#6 “PENSI DI ESSERE STANCA? PROVA AD AVER FIGLI”
ESSERE MAMME DOVREBBE RENDERCI PIÙ EMPATICHE. NON MENO
Una variante piuttosto comune al punto 5 è il concetto secondo cui Solo Una Mamma È Stanca. È vero? Non è vero? Si potrebbe dire che dipende dal bambino, dalla mamma stessa e dal suo stile di vita, e da un milione di altri fattori. Ma in fondo, hanno davvero importanza?
Se una persona si sta sfogando con noi, perché ribadire che (a nostro giudizio) noi siamo più stanche/esauste/stressate? Essere mamme dovrebbe portarci a diventare più comprensive e empatiche verso gli altri. Non di meno.
#7 “NON CAPIRESTI”
“Solo una mamma può capire”: è vero, ci sono alcune cose che non si comprendono fino in fondo finché non abbiamo un figlio a nostra volta. È un’ovvietà, ma che se ribadita non può che ferire una persona amica che cerca solo di darci una mano. Inoltre, essere madri ci porta (forse) ad avere più sensibilità ed esperienza su alcuni aspetti molto specifici della genitorialità. Non ci rende superiori agli altri come esseri umani.
#8 “TIC, TAC, TIC, TAC…”
Molte frasi infelici rivolte alle donne che non hanno figli hanno a che fare con il famigerato orologio biologico. “Non dovresti aspettare tanto” e simili sottolineano che il sogno di maternità ha una data di scadenza, e sono, per usare un eufemismo, profondamente indelicate.
#9 “QUANDO INCONTRERAI L’UOMO GIUSTO, CAMBIERAI IDEA.”
Un altro pregiudizio disgraziatamente comune è quello che associa la non-voglia di maternità al non aver incontrato l’uomo giusto. Insomma, se fossimo davvero innamorate del nostro partner, sarebbe del tutto logico volere un figlio, altrimenti c’è qualcosa che non va. Quando incontreremo il vero principe azzurro, l’altra metà della mela, allora sì che il nostro istinto materno si manifesterà e non vorrà più sentire ragioni 😉
#10 “TE LO ALLEVEREI IO”
Questa è una delle frasi più odiose che alcune di noi si sono sentite rivolgere da mamme o suocere che non vedono l’ora di diventare nonne. Comprensibilmente, ma fino a un certo punto, ovvero finché non sembra che dobbiamo fare un figlio per loro: con questa frase, tentano maldestramente di abbattere le nostre remore soprattutto se sono di natura economico-lavorativa. Peccato che noi non siamo “un utero con la donna intorno.”
Se vi siete perse i precedenti articoli su mamme e galateo, leggete:
1) LE 10 COSE DA NON DIRE MAI AD UNA NEOMAMMA
3) L’ETICHETTA IN GRAVIDANZA SECONDO L’OSTETRICA DELLE STAR
Ragazze, mamme e non, scatenatevi! Quali sono state le frasi più indelicate, invadenti o scortesi che vi siete sentite rivolgere in qualità di donne senza figli? E viceversa, vi è capitato di fare una gaffes in totale buona fede, per poi pentirvene? Purtroppo o per fortuna, nessuno è perfetto 😉. Aspettiamo i vostri commenti, un bacione dal Team!
Sono d’accordo con ogni punto. Sarebbe bene pensare prima di parlare.
Ho amiche senza figli, quando le sento stanche e stressate per il lavoro ( o anche altro: salute propria, genitori, fratelli etc.) non mi vien mai da dire “prova ad aver figli”, non banalizzo mai i problemi altrui.
Posso suggerirvi anche di fare una lista di cose da non dire a chi ha un solo figlio? Vi posso assicurare, da mono-mamma, le offese e le frecciatine che ho subito in questi anni e che ancora subisco.
Una madre a metà in pratica: non sei una vera mamma se hai un figlio unico, per esserlo devi minimo minimo arrivare almeno a due.
Ci sono state volte che ho pianto per le cattiverie, ora rispondo per le rime
Sono d’accordo con ogni punto. Sarebbe bene pensare prima di parlare.
Ho amiche senza figli, quando le sento stanche e stressate per il lavoro ( o anche altro: salute propria, genitori, fratelli etc.) non mi vien mai da dire “prova ad aver figli”, non banalizzo mai i problemi altrui. So bene il male che si può fare con certe parole.
Posso suggerirvi anche di fare una lista di cose da non dire a chi ha un solo figlio? Vi posso assicurare, da mono-mamma, le offese e le frecciatine che ho subito in questi anni e che ancora subisco.
Una madre a metà in pratica: non sei una vera mamma se hai un figlio unico, per esserlo devi minimo minimo arrivare almeno a due.
Ci sono state volte che ho pianto per le cattiverie, ora rispondo per le rime.
Non credo si riduca solo al fatto che la donna sia una fattrice (per taluni, si purtroppo). Temo che sia un’equazione uomo+donna=fare figli.
In ogni caso sono frasi che fanno irritare o peggio, fanno male.
Beh si l’equazione è vero che può portare a quel risultato per quelle persone “ovvio”, però rimane sotto inteso che tu come donna, rimani una fattrice e sei una donna fallita se non sei capace di portare a compimento l’equazione.
Vero, ho sentito dalle miei amiche che hanno partorito da un anno, che già gli viene detto che i figli unici cresceranno con complessi, soli ecc e devono farne almeno un altro. Che idiozia!
Lo so bene, ore le zittisco tutte con la verità .. ho avuto una malattia e a 18 anni mi hanno operata e tolto gli organi riproduttivi .. ho preferito vivere!
Io aggiungerei anche “non ti senti egoista?”
Ho sempre pensato che la famiglia può avere molte forme. La mia forma comprende i figli, e certo non giudico chi non li ha, non li vuole, non li può avere. Anzi, appena andati a vivere insieme, con mio marito (all’epoca nemmeno eravamo sposati) abbiamo subito pensato che noi due eravamo già una famiglia, un nucleo a sé stante, che si affrancava un po’ dalle nostre famiglie di origine per creare un legame tutto nuovo. Solo dopo abbiamo sentito il desiderio di un bambino, ma non perché ci sentivamo “incompleti” o una famiglia a metà.
E poi, dico io, possibile che l’unico modo per dare un senso alla vita di una donna debba per forza essere quello di riprodursi??? Ci sono mille cose, pensieri, azioni che rendono un’esistenza piena e appagante e non necessariamente comprendono il diventare madre.
Bellissimo post oggi, ragazze 🙂
Non sono ancora stata bombardata da domande riguardanti il fatto che non abbia figli nonostante sia fidanzata da 11 anni, ma c’è anche da dire che chi mi conosce sa bene che, almeno adesso, non ci sono le basi adatte. Io e il mio ragazzo stiamo ancora arrancando per lavorare (come milioni di giovani e meno giovani) e in più io ho l’endometriosi e sto facendo una terapia medica. Finora l’unica ad aver toccato seriamente questo tasto con me è stata una ginecologa convinta che la gravidanza mi avrebbe guarita dall’endo, tesi che si è rivelata incerta e potenzialmente dannosa. Poi ovvio, quando discuto con i miei colleghi professori precari faccio spesso la parte della privilegiata perché in quel settore, al giorno d’oggi, avere 29 anni ed essere senza figli è una pacchia assoluta, quindi mi sono arrivate frecciatine del tipo “Che gavetta hai fatto tu, neolaureata e senza figli?” oppure “Donne incinte o con bimbi piccoli hanno fatto salti mortali per abilitarsi all’insegnamento e tu pivella inesperta te ne vieni che pretendi l’accesso al concorso?”. Capite cosa intendo? In altre parole, il fatto di non aver avuto figli quando non era il momento, e il non aver ancora fatto anni di sacrifici enormi non mi darebbe nessun diritto a farmi strada, secondo alcuni. Io onestamente mi sono arresa al fatto che il più delle volte, in buona fede o no, la gente si ritrova a usare quell’orifizio chiamato ‘bocca’ senza sapere bene a cosa serve.
Io sono una donna senza figli per scelta, ne ho sentite tante in questi anni inizialmente ci soffrivo poi me ne sono fregata, per quanto mi riguarda non c’entra niente il marito o compagno giusto, io e mio marito la pensiamo (fortunatamente) allo stesso modo, questo è fondamentale, non ci sono rimpianti in tutti questi anni insieme non abbiamo mai cambiato idea, a proposito un’altra frase che a me dava molto fastidio era: “sei fortunata a non avere figli danno solo problemi e più crescono più i problemi aumentano” la trovo di una falsità odiosa, una finta solidarietà per niente richiesta. Le scelte nella vita dobbiamo farle insieme a chi ci sta accanto solo questo conta. Ciao a tutte/i.
Questa me l’ha rivolta mia cognata dopo che alla domanda “perché non fai figli” (domanda a cui non ho mai risposto perché mi sarebbero partite le offese) ho detto, sperando che una persona giudiziosa avrebbe capito, che ho problemi e non è così semplice per me. Non pensavo che la pochezza umana di tattoo potesse arrivare a sfoderare domande del genere.
A me pensa che non si sono zittiti davanti alla verità, soffro di PCOS e avere figli è molto più complicato e difficile senza cure. Mi hanno detto “perché nn adotti?”. Come se fosse una passeggiata, un percorso oltre che molto costoso, davvero lungo negli anni e difficile perché non è da tutti accettarlo.
A me non si sono zittiti davanti alla verità, soffro di PCOS e avere figli è molto più complicato e difficile senza cure. Mi hanno detto “perché nn adotti?”. Come se fosse una passeggiata, un percorso oltre che molto costoso, davvero lungo negli anni e difficile perché non è da tutti accettarlo.
