COME RICONOSCERE L’AMORE TOSSICO E COME USCIRNE? QUANDO DIVENTA IMPORTANTE CHIEDERE AIUTO?
- Esistono tanti tipi di amore, ma l’amore tossico – che, ricordiamolo, non è vero amore e non va mai tollerato – è sicuramente quello da cui guardarsi e difendersi a tutti i costi.
- Così come per le amicizie tossiche, anche quello che in psicologia viene definito amore tossico rappresenta un serio pericolo: per questo è importante sapere come riconoscerlo.
- Tutti/e possono incappare in un/a narcisista. Questa è la categoria di persone in assoluto più propensa alla manipolazione dell’altro, quella che non sa vivere i rapporti in modo diverso ma solo prevaricando il/la partner.
- Chiedendo aiuto alle persone care e, non secondariamente, a uno specialista, è possibile liberarsi dell’amore tossico o manipolatore.
- Se vi state chiedendo come uscirne, sappiate che la strada può essere in salita ma che liberarsi di queste persone altamente nocive cambia davvero la vita.
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L’amore tossico è, quindi, una trappola in cui tutti possono cadere. Non esiste un identikit della “vittima” perfetta ed è da sfatare il mito per cui siano solo le persone fragili e apparentemente indifese a ritrovarsi in situazioni di questo tipo. L’amore tossico e manipolatