AARON CARTER THIN SHAMING AL MASCHILE E LA SOFFERENZA

Aaron ha deciso di mettere a tacere le dicerie una volta per tutte non solo poiché lo stress causatogli da esse ha sicuramente contribuito a peggiorare la sua condizione, ma anche per sensibilizzare i suoi fan e, più in generale, l’opinione pubblica, su un tipo di discriminazione di cui si parla ancora poco, soprattutto al maschile.

cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-7Credits: time.com

Il cantante vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi alimentari che colpiscono gli uomini

Il cantante, infatti, ha rivelato di aver ricevuto numerosi messaggi da parte di uomini che lo hanno ringraziato per aver dato voce ai disturbi alimentari e ai problemi di peso che riguardano anche gli esponenti del sesso maschile.

cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-10Aaron quando stava meglio. Via Pinterest

Ha anche sottolineato, inoltre, come avere difficoltà con la propria immagine corporea sia un problema molto più diffuso tra gli uomini dello star system di quello che si pensi, ma anche quanto sia ancora, per loro, più duro ammetterlo e parlarne apertamente.



cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-11Tra i pochi uomini dello star system che hanno ammesso di aver avuto questo tipo di problematiche c’è anche Kit Harrington che, per un periodo, ha sofferto di dismorfismo corporeo, diventando dipendente dall’attività fisica

Il suo contributo, dunque, vuole ribadire l’importante messaggio secondo cui, giudicare una persona in base al suo aspetto fisico, non va mai bene e, soprattutto, può fare molto male.

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I tweet con cui Aaron ha ulteriormente spiegato ai suoi fan i suoi problemi alimentari dettati dall’ernia iatale

Aaron ha, infatti, addirittura chiesto scusa per il suo aspetto ai fan durante l’intervista con ET, confessando esasperato di non riuscire più nemmeno a guardarsi allo specchio per via dell’aspetto di un corpo che non riconosce più come suo.

cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-2Lo sfogo di Aaron ad ET

LA RIPRESA DEL CANTANTE NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ

Il cantante ha anche condiviso sui social una sua fotografia in sedia a rotelle, prima di uno dei controlli ospedalieri che deve fare per via del percorso di riabilitazione e di ricovero che ha intrapreso, dicendo come, indipendentemente dai cyberbulli e le cattiverie che si sono scagliati verso di lui, la cosa più importante è essere forte e tenere duro, nonostante il periodo molto difficile che sta attraversando.

cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-1Via Twitter @aaroncarter

Aaron sta passando un periodo complesso, anche per due importanti lutti

Pochi mesi fa, infatti, la famiglia Carter ha dovuto affrontare la perdita del padre Robert, avvenuta con una triste coincidenza lo stesso giorno del compleanno di Leslie, sorella di Aaron e Nick, scomparsa nel 2012 a soli 25 anni.

cliomakeup-aaron-carter-thin-shamingAaron in attesa di un controllo in ospedale. Via Twitter @aaroncarter

Ragazze, volete leggere altri articoli che hanno a che fare con l’abbattimento delle discriminazioni in base all’immagine corporea? Allora vi suggeriamo di leggere anche:

1) 7 CELEBRITY CHE COMBATTONO IL BODY SHAMING!

2) SCARPETTE ROSSE E I 7 NANI, QUANDO I CARTONI SONO ACCUSATI DI BODY SHAMING!

3) OLIMPIADI E SESSISMO CON IL “TRIO DELLE CICCIOTTELLE”!

4) PHOTOSHOP, CLAUDIA CARDINALE E LO SCANDALO DEL POSTER DEL FESTIVAL DI CANNES!

cliomakeup-aaron-carter-thin-shaming-6Aaron con il fratello Nick. Credits: mirror.co.uk

Ragazze, cosa ne pensate del difficile percorso che sta attraversando Aaron Carter e del thin shaming a cui è stato sottoposto? Credete, inoltre, che Aaron stia dando il suo contributo ad abbattere la tematica dei disturbi alimentari al maschile? Diteci la vostra nei commenti! Un bacione dal Team!