‘Adesso che sei guarita è l’ora di metter su famiglia’
Mi è stata detta circa un mese dopo aver finito le cure (tumore al seno, 32 anni). Ma ce ne sono state tante, dette da parenti, da amiche…
È l’ignoranza che parla.
Comunque la cosa più fastidiosa, almeno per me, sono il 90% delle neomamme che sembrano non essere felici se non esternano il fatto che un figlio cambia la vita e la riempie.
Già, la mia miserabile vita, piena solo di un compagno che mi ama e mi è stato accanto anche mentre ero brutta, grassa e pelata, mentre i loro si lamentano anche dei kg messi su in gravidanza.
Ad ognuno il suo, insomma.
Grazie per questo articolo!
Noi figli non ne vogliamo, e secondo me la questione è solo qui… sembra che avere figli (o il fatto che avere una famiglia significhi obbligatoriamente avere figli) sia una cosa talmente imposta dalla società ormai che ci si dimentica che è prima di tutto e soprattutto una scelta, intima e personale.
A me la situazione dove percepisco di più il fastidio è in ufficio.. faccio parte di una squadra composta al 99% da donne, tutte molto prolifiche…. e ovviamente ora che mi sono sposata sono la prossima in lista.. e pare che tutti attendano l’annuncio da un giorno all’altro… io l’ho esternato più volte che figli non ne vogliamo, ma tanto “cambierò idea” . Cioè hanno già deciso loro per me 😀
Senza contare il fatto che appunto, io non avendo figli non sono mai stanca, ho sempre tempo e posso fare tranquillamente straordinari, mentre loro devono subito scappare a casa.
Insomma… hanno deciso tutto: sono la prossima in lista perché così non ho una vita. Eh già. Quanti pregiudizi……
Che carina che sei, lo immaginavo dai tuoi primi commenti. Io non ho avuto figli perché lavoravo dalla mattina alla sera e non mi vedevo in grado di essere anche una buona madre..
Beh e la frase “se non vuoi figli non sei Donna”, lasciando intendere che una donna diventi tale solo nel momento in cui fa dei figli!sono contenta di questo post, non ho nulla contro le neo mamme, ma qua sul Blog si parlava solo di galateo per loro quando moltissime volte sono le neo mamme stesse che avrebbero bisogno di lezioni di galateo verso chi figli non ne ha!Insomma il rispetto a tutti, non è che ci sia una categoria di persone che può essere infastidita e l’altra no
A volte le peggiori nemiche delle donne, sono le donne stesse. Dovrebbero invece essere le prime a capire.. invece il giudizio alcune l’hanno usato come merce di scambio per un vestitino nuovo.
Io non ho avuto figli perché per anni mi sono preoccupata di studiare per una laurea difficilissima e dopo di guadagnare il pane lavorando tutto il giorno. I bambini mi piacciono, non sono riuscita a conciliare e sperimento altre forme di amore Verso compagno e il prossimo. Amen
Fortunatamente sei guarita, non conta altro. Che vadano a farsi un giro in un paese lontano queste persone!
Ciao nevecalda! Infatti, per la gente non fai nulla se non hai bambini…
Io sono pronta a formare una famiglia, ma purtroppo il mio compagno, dopo sei anni, non ne vuole proprio sapere. Anzi, dopo avergli esternato il mio desiderio, mi ha allontanata. E mi ritrovo sola a 31 anni, con tutte le persone intorno a me che credono che mi sposerò a breve e i miei capi che hanno la convinzione che avrò un bambino a breve. Ecco, questo fa tanto male.
Finalmente!
Io sono sottoposta a questa rottura da anni.
Non voglio figli,non ho istinto materno,ho visto un appiattimento intellettuale terribile di donne diventate madri,e sinceramente vedo che molte lo diventano più per pressione sociale che per convinzione come se fosse obbligatorio.
Se dico che non voglio figli mi tacciano delle peggiori nefandezze mi guardano come un mostro.
Io invece se una persona decide di fare un figlio rispetto la sua scelta… perché non c’è lo stesso rispetto nei miei confronti?
È colpa del retroterra culturale poco evoluto di questo paese e della sua società?
“PENSI DI ESSERE STANCA? PROVA AD AVER FIGLI” – ecco, questa se possibile la odio proprio.
Bene o male mi sono state dette tutte e sono sincera: fanno male il doppio perché proprio quest’anno ho provato l’ebbrezza di una gravidanza finita male.
Ovviamente pochi attorno a me e mio marito lo sanno, qualcuno ha anche detto “eh vabbè, adesso ci riprovate e va tutto bene!”, come se fosse un gratta e vinci: una volta gratti e non va bene, la volta dopo magari gratti e vinci -_-”
A volte mi chiedo se non sia il caso di andare in giro con una scritta sulla fronte, così da evitare la solite “Allora?? Novità??” o “Dai che adesso tocca a voi!!” o ancora “Ma allora sto erede quando??”.
mamma mia, che odio.
Magari te lo dice gente che non riesce nemmeno ad adottare un animale. Roba da bruciarli sul rogo.
Assolutamente sì secondo me. Noi pensiamo di essere evoluti, basta andare 2 giorni fuori dall’Italia per capire che siamo presi no indietro, di più!
Io non ho l’istinto materno. E sono solo affari miei. E tutte, eccetto la 9, perché il compagno ce l’ho, sono frasi che mi sono state rivolte. La 2, secondo me è il Top del nervosismo. L’impulso all’istinto omicida. E avrei dovuto dare seguito all’istinto quando una volta me l’ha rivolta, una donna appena incontrata.
certo che la gente è proprio maleducata… io ho 30 anni, niente compagno o figli. Mi sa che mi devo preparare…
Ho 22 anni, sto studiando ( e sono anche indietro) non convivo e ho un padre tetraplegico da guardare (da sola). Le premesse non bastano MAI, si sentono legittimati perché sono fidanzata da 7 anni, c’è sempre qualche imbecille che mi dice: “ma sì, tra poco ti laurei poi ti sposi e metti su famiglia”.
– “ma io non voglio figli, non mi interessa proprio, non sono un’incubatrice e non è obbligatorio averne”
Fanno finta di non sentire oppure sminuiscono la mia volontà con un banale “sei giovane, cambierai idea”… Certo sono giovane e non sono un essere senziente, mi pare ovvio.
…O quelli che quando dici che li stai già cercando (incredibile, ci avevo già pensato da me …senza che me lo dicessi tu!!!) da anni ma non arrivano ti dicono “eh ma devi stare tranquilla, se non arrivano E’ PERCHE’ CI PENSI TROPPO”
Questo è un argomento che mi tocca da vicino, dato che non voglio avere figli. Sono ancora giovane, ma il fatto di avere una sorella che ha avuto un figlio (tra l’altro mi basta il mio meraviglioso nipotino, che è come se fosse figlio mio) ha generato discussioni sull’argomento, infatti fino a qualche tempo fa, era una cosa che mi tenevo per me, poi andando a finire sul discorso ho dichiarato apertamente che non voglio avere figli, personalmente non voglio neanche sposarmi. Vi lascio immaginare la reazione di mia madre, per lei mia sorella è una dea solo perché ha messo al mondo una creatura, ma questo non la rende migliore di me, anzi… Sono stanca di questa mentalità arcaica per cui una donna che vuole fare carriera, vuole essere libera e senza vincoli, una donna che vuole gustare il piacere di raggiungere obiettivi specifici nella vita, una donna che vuole essere libera di viaggiare, vedere il mondo, vivere mille avventure, una donna che vuole essere uno spirito libero e non avere responsabilità di alcun tipo, deve essere per forza additata come una zitella disperata che è acida perché non ha avuto figli e/o non si è sposata (ebbene si, ho sentito fare questi discorsi da molte persone tra cui mia madre e mi vergogno solo a scriverlo) se sei donna, devi per forza sposarti e riprodurti, sei solo un’incubatrice (come ha detto una ragazza sotto) che deve portare avanti la tradizione della donna tipica, se non sei madre non sei completa, se non ti sposi e sei single hai qualcosa che non va e tutte le altre str*** che si dicono in questi casi. Sono certa che quando la mia decisione sembrerà ancor più reale, tra qualche anno, mia madre mi dichiarerà apertamente di essere un fallimento, perché purtroppo ho a che fare con persone con questa retrograda e assurda mentalità. Sono felice di non essere la sola, leggendo i commenti mi sono rincuorata tanto. I bambini sono speciali, oddio non sono angeli come spesso vengono dipinti, ho visto bambini maleducatissimi e cattivelli nella mia vita, ma in certi casi è colpa del cattivo esempio e dell’ineducazione, però non ho quell’istinto che ci devo fare?! Con mio nipote sono super protettiva e mi comporto da mamma più della mamma stessa, alla fine ci so anche fare coi bambini, ma per parte mia, non voglio diventare io stessa madre, tutto qui. A parte la mancanza di istinto materno, per me i figli sono una cosa SERIA e non capisco perché non si faccia mai il discorso opposto, ossia persone che mettono al mondo figli superficialmente, come se fossero giocattoli, dei cicciobello, sapeste quante ne vedo: gente che rimane incinta minorenne che nel 2017 non sa che esistono i contraccettivi, gente che sbologna i figli ai nonni, coppie instabili che sfornano figli per poi lasciarsi facendoli soffrire, la lista è lunga ma mi fermo qua, e allora queste persone come dovrei classificarle?? Io sono abbastanza matura da sapere che non voglio mettere al mondo un innocente se non me ne assumo la piena responsabilità, non posso mettermi a procreare per puro egoismo per poi lasciare i figli al nonno alla nonna che avranno pure una loro vita a cui pensare, ho diritto così come un uomo di non voler sacrificare la mia libertà e il mio futuro lavorativo solo perché così sarò mamma e farò contenti tutti, se no poi nel paesello che si dirà uuuuh che sono zitella, acida, brutta e cattiva, che pauraaaa! Davvero se questa è una mentalità solo italiana, ora non lo so di preciso, per l’ennesima volta mi vergogno di essere italiana.
