IL MARCHIO SPIGA BARRATA COME SIMBOLO DEI PRODOTTI SENZA GLUTINE
Il Marchio Spiga Barrata apposto sui prodotti autorizzati aiuta ad evidenziare al consumatore celiaco l’idoneità del prodotto rispetto alle sue esigenze alimentari.
ALCUNE INFORMAZIONI UTILI PER I CELIACI
#1 I celiaci possono tranquillamente assumere tutti i farmaci presenti sul mercato. Per quanto riguarda i preparati omeopatici, allo stato attuale in Italia non sono riconosciuti come medicinali, quindi non esiste una normativa di riferimento che ne disciplini i costituenti.
#2 I cosmetici e i prodotti per detergere la pelle non sono un problema per chi è affetto da celiachia.
#3 Il glutine inalato non rappresenta un rischio e il celiaco non è a rischio in ambienti in cui si lavori, per esempio, farina di frumento. Eventualmente, per chi dovesse permanere a lungo tempo in questi ambienti (professionisti del settore), è consigliabile l’utilizzo di una mascherina protettiva, che evita il deposito del glutine nel cavo orale e la conseguente ingestione.
#4 Qualsiasi utensile o stoviglia, di qualsiasi materiale, se ben lavato può essere utilizzato per preparare alimenti per celiaci. Non è necessario avere batterie di pentole separate o utilizzare diverse spugne per il lavaggio.
#5 Il celiaco non è un allergico, non corre il rischio di shock anafilattico in seguito all’assunzione di glutine.
#6 Non esistono diversi gradi di celiachia, nonostante si possa presentare con quadri clinici di diversa gravità e possa interessare diversi organi ed apparati, ma indipendentemente dalla severità dei sintomi, il danno è sempre presente se si assume glutine.
NON ESISTONO DIVERSI GRADI DI CELIACHIA
#7 Introdurre il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, non modifica il rischio di incorrere in questa intolleranza ma potrebbe ridurre la possibilità di sviluppare la celiachia nei bambini ad alto rischio genetico.
LA SENSIBILITÀ AL GLUTINE (GLUTEN SENSITIVITY)
La Sensibilità al Glutine Diversa dalla Celiachia è una sindrome caratterizzata dalla presenza, in rapporto all’ingestione di alimenti contenenti glutine, di sintomi intestinali ed extra intestinali in pazienti in cui sono state escluse celiachia ed allergia alle proteine del frumento.
Credits: @obiettivoinsalute.it
Pazienti con tali caratteristiche sono noti da anni ma è bene premettere che, nonostante un numero crescente di essi riferisca quadri di questo tipo, l’esistenza stessa della sindrome è ancora messa in dubbio da numerosi esperti. Più in particolare, il fatto che i disturbi (quasi tutti soggettivi) migliorino con l’esclusione del glutine e peggiorino alla sua reintroduzione viene considerato come legato all’effetto placebo e nocebo. Come sempre, è importante evitare di autodiagnosticarsi intolleranze o allergie prima ancora di un consulto medico, perchè eliminare a priori il glutine impedisce la diagnosi di celiachia (come scritto sopra, gli accertamenti per la diagnosi di celiachia devono essere eseguiti durante l’assunzione di glutine). Ad oggi comunque non esiste ancora una diagnosi per la sensibilità al glutine.
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IL GLUTINE FA MALE O LA DIETA SENZA GLUTINE VA DI MODA?
Prima il ‘biologico’, poi il ‘naturale’, quindi il ‘crudista’ e ora il ‘senza glutine’. Il consumo di alimenti senza glutine è aumentato in maniera esponenziale, sia negli Stati Uniti che in Italia, come conseguenza anche di quanto sostengono numerosi personaggi noti, non celiaci, che seguono una dieta gluten-free e lo dichiarano pubblicamente, nell’erronea convinzione che garantisca un maggior benessere o che faccia dimagrire.
Victoria Beckham è uno dei famosi personaggi che sono convinti che per restare in forma sia necessario seguire una dieta senza glutine.
Ma quindi il glutine fa male oppure no? Si stima che circa 6 milioni di persone seguono in modo ingiustificato la dieta senza glutine, spendendo oltre 100 milioni di euro per prodotti di cui non avrebbero bisogno. Un prodotto su tre viene infatti acquistato da chi non è celiaco e pensa così di dimagrire o guadagnare benessere, ma è un falso mito: nessuna ricerca scientifica dimostra i vantaggi per la salute erroneamente attribuiti alla dieta senza glutine per chi non è celiaco.