40 COMMENTI

  1. La gente cretina imperversa sempre ed ovunque. Aaron Carter ha tutta la mia solidarietà. Gente vuota, dalla vita triste ed irrealizzata, che si permette di bullizzare il prossimo, malati compresi.
    Ho dovuto togliere il mio seguito alla pagina di Clio Makeup di Facebook, perché ci sono troppe”utonte” che fanno body shaming, offendendo e trolleggiando. Capisco perfettamente che il team di Clio non possa perdere ore preziose nella moderazione della pagina Facebook, ma la situazione è diventata intollerabile. Sono nauseata.

  2. La verità è che viviamo in un mondo di cacca, veramente di cacca, non ci sono spiegazioni per il body shaming in ogni sua forma…o forse si, le spiegazioni ci sono e mi fanno venire in mente solo “cacca” pure quelle.Oramai tutto è concesso..prendere in giro chiunque per qualunque cosa, fregandosene degli effetti sulla vita degli altri. Aprire la bocca giusto per parlare, sparare a zero su chiunque..è la moda di oggi sui social, come di ieri…nei cortili davanti casa, la gente spesso fa semplicemente schifo…così, giusto perché ci nasce.

  3. Esatto. Offendono in continuazione. Persino Clio, la padrona di casa, non viene risparmiata. È una cosa allucinante. Ogni volta che andavo a curiosare, mi facevo il fegato marcio.

  4. Già solo che debba giustificarsi e raccontare dei suoi problemi di salute per mettere a tacere la gente vuol dire che siamo messi veramente male

  5. Le motivazioni che il cantante ha dato pubblicamente sono un’ernia iatale, diagnosticata quando aveva 19 anni, e un’intolleranza al lattosio.

  6. Sì, ogni tanto leggo i commenti e a volte rimango davvero stupita dalle offese gratuite e dalla maleducazione di alcune persone. Credo che Clio dovrebbe considerare l’idea di chiedere a qualcuno di moderare questi commenti e allontanare chi insulta e offende. Il fatto di essere protetti dallo schermo del computer non significa potersi permettere un comportamento incivile.

  7. Penso anch’io. Il problema è che i social amplificano tutto, se una volta un pettegolezzo rimaneva confinato ai cortili, oggi qualsiasi cavolata in pochi minuti può arrivare all’altro capo del mondo e ferire chi ne è vittima. Bisognerebbe sempre riflettere molto bene prima di pubblicare qualcosa online, perché nel momento in cui si scrive qualcosa o si pubblica un’immagine se ne perde il controllo. Tutto può essere trasmesso, copiato e conservato.

  8. L’articolo l’ho letto, ma conosco le vicende del cantante per questo ho risposto in quel modo

  9. Io questo tizio neanche lo conosco. Sicuramente tante star hanno una vita particolare, ma chi sono io per giudicarli? Al di là dei motivi veri o presunti, mi sembra assurdo che dei perfetti sconosciuti invadano la privacy altrui dando consigli non richiesti.

  10. Si chiamano opinioni nel mio caso.
    Nel suo caso, la vita privata viene messa in gioco ed usata dal personaggio per avere consensi e rilanciare una “non carriera”.
    Il problema di questi articoli è che presentano un problema reale associandolo ad esempi sbagliati

  11. I tuoi toni sono molto duri e non conosco questa persona ma non posso che non concordare con te su un punto : alcuni personaggi utilizzano le difficoltà per farsi pubblicità, e questo é un fatto. Sarà che io sono sempre stata molto riservata sui problemi di salute che ho avuto nella mia vita, ma tutto questo mettere in piazza ogni singola visita medica e diagnosi lo trovo un pò eccessivo. Senza contare il fatto che, come dici tu, a volte anche la versione dei fatti che danno é falsa. Un’ernia iatale o, ancora più ridicolo, un’intolleranza al lattosio correggibile con banalissime restrizioni della dieta, non ti fanno diventare trasparente. Avrà sicuramente problemi reali, droga o anoressia o altro non lo so, ma almeno dovrebbe essere onesto. Anche se mi pare che in un commento lo dica che soffre di un disturbo dell’alimentazione.

  12. Il problema è come sempre il web. Chiunque nella testa, se vede un cambiamento drastico in qualcuno, fa delle illazioni, mentali. Il problema è quando escono dalla testa e finiscono sulla tastiera, è questo il male. E i social incarnano il peggio dell’animo umano: vanità (selfie su selfie, photoshop), la prensunzione di sapere e sparare giudizi su ciò che non si sa ( o letto, visto), la superbia di essere meglio degli altri o apparire come tali, la perdita di percezione della realtà, infine tutto il tempo buttato. Come se ce lo regalassero il tempo.

  13. Mi fa molto piacere che Kit Harrington/John Snow abbia parlato del suo dismorfismo che gli ha causato una dipendenza da sport. Ne avevo parlato anche io nei commenti al post di qualche giorno fa sulla “ciccia” di Michelle Hunziker. E’ un problema sempre più diffuso, specie tra i ragazzi, che magari mangiano più correttamente delle ragazze ma poi si uccidono di esercizio fisico 7 giorni su 7 per controllare il peso e mantenere un fisico “perfetto” ai loro occhi.
    Resto dell’idea che i disturbi dell’alimentazione siano sempre più diffusi e che se ne parli ancora troppo poco. C’é bisogno di parlarne sempre di più per mettere in guardia famiglie e ragazzi.
    Per quanto riguarda questo Aaron Carter, di cui non avevo mai sentito parlare prima, mi sembra invece che approcci il suo problema in modo confuso e orientato sopratutto al farsi pubblicità. Per quanto non meriti di essere insultato, se proprio vuole parlarne dovrebbe almeno essere onesto : non si dimagrisce fino a quel punto per un’ernia iatale o per un’intolleranza al lattosio. Deve esserci altro e sono comunque contenta per lui che si stia facendo curare.

  14. È vero, ma secondo me anche fare finta di niente non va bene, dà a queste persone un senso di impunità.

  15. Hai ragionissima su tutto! Io posso pensare che quella donna ha troppa cellulite per mettersi una minigonna, che una ragazza sia tanto ossuta da sembrarmi malata o che quell’altra dovrebbe mettersi seriamente a dieta e non stupirsi se non trova vestiti della sua taglia… Tutti ci facciamo in quattro e quattr’otto delle opinioni su tutto, sensate o meno che siano. È naturale pensare di tutto, ma è saggio tenersene per sé l’80%, soprattutto se inutile come l’opinione sul fisico di chi non conosci.

  16. Anche mia madre c’è l’ha da un sacco di anni, non riesce a curarla (ormai sa che ci deve convivere) è una bestia parecchio brutta, la limita in molte cose che mangia, ma non l’ha mai fatta dimagrire drasticamente. E questo è il caso più vicino che conosco. Ma potrei citare anche almeno una decina di altri conoscenti. È un problema abbastanza diffuso, e nessuno ha avuto associato un drastico calo di peso. Magari perso 1-2kg per aver tolto un certo alimento della dieta. Magari comunque questo ragazzo ha avuto una forma diversa, oppure l’ernia iatale si è sommata ad altri problemi, ma da sola mi pare strano abbia avuto questo effetto. Ovviamente non sono un medico, parlo per i casi che ho visto.

  17. La mia personale (e forse opinabile) opinione è che sotto sotto questa gente sia invidiosa del successo Delle persone che attacca e cerca di autoconvincersi che queste persone non siano degne della fama che hanno tirando fuori in ballo presunti difetti fisici della gente. Non capiscono che Clio (o qualsiasi altra persona al suo posto) ha il successo che ha perché è stata in gamba, ha mostrato un talento, una buona capacità comunicativa… Mentre queste persone non le bada nessuno. E quindi non capendo questo concetto, tirano fuori presunti difetti come grasso, magro ecc che secondo loro dovrebbero porre la persona al di sotto di loro. Magari entro certi limiti è un meccanismo comprensibile (credo che tutti nella vita ci siamo chiesti almeno una volta: ma come ha fatto tizio ha diventare famoso? Per me non ha talento) il problema inizia quando certe cose vengono esternare sui social.. e senza nessun tipo di freno.