Concludo dicendo che soffro di PCOS, non so neanche se potrei avere figli, e il discorso che avete fatto sulla mancanza di tatto (come nel caso di chi potrebbe essere sterile) è giustissimo, mi chiedo la gente che faccia di bronzo abbia per andare a chiedere cose così personali, bah al peggio non c’è mai fine.
Siccome giovane non lo sono più (ho quasi 40 anni), a me dicono sempre: dai che sei ancora in tempo, dai dai che sennò poi ti penti!
La più bella in assoluto però è stata quella di chi, pensando così di convincermi alla maternità, mi ha fatto notare che se mio marito dovesse lasciarmi, così mi troverei sola, magari quando avrò 50 anni!
Io rido, e penso che ringrazio il cielo che in tanti ambiti della vita la scelta che posso fare non è una sola. E non è così scontato. Mi sento molto grata e fortunata per questo. Il resto chissene.
Purtroppo la frase “più crescono più problemi danno” molto spesso non viene detta per finta solidarietà ma per vero fastidio verso i figli. Genitori pentiti d’esser tali, che han fatto figli così, senza riflettere, senza volerlo davvero.
Io per ora non ho nessun istinto materno (27 anni e 8 anni di storia con 4 di convivenza), il mio compagno vorrebbe figli ma io sinceramente non me la sento ancora.
Prima di tutto, io prima di mettere al mondo un figlio da crescere ed educare, vorrei sentirmi “cresciuta”, adulta e mentalmente stabile al 100% (cosa che forse sto sperimentando da un annetto, prima ero la classica persona “irrisolta”, piena di dubbi e problemi). Insomma si può dire che caratterialmente sono la classica persona tormentata, e fatti gravi accaduti in un passato non troppo lontano (5/6 anni fa) mi hanno portata a non stare benissimo psicologicamente, anche se ora sto molto meglio… chi vorrebbe dover badare ad un neonato/bambino mentre si trova nel pieno di un attacco di panico??.
Secondo, il lato economico. Io e il mio compagno abbiamo stipendi “normali”, paghiamo l’affitto, non facciamo niente di che (non usciamo nemmeno tutti i sabati) eppure a fine mese lo stipendio si è volatilizzato! Forse un neonato non costa molto (è quando cresce che iniziano i problemi eheh), ma se ci dovesse essere qualche imprevisto? Io ad esempio questo mese mi sono ritrovata che da un “problemino” al cuore devo fare altri 3 esami… soldi che volano ad ogni appuntamento! E se mio figlio avesse bisogno di cure?? Mio fratello ad esempio, da piccolo, faceva dentro e fuori dagli ospedali, per fortuna erano problemi stupidi ma ha fatto un sacco di visite e i miei hanno speso una marea di soldi.
Mentre mia madre “non vuole” che faccia figli ora (dice di aspettare che tanto c’è tempo, probabilmente la maternità l’ha un po’ traumatizzata ahaha), mia suocera è dell’idea “te lo cresco io” (!!!!). Questa cosa mi fa incazzare a mille perché il figlio è MIO, non tuo. Devo partorire io, ca**o! E non credo che posso mettere al mondo un figlio e lasciartelo h24 mentre io continuo a farmi i ca**i miei come se niente fosse. Sono io responsabile per lui, non tu!
Comunque noto che per molti fare figli è facile come comprarsi un gelato… Secondo me molti non capiscono la mole di responsabilità che comporta. Cioè boh, non so se sono solo io che la vedo come una cosa super seria e che prima di pensare di generare un altro essere umano che dipende da te/voi in tutto e per tutto per svariati anni, e che deve essere educato e aiutato a stare al mondo, sostenuto ecc… desidero essere a posto io al 100%, sia economicamente che -soprattutto- psicologicamente.
Ovviamente questo discorso non lo farò mai a mia suocera. Sia perché i miei problemi psicologici sono ca**i miei, e non li spiattello in giro visto che li sanno solo 2/3 persone, sia perché per una 60enne si “devono” fare figli, è assolutamente normale, facile, ci riescono tutti… secondo la sua mentalità.
Scusate il paprio!
92 minuti di applausi per quest’articolo! Bravissime!
L’argomento maternità è uno dei più delicati e prima di fare una domanda al riguardo bisognerebbe pensarci mille volte!
Ahaha frase detta da persone con figli, immagino… Se sentissi mia madre/mio padre dire una frase così li prenderei a sberle! Queste sono persone che si meritano la sterilità.
comunque questo articolo non dovrebbe stare su un blog ma sulla prima pagina della gazzetta di ogni città, e magari farci anche una pubblicità progresso!
Esatto! Come se l’opzione “adozione” andasse bene solo per le coppie sterili. Nessuno chiede a una coppia con figli “perché invece di farne di vostri non ne avete adottato uno?”
Mi trovo in tutto e per tutto nel tuo discorso, non sai come ti capisco, ho 43 anni e da quando sono nata sapevo di non voler figli per tantissimi motivi che non sto ad elencare tra cui l’aver cresciuto da sola mio fratello fin da piccolo come un figlio (quindi so cosa sia essere madre) oltre ad essere malata di una brutta anemia rara che mi condiziona la vita e che passerei ad un eventuale prole. Sono sposata e sono felice con il marito migliore del mondo ma non manca mai la battuta anche dei vicini di casa che hanno acquistato il Suv per riempirlo di bambini, sul “non è troppo tardi” e poi li sento smadonnare e bestemmiare contro al figlio di due anni che piange facendo i capricci! La gente non capisce, la gente parla, la gente se ne frega di cosa provi, loro sono migliori perchè han fatto figli. Non c’è discorso con loro perchè tu sei sotto e loro sopra al piedistallo che loro pensano sia fatto di cemento ed invece solo tu sai che è fatto di sabbia.
Concordo brava! Hai ragione prima fanno i figli e poi li trattano malissimo, non li sopportano e li sbolognano a nonni e parenti vari, ma chi te l’ha fatto fare se non ti va di stargli dietro? A mio modo di vedere una volta che si mettono al mondo figli E’ TUA LA RESPONSABILITA’, te ne devi occupare TU, io se li avessi farei così, ho deciso io di farmi crescere il pancione non i nonni e i parenti, quindi è una mia responsabilità! Anche mia sorella fa così, ormai mia madre si rende sempre disponibile e mio nipote la chiama mamma LOL ho riso troppo quando l’ho sentito, anch’io sono stata cresciuta da mia nonna che purtroppo ho perso poco tempo fa, era una mamma per me, perché comunque è sempre così, mettono tutti al mondo i figli per poi “sbarazzarsene”, per fortuna però vedo anche in giro molte mamma e papà con i passeggini e ne sono felice, però moltissimi fanno come ho detto io. Hai ragione la gente non ha più umanità, né il minimo tatto, non ti curar di loro ma guarda e passa, è la tua vita e nessuno deve osare intromettersi. 😉
Grazie mille Eli 🙂 sono contenta che in molte la pensate come me, mi sento meno sola ❤❤❤❤
Grazie GRB, ci fa molto piacere!
Vero!!! Agghiacciante!
“noto che per molti fare figli è facile come comprarsi un gelato” mitica ❤ la penso esattamente come te…in Italia fare figli è uno status simbol lo si fa perchè “è l’età” oppure come mi disse una volta una mia collega:
“Io ho fatto un figlio perchè se mio marito mi lascia o muore almeno non sarò sola” 0_0
Roba farmi accapponare la pelle che sprizza egoismo da tutti i pori.
Se fai un figlio lo fai perchè lo potrai far crescere in un ambiente dove sarà felice, dove i soldi non sono un continuo problema, non farei mai un figlio facendolo vivere tra i litigi di un matrimonio infelice o soldi che non bastano..ma che senso ha? Non si dovrebbe avere la libertà di fare un figlio solo perchè “è il momento” ma anche perchè la vita che andrai a “donargli” sarà una vita degna di essere vissuta, piena di amore e coccole…e soldi… che non guastano mai. Non stai comprando un cane, stai mettendo al mondo una creatura che dovrà vivere i pro e i contro di questa vita già difficile di per sè.
A me hanno cominciato prima, quando le coppie di amici nostri (più grandi di 7/8 anni, visto che il mio ragazzo ne ha 6 più di me) hanno cominciato ad avere figli, proprio quello che dice Clio: adesso tocca a voi… come fosse tappa obbligata.
Mi unisco al coro … le ho sentite tutte insieme a vari suggerimenti sulle ragioni incomprensibili della mia decisione, ve le elenco:
1 – hai paura?
2 – è perchè ti senti ancora immatura tu
3 – è perchè il tuo compagno ti impedisce di averne
4 – sei un po’ egoista perchè vuoi continuare a fare quello che ti pare
5 – non avete soldi per crescere figli?
Insomma nell’ Italia del 2017 (quando ero piccola io facevano i film di fantascienza con la data 2017… tipo fuga da New York o blade runner) decidere di non fare figli è peccato mortale, credo che alcuni miei famigliari/amici/conoscenti avrebbero giustificato con meno problemi una mia eventuale decisione di picchiare e scippare una vecchietta. Sinceramente quando mi vengono poste certe domande faccio spallucce e me ne frego, non dò nemmeno spiegazioni anche se oramai l’utero ha passato la data di scadenza rispondo che ci penso, altrimenti si entra in una diatriba senza fine per cui mi devo giustificare come se fossi sotto processo.
