#4 L’OLIO DI PALMA È CANCEROGENO? SCOPRIAMOLO INSIEME!
Uno studio pubblicato nel 2016 dell’EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare) segnala anche che a temperature superiori ai 200 °C l’olio di palma sviluppa sostanze che, ad alte concentrazioni, sono genotossiche, ovvero possono mutare il patrimonio genetico delle cellule.
Tuttavia l’EFSA non ha mai chiesto il bando dell’olio di palma perché è difficile che concentrazioni pericolose siano raggiunte con la normale alimentazione.
L’EFSA è un’agenzia dell’Unione Europea che fornisce consulenza scientifica sui rischi della catena alimentare.
Inoltre nello studio si nota che negli ultimi anni il contenuto di queste sostanze nei prodotti industriali è drasticamente diminuito, grazie alle modifiche realizzate nei processi produttivi da parte delle industrie.
Credits: @y060.us
Anche altri olii vegetali sviluppano le medesime sostanze nocive, anche se in concentrazioni minori, con effetti negativi sulla salute.
Credits: @dieta10.it
#5 L’OLIO DI PALMA HA UN FORTE IMPATTO AMBIENTALE?
L’olio di palma ha un forte impatto sull’ambiente e la sua coltivazione (così come quella di altre piante da olio che potrebbero sostituirlo) è considerata poco sostenibile.
L’OLIO DI PALMA HA UN FORTE IMPATTO AMBIENTALE
Per produrre tutto l’olio di palma necessario all’industria alimentare, i Paesi produttori hanno sacrificato altri tipi di colture e talvolta anche abbattuto foreste tropicali per far spazio alle palme.
Dato che il prodotto è molto richiesto, anche se più per il suo uso come biocarburante che per l’uso alimentare, Paesi come Indonesia, Cambogia e Malesia stanno perdendo un patrimonio forestale unico e con esso la biodiversità dell’area.
Credits: @scoopnest.com
Inoltre i contadini più poveri convertono le loro colture in palme da olio, più redditizie ma poco utili per nutrire adeguatamente le popolazioni locali.
Credits: @huffingtonpost.com
Alcune industrie promettono di utilizzare solo olio di palma proveniente da coltivazioni rispettose dell’ambiente, ovvero ottenute da aree già piantate a palme, ma al momento ciò non copre il fabbisogno totale. Detto ciò, la palma da olio è vantaggiosa in termini di resa in olio rispetto ad altre colture tipo colza, girasole, soia e oliva.
Via @Twitter
#6 QUINDI SI DEVE EVITARE O NO?
La storia dell’olio di palma è un buon esempio di quanto sia complesso valutare se un alimento è salutare o meno quando si considera l’insieme dei fattori in gioco e non solo un aspetto. L’olio di palma non è il grasso più salubre che esista, ma nemmeno il peggiore: prima di bandirlo bisogna verificare con che cosa lo si sostituirebbe. Molti prodotti che mostrano sulla confezione la scritta “senza olio di palma” contengono olio di cocco o burro di cacao, che sono altrettanto nocivi.
Infine, nel caso dell’olio di palma, bisogna considerare anche l’impatto sull’ambiente e la sostenibilità di questa coltura, confrontata con la sostenibilità delle colture alternative.
Credits: @meteoweb.eu
La strategia più ragionevole, a livello individuale, è quella di variare le proprie fonti alimentari, evitando di abusare di prodotti con olio di palma senza però demonizzarli o indire crociate non sempre sostenute da sufficienti motivazioni scientifiche, soprattutto se si guarda al problema nella sua interezza e non solo nei dettagli. In conclusione è consigliabile non abusare di cibi contenenti olio di palma, ma non c’è alcun motivo ragionevole per eliminarli del tutto.
Dott.ssa Anna Gerbaldo
DIETISTA
Parlando di altri alimenti “sulla bocca di tutti”, ecco dei post che potrebbero piacervi:
1) IL SUSHI FA INGRASSARE? COSA ORDINARE QUANDO SI È A DIETA!
2) TROPPO SALE FA MALE? ECCO COME SOSTITUIRLO IN CUCINA PER PIATTI SUPER GUSTOSI!
3) LA PIZZA DURANTE LA DIETA È POSSIBILE? COME EVITARE I SENSI DI COLPA!
4) I 4 VELENI BIANCHI: FARINA, LATTE, ZUCCHERO, SALE FANNO DAVVERO MALE?
Ragazze, cosa ne pensate della questione olio di palma? Sapevate che alcune zone della Terra vengono disboscate per produrlo? Come vi comportate a riguardo nella vostra alimentazione? Lo evitate o cercate solo di consumarlo con moderazione? Raccontatecelo nei commenti, un bacione dal TeamClio!
È giusto, non è da demonizzare né utilizzarlo come fosse l’unico olio vegetale esistente. Io sono per variare i diversi tipi di alimento, ma cerco di scegliere prodotti senza oli di palma, cocco girasole ecc, ma è difficile trovare prodotti da forno che non contengano questi oli o il burro. Per cui l’unica soluzione è consumarne il meno possibile e io sono tornata a fare i biscotti in casa e alterno burro, olio di girasole a ricotta e panna fresca. Vorrei solo aggiungere una cosa, l’olio di palma è rosso in origine e solido a temperatura ambiente, ma in Europa arriva sempre solido ma bianco e quindi ultra raffinato. Grazie tean e grazie Gerbaldo.
Una mattina, nel preparare il latte a mio figlio, sono rimasta sconvolta nel leggere sul barattolo del latte in polvere “senza olio di palma”. Ma perché caspita ci stava l’olio di palma nel latte di un bimbo appena nato? Capisco che troppo allarmismo non va bene, ma quando è palesemente usato perché economico e non per motivi ragionati mi girano le scatole.
Articolo molto utile e considerazioni finali che condivido!
Penso che l’olio di palma siano uno degli argomenti più scottanti in assoluto! Non capisco il perché dell’accampamento poi… Non è mica peggio del burro poi! Certo ci sono oli migliori, sono la prima a preferire un alimento con olio di semi di girasole alla palma, ma ll preferisco di gran lunga all’olio di cocco che ha una percentuale altissima di grasso saturo (ma non è altrettanto deminizzato), neanche l’olio di colza è proprio il top, eppure è molto diffuso e non si sente molto parlare.
Poi ci sono tutte quelle diciture ambigue tipo ‘grassi vegetali non idrogenati’, ”oli vegatali’ etc.. chissà che mix letali.. quando vedo alimenti con certe etichette sono sempre molto perplessa
Grazie per avere fatto chiarezza!