I JEANS PREFERITI DI OLIVIA PALERMO
Un’altra celebrity che sfoggia spesso dei jeans favolosi è Olivia Palermo; uno dei suoi brand preferiti si chiama Black Orchid.
I prezzi dei Jeans Black Orchid sono alti, ma non proibitivi: abbiamo fatto una piccola ricerca online e scoperto che è abbastanza facile trovarli in saldo intorno ai 100 dollari o meno. Non solo Olivia, ma anche altre celebrity li adorano.
Inoltre, Olivia Palermo non ha mai fatto mistero della sua passione per Zara, ed è stata vista tra l’altro con indosso jeans della popolare catena low cost.
I TOP JEANS PREFERITI DELLE CELEBRITY: RAG & BONE, J BRAND, 7 FOR ALL MANKIND, CITIZENS OF HUMANITY
Ci sono poi brand che, pur essendo relativamente poco noti in Italia, abbiamo perlomeno sentito nominare in quanto ricorrenti in tutti quei siti di moda che parlano degli outfit delle star, esaminando i look capo per capo. Nel caso dei jeans, alcuni dei marchi che vediamo più spesso sulle star sono 7 For All Mankind, J Brand, Rag & Bone e Citizens of Humanity.
Sarah Jessica Parker indossa jeans 7 For All Mankind. Prezzo: 198$ Credits: @whowhatwear.co.uk
Nikki Reed indossa jeans J Brand. Prezzo: 218$ Credits: @whowhatwear.co.uk
Lauren Conrad indossa jeans Rag & Bone. Prezzo: 220$ Credits: @whowhatwear.co.uk
Cara Delevingne indossa jeans Citizens of Humanity. Prezzo: 268$ Credits: @whowhatwear.co.uk
Come vedete, i prezzi si aggirano tutti intorno ai 200 dollari, ma per fortuna ci sono anche celebrity che non arrivano a spendere tanto per un paio di jeans: tra i brand low cost uno dei più apprezzati per il denim è il già citato Zara. Oltre ad Olivia Palermo, un’altra “estimatrice” è Kate Middleton 🙂
In molti avrebbero scommesso che dopo il royal wedding Kate avrebbe mandato in pensione i suoi jeans e pantaloni skinny… e invece 😉
ALEXA CHUNG E I JEANS ASSURDAMENTE CARI
I jeans decostruiti sono un trend già dall’anno scorso: la lavorazione consiste nell’assemblare il pantalone partendo da pezzi vintage – generalmente utilizzando brand storici come Levi’s, Lee o Wrangler – e creando così una sorta di “patchwork” con diverse sfumature e lavaggi. Una celebrity che ha apprezzato il trend è Alexa Chung, che ha deciso di investirci ben 1395 dollari: questo è il prezzo dei suoi Vetements Blue Reconstructed 1410 Jeans, indossati in questa foto!
Non ci credete? Beh, sappiate che non è l’unica celebrity ad aver pensato che ne valesse la pena ;-D
Se amate ispirarvi ai look di alcune delle celebrity meglio vestite, ecco alcuni post che non vi lasceranno deluse.
- COME SI VESTONO LE STAR NELLA VITA REALE
- STAR CON LO STESSO VESTITO E STILI DIVERSI
- GLI OUTFIT DELLE STAR DA SEGUIRE SU INSTAGRAM
Ci dispiace, ma la regina dei jeans strappati è lei 😉
Ragazze, voi amate indossare i jeans tutti i giorni e siete sempre alla ricerca di quello perfetto? Oppure li mettete una volta ogni tanto? Li considerate un capo strategico del vostro guardaroba e siete disposte ad investire, oppure credete che non ne valga la pena? E qualcuna di voi ha mai provato uno dei brand amati dalle celebrity? Scriveteci nei commenti! Un bacione dal TeamClio!
Eh vabbè, se potessi permettermelo anche io spenderei 14000 euro in un paio di jeans di Vetements 😀
Innanzitutto mi sembra strano che tutte le sorelle usino la stessa marca di jeans…mi sa di “sponsor”. Poi trovo assurdo spenderentanti soldi per dei jeans. Restano sempre jeans, basta trovarli di qualità decente. Questi delle star li trovo anche per la maggior parte bruttini. Per 400$ mi compro ben altro!