  18. gli americani danno un nome a tutto… 😉
    detto ciò, ho letto il post e vari commenti, e in effetti credo sia sempre un bene parlare di come oggi siano diffusi (e intergenerazionali e di ambo i sessi) i problemi alimentari…
    Ma se si parla di questo cantante (che io ho sentito nominare l’ultima volta 15/20 anni fa), il punto credo sia un altro: qualunque sia il suo problema, che problema ben più grave ha la gente che deve “parlare di lui” o meglio “parlare per lui”: è famoso quindi la sua vita è pubblica.. nooo… è famoso quindi quello che esce sui giornali non può controllarlo, ma non vi deve spiegazioni, motivazioni per le sue decisioni (sbagliate o giuste) non vi deve raccontare ogni minuto della sua vita e non siete nella posizione di esprimere giudizi!
    Vorrremmo tutti per i nostri figli, per i ragazzi soprattutto (ma siamo vulnerabili a ogni età)..solo esempi positivi a cui farli aspirare, ma dovremmo innanzitutto preoccuparci di esserlo..
    e scrivere giudizi dietro a una tastiera..da un pulpito .. non vi rende migliori.. mai..

  19. Aspetta. L’intolleranza al lattosio non è detto che sia ”ridicola”, gestibile con ”banalissime restrizioni alla dieta”, può diventare ben altro. Non si tratta di non bere il latte e non mangiare il formaggio, si può arrivare a non poter assaggiare tutta una serie di alimenti, dalla carne alla frutta, come la pera ad esempio, in quanto anche questi alimenti contengono lattosio. Le intolleranze più acute con il tempo tendono a peggiorare portando la persona a non poter ingerire un numero sempre maggiore di alimenti, pena scariche immediate. La dieta è sempre più ristretta e i problemi digestivi all’ordine del giorno. Anche gli alimenti con determinati conservanti arrivano a far male. Quindi perché giudichiamo così? Siamo tutti medici? A prescindere dai veri problemi di questo ragazzo, che magari mai sapremo, dovremmo prima di tutto essere rispettosi noi stessi altrimenti facciamo il gioco di chi fa thin shaming o body shaming in generale, invece sembriamo tutti medici e tutti grandi esperti! Ma che ne sappiamo? Lo stiamo additando per la pubblicità quando in realtà si è giustificato sui problemi di salute a causa degli insulti da parte di persone esterne. Che poi sia un personaggio pessimo o no chi se ne frega, ma dovremmo rispettare quel suo problema senza fare ogni volta i sapientoni. Chi siamo per giudicare? Per dire da esterni ”ah non è vero che hai questo problema, hai quest’altro…”

  20. Dovremmo prendere posizioni contro i social prima che sul “body shaming”.
    Concordo sulle diagnosi a distanza, si ricollega a quanto ho scritto: si parla senza realmente sapere.

  21. Son d’accordo con te, ma il body shaming non è solo sui social (sì certo lì è amplificato), è anche in strada tra conoscenti, passanti, amici, vicini di casa… è ovunque, il problema è nella mente delle persone!

  22. ma ammesso e non concesso che abbia latri problemi, deve giustificarsi e andarlo a raccontare in giro? dove sta scritto che lo deve ammettere? con chi? perchè? perchè è “famoso”? perchè ha un profilo pubblico?

  23. Il problema è sempre lo stesso e lo possiamo vedere anche scorrendo diversi commenti qui sotto.
    Viviamo le nostre esperienze personali e pensiamo, con in tasca solo quelle, di poter misurare tutto il resto del mondo con un metro di giudizio che reputiamo, arbitrariamente, universalmente riconosciuto.
    Perché se non è successo a me, allora non esiste.
    Perché se è successo a me, allora è la regola.

    “Il cuGGGino di mia nonna non è dimagrito per l’ernia quindi questo tizio racconta sicuramente balle ”

    Io continuo a provare profonda tristezza davanti al leonismo da tastiera. E’ perché non guardate negli occhi, viso a viso, la sofferenza delle persone bullizzate ( qualunque sia la ragione ) che riuscite a farlo. Questo sono i social. Per questo sono immensamente grata di non aver dovuto affrontare la mia adolescenza con il peso del bullismo mediatico sulle spalle.
    Probabilmente non sarei sopravvissuta e lo dico davvero in tutta onestà e con coscienza di causa.