Ragazze niente paura: la pasta è concessa anche se siete a dieta! Via @Pinterest
Dott.ssa Anna Gerbaldo
DIETISTA
Fonti
www.aiclombardiahome.it
www.celiachia.it
www.humanitas.it
www.epicentro.iss.it
www.msdmanuals.com
www.salute.gov.it
www.ilfattoalimentare.it
Di Sabatino A, Corazza GR. Nonceliac gluten sensitivity: sense or sensibility? Annals of Internal Medicine. 10.7326/0003-4819-156-4-201202210-00010.
Cooper BT, Holmes GK, Ferguson R, Thompson RA, Allan RN, Cooke WT. Gluten-sensitive diarrhea without evidence of celiac disease. Gastroenterology. 79(5 Pt 1):801-6.
Verdu EF. Editorial: Can gluten contribute to irritable bowel syndrome? American Journal of Gastroenterology. 10.1038/ajg.2010.490.
Rubio-Tapia, Alberto MD; Hill, Ivor D; Kelly, Ciarán P MD; Calderwood, Audrey H MD; Murray, Joseph A MD. ACG Clinical Guidelines: Diagnosis and Management of Celiac Disease. American Journal of Gastroenterology. 10.1038/ajg.2013.79
Commissione Diagnostica della SIAIP (Simona Barni, Stefania Arasi, Carla Mastrorilli, Davide Caimmi, Pasquale Comberiati, Lucia Diaferio, Umberto Pelosi, Francesco Paravati. Allergia al grano: approccio diagnostico. Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica.
Carlo Catassi, Luca Elli, Bruno Bonaz, Gerd Bouma, Antonio Carroccio, Gemma Castillejo, Christophe Cellier, Fernanda Cristofori, Laura de Magistris, Jernej Dolinsek, Walburga Dieterich, Ruggiero Francavilla, Marios Hadjivassiliou, Wolfgang Holtmeier, Ute Körner, Dan A. Leffler, Knut E. A. Lundin, Giuseppe Mazzarella, Chris J. Mulder, Nicoletta Pellegrini, Kamran Rostami, David Sanders, Gry Irene Skodje, Detlef Schuppan, Reiner Ullrich, Umberto Volta, Marianne Williams, Victor F. Zevallos, Yurdagül Zopf, and Alessio Fasano. Diagnosis of Non-Celiac Gluten Sensitivity (NCGS): The Salerno Experts’ Criteria. Nutrients. 10.3390/nu7064966.
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2. INTOLLERANZA AL LATTOSIO: I SINTOMI, QUALI TEST FARE E COSA MANGIARE
3. PANCIA GONFIA E FLATULENZA: LE CAUSE E COSA MANGIARE
Cosa ne pensate della celiachia, ma più in generale delle intolleranze per moda? C’è qualcuno tra voi che è celiaco e ci vuole raccontare la sua esperienza? Vi aspettiamo nei commenti!
L’introduzione di quantità sempre maggiori di glutine è avvenuta selezionando grani con queste caratteristiche per poter produrre pasta industrialmente, occorreva che l’impasto fosse più resistente. Questo non poteva non provocare “danni” con il tempo, lasciando stare le mode.. io non sono celiaca, ma ho problemi all’intestino da alcuni anni e vi assicuro che si sta male sul serio.
Io conosco una ragazzina che da bambina le hanno diagnosticato la celiachia vera e propria e non solo una presunta sensibilità, infatti aveva i seguenti sintomi: non cresceva, non aveva appetito, ovviamente dimagriva a vista d’occhio e di conseguenza non aveva la forza di far niente, non giocava ne niente. Hanno aspettato anche troppo a farla vedere e i dottori hanno proprio detto “che l’hanno portata appena in tempo perché era già messa male”. Fortunatamente è andata bene ed ora sta bene 🙂 Però ecco diciamo che la celiachia ha sintomi parecchio gravi, non si tratta solo di gonfiori e mal di pancia…
Esattamente… alcune persone che non riescono a dimagrire sono ora intolleranti al lattosio, ora sensibili al glutine… Queste sono vere e proprie malattie. Chi è celiaco lo sa dopo una biopsia con gastroscopia e come detto la celiachia porta a rischio di tumore dello stomaco…. Non trovo corretto che molte persone facciano passare come di moda dei reali disturbi.
Ciao a tutte, la mia gemella è celiaca e questa malattia si è palesata intorno ai trent’anni con sintomi tra quelli descritti. Il suo caso è dovuto alla predisposizione genetica, infatti a tre anni quando abbiamo scoperto che aveva il disbete 1 sono stati fatti gli esami del caso e anche esami geneteci che hanno chiarito anche questa predispisizione. Detto ciò posso dire che si è abituata ad escludere il glutine dalla dieta e poiché le paste pronte (come tantissimi alimenti dispensati dal SSN) hanno una quantità di zuccheri molto elevata, ha dovuto fare i conti anche con questo e le ha abbondanate quasi subito cercando prodotti più adatti a lei. È stato faricoso e tutt’ora molte cose le prepara lei a casa e ha elaborato ricette che vanno bene sia per la malattia celiaca che per quella diabetica. Il fatto che tante persone senza celiachia abbiano fatto diventare una moda mangiare senza glutine trovo che sia una cosa senza senso e soprattutto faccia male a loro….sarebbe utile che capissero cosa significa stare male mangiando quello che ti puace. E poi non è una dieta è un regime alimentare strutturato in modo da curare una patologia precisa. Ci vorrebbe un po’ più di buonsenso prima di intraprendere certe scelte. Grazie team e ciao a tutte.