Fossero belli pure pure. Ma alcuni sono proprio brutti e imbruttiscono pure…
Vince Olivia Palermo con gli Orchid.
Da zara non li ho mai filati i jeans.
Io in genere compro da guess badando alla percentuale di elastane che deve stare al 2% per evitare si sformino.
Io sinceramente non ho mai investito tanto nei jeans, il massimo che ho speso sono 50 euro ma normalmente mi aggiro sui 25. Per me vale la pena spendere sulle scarpe e sui capispalla…
Salvo solo i modelli skinny … Il resto dei modelli li trovo orrendi
Io mi compro un paio di jeans più o meno tutti gli anni in autunno, perché secondo me sono il capo che passa di moda più in fretta (poi non butto nulla e indosso anche quelli vintage, eh). Però di solito li prendo da Zara (sono quelli con cui mi trovo meglio in assoluto) o da Bershka, e credo che il mio massimo storico come spesa sia stato di 50 euro. Poi secondo me non ha senso pagare troppo i jeans perché inevitabilmente se portati a lungo si sformano, anche quelli elasticizzati…
Sono d’accordo! a dire il vero tutto l’outfit di Alexa Chung mi sembra un accozzaglia di cose bruttine.
L’ultimo paio di jeans l’ho comprato da Twin set e nonostante lo sconto li ho pagati comunque tanto. Preferisco comprarmi delle scarpe.
Io concordo con Olivia Palermo e Kate Middleton : i jeans ZARA valgono veramente la pena. A parte che su di me sono tra i pochi che mi stanno veramente bene e poi il rapporto qualità/prezzo é ottimo. Peccato che negli ultimi due o tre anni si siano concentrati sui jeans skinny, sarebbe bello producessero tipologie un pò più varie….
I jeans sono parte integrante da sempre del mio guardaroba, ben abbinati sono un passepartout a cui non riesco a rinunciare. Uscendo dal low cost penso che anche Diesel produca dei jeans molto validi e ormai si trovano in quasi ogni outlet.
E io che pensavo cari i miei liujo…
A parte quelli di Olivia Palermo sono tutti orrendi e penso che certi modelli “deprimano” la silhouette anche della modella più bella e magra.
Quando ero più giovane spendevo tantissimo per i jeans, ora massimo 50€, da ovs o da Benetton.
I jeans skinny di H&M sono belli e non superano i 50€! Comunque anche io salvo solo Olivia Palermo! Per quanto riguarda i 501… ho già dato da gggiovane!
https://uploads.disquscdn.com/images/1bf67a02b3474f61d74614107ee96fb3033298d6f0eb5bdd39f22ac3e20e8573.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/1bf67a02b3474f61d74614107ee96fb3033298d6f0eb5bdd39f22ac3e20e8573.jpg per me oggi conta molto la sostenibilità etica perciò faccio molta attenzione alla fast fashion a basso prezzo (zara e HM in testa che non rispettano i diritti umani nella produzione dei loro capi) . Se compro in qst negozi cerco di indossare il capo a lungo e non fare usa d getta. Più facciamo usa e getta e più capi vengono prodotti nella filiera low-cost:( #30wearsatleast
scusi signora visto che è un’esperta mi potrebbe dire chi rispetta i diritti umani?D&G, ARMANI, LOUIS VUITTON, LIU JO?giusto per capire…uno dei loro capi costa quanto tutto il contenuto del mio armadio, il loro prezzo è giustificato perchè c’è la loro firma sopra?questi signori, valgono quanto si vendono?sicuramente no…se legge le etichette mia cara signora vedrà che i paesi di produzione sono sempre i soliti e di conseguenza la qualità…quindi prima di ripetere ad effetto gregge quello che ci inculcano gli altri leggiamo, informiamoci e poi esprimiamo il ns parere.
Cara Giuliana prima di tutto non sono un’esperta. Gli abiti che compro e indosso hanno una storia e ci tengo, molto, che sia una bella storia:) non voglio un abito cucito da un essere umano sfruttato, costretta a lavorare X un paio di dollari al giorno solo perché io possa comprarmi jeans a 30 euro il paio. Che lui sia in India, in Bangladesh o in Cina non vuol dire “lontano, chi lo vede, chi se ne frega” ! (ti sei mai chiesta come una T shirt potesse costare 8 euro?)
