L’INIZIO DI UN NUOVO CAPITOLO NELLA STORIA DEI CAPELLI

Gli anni passavano, ma la comunità nera continuava a vedere nella tecnica del lisciare i capelli, un modo per avvicinarsi ai canoni estetici degli ex dominatori.

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Tra il 1960 e il 1970, un’attivista afro americana di nome Angela Davis, membro del gruppo rivoluzionario Black Panther, iniziò a sfoggiare con orgoglio i propri capelli afro. Questo fu un segno tangibile dell’emancipazione e dell’affermazione culturale della black comunity.

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Angela Davis ai giorni nostri



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Il mondo dello star system risultava diviso. Da una parte vi furono artisti quali Diana Ross o i Jackson Five, che nel tempo sposarono il look afro.

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Dall’altra altri interpreti, come per esempio la grande Tina Turner, sfoggiavano delle capigliature decisamente ammorbidite, dai richiami occidentali.

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Credits: lastov.land

“L’ADOZIONE DI CAPELLI ATIPICI POTEVA RAPPRESENTARE UNA RIBELLIONE O UN RIFIUTO DEI CANONI DOMINANTI” 

Altri sposarono lo stile dei rasta, reso popolare dall’artista Bob Marley e in generale dalla musica reggae e dalla corrente Rastafariana. I dreadlocks rappresentavano una distinzione dal punto di vista sociale e spirituale.

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LO SVILUPPO E L’AFFERMAZIONE DEL MOVIMENTO NAPPY

Agli inizi degli anni 2000 iniziò ad affermarsi con decisione, a partire dagli Stati Uniti, il movimento nappy.

ClioMakeUp-movimento-nappy-14-black-girl.jpgUn termine che per secoli aveva avuto un’accezione negativa, mutò il suo significato. Gli afro si riappropriarono con orgoglio della parola nappy considerandola come la fusione di due termini, Naturally e Happy, ovvero naturalmente felice.

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Credits: shutterstock.com

Le donne e gli uomini afro, iniziarono a prendere coscienza delle loro origini e radici che per molto tempo avevano dovuto ignorare. Iniziò quindi un percorso di accettazione e di amore verso i capelli e la propria persona.

Secondo il movimento nappy, che poi è una filosofia da applicare nella vita, non bisogna conformarsi a ciò che vogliono gli altri. Ognuno di noi è diverso ed è bello e prezioso proprio per questo.

ClioMakeUp-movimento-nappy-16-black-girl.jpgA rafforzare l’affermazione dell’ideologia nappy, vi furono anche le gravi conseguenze che colpirono diverse persone che fecero uso di prodotti stiranti. Parliamo per esempio di rossore, bruciore, chiome spezzate e sfibrate, o peggio, perdite consistenti di capelli e alopecia.

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Credits: hollywood.com

Molti afro, abbandonarono quindi, parrucche e prodotti chimici, per abbracciare lo stile naturale. Si sviluppò così anche il concetto di protective style, ovvero stile protettivo, varie trecce e acconciature fatte per proteggere il capello nella sua essenza. 

IL MOVIMENTO NAPPY OGGI

Una corrente partita inizialmente dall’America, si diffuse piano piano nel resto del mondo, toccando paesi come Francia, Inghilterra e anche l’Italia.

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Via @YouTube

Molte donne, eseguirono il big chop, ovvero tagliarono i capelli lisci ottenuti grazie alla stiratura chimica, per poter lasciar crescere i capelli naturalmente. Con l’affermazione di internet, si svilupparono diversi nappy blogs, nei quali le persone condividevano idee sugli hairstyle e suggerimenti sulla cura del capello riccio e afro.

ClioMakeUp-movimento-nappy-19-hair-care.gifÈ importante dire che ogni donna, soprattutto al giorno d’oggi, ha le proprie ragioni per sfoggiare una chioma naturale. Le motivazioni possono anche esulare dal mondo nappy. Alcune possono farlo per preservare i capelli dagli agenti chimici o per un gusto estetico, altre ancora per accettazione della propria identità.

I NAPPY NEL MONDO DI HOLLYWOOD

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Credits: nofi.fr

Come ogni corrente o tendenza, l’affermazione nappy è stata aiutata e incoraggiata anche dalla scelta da parte di diversi artisti di abbracciare lo stile naturale. Si veda per esempio il premio Oscar Lupita Nyong’o, la cantante Eryka Badu e Solange Knowles, sorella della celebre regina della musica Beyoncé.

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Certamente, non tutti portano i capelli naturali e non è obbligatorio farlo, ognuno infatti deve essere libero di esprimersi come vuole e crede. Ciò che è importante è l’ideologia che ha portato il mondo nappy. Sradicando il concetto imposto dagli altri che la bellezza avesse un solo e unico significato. Spingendo le persone di tutto il mondo ad amarsi e accettarsi per quello che veramente sono.

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Credits: rebelcircus.com

Indipendentemente dalla texture dei propri capelli, dal colore della propria pelle o dalla propria corporatura… La cosa importante è amarsi, abbracciando chi si è realmente! 😍

Se siete amanti di contenuti dal gusto un pochino più storico, ecco qualche post che potrebbe fare al caso vostro:

1) ALLATTAMENTO NEL MEDIOEVO TANTE CURIOSITÀ E CREDENZE INCREDIBILI

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3) MAKE UP NELLA STORIA I PRODOTTI PIÙ BELLI E STRAVAGANTI DI SEMPRE

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Ragazze eccoci giunte alla fine del post! Conoscevate il movimento Nappy? Amate la chioma afro o preferite le chiome fluenti? Eravate a conoscenza della storia e del significato profondo dietro a questo hair style?  Fateci sapere tutto nei commenti! Un abbraccio dal vostro Team!

7 COMMENTI

  1. Mi piace, mi piace l’idea del Nappy, naturale non vuol dire trasandate, ma prendersi cura di sè senza necessariamente cambiare….mi piace tanto!

  2. però purtroppo anche al giorno d’oggi riccio=sporco=disordine e liscio=pulito=in ordine.. e parlo dei ricci in generale, in tanti la pensano così, anche agli uomini alla domanda “Liscia o riccia” rispondono senza pensarci “Liscia”

  3. Adoro questo tipo di capello, certe volte penso che pagherei oro per averli cosi’!! la mia nipotina di 3 anni ha i capelli afro sembra di toccare una nuvoletta :3

  4. Invece io preferisco vedere un bel testone pieno di capelli ricci piuttosto di due peli lisci… Ah e lo dico perché io ho un gran testone di capelli non proprio lisci ma quasi…

  5. se non sono secchi e crespi si.. ma sono ingestibili a volte, e con l umidità è un dramma.. quelli lisci sono piu semplici da portare

  6. Senza dubbio!! Però appunto a livello di risultato io apprezzo di più una bella capigliatura folta e riccia 🙂

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