TRA AMORE E TRADIZIONE NICK E PRIYANKA VERSO L’ALTARE
Nel pieno rispetto delle culture reciproche il matrimonio di Priyanka Chopra e Nick Jonas è durato circa una settimana.
Credits: @priyankachopra
Tutto è iniziato nella città di Bombay, dove, presso la casa della mamma di Priyanka, si è tenuta la Puja, una preghiera tradizionale.
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È seguita poi la cerimonia del Mehendi, momento davvero importante per una donna in un matrimonio indiano. In questa occasione, la sposa e le donne della sua famiglia si fanno decorare le mani con l’henné.
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L’attrice indossava un coloratissimo abito tradizionale, mentre il cantante un completo indiano bianco. Entrambi gli outfit degli sposi erano firmati dallo stilista Abu Jani Sandeep Khosla.
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Terzo ma non per importanza è il Sangeet, una grande festa durante la quale le famiglie, gli amici e gli sposi stessi si esibiscono con canti e balli.
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IL GIORNO DEL SI!
Dopo diversi giorni di preparativi e cerimonie prematrimoniali Nick e Priyanka si sono detti il fatidico sì il primo dicembre. La cerimonia cristiana si è tenuta presso il meraviglioso palazzo chiamato Taj Umaid Bhawan, a Jodhpur.
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A sposare i due innamorati è stato Kevin Jonas, padre dello sposo. Priyanka, che ha perso il padre nel giugno del 2013, è stata accompagnata all’altare dalla madre.
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LA REALIZZAZIONE DELL’ABITO HA RICHIESTO 1826 ORE DI LAVORAZIONE
La bella attrice ha sfoggiato un abito firmato Ralph Lauren, caratterizzato da romantici motivi floreali formati da ben due milioni di paillettes in madreperla applicate a mano. L’abito, a maniche lunghe e a collo alto, cadeva morbido e sinuoso sul fisico a clessidra della sposa. Grande protagonista è stato anche il velo, lungo ben 23 metri.
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Nick, anche lui firmato Ralph Lauren, indossava un classico completo nero. Entrambi gli sposi nascondevano delle romantiche personalizzazioni. All’interno del risvolto dello smoking si celava un pezzo di pizzo dell’abito di Priyanka, con ricamate in urdu le parole My Jaan ovvero Vita Mia.
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Mentre l’abito della sposa nascondeva otto scritte : Nicholas Jerry Jonas, 1 dicembre 2018, Madhu & Ashok – nomi dei genitori-, Om Namah Shivay – mantra hindu- , famiglia, speranza, compassione, amore.
PER SEMPRE IN TUTTE LE RELIGIONI DEL MONDO
È arrivata poi anche la cerimonia induista, celebratasi sempre nel meraviglioso Taj Umaid Bhawan.
La sposa indossava un abito tradizionale, un lehenga rosso a due pezzi con preziosi ricami, firmato dal re indiscusso dell’alta moda indiana, Sabyasachi Mukherji. Lo stilista ha unito alla tradizione, dei ricami francesi e un velo dal richiamo occidentale, rappresentazione di ciò che è Priyanka, un meraviglioso mix di culture.
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L’abito, caratterizzato da piccoli cristalli rossi intessuti a mano è costato circa 3mila ore di lavoro. La sposa poi indossava una collana in oro di 184,50 carati di diamanti incastonati in oro bianco 18k, abbinati al copricapo anch’esso in diamanti.
Sapevate che i Jonas Brothers in realtà sono quattro? Credits: @joejonas
Nick Jonas invece, nel rispetto e per omaggiare la cultura della consorte, indossava un lungo abito a casacca che prende il nome di sherwani oro e argento, una sciarpa tessuta a mano e un turbante tradizionale, detto safa.
GLI INVITATI E I GRANDI ASSENTI
La lista degli invitati del Royal Wedding di (B)hollywood comprendeva circa 400 persone. Oltre alle rispettive famiglie, figuravano anche Mimi Cuttrell – stylist delle sorelle Hadid- e Sophie Turner, la bellissima Sansa Stark del Trono di Spade nonché fidanzata di Joe Jonas, fratello maggiore dello sposo.
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Una grande invitata era anche la Duchessa di Sussex Meghan Markle, protagonista di uno dei Royal Wedding più seguiti di tutti i tempi e grande amica di Priyanka. Purtroppo però l’ex attrice Meghan, ormai al quinto mese di gravidanza, ha dovuto declinare l’invito, proprio a causa dello stress che le avrebbero procurato i diversi spostamenti in occasione delle varie cerimonie.
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Il matrimonio si è poi concluso con vari festeggiamenti, balli, una torta di 5 metri e amore. Significativa la frase sotto la foto postata sui social della sposa… “And forever starts now…” ovvero “E il per sempre inizia adesso…”!
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Bene ragazze, eccoci alla fine del post! Eravate delle amanti dei Jonas Brothers? Seguivate Priyanka in Quantico? Quale abito avete preferito tra quelli sfoggiati dalla sposa? Quale cerimonia vi ha fatta maggiormente emozionare? Fateci sapere come sempre tutto nei commenti! Un bacione dal vostro Team Clio! 😘
Davvero molto emozionante ☺️
Da grende ignorante mi chiedo: come hanno fatto a sposarsi con entrambi i riti? Non c’è bisogno che si condivida la fede per la stessa religione? Se qualcuno lo sapesse e me lo potesse spiegare sarei felice di apprendere una cosa nuova 🙂
Mi sono quasi commossa.
Io sono atea ma so che, ad esempio, per i Cattolici esiste il rito del Matrimonio misto con una “regolamentazione” di questo genere :
La celebrazione con rito misto avviene in Chiesa ma, naturalmente, non prevede la partecipazione all’eucarestia della parte non cattolica che inoltre, ovviamente, non dà nessuna partecipazione al sacramento del matrimonio cattolico: in altri termini, ad esempio, nel pronunciare le formule matrimoniali tipiche del matrimonio cattolico, il coniuge non cattolico non menzionerà mai Dio.
La parte atea, non cattolica, deve impegnarsi davanti al sacerdote:
A non ostacolare la pratica religiosa della parte cattolica.
A non ostacolare l’educazione cattolica dei figli.
A condividere i valori naturali del matrimonio, secondo cui il matrimonio celebrato è unico, esclusivo (nessuna poligamia consentita), perpetuo, indissolubile e fecondo (senza preclusione alcuna alla nascita dei figli)
Immagino che ci siano cerimonie simili per molte altre religioni 😉
Ecco vedi, questa mi giunge totalmente nuova! Mi informerò meglio, grazie per avermi risposto 🙂
Wow! Bellissimo tutto quanto! Soprattutto il rispetto per entrambe le religioni e culture estremamente diverse degli sposi! Dovrebbe essere sempre così. Trovo che non sia giusto obbligare uno dei due a convertirsi, un conto è volerlo, un conto è l’obbligo. Veramente bello, mandano un bel messaggio in un periodo dove i fanatismi religiosi stanno rovinando l’intero clima mondiale.