Al momento più che le domande indiscrete mi dà abbastanza fastidio la concezione che il tempo a mia disposizione è meno prezioso di quello di una mamma, per esempio sul lavoro con richieste del tipo sentirsi chiedere di fare lo straordinario o lavorare nelle feste comandate perchè le altre hanno famiglia … ma io chi sono la povera orfanella? Non è che perchè non ho figli non ho una vita o cose da fare a casa. Non è che non capisco o non voglio aiutare, ma essere regolarmente additata come quella che deve lavorare perchè non ha figli ed ha tempo non mi va.
Esattamente, la penso come te! E aggiungo che io a malapena riesco a badare a me stessa e ai miei 40 kg di cane 😀
Bravissima, è la stessa cosa che succede anche a me in ambito lavorativo. E anche a me questa cosa innervosisce molto di più di tutti i vari commenti, è una questione di rispetto, e qua manca secondo me.
Verissimo! Oltre a quelle che fanno proprio accapponare la pelle:
“al giorno d’oggi ci sono tante cure, avete provato?”
“non vuoi figli? ma come, allora cosa devono dire quelle che proprio non ne possono avere?”
oppure
“Come non vuoi figli??? Ma se ci sono donne che se li tengono anche sono con la sindrome di down o ammalati e se li curano …”
L’educazione e il rispetto sono prioritarie!
A tanta gente manca! un bacio 🙂
D’accordo con tutto ciò che è scritto nel post e con i commenti delle ragazze.
Oltre questo vorrei riportare un altro lato della faccenda che colpisce gli uomini, molto spesso dimenticati: il commento “Devi portare avanti la specie o il tuo cognome verrà dimenticato”. Ma la pressione che gli viene messa addosso? Poi magari fanno i figli perché si sentono in dovere e finiscono per sparire, li mollano alle madri perché non se la sentono di crescerli danneggiando il bambino che crescerà senza la figura paterna.
I figli vanno cercati, non si fanno così tanto per farli. Per una persona che non ne vuole ce ne sono altre cinque felici di procreare, non siamo a rischio estinzione, non è obbligatorio averne.
Alcune coppie hanno il sogno della famiglia numerosa, altre hanno altre aspirazioni. Punto. Una non è meglio dell’altra, mettetevi l’anima in pace e abbiate un po’ più di sensibilità verso gli altri
La vita è davvero dura a volte ed è capace di darci dolori immensi, mi dispiace molto per quello che ti è successo, magari è un segno, magari non era la persona giusta nè per te nè per “formare una famiglia” o magari è il segno che è momento di mettere a posto la tua vita da zero e fregarsene di cosa diranno le persone attorno a te. Essere donne a volte è una responsabilità assurda, tante pressioni, tante aspettative su di noi, così tante che ci dimentichiamo cosa vogliamo davvero noi di quest’unica vita che abbiamo e ci facciamo condizionare dagli altri.
Caro Team, ho postato circa 20 minuti fa un commento che è stato segnalato come spam…. come mai? Spero sia stato soltanto un errore e che possiate rimediare!
ah no Eli, non è una buona scusa nemmeno questa … a me è stato risposto “se avessero tutti aspettato di essere a posto con il lavoro e i soldi, nessuno avrebbe fatto figli” ahimè è una battaglia persa …
Mi spiace che la tua storia sia finita male comunque perdita sua sicuramente, vedrai che troverai presto qualcuno capace di renderti felice.
L’ultima volta che mi sono sentita dire “non hai figli, non puoi capire”, ho risposto a tono con un ragionevolissimo “Si beh, tu non lavori e non stai progredendo in carriera, quindi non puoi capire”. Potrà sembrare rude, ma è l’unico modo per zittire chi se ne esce con frasi del genere.
Ciao gloria, sì, si è trattato di un errore del sistema che lo ha messo in spam automaticamente, Ora lo abbiamo approvato manualmente, ti ringraziamo per la segnalazione e ci scusiamo per il disguido.
Ciao gloria, grazie del suggerimento. Ne parleremo!
E’ molto simile a quello che dicevo io: mi accusano di non essere madre perché ho un solo figlio e le frecciatine delle donne che ne hanno avuti due/tre non mi hanno risparmiata.
Ad una, all’ennesima volta che mi ripeteva “eh ma tu non immagini, ne hai uno solo” ho detto “non ho colpa se non ho altri figli. Hai idea di quanto riesci a ferirmi ogni volta?”.
Si è scusata e ha detto che non aveva idea! Ma pensa prima di parlare, diamine.
Fai bene ad aspettare di sentirti risolta. Pochi immaginano che i figli tirano fuori tutti i problemi e tutto ciò che di irrisolto abbiamo. Meglio crescere, sentirsi appagati e sereni e poi, se davvero lo si desidera, si possono fare figli.
Non ne faccio nemmeno una questione del lasciarli o meno mentre si è al lavoro: si possono lasciare ai nonni, al nido, in mani sicure per le ore di lavoro ma deve essere il genitore a volerlo, non i parenti.
35 anni , non mi piacciono i bambini e solo l’idea di averne mi agghiaccia …ci sono donne che hanno l’orticaria solo all’idea
Concordo sul fatto che i figli si fanno se si vuole, non perché si deve. NOn concordo quando, all’estremo opposto, si punta il fatto che mamma vuol dire no carriera, non realizzarsi, non viaggiare etc.
Non farei questa equazione. Conosco donne che sono madri e riescono in questo (io stessa fino a tempo fa), così come ci sono altre che non sono interessate e viceversa, donne che pur non avendo figli non si impegnano nel mondo del lavoro.
Relegare in schemi prestabiliti (che sono gli stessi su cui si fonda il concetto di fattrice) il ruolo di una donna, o madre, o lavoratrice, è pericoloso e ci fa tornare indietro nel tempo e avvalora la tesi secondo cui le donne o stanno a casa a fare le mammine o sono donne indurite che pensano solo al lavoro.
Mentalità italiana, sì per certi versi (ma anche in certe zone rurali degli USA o di altri Paesi) ma va combattuta a prescindere. Voglio un figlio? Ok ho il diritto di provare ad averlo. Non lo voglio? Ok ho il diritto a non volerlo. Indipendentemente dal fatto che lavori, che sia in carriera, che viaggi, che studi o meno.
ecco, rispondo sulla tua scritta che mi pare molto vicino alla mia.
Io ho vissuto senza padre dall’età di 6 mesi, per cui so cosa vuol dire crescere senza un padre ( abbastanza difficile). Da grande, mi sono promessa di sposarmi e poi avere figli, ma tra una cosa e l’altra sono arrivata alla soglia dei 40 anni. Quando finalmente ho trovato la persona che x me è la più importante della mia vita, ho detto ok, adesso ci siamo…..decisione presa da entrambi….ma!!!!…….non ho fatto i conti con la mia tiroide, che soffrivo già da qualche anno. Adesso sto bene dopo 10 anni di trattamento, ma il mio TIC TAC e scaduto. Ormai ho messo il cuore in pace 🙁
Mi sa che tante che hanno risposto qui sotto sono del tuo stesso parere … compresa me.
Abbiamo abbastanza adesioni per fare una pagina facebook analoga e opposta alle mamme pancine? Non so chiamiamola “uteri inutilizzati” e inventiamoci un po’ di riti hahhaha
A me è successa la stessa cosa poco più di un anno fa. Non sto neanche a dirti quanto è doloroso perché in questo momento lo sai meglio di me, ma ti lascio questo commento per dirti di tenere duro perché guarire da una ferita affettiva si può. Un anno fa non sapevo nemmeno dove sbattere la testa e non riuscivo a fare programmi che andassero più al di là di un paio di giorni…ma piano piano sono rinata e ora sto di nuovo bene. Ti abbraccio e ti mando un enorme in bocca al lupo! 🙂
Purtroppo fra donne le critiche non si risparmiano. Siamo le prime a darci addosso.
Così come succede che ti dicano frasi “non hai figli, non puoi capire” oppure (ciò che capita a me) “ne hai solo uno, che ne vuoi sapere”, ci sono le frasi a rovescio, proprio da chi non ha (perché non può/non vuole o altro) figli.
Ricordo anni fa, una cena con una coppia di nostri amici che vedevamo di tanto in tanto. Sposati un paio d’anno prima di noi, non hanno figli: non ho mai fatto domande, per questioni di rispetto (per me sono questioni intime).
A questa cena, con altre coppie (con/senza figli) si parla di attività sportiva in generale, peso, etc.
Premesso che fino alla nascita di mio figlio ho fatto molto sport (ogni giorno, due volte al giorno), poi sono iniziati molti guai (salute mia, difficoltà economiche, salute di mia mamma, ulteriori difficoltà economiche e la mia depressione)
Questa “amica”, con lavoro part-time, una situazione agiata, inizia a criticarmi e dopo più di un’ora di discussione termina con la frase “beh, è perché non vuoi che non vai in palestra. Mia cognata ha due figli e ci va. Li lascia alla baby sitter e trova il tempo. Sei tu che non vuoi e quindi prendi scuse”.
Non prendevo più il mio compenso regolarmente, ero sotto medicinali per una brutta depressione e mia mamma, malata da 4 anni stava morendo di cancro.
La cattiveria femminile è sorprendente.
Sei grande……vai avanti…..non ti curar di loro
Io ho 28 anni e sono fidanzata da 8 anni. Il mio ragazzo lavora ma io sto ancora studiando e lavoro saltuariamente. Vi sembra il momento di sposarsi e fare figli? No, ma mia suocera non lo capisce. Vuole diventare nonna e mi sta rompendo le ⚾⚾da anni! Il suo scopo è crescere i suoi nipoti ( non li considera proprio miei figli) come se fossero i suoi bambolotti. Non so neanche se voglio avere dei figli, amo i miei nipoti e lavoro con i bambini da 11 anni ma mi spaventa diventare madre. Forse perché sono una figlia non voluta, nata per caso quando i miei genitori avevano 41 e 51 anni e avevo già 2 figli più grandi. Anche i miei fratelli sono stati concepiti per obbligo, perché 40 anni fa era impensabile non avere figli, ma ci hanno cresciuti senza amore. Non vorrei mai fare lo stesso sbaglio che hanno fatto i miei. Se non avrò un forte desiderio di maternità e non avrò le condizioni economiche adatte, non farò figli. Non voglio che altri bambini si sentano indesiderati come lo sono io
ci sto! Approvo il progetto XD
Hai ragione, a mio marito a parte le pressioni di far figli in generale perché sono secondo i suoi genitori fanno la famiglia, spronano a far figli maschi per poter are avanti il cognome. Come se si potesse scegliere il sesso. Oltre al fatto che secondo la loro mente, i figli vengono a comando ovviamente.