Non avró mai la certezza di comprare un abito “sostenibile” ma posso agire “in coscienza” cioè essere attenta a cosa compro e dell’uso che ne farò. Personalmente evito M&H e Zara ( anche i sassi conoscono le loro politiche aziendali “no ethical” , senza scordare le sanzioni che hanno avuto di recente) ma compro volentieri in altri grandi magazzini o mercati. Tu hai ragione a dire che le grandi firme non seguono sempre l’etica ma se ti informi vedrai che da alcuni anni alcuni stilisti, piccoli e grandi, hanno iniziato a rivedere i loro processi di produzione con filiere etiche, te ne cito alcuni conosciuti : Stella Mc Cartney, Valentino,Armani,Lanvin, Laura Strambi, Gucci, Erdem…Sono marchi che hanno raggiunto l’eccellenza della sostenibilità e hanno ricevuto la certificazione Green Carpet Challenge, abbreviato Gcc, che oggi è diventato un marchio. Serio. Sul web trovi tutte le info che vuoi, se vuoi. Oggi non si può più chiudere gli occhi o fare orecchie da mercanti. Non è un processo semplice ma necessario…per un mondo migliore.Nessuno vieta di comprare low-cost ma prima di mettere nel carrello chiediamoci : quante volte lo userò qst capo? Evitiamo il fast-fashion!
cara Giuliana, appunto per poter smettere di ripetere ad effetto gregge quello che ci inculcano gli altri, informiamoci seriamente …magari cominciando a vedere il documentario “the true cost”. Saluti 🙂
A parte che alcuni dei jeans visti nelle foto li trovo davvero orrendi, indipendentemente dal prezzo…io li uso molto, ma non voglio spenderci tanti soldi. Ultimamente mi trovo molto bene con i jeans che trovo alla Conbipel, che compro spesso in sconto e riesco a pagarli non più di 30-35€, e non è che siano scadenti, anzi! Per me il segreto perché un paio di jeans ci stia bene è prenderli elasticizzati, che siano più o meno aderenti, la percentuale di elastan li fa davvero più confortevoli e calzano meglio! Non riuscirei più a portare un paio di jeans non elasticizzati credo…
…signora le certificazioni si comprano, sul web trovi di tutto e di più…sai cosa farei se potessi?andrei in giro nuda così starei sicura di non stare sfruttando nessuno, legga GOMORRA io non sono riuscita a finirlo per il mal di stomaco nel leggere quello che combinano alcuni grandi stilisti…gli occhi non li chiudo e le orecchie da mercanti non le ho…rimane il fatto che le etichette sono sempre le stesse, sempre…la gente si illude quando legge MADE IN ITALY di stare acquistando un prodotto che rispetta i diritti umani, dimentica PRATO e un quartiere famoso di MILANO di cui oggi mi sfugge il nome…io da H&M non compro mai, qualità scarsa e prezzi esagerati…da ZARA ho solo un capo…ma ripeto non facciamo effetto gregge, leggiamo le etichette.e il web non è scienza..se può mi dica dove va a comprare lei, voglio andare anch’io giusto per avere la coscienza pulita…
E niente…sono e sarò sempre un ignorante in fatto di moda. Ste fescIon blogger e modelle e modellucce varie mi sembrano solo un gran branco di pecoroni (e oltretutto vestite in modo orripilante. AMEN
Ciao! Sul discorso del mare in Italy non sono del tutto d’accordo con te. Mi ricordo perfettamente i due casi che citavi, però in Italia c’è una legislazione, anche piuttosto evoluta rispetto ad altri stati che tutela i diritti minimi dei lavoratori contro lo schiavismo. Poi purtroppo gli organi di vigilanza a volte non riescono a rilevare tutti i casi. Però in paesi come Cina, India e Bangladesh ecc… Questa legislazione è ancora più carente o manca del tutto. Per non parlare della vigilanza. Lí la legge tollera condizioni di lavoro che in Italia sono considerate schiavitù. Non a caso molte produzioni di sono spostate dall’Occidente a questi paesi per minori oneri legati alla manodopera. La mia idea è che un capo madre in Italy è STATISTICAMENTE (poi purtroppo ci sono come dappertutto le eccezioni, tipo i capi venduti nei negozi cinesi con l’etichetta mare in Italy o quelli da te citati) molto più probabile che sia prodotto garantendo i diritti minimi ai lavoratori, senza impieghi di Bambini ecc… Rispetto a uno mare in Cina. Io voglio credere che in Italia, salvo eccezioni incresciose, ci siano produttori e lavoratori onesti. Di noi italiani si parla sempre per il peggio in tutti i settori, come se piccoli casi raccontati alla TV siano rappresentativi della maggioranza di noi
Che siano 1400 oppure 30, non spenderei mai tali euro per un jeans senza orlo… =D
mah, posso dire che ho nel armadio jeans da 70 euro cca ( levis, diesel, lee, gas) ma anche belli costosi, e sinceramente si vede la differenza, tipo da 170 euro cca ( Roy Roger,s , tommy hilfiger,) c’è ne una che mi sfugge il nome, quella che ti da anche il fazzoletto/bandana e il marchio dietro credo sia fatto di cavallino…credo, qualcuna si ricorda il nome?