Ciao a tutte, parlo da moglie di celiaco che conosce questa patologia da quasi vent’anni. Articolo ben scritto, peccato per il titolo. Essere celiaco va di moda? Potevate trovare altro per catturare l’attenzione del lettore. Ho capito cosa intendevate ma una persona che legge e che non è ferrata sull’argomento , può interpretare non correttamente il messaggio. Come avete detto la celiachia è una malattia autoimmune che fortunatamente può essere gestita solo con l alimentazione. Uno non sceglie di essere celiaco, lo è
Non posso che concordare.
Non solo non fa affatto bene ma, molti non lo sanno, proprio proprio bene bene non fa.
Gli alimenti naturalmente privi di glutine (riso e quinoa integrale, amaranto, etc) non fanno male, ma tutti i prodotti fatti con farine senza glutine sono purtroppo con un indice glicemico più elevato e quindi l’assunzione in dosi elevati di questi cibi non fa bene.
Inoltre sono anche più calorici: 60 gr di pasta bianca senza glutine hanno più calorie di 60 gr di pasta bianca normale.
Esattamente. Sono celiaca e trovo sempre bizzarro che chi può mangiare tutto si autoflagelli mangiando prodotti senza glutine che sono ricchi di zuccheri, con un alto indice glicemico (a me, che non sono diabetica, aveva fatto alzare la glicemia) e con un elevato apporto calorico.
Da celiaca e moglie di un esperto dei cereali (tipo Uomo del Monte) ti dico che la celiachia non è aumentata perché le farine sono più glutinate oggi. Solo oggigiorno si scopre mentre un tempo non ci si faceva caso, non si pensava/sapeva nemmeno
È importante diffondere queste informazioni!
Infatti il punto sta proprio lì. Celiaci esclusi, tutti possiamo mangiare cereali con glutine, a condizione di variare gli alimenti e di non abbuffarsi di pasta e pizza un giorno sì e l’altro anche. Ma se proprio ci si é messi in testa di eliminare il glutine é mille volte più sano mangiare per esempio il riso, l’Italia ha tra i migliori risi al mondo e si trovano in ogni supermercato. E questo vale secondo me anche per i celiaci, per i quali, certo, la situazione é più complessa e quindi capisco che a volte cedano davanti ad una pasta o un dolce che viene dall’industria del gluten free. Ma in generale i prodotti gluten free che “mimano” quelli originali con il glutine sono secondo me in gran parte soltanto uno specchietto per le allodole.
Io celiaca, una volta al supermercato ho trovato una donna di fronte allo scaffale gluten free e ci siamo messe a chiaccherare. Ad un certo punto mi ha detto che lei non è celiaca ma che segue una dieta senza glutine per dimagrire. L’ho guardata malissimo e poi le ho chiesto se aveva mai letto gli ingredienti e le tabelle nutrizionali presenti sulle confezioni. Risposta: No.
Ora non mi ricordo cosa le ho detto per stroncarla definitivamente, ma ricordo benissimo la sua faccia quando l’ho salutata e me ne sono andata: era uno spettacolo esilarante!!!
Comunque la cosa peggiore dell’essere celiaci è l’ignoranza che ruota attorno all’argomento, a volte anche tra i celiaci stessi eh. Perchè 9 nove su dieci, al ristorante quando chiedo se hanno qualcosa per me mi sento rispondere “Dipende dal suo livello di celiachia”. E quando io spiego che non esiste un livello mi viene sistematicamente detto “Non è vero, ci sono clienti che alcune cose le possono mangiare e altre no.” A quel punto la mia risposta è “Allora quelle persone non sono celiache, glielo assicuro”.
Giusto per fare due esempi di ignoranza in materia!!
Scusate il papiro!!
Esatto. Infatti degli studi hanno dimostrato che durante la prima guerra mondiale molti soldati che erano al fronte stavano inspiegabilmente meglio di quando erano a casa. Questo perchè erano costretti a variare la dieta, la farina era un bene prezioso e quindi non potendosela permettere stavano meglio. Ok, io l’ho spiegata malissimo ma spero si capisca almeno un circa il senso della frase….