Penso che molte delle coppie a cui ti riferisci abbiano ceduto alle pressioni da parte della famiglia e della società in generale che ti impone di fare figli. Credo che in Italia sia ancora un retaggio della religione Cattolica che vede l’unione di un uomo e una donna principalmente come mezzo per fare figli e non fine a se stessa, è un concetto molto più radicato di quello che si pensi … Anch’io ho subito molte pressioni da parte di mia mamma che non riusciva a concepire il fatto che non volessi figli, insomma per lei avevo per forza qualche problema e allora domande su domande fino alle accuse aperte tipo “sei succube del tuo compagno” oppure additando una mia coetanea sposata e con figli ” ti faccio solo notare che lei ha fatto le cose per bene”. Alla fine ho dovuto mettere bene le cose in chiaro dicendo che se mi riteneva così poco intelligente e meritevole non solo non avrebbe avuto nipoti, ma alla fine avrebbe perso anche una figlia. L’ho fatto con il cuore pesante, ma non ce la facevo più a tornare a casa e sentirmi dire queste cose, fortunatamente ha capito come mi faceva sentire, se non ancora del tutto la mia decisione e ci siamo riappacificate subito.
ecco su questa ti rispondo con la frase di mio marito che e medico (neuropsichiatra) 🙂
Ci si rende conto di quanto sia difficile crescere un bambino con sindrome di Down, oppure autistico…etc? c’è gente che decide di sacrfficarsi per loro (bravissimi) ma anche no, che non hanno questo corraggio, forza, soldi….
Perchè la gente deve per forza giudicare sempre?
ciao
Questa l’hanno detta anche a me.. eh vuol dire che non sarà mai il tempo giusto, che ti devo dire!
La gente non pensa, punto. Anche perché non sai quanti bambini vedo in giro che sono mal voluto ma i genitori vengono accettati dalla società perché hanno fatto ciò che si deve. Beh, io non so se sono più brave persone quelle che come pecore seguono la società e fanno le cose controvoglia o quelle persone che fanno le cose che sentono e sono controcorrente.
Ahahah il nome è una meraviglia!
Appunto, manco sanno tenersi dietro e non riescono a far nulla, ma devono dirlo a me cosa fare.
Avevo 28 anni, ero sposata da poco e nemmeno il tempo di riprendere il vestito da sposa dalla lavanderia che al lavoro era tutto un coretto di “e un bimbo quando lo fai? “. Sai che palle! io proprio non ne volevo sapere manco morta di fare figli. Anzi i bimbetti non mi garbavano proprio. Poi sono cambiate le cose, ci siamo trasferiti all’estero e abbiamo deciso di provarci. E ora adoro la mia rospetta.
Comunque il pezzo meglio fu mia suocera. Dalla parte di mio marito la famiglia è numerosa, mio suocero ha 3 sorelle e tutte hanno 2 figli. Tutti i suoi cugini anno almeno uno se non due figli. Insomma, quando naque la più piccola, un anno prima della mia, mia suocera disse ” eh noi siamo sempre a fare regali agli altri, voi di figli non ne fate e a noi di regali non ne fanno! “
L’altra versione della stessa frase è “quando non ci pensi, arrivano”. Praticamente sono convinti che il pensiero sia un contraccettivo.. pensa te, fino a un anno fa non li cercavo e se avessi saputo del pensiero come contraccettivo, sai quanti soldi e quanto inquinamento in meno avrei risparmiato invece dei preservativi? LOL!
Sinceramente, per quanto alcune domande siano davvero odiose e indelicate credo che “domandare sia lecito”, senza fare un caso di lesa maestà per ogni cosa, un conto è una frase infelice, un conto è fare le permalose.
Io me la prendo solo quando qualcuno cerca con insistenza di convincermi di qualcosa, le domande non mi danno problemi, dipende poi da come sono poste, chiedere “vorresti dei figli?” è diverso da “dopo tutti questi gatti/cani/tartarughe/pesciolini a quando i bambini?”, quello è offensivo, perché presuppone tu sia una gattara/canara/tartarugara/pesciolinara fallita o una cosa del genere.
O le frasi infelici su quanto tempo libero hai tu e quanto sei spensierata, come se chi non ha figli facesse una vita facile e paradisiaca, quelle son le cose da non dire.
Ma se una domanda è fatta in buona fede, perché offendersi o fare le bisbetiche? e se anche avessi qualche problema e fossi sterile, che colpa ne ha la persona che mi fa una domanda? che ne può sapere della mia cartella clinica, sarà mica il mio medico? e dovrebbe astenersi dal farmi domande perché ci potrei restare male? allora viviamo in mondo di taboo dove non è mai lecito fare domande personali.
Metti che domandi “lo vuoi adottare un cane o un gatto?” a una persona allergica che vorrebbe ma non può. Suvvia, un conto è essere maleducate, un conto è fare una semplice domanda. Che società permalosa che siamo.
Credo che il punto sia rispondere per le rime. Ho imparato per esperienza che la vera soluzione è fare vergognare queste persone per quello che dicono. Mi dici una cattiveria? Ti rispondo a tono e cerco di metterti in imbarazzo, anche (e soprattutto) se ci sono delle altre persone che ascoltano.
Oddio, i nazi-sportivi che ti accusano di non avere voglia e cercare scuse, sono una categoria tremenda. Ma complimenti alla signora per la sensibilità delle sue sparate. Ma se pure fosse vero che una non va perché non ha voglia…a te che te frega? incredibile.
Non mi sorprenderei se scoprendo della tua situazione abbia preferito evitarti piuttosto che “abbassarsi” a chiedere scusa. Gente così quando capisce di averla fatta grossa preferisce scappare anziché mostrarsi civile (non dico empatica…voliamo basso).
AHAHAHA veroooo
si esatto….essere responsabile non va bene, per i figli l’incoscienza domina, vanno fatti senza pensare!!
A me personalmente da fastidio che la gente si impicci negli affari di casa mia, che siano sconosciuti o no.
E poi vedo queste scelte molto personali, perché devo sentirmi obbligata dalla società a fare qualcosa che a me non va? E poi, metti che non possa avere figli, tu dici che la gente non conosce la mia cartella clinica e ci sta, ma perché comunque a loro deve interessare se io figlio o no?
Ad esempio, io ho scelto di continuare la scuola con l’università e poi la specialistica ma c’è chi ha scelto di non proseguire gli studi. Per me è assurdo che gli venga rivolta la domanda “perché non studi?”: saranno affari suoi! Ecco, la domanda che può essere innocente come lo studio, per me comunque diventa rognosa, io pretenderei se potessi, che ognuno facesse gli affari propri. Anche perché poi sono quelli che “vedono la pagliuzza nel tuo occhio ma non la trave nel loro”.
Non so, non ho più cercato contatto, anzi! Ero già devastata di mio a causa dei problemi che mi schiacciavano ed ero passata (io che amavo fare sport) da 40 a 65 kg, che ero infelice, triste.
E’ stata talmente dolorosa e brutta la serata che sono tornata a casa piangendo. Ho evitato per anni queste cene lasciando andare solo mio marito. Ho ripreso pochi anni fa e le sto volutamente alla larga, rivolgendole un saluto freddo e distaccato. Mi ha ferita tantissimo.
Sì, peccato non sia stata capace. Ora sono molto più corazzata (essendo più vecchia)
Applausi! Io vorrei taaaaanto la risposta pronta ma mi viene solo dopo che mi hanno già inferto la domanda..
Occhio, però, che a mettere su due piani diversi la maternità e la carriera e i viaggi, fai esattamente ciò che critichi negli altri.
“Mamma=reclusa disoccupata” è la stessa equazione di “Single=emancipata lavoratrice viaggiatrice con tanti interessi e una personalità interessante”.
meno male che nel mondo reale lo schema non è così rigido.
Sono del medesimo parere. Non cadiamo nel tranello di incastrare noi stesse in stereotipi voluti dall’esterno.
Possiamo e abbiamo il diritto di essere come vogliamo single, accompagnate, madri non madri, lavoratrici, casalinghe (che sempre lavoro è)…
Nemmeno io ho proseguito gli studi e non mi offendo per la domanda che mi viene fatta.
Perché alla gente deve interessare se ho figli o se ho studiato? per lo stesso motivo per cui io guardo un documentario: curiosità.
Non è che mi cambia la vita sapere a che velocità corre un ghepardo, ma perché non dovrei chiederlo o volerlo sapere?
Nemmeno mi cambia la vita sapere che lavoro fa il mio interlocutore ma perché non dovrei chiederlo o avere questa curiosità?
È diventata una colpa la curiosità?
Per me, finché la domanda è educata e non mi fanno prediche, va bene.
Posso sempre rifiutarmi di rispondere, se non mi va bene.
Se l’interesse altrui mi da fastidio a prescindere, lo dico: “sono una persona riservata, non fare domande personali” o, come diciamo in Sicilia “cu ti desi ‘sta cunfidenza?” (chi ti ha datto questa confidenza), se sei il tipo che se ne freaga di apparire rude (e fidati che fregarsene è un bene, scoraggia gli invadenti).
per quelli davvero insistenti (mi sono capitati), mi giro e me ne vado, con chi è maleducato, non è maleducazione mollarlo lì.