L’ultimo paio di jeans l’ho comprato in saldo all’outlet a circa 70€ di Liu Jo e li sto amando! La qualità è ottima e per quanto mi riguarda la differenza tra quelli belli e quelli meno belli si nota! Anche perchè io sono un pò difficile in fatto di jeans perchè avendo le gambe magre ma i fiancotti un pò pronunciati li trovo spesso che mi vanno bene di sedere ma larghi in vita!
Cmq per belli intendo appunto quest’ultimi comprati, non certo da spendere 1000€
I jeans sono un altro articolo come il fondo o il mascara, bisogna trovare quello perfetto. Io non riesco a staccarmi dai Levi’s … proprio oggi ne ho provati una decina di marche, anche preparata a spendere 200 euro per il fit perfetto. Alla fine mi vedo bene solo con i Levi’s.
Menomale che non sono l’unica che odia strappi, sfilacci, sbiadite dai jeans! Ma ditemi che senso ha comprare dei jeans nuovi con strappi tali che escono le ginocchia o si vede mezza coscia? Boh
Da ragazzina faceva figo avere i jeans strappati (i 501 naturalmente), ma erano i tuoi vissuti fino allo sfilacciamento perchè letteralmente ci vivevi dentro e avevo mia mamma che si lagnava e non voleva che li mettessi. Sarà che essendoci già passata la prima volta ai tempi di Madonna, nella mia testa è rimasta una moda anni 80. Oppure sarà che sono vecchia e il gusto mi è diventato classico … ma pagare 200 euro per un paio di jeans strappati che quando ti stufi non puoi nemmeno dare alle mani tese per me non ha senso … e con i 1400 dei vintage riciclati compro jeans per almeno 10 anni.
A me da ragazzina/adolescente piacevano un sacco (li portavano tutti, a brandelli, sfilacciati e inguinale in pieno stile fine anni ’90- inizio 2000) ma mia madre si rifiutava categoricamente di farmeli mettere. Poi passata l’età in cui avevo bisogno dell’approvazione dall’alto per vestirmi, devo dire che strappi e sbiaditure avevano perso ogni attrattiva o forse avevo semplicemente sentito così tante volte mia mamma dire che i jeans strappati non avevano alcun senso da convincermene. Cmq devo dire che non è facile trovare jeans come dico io: io li voglio senza strappi e sbiaditure, blu non troppo chiaro, a vita medio-bassa, skinny o a sigaretta, un po’ elasticizzati… Insomma sono difficile da accontentare!
Intanto dipende se stai parla di catene o piccoli negozianti singoli, fidati che c’è moltissima differenza… Se per caso, ma ne dubito, si tratta del secondo tipo, 30€ è quasi certamente il prezzo che paga lui quando compra all’ingrosso, magari senza iva e che svende per non doverseli portare all’anno successivo.
Assolutamente. Io lavoro nel settore delle costruzioni..ho a che fare con l’ispettorato cinquanta volte all’anno!! Ed è tutto così… Ccnl Edilizia industria
Eh, se potessi, anch’io spenderei 1400 euro per un pantalone, fatto pero’ su misura.