REGGISENI, MUTANDE, CALZINI: OGNI QUANTO BUTTARE LA BIANCHERIA INTIMA?
- Di tanto in tanto è opportuno sostituire la biancheria che utilizziamo in casa, ma quando si tratta di capire ogni quanto buttare la biancheria intima possono sorgere dei dubbi.
- Sapere ogni quanto cambiare biancheria tra lenzuola, asciugamani, tovaglie e tende è importante, così come riconoscere quando è arrivato il momento di rimpiazzare slip, reggiseni ecc.
- Sappiate che non esiste una risposta univoca: c’è chi consiglia, però, di farlo almeno 1/2 volte l’anno (ogni 6 mesi).
- Questo principio teoricamente vale per mutande, reggiseni, calze e calzini, anche se in realtà con le dovute accortezze è possibile allungare la vita della nostra biancheria.
- Al di là di rigide regole, il modo migliore per capire ogni quanto buttare la biancheria intima è valutarne le condizioni.
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Curiose di scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere ogni quanto buttare la biancheria intima e sostituirla? Allora, ragazze, basta temporeggiare e iniziamo.
OGNI QUANTO BUTTARE LA BIANCHERIA INTIMA? C’È CHI CONSIGLIA DI FARLO OGNI 6 MESI
Quando si fa decluttering nell’armadio, è bene soffermarsi anche sui cassetti dell’intimo. Tendiamo a prestare attenzione al cambio di stagione, a come conservare correttamente i vari capi e a come sistemarli, ma difficilmente riserviamo le medesime accortezze alla nostra biancheria intima. Capire quando è arrivato il momento di acquistarne di nuova e, quindi, sapere ogni quanto buttare la biancheria intima e sostituirla, è in realtà importante tanto quanto selezionare il vestiario da tenere e da eliminare.
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ALCUNI ESPERTI CONSIGLIANO DI BUTTARE LA BIANCHERIA OGNI 6 MESI, MA È NECESSARIO?
Esistono, a tal proposito, pareri discordanti. Alcuni esperti sostengono che la biancheria intima vada sostituita 2 volte l’anno, quindi in media ogni 6 mesi. Così facendo, non si correrebbero rischi – specialmente per quanto riguarda slip e mutande – in termini di infezioni e irritazioni.
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In realtà, però, è sufficiente una corretta “manutenzione” della nostra biancheria per “allungarle la vita” e utilizzarla per più tempo: lavandola tutta in lavatrice a 30°-40° si va sul sicuro. Non esistono, quindi, delle tempistiche precise cui attenersi rigidamente, ma si consiglia di tenere conto delle condizioni di slip, reggiseni e calzini. In sostanza, la lingerie va sostituita quando non aderisce più al corpo, quando gli elastici si smollano oppure se presentano delle macchie resistenti ai lavaggi.
MUTANDE E SLIP RICHIEDONO MAGGIORE ATTENZIONE
Concentriamoci prima di tutto su ogni quanto buttare le mutande e sostituirle. Cambiando slip ogni giorno e attenendosi alle buone abitudini inerenti una corretta igiene intima, non è necessario disfarsene ogni 6 mesi. Ginecologi e andrologi non sottoscrivono questa norma, ma invitano a prestare massima attenzione alla scelta delle mutande in fase di acquisto e a come lavarle soprattutto.
Per prima cosa, è bene ricordare che i tessuti sintetici e poco traspiranti sono quelli potenzialmente più pericolosi: la pelle non respira e, complice uno scarso passaggio di aria e una maggiore umidità, è altamente probabile che batteri e funghi proliferino entrando in contatto con le zone intime.
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Scegliere slip in tessuti naturali e traspiranti è un primo importante step per tutelarsi dalle infezioni e dalle infiammazioni, così come lavarli correttamente. L’ideale è lavare le mutande in lavatrice, a 30°-40°, preferibilmente con un detersivo a base di ossigeno attivo.
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In presenza di infezioni batteriche o fungine, non buttate immediatamente i vostri slip – soprattutto se relativamente nuovi – ma lavateli in lavatrice a 90°.