    P.s. Anche io ho l’ernia iatale e anche io ho perso più di 10 kg dopo la diagnosi.
    Non perché l’ernia fa dimagrire in sé ma perché davvero, spesso, ti fa passare la voglia di mangiare e non perché la fame ti manchi anzi, ti verrebbe solo voglia di piangere per quanta ne hai.
    E’ l’idea delle conseguenze che ti blocca, di andare a fuoco dallo stomaco all’esofago, di rigurgitare ogni cosa se appena appena abbassi un po’ la testa sotto la linea delle spalle, se mangi la cosa sbagliata, se mangi troppo, se qualcuno ci ha messo il pepe e non lo sapevi, se è cucinato con degli alcolici, se ci sono cibi acidi all’interno, nascosti – dannata mela nei succhi di frutta, quante volte mi freghi.
    E tutto questo è quintuplicato se associato ad allergie alimentari o intolleranze.
    Non solo ma ogni buon gastroenterologo, che si rispetti e vi prenda in cura, vi dirà che è meglio ridurre l’eccesso di peso con questa patologia. E’ la prima cosa che mi hanno detto ” perdi un po’ di peso se ci riesci, cerca di non farlo mai alzare ” perché il peso sull’addome influisce tantissimo sull’ernia e io ho provato davvero sollievo dimagrendo, riducendo di molto i sintomi acuti.
    Quindi che facciamo, vale più la mia di testimonianza o quella di nonna Concetta/del vicino/dell’amico dell’amico ecc ecc?
    La verità è che siamo tutti diversi ma nessuno si merita di dover mettere in piazza i propri problemi di salute pur di salvarsi da questi attacchi. Davvero, nessuno.

  24. Ciao Valerie, ringrazio tutti i giorni di essere cresciuta nell’era presocial e soprattutto in un paesino di 10.000 abitanti, dove il papà della tua compagna di banco a sua volta è cresciuto con il tuo…ergo dove esisteva ancora il senso di rispetto. Purtroppo la mia bambina, che nascerà tra qualche giorno, dovrà confrontarsi con un mondo completamente diverso, in una grande città, Roma…ed ho tanta paura. Non so quale stile educativo possa essere più opportuno, la principessina non va più di moda ed ho paura di doverla calare nella tana del leone senza strumenti. Speriamo bene

  25. Chiaro, non intendevo che debba per forza giustificarsi, ma nel momento in cui si decide di parlarne come ha fatto lui, penso semplicemente che sia onesto parlarne in modo chiaro, mentre i suoi commenti mi sembrano confusi. Può darsi che non sappia bene neanche lui cosa gli sta succedendo e per quello non si capisce bene di cosa parla, ma ti assicuro che sono la prima a dire che nessuno dovrebbe obbligato a parlarne se non vuole.

  26. Primo, sono un medico, secondo, soffro anche io di intolleranza al lattosio quindi so di cosa parlo, terzo, le pere e la frutta non contengono lattosio se non in tracce e non sono sconsigliate in chi ne é intollerante, la carne può contenerne solo se lavorata come hamburger, salami etc etc. L’intolleranza al lattosio si corregge con restrizioni piuttosto semplici della dieta, lo ribadisco. In famiglia, oltre a me, ho almeno altri 4 casi. Detto questo, a me sinceramente non interessa di cosa soffra o non soffra quel tizio. Ho solo commentato, dal punto di vista medico, le sue dichiarazioni. Ha scelto di esporsi, é normale che susciti una discussione.

  27. io non conosco questo tipo, non so cosa faccia o vorrebbe fare nella vita… ma a quanto pare “ne ha parlato” proprio per chiarire e smentire le illazioni fatte sul suo conto e su suoi possibili problemi. dal post sembrerebbe quasi che si sia voluto giustificare e questo, a parer mio, non è gusto. poi leggendo nei commenti ho letto che a quanto pare ha o ha avuto problemi di droga… ripeto io non lo conosco. vedo solo un ragazzo visibilmente magro ed emaciato che viene in qualche modo preso di mira e si sente in dovere di giustificarsi per il suo peso non proprio in forma.

  28. Chiaro che alcuni prodotti da forno fanno male, contengono kg di burro o latte ! Mentre le carni che segnali tu no, non esiste proprio che contengano lattosio !!! Forse le tue amiche hanno altri tipi di allergie, come quelle a certe proteine del latte (il lattosio é uno zucchero) che possono in effetti dare delle reazioni crociate con alcune proteine animali, anche del manzo etc etc. Ma in quel caso non si tratta di una “semplice” intolleranza al lattosio bensì di un’altra patologia.
    E permettimi anche di dire che no, non si può reagire in modo diverso ai disturbi, ci sono diversi livelli di gravità é chiaro, ma il lattosio é lattosio e o c’é o non c’é e certi sintomi se ci sono devono fare pensare a ben altro.

  29. Mmmm però un conto è nella mente e un conto è sui social. Poi nella mente non diventa mai un pensiero puramente cattivo. Io non credo di essere cattiva ma se mi soffermo a guardare il corpo di qualcuno posso fare pensieri del tipo: sto vestito le/gli sta malissimo; senso estetico zero; perché mette in evidenza la ciccia?.. o ancora se vuoi mettere gli shorts fai qualche squat.
    Sono pensieri che è difficile non fare. Certo non sono i primi che faccio se parlo con qualcuno, ma l’apparenza … “appare”. È la prima cosa che vedi, bypassare è difficile. Ciò che voglio dire è che nella nostra testa non c’è body Shaming perché non c’è un pubblico davanti al quale facciamo gogna, sui social si. Sono proprio intenti diversi. È il mod di social di essere sempre “vetrina” rende impossibile superare l’apparenza.

  30. Purtroppo non credo serva a molto… nel senso che le persone stupide continueranno ad essere stupide e quindi a dire cose stupide anche se ci fossero 100 Carter al giorno che parlano di questa cosa e le persone intelligenti faranno quello che hanno fatto in questo caso, cercheranno di comprendere senza offendere nessuno…
    Siamo però nel mondo reale giusto? Quel mondo che NON punisce le persone stupide perchè … non so nemmeno il perchè sinceramente. Non ricordo quando i miei genitori mi hanno insegnato a rispettare tutti, non credo nemmeno me lo abbiano mai detto a parole ma l’ho imparato probabilmente guardandoli. Non mi importa di che colore sei, non mi importa di che religione sei, se hai due mani o una, se puoi stare in piedi sulle tue gambe o hai bisogno di essere aiutato, non mi importa se sei molto magro o se sei in sovrappeso, mi importa solo di non ferirti.
    Potrò non essere d’accordo con le tue idee politiche, potrò non essere d’accordo che mangi cibo spazzatura fino a farti del male o non mangiare affatto ma mai mai mai ti ferirò.
    Questo è quello che cerco di fare nella mia vita, cerco di capire e se non capisco cerco almeno di comprendere il perchè e non garantisco di riuscirci MA GARANTISCO CHE MAI TI FARO’ STARE MALE anche se non ti conosco, anche se non so chi sei …
    Penso che ogni essere umano dovrebbe pensare questo ma mi sono resa conto che non è così, mi sono resa conto che se hai qualcosa che non piace o che è diverso dagli altri vieni preso di mira immediatamente. Mi sono resa conto che la gente è cattiva e gode nel vedere le sofferenze altrui. Non so perchè e questo non riuscirò mai a capirlo, la mente umana è misteriosa.
    Sono assolutamente una persona positiva e non ho mai avuto problemi di questo genere ma mentre anni fa non vedevo certe cose, non capivo certe dinamiche, ora avendo cambiato posto di lavoro e avendo trovato tutt’altro clima dal mio precedente, HO CAPITO tantissime cose che avrei preferito non conoscere mai.
    Ho conosciuto la cattiveria gratuita che prima non conoscevo e leggendo questo post, ma anche tanti altri dove si fanno battute spiacevoli su altre situazioni, ho capito che il mondo non mi piace molto ora come ora.
    Una cosa è certa, nessuno ha il diritto di far stare male qualcun altro, mi piacerebbe tanto che le lacrime di Carter servissero a tutte quelle persone orribili che lo hanno fatto stare male ma …e qui dirò una cosa terribile ma in base alle mie esperienze vera… le persone che fanno male capiscono il dolore solo se gli viene fatto male …

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