degli uomini, coinvolge diverse azioni congiunte come sicuramente la capacità delle persone che ci stanno attorno di aiutare, ma anche la possibilità di potersi prendere momenti “solo per noi”.
Ovviamente, ragazze, il discorso è più complesso di così: vi aspettiamo nel post per entrare nel dettaglio del mental load e capire come ridurre il carico mentale e lo stress.
CHE COS’È NELLO SPECIFICO IL MENTAL LOAD, IL COSIDDETTO “CARICO MENTALE”
Il nome stesso deriva dall’inglese: “mental load” si può tradurre proprio come “carico mentale“. Il termine va a indicare l’insieme di impegni e commissioni che molto spesso ci travolgono.
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In una situazione ordinaria, il carico mentale sulle donne e uomini è (oltre che equamente distribuito) tranquillamente affrontabile: è normale che vi siano alcune incombenze come spesa, bollette, lavoro, vita familiare.
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Il problema del mental load è che, soprattutto dopo questi anni in cui è aumentato l’isolamento sociale a causa della pandemia, spesso diventa un insieme di impegni che sovrastano il nostro quotidiano, dandoci l’impressione di essere “sempre di corsa” e di non essere in grado di portare tutto a termine.
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Non è detto che languishing, il torpore emotivo conseguente alla pandemia, e carico mentale siano situazioni opposte: è vero che chi ha un alto mental load tende a “correre”, svolgere molte attività e non avere mai la mente libera, ma è altrettanto vero che nei momenti di pausa ci si può sentire apatici e poco motivati.
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A COSA È DOVUTO IL SENTIMENTO DI AVERE UN ECCESSIVO MENTAL LOAD?
La sensazione che ci fa capire che il nostro mental load è eccessivamente elevato è sentirsi come se non staccassimo mai, come se ogni azione che compiamo sia parte del nostro “lavoro”.
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Un turno infinito al lavoro, quindi, che non ci lascia spazio e tempo per respirare e riprendere fiato, travolti da impegni uno dietro l’altro.
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IL MENTAL LOAD ECCESSIVO È STATO “AGEVOLATO” DALLA PANDEMIA
Sicuramente, come accennavamo più su, la condizione di mental load è stata esacerbata dalla pandemia e dal conseguente isolamento sociale. Un tempo era più facile “staccare” dagli impegni quotidiani, coltivare un hobby o semplicemente incontrare amici per una cena o un aperitivo. Negli ultimi due anni, però, tutto si è complicato.
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L’ansia del mental load è quella che ci fa sentire poco performanti e utili se non rispettiamo una sorta di tabella di marcia che ci siamo imposti: casa, lavoro, figli, commissioni, spesa settimanale, cucina, pulizie. Tutto si accatasta e ci rende ansiosi di non riuscire a gestirlo nel migliore dei modi.
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Nonostante l’organizzazione sia importante, imporsi di essere perfetti in ogni ambito della propria vita può essere controproducente: ci si sente soli di fronte al mondo, alle incombenze e inermi quando sentiamo di aver “fallito”.
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