Io ci sto! Cosa bruciamo sul terrazzo al posto degli assorbenti?
Ciao, ti capisco! Io ho grandi problemi (e lo so da quasi sempre) dovuti al fatto che i miei non erano/sono persone in grado di fare i genitori. Io non sono stata “cercata” (nemmeno mio fratello ahah) però non si può dire che non mi sia sentita amata (tant’è che il fatto che anche io fossi “un incidente” l’ho scoperto da poco… e loro avevano 30 e passa anni all’epoca, non 15). Però i miei sono le due persone meno adatte al mondo a fare i genitori… Non che siano genitori degeneri (buon lavoro, niente guai con la legge o violenze o cose strane ecc…), ma sono sempre stata convinta di essermi cresciuta da sola. Non mi hanno mai davvero sostenuto o aiutato, non mi hanno mai dato consigli su come comportarmi, non si sono mai interessati davvero alla mia persona, hanno solo imposto regole senza mai interessarsi a quello che mi passava per la testa, le cose peggiori che mi sono successe le ho superate da sola e loro quasi non si accorgevano nemmeno quando avevo problemi davvero gravi (per dire… un giorno muore all’improvviso il mio migliore amico e non si sono minimamente mostrati interessati a come mi sentissi, non mi hanno mai chiesto nemmeno come stessi…).
E’ strano da dire ma a livello personale mi hanno insegnato davvero poco e niente… penso sempre che è un miracolo che io e mio fratello siamo cresciuti così “bene”… forse ci hanno trasmesso di più i nostri nonni, non so.
Voglio bene ai miei, non fraintendetemi, in realtà non ci è mai mancato niente di materiale (anche se purtroppo nn siamo ricchi eheh)… è brutto da dire ma io voglio essere – se mai sarà – un genitore COMPLETAMENTE diverso da loro.
Se vogliamo basarci sul livello di schifo delle pancine, come minimo con gli assorbenti bisogna costruire “sindoni” o altari… per festeggiare l’arrivo del ciclo! 😀
Come la pancina che conserva in una cornice il ritaglio del lenzuolo macchiato della sua prima notte di nozze… ahaha
Per fortuna la mia famiglia e i miei amici mi stanno molto vicino altrimenti non ce la farei senza di loro. Spero solo passi in fretta
Ovviamente i bambini … hahahaha!
Si e tanti, tantissimi preservativi facciamo i palloncini tipo feste di compleanno complete di torte a base di pillola contraccettiva
(premetto che la penso come te @cliomakeup-e1e44faea7e7cd0216b2191f95324fa2:disqus)
Io ad esempio non ho fatto la specialistica perché non avevo soldi (la mia era una facoltà con obbligo di frequenza e orari che non permettevano assolutamente di avere un lavoro decente) e avevo problemi con i miei da sempre, quindi la cosa che desideravo di più al mondo era andarmene finalmente di casa.
Sinceramente mi scazza non aver continuato a studiare, ma proprio tanto, ne avrei prese anche altre 10 di lauree… Ma purtroppo non avevo le possibilità per farlo, non avevo soldi, né una famiglia che mi sostenesse alle spalle (nel frattempo, poi, è arrivata la crisi e i miei si sono ritrovati in una situazione non felicissima), e per cambiare l’ISSEU (quindi la fascia in cui rientravo per le tasse universitarie, calcolata con il reddito dei miei) avrei dovuto aspettare più di 2 anni… quindi il tempo di una specialistica!
Io il primo anno di triennale -sempre per problemi coi miei- guadagnavo 50 euro a settimana con un lavoro in nero/sfruttamento e ho dovuto sborsare 2.000 euro per pagarmi l’uni (ovvero tutti i miei risparmi)… roba che quando mi è arrivato il bollettino con la cifra da pagare, per poco non mi veniva un infarto!!
Morale: quando mi chiedono perché non ho fatto la specialistica/il dottorato/il corso tal dei tali/l’Erasmus mi girano le palle a mille… Perché non è sempre tutto facile e soprattutto non voglio parlare di questi problemi con tutti quelli a cui viene in mente di chiedermelo! E se glielo spieghi stanno pure lì a contestare che non è possibile, che se non hai reddito ti aiutano con le tasse, che chiunque può studiare se vuole, anche senza soldi ecc ecc… (str**zate)
Che la gente si faccia gli affari propri!
Infatti, a prescindere dalle domande che danno fastidio o meno, il nocciolo della questione è proprio questo: il modo in cui vengono rivolte, che, per esempio nel caso dell’amica, è in buonissima fede, ma molto spesso sono proprio invadenti!
Ottimo modo quello di mollare lì il maleducato di turno 😉
Ti capisco, stessa situazione… quando le mie cugine hanno iniziato ad avere bambini, in famiglia hanno cominciato tutti a dire a me e al mio ragazzo cose tipo “voi sarete i prossimi”… senza considerare, tra l’altro, che la più grande delle cugine ha 12 anni più di me e l’altra 6… e io all’epoca ne avevo 23, parliamone…
nemmeno io me la prendo se mi fanno domande personali anzi sono in genere molto aperta parlo tranquillamente della mia vita è anche così che si fanno le amicizie e si conoscono le persone dimostrando interesse per la persona cui stai conversando no? Però tutte le santissime volte che mi chiedono “hai figli?” e rispondo di no, mi chiedono “come mai?” e comincia a diventare un filino invadente perchè ci possono essere varie ragioni non sempre piacevoli da esternare e quando una persona non elabora, se sei delicato di sentimenti lasci perdere. Al mio terso “perchè non ne voglio” che dovrebbe una ragione logica e sufficiente, è automaticamente come se avessi sputato su Gesù Bambino, parte una raffica di domande per cui mi trovo a dover giustificare o spiegare le ragioni della mia scelta e generalmente mi dà fastidio. Il meno che mi viene risposto è un incredulo “ma dai”. Le persone che mi hanno risposto “ah nemmeno io” sono diventate immediatamente mie amiche.
questo l’ho letto solo adesso, vuoi ridere una mia amica ha fatto proprio così dopo la battuta sarcastica della suocera … ha comprato un cane (principalmente perchè davvero ne volevano uno era già da tanto che ne parlavano) e ora gli dice “vai dalla nonna…”
Caratteri diversi.
Poi comunque una cosa è la curiosità della velocità a cui corre un ghepardo, un’altra la curiosità morbosa elle persone di sapere come va la tua vita.
Aggiungerei il tipico (me l’hanno detto già in due) “Ma dovete avere un sacco di hobbies! Non avete figli, dovete avere un sacco di tempo libero!” (e invece no, perchè sono una partita IVA, ma non l’ho mai fatto pesare a chi ha ricevuto il lavoro dai genitori tramite conoscenze e spintarelle). Oppure l’invitarmi a casa loro per le cinque di pomeriggio, io mi presento puntuale, e loro mi fanno notare che hanno appena finito di pranzare e devono ancora riassettare.
Non comprendo mai l’espressione “sei egoista perché vuoi continuare a fare ciò che ti pare”. Sì, e quindi??? É un tuo problema? E tu che hai figliato per “non rimanere da sola”, sei altruista invece??? Scusate, ma dovevo proprio sfogarmi!
Io troncato la cosa sul nascere, dopo il lavoro in genere ho sempre qualcosa in programma, scusa ma non posso ho appuntamento con il personal trainer, lezione di pilates, biglietti per il teatro/opera/balletto, cena con le amiche, cena romantica o al limite ho in programma una maratona di Grey’s Anatomy in compagnia di Ben & Jerry scusa ma proprio non ho tempo, sai ho tanti impegni, no questo weekend sono via … ho fatto capire che se c’è un sincero bisogno sono sempre disponibile, ma non perchè non ho figli da accudire non ho di meglio da fare. Mi fa ridere che una delle accuse più frequenti sia quella che le donne senza figli hanno tempo di divertirsi e di fare tutte le cose che ho elencato sopra poi pretendono che lo passi al lavoro coprendo per loro perchè tanto non hai di meglio da fare.
Questa dell’egoismo mi fa incavolare tantissimo. Ho un’amica, che per me è una sorella, che spesso viene giudicata (anche dai fidanzati suoi, e pure mio marito sigh!) egoista. Perché? Perché non vuole figli, non vuole una convivenza. Io, che la conosco, so le ragioni che la portano a pensarla così, e la capisco moltissimo.
Non è egoista, eppure viene considerata tale.
Lei la prende filosoficamente ma a me sta cosa manda in bestia.
Più che giusto. Ognuno ha i suoi impegni extra lavorativi: chi la recita del figlio, chi un concerto, chi una cena con i figli, chi una cena con il compagno o le amiche.
Sono tutti impegni sacrosanti e vanno rispettati.
A parte tutto, nella questione figli il portare avanti il cognome mi sembra un fatto davvero secondario. E se volessi darglibil cognome della mamma?
Esatto! Considera poi, che l’essere umano è in continuo cambiamento pertanto cambiano nel tempo priorità pensieri e opinioni.
Mah…secondo me la sfera privata non andrebbe abordata mai se non in contesti molto particolari e in situazioni di chiara intimità. Se io ho voglia di parlarne ne parlo, altrimenti ci sono mille argomenti alternativi di cui si può discutere senza ficcare il naso in soggetti che possono rapidamente diventare offensivi o fonte di malintesi. Se una persona mi racconta le sue scelte in materia di figli, io sono libera di parlarle delle mie ma se cambio argomento é chiaro che non voglio che mi si facciano domande al riguardo. E non vale solo sull’argomento famiglia, ma in ogni ambito….vita di coppia, salute, lavoro etc etc…
Festa di famiglia, diversi anni fa, estate, fisico a mela e un vestitino che evidentemente era attillato più del dovuto. Ben due persone mi toccano la pancia facendoci le congratulazioni per il lieto evento. Retroscena : avevo appena scoperto che avrei dovuto subire un intervento chirurgico complesso che avrebbe rimandato tutti gli eventuali progetti di maternità di almeno un paio di anni nella migliore delle ipotesi. Risultato : sono scoppiata a piangere in bagno di nascosto.
L’unica cosa di cui sono fiera é che prima di crollare sono riuscita a rispondere per le rime e ancora adesso si scusano per la gaffe. Ma il dolore che mi hanno dato ci ha messo tempo a rimarginarsi.
Più che altro un fattore arcaico. Manco fosse un re di una monarchia maschilista dove solo i figli maschi salgono al trono.
La cattiveria non ha fine.. spero che tu ti sia ripresa e l’interventi sia andato benone.
L’associazione peggiore è quando ti dicono in unica frase:”Sei,sposata, hai figli o vivi ancora con i tuoi” giusto giusto tanto per non sentirti una cacca, con aggiunta di come mai? Magari non sono affari tuoi visto che ti conosco da 2 min. Oppure se superi i 30 e sei single ti guardano come se avessi la lebbra….
Scusate Team, ho pubblicato due commenti ma mi esce l’avviso che sono in attesa di moderazione.
Siccome mi capita quando scrivo commenti abbastanza lunghi, è proprio la lunghezza il problema?
È capitata più o meno la stessa cosa anche a me, ma “l’impicciona” era una signora anziana a me sconosciuta… Ed eravamo in chiesa… Dire che mi sono cadute le braccia è poco!
Esattamente, genitori solo con regole e nessun interesse alla tua persona. Clap clap
Sono passati tanti anni ma anche per noi è stato così
Che bello che sei a Milano, chissà una volta ti vengo a salutare passo spesso…mai dire mai!
Per come sono fatta io, mi puoi chiedere “studi?”, “hai figli?”, “sei sposata?” ma non mi sembra carino chiedere il perchè. La gente dovrebbe arrivarci che sono fattacci propri i motivi per cui si è in una certa situazione, soprattutto se non sono i miei migliori amici a chiedermelo.
Premetto che io non sono una persona permalosa e, a meno che una cosa non mi faccia soffrire, non ho problemi a rispondere a nessun tipo di domanda. Ma io sono io, e non tutti sono me!per una donna che magari non riesce ad averne, sentirsi dire ogni due colleghi “ma il bimbo a quando?” È psicologicamente ed emotivamente stressante ed ingiusto!
Non si parla di argomenti generici, non credo che parlare di ghepardi destabilizzi nessuno ahah mentre parlare di cose intime Sì. Per questo io penso che a meno che non si abbia con una persona una confidenza tale da sapere cosa puoi o non puoi chiedere, sarebbe sempre meglio evitare di fare domande troppo intime a persone che conosciamo superficialmente 🙂
La cosa buffa è che può capitare un figlio, come il mio, che vorrebbe anche cognome materno e lo chiede con insistenza da circa 5 anni!
Ho 20 anni, non ho il ragazzo e questa domanda dato i contesti che mi caratterizzano non mi è stata mai posta. Posso però capire come ci si possa sentire. Questo perché purtroppo nei confronti della donna sono attribuiti spesso troppi stereotipi. Come se il nostro percorso di vita debba avere delle tappe stabilite, che se non compiute ci rendono incomplete. La domanda che mi viene posta frequentemente è: “Perché non hai il fidanzato?” Beh si… a 20 anni è possibile non avere il ragazzo! Non vedo perché debba accontentarmi solo per la paura di non seguire quel processo prestabilito o di rimanere sola. Insomma donne fate ciò che sentite, non è avere un uomo o un figlio che vi rende tali! Lo si è anche senza! Ognuno è libero di fare le sue scelte e proprio per questo possono non essere condivisibili. L’importante è sentirsi realizzate!
A me spiegazioni non le chiedono nemmeno i miei amici più cari perché ho la fortuna di averne trovati con buonsenso.
Ho quasi 43 anni,da poco più di un anno una situazione sentimentale stabile e da settembre ho la fortuna di fare il lavoro che ho sempre desiderato, anche se ho dovuto cambiare città (per cui mi sembra di avere una vita ancora un po’ “precaria”). Non ho figli e non per mia scelta: ho sempre desiderato, io che sono figlia unica, avere una famiglia numerosa, ma la mia vita è andata per un altro verso. Ho sofferto molto per questa cosa, soprattutto tra i 36 ei 40 anni quando molte delle mie amiche dell’epoca hanno iniziato a mettere su famiglia e fare figli e io continuavo ad essere,ai loro occhi, quella che pensava a divertirsi mentre, nella realtà, passavo la maggior parte del tempo a sentire il tic-tac del mio orologio biologico che, inesorabilmente, andava avanti. A questo si aggiungevano le continue, inesorabili “richieste” di mia mamma su quando le avrei dato un nipotino con relativi commenti delle sue amiche… Generalmente “sviavo” e lasciavo cadere il discorso, finchè, arrivata a 40anni ho sbottato dicendo, almeno a lei, quanto già fosse doloroso non avere avuto figli e di mettersi l’anima in pace visto che mi ero data quell’età come limite massimo.
Ho impiegato tempo per accettare la cosa e capire che una donna può sentirsi “completa” anche concentrandosi sulla realizzazione di altri sogni (diversamente da quelli che erano i commenti delle amiche dell’epoca…) e da allora ho finalmente trovato un po’ di serenità e molte cose (vedi inizio post) sono evolute positivamente. Ora non fa più “male” sentirsi rivolgere certe domande, riesco a rispondere con serenità e, anche se so che molte donne hanno figli anche ben oltre i quaranta, io , per quanto mi si dica che dimostro meno della mia età, mi sento “vecchia” per la maternità e mi “spaventa” il pensiero.
E’ stato molto bello leggere i commenti che ho trovato sotto al post per la sensibilità che si trova in molti di essi riguardo ciò che spesso c’è ditro a scelte che si fanno (che sia una maternità o lo studio o qualsiasi ambito della vita privata)
un abbraccio a tutte*
PS nel frattempo mia mamma è tornata all’attacco chiedendo ora anche al mio compagno di “farle un nipotino”… io l’abbraccio e le dico che se proprio vuol prendersi cura di qualcuno, di pensare alla mia gatta (che già vizia abbastanza!!! 🙂 )
Non sempre funziona, anzi, se trovi le “invasate” Non vedono altro che la loro ragione. Tutto ciò le circonda non vale nulla. Esistono solo loro e il loro bimbo. La indifferenza per le insistenti la migliore arma.
Leggerti mi ha ricordato sentimenti simili. Non posso certo paragonarli ai tuoi, non ne ho il diritto. Ho un figlio e, nel periodo in cui ho cercato il secondo (anch’io il limite che mi ero data era di 40 anni) ho sofferto vedendo chi aveva già il secondo, il terzo. Ho sofferto per i commenti che mi uccidevano “se lo si vuole il secondo figlio arriva”. Ed invece…
Ora sono contenta così. Sì una donna può essere completa e realizzata in mille altri modi.
Sii felice, te lo meriti.
Un abbraccio forte cara, immagino cosa tu stia passando. A me è successo 3 anni fa e adesso finalmente posso dire di stare benissimo! È stata davvero dura ma il tempo guarisce tutte le ferite.
Ps. Fai tutto quello che ti fa stare bene, ti aiuterà a sentirti viva e ricorda che siamo noi stessi la persona con la quale passeremo la nostra vita tanto vale amarci fin da subito!
Brava! Ho un ricordo orrendo di amiche che, quando avevamo circa 21-22 anni, erano disperate perché non ancora fidanzate.
La vita non è un programma prestabilito. Non sappiamo dove ci porterà e se sarà meglio o peggio per noi.
Mia nipote ha 24 anni, è una ragazza splendida, felice, che sta realizzando il suo sogno. Non è sposata/fidanzata/in procinto di…eppure è la creatura più felice e splendida che ci sia.
Ciao Cinzi, non sono d’accordo sul fatto che tu non ne abbia diritto: una cosa che ho imparato è che qualsiasi cosa ci tocchi, anche quelle che agli occhi degli altri possono sembrare delle “piccolezze”, sono importanti per chi le vive. Tutto quel calderone di emozioni (frustrazione, inadegutezza, tristezza, etc.) che ho provato erano probablimente simili alle tue,indipendentemente dal fatto che tu avessi già un figlio. Tra le tante amiche, una delle poche che non mi ha mai fatto “pesare” il mio status è proprio una che ha due splendidi bimbi, ma arrivati con un po’ di difficoltà. La cosa importante e aver trovato una strada che ci abbia comunque (ri)dato serenità… Un abbraccio*
Ecco. Secondo me incominciano a sragionare…. gli parte proprio la brocca.
Grazie per il consiglio. Lo seguirò sicuramente
Grazie per il pensiero, sì, il peggio é alle spalle !
Più o meno a me è successo lo stesso. So che mia madre mi vuole bene a modo suo ( mio padre non ama nessuno oltre se stesso), ma davvero non capisce che i figli hanno bisogno di amore e sostegno, non ci arriva. Forse perché anche lei ha avuto dei genitori molto freddi, soprattutto mia nonna, e io ho paura che questa cosa si ripeta e che anche io mi comporti così con i miei figli
ti capisco… pensa invece che tutti e 4 i miei nonni erano persone molto affettuose e aperte mentalmente per l’epoca (tranne forse il papà di mio papà che era un po’ più “freddo”, ma mai quanto mio padre, infatti i suoi due fratelli sono diversissimi da lui!)… Io mi sono sempre chiesta come hanno fatto a “uscire” due persone così da genitori che erano totalmente l’opposto (mi viene da dire che i miei nonni come genitori erano molto meglio…). La mia nonna materna era una persona straordinaria, una donna forte che non si è mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno, affettuosa, simpatica, non si è mai lamentata di niente anche quando era malata, tutti le volevano un gran bene… Mia madre invece è l’opposto, è debole, si lamenta di tutto, si fa mettere i piedi in testa da tutti e già da un pezzo ho iniziato io a sostenere lei invece del contrario… Mistero!
Comunque anche io ho una gran paura di diventare come i miei, e mi fa strano quando il mio ragazzo dice che se lui dovesse scegliere due modelli genitoriali, sceglierebbe proprio i suoi genitori…
Magari noi saremo diverse dai nostri genitori. Penso che influisca molto anche il partner. Mia madre prima di sposarsi ha cresciuto 2 mie cugine fino a circa 8-10 anni, perché sua sorella lavorava in Germania. Loro descrivono mia madre in modo molto diverso da come la conosciamo io e i miei fratelli. Dicono che era molto affettuosa con loro e ancora oggi, (nonostante vivano a 800 e 1000 km da noi con marito e figli ed abbiano quasi 50 anni) non passano una settimana senza chiamare mia madre e si confidano più con lei che con mia zia. Forse mia madre se avesse sposato un uomo diverso sarebbe stata anche una madre diversa, o semplicemente quando si occupava delle mie cugine era più giovane e quindi aveva più pazienza, non so
Ode al Team!!! Avete riassunto perfettamente tutti i commenti sgraditi che mi sento sempre rivolgere. Darei una testata a tutti come nella foto sopra! 🙂
Argh. No io non l’adoro per nulla perché non la trovo democratica. O sei ricco o Almeno guadagni bene o ci vivi male (te lo dico da persona che ha lasciato casa sua vivendo in più regioni molto meglio che in Lombardia purtroppo..) Però certo è la capitale economica e quant’altro..
Sei troppo educata a parlare di aria.. come ho scritto altrove l’unico modo per non ricevere queste domande è rispondere tipo “sisi guarda.. se i pannolini li compri tu e dai una mano non ci sono problemi!”
“Andata via DA Milano” e io avevo letto A Milano.. Scusa il problema era leggere al volo da cellulare! Ciauz a presto
Ah ecco allora non è solo mio il problema eheheh peccato perchè avevo scritto un bel po’ di cose e ci tenevo avere un confronto con voi altre ragazze del blog 🙁
Vuoi sapere un caso assurdo?
Ho chiesto a un amico quale fosse il suo colore preferito.
Domanda innocente, come quella del ghepardo, giusto?
Beh, mi ha risposto “ma io sono daltonico”.
Quindi sì, inteoria ci sarebbe differenza tra domande intime e domande generiche, ma nei fatti anche quella che tu credi una domanda innocente, come la mia domanda sul colore, può essere un problema.
Ecco perché non mi faccio nessun problema a fare e ricevere domande: perché se dovessi stare a pensare “e se è celiaco e gli chiedo se gli piace la carbonara?” e robe così, tanto vale che smetto di parlare XD
Punti di vista differenti.
Guarda la penso proprio come te , ho la tua stessa età e alcuni miei parenti ridono di me perché non ho un fidanzato dicendo che rimarrò per sempre da sola , come se c’è una scadenza per averne uno, mah non ho parole
40 anni, piu di 2 che cerchiamo, visite, cure ormonali, ora penso.solo che se deve capitare naturalmente, bene, non me la sento.di girare sempre ospedali…vengo da una malattia autoimmune che fra i.33 ed i.38 non.mi ha concesso di provarci ( a dispetto delle mie amiche ho sempre desiderato.avere figli…le quali.appena hanno ” cambiato idea”‘sono.subito riuscite)…la cosa che mi.da piu fastidio e amarezza e quando dicono “ma tu non ci devi pensare” o ” quando smetterai di pensarci..!” Ma come fai a dire una cosa cosi…! Dopo che una.lo desidera e ci prova da ANNI…!!! Tra l’ altro da tutta gente che dopo.max 1 anno e’ rimasta incinta..! Ma che ne sanno…
Come ti capisco… soffro di endometriosi, ho avuto 2 interventi, 3 fivet e un aborto spontaneo quando pensavo di essere finalmente riuscita… adesso sono in pausa dai tentativi (sempre con fecondazione assistita) per una cisti endometriosica enorme…la maggioranza delle mie amiche è incinta del secondo e ci riescono appena decidono di farlo, e mi dicono non pensarci….!!!! Vorrei vedere loro…! Comunque ti sono vicina, teniamo duro!
A me lo chiedono spesso, anche “sconosciuti” (tipo il panettiere, la cassiera, il gelataio …) ho il seno molto grande e la maggior parte delle volte sono gonfia a causa dell’endometriosi e delle cure ormonali che mi hanno portato a dover ricorrere alla fecondazione assistita (che tuttora non ha ancora dato i frutti sperati)… beh, io non sono mai riuscita a rispondere per le rime… certe volte arrivo a dire “grazie” perchè non so cosa dire… bravissima quindi, sei stata grande!
Un grande in bocca al lupo per il percorso che stai facendo che so essere tosto !!
Che carina..! Un abbraccio, capiamoci fra di noi, va ..!
esatto!! anche io a 20 anni non ero fidanzata e mi chiedevano quando trovavo un ragazzo, quando mi sono fidanzata mi chiedevano quando ti sposi e ora che mi sono sposata mi tormentano chiedendomi quando avrò un figlio.. la gente non si fa mai i fatti suoi!!
anche io ho paura di diventare come mia madre, che a sua volta ha ricevuto poco affetto da mia nonna… spero che un giorno si spezzerà questa catena..
hahah 6 grande!! 🙂 ke idea geniale!! XD
è vero, è una cosa che ho sempre odiato: la mancanza di solidarietà femminile.. quando vedo le mie amiche che litigano le une con le altre soffro, perché se invece di criticarci a vicenda imparassimo a sostenerci e supportarci e a fare gruppo come fanno i maschi, noi donne saremmo di sicuro molto più forti!
anche io li odio!! ma dove sta scritto che devi ammazzarti di palestra tutti i giorni?? soprattutto se torni stanca morta la sera da lavoro!!
ti capisco, anche io ho attraversato un brutto periodo della mia vita perché soffro di attacchi di ansia e con le medicine ho preso circa 20 kg (da 51 a 71 e sono alta 1.63). ora che grazie alla psicoterapia sto migliorando e ho diminuito le medicine il peso sta scendendo lentamente. fregatene di quello che dice la gente, la loro è solo cattiveria gratuita, pensa solo alla tua felicità, perché te la meriti!! <3
a me una volta una signora del condominio mi chiese “da quanto tempo sei incinta”.. fece una gaffe pazzesca, perché io ero solo un po’ ingrassata.. inoltre ero sposata solo da un mese!
la zia di una mia amica invece continuava ad insistere chiedendomi quando facevo un figlio e io me ne andai sbattendole la porta dell’ ascensore in faccia! da quel momento nel condominio nessuno osa più farmi domande del genere!
ma la persona che più mi ha fatto soffrire è stata mia cugina. lei diventerà madre a 47 anni perché ha sempre dato molta importanza alla carriera, e io l’ ho sempre ammirata per questo. poi all’ improvviso, mentre io mi congratulavo con lei per la gravidanza, lei mi consiglia che devo “fare presto”… speravo che almeno lei mi avrebbe capita, visto che anche io tengo molto al mio lavoro e per il momento non mi sento pronta ad avere figli..
invece sono felice che mia suocera mi dice sempre che guarderà lei i nostri futuri figli, perché lavorando tutto il giorno so di poter contare sul suo appoggio!
posso farti un applauso? condivido ogni singola parola! nemmeno io desidero figli…cercano di farmi passare per “‘l’egoista,str***a ecc” ma la verità è che è come hai detto tu…sono una responsabilità troppo grande e metterli al mondo tanto per obbligo…non è per me! e poi siamo nel 2018, ormai la donna penso possa fare ciò che vuole…compreso avere figli ben dopo i 40 anni o decidere di non averne affatto! il difficile è riuscire a vivere ed essere felici secondo le proprie convinzioni e non seguendo per forza quelle imposte dalla società! (che prima o poi dovrà comunque accorgersi di questi cambiamenti e smetterla con gli stereotipi superati!)
*snort* che fastidio fastidioso! tra l’altro all’affermazione “non voglio figli” tutti si sentono in diritto di farti il terzo grado sul perchè e i percome… e guai a rispondere “non mi piacciono i bambini”, perchè se no automaticamente diventi la strega di hansel e gretel, che i bambini li adora, ma bolliti e serviti con salsa verde.
la parte più odiosa è che semplicemente non sanno accettare una scelta personalissima che non dovrebbe necessitare spiegazioni.
Ma certo che c’eri anche tu!
Ci sarebbe voluta una terapia familiare purtroppo
Nemmeno io ne voglio. Ormai ho 43 anni, ho una relazione stabile da 22 e non sopporto chi mi dice che sono ancora in tempo dando per scontato che non posso averne. Scusa ma se li volevo li facevo prima e non a 43 anni.
Voglia adesso di mettermi in ballo proprio no! Il perchè? Saranno ca..i miei no?
Sono come te a 43 anni! Ormai sono un caso perso.
Io arrivo a dire degli insulti verbali che sono irripetibili.
Io mi sfogo, e la gente, nonostante tutto ci rimane male….. e a questo punto, non risolverò la situazione, anzi la peggiorerò, ma posso girarmi e tirare un sospiro di sollievo. AAAhhhhhhhhh….. ho detto quello che avevo dentro!
Certe volte anche l’educazione può andare ca..re. Quando ci vuole ci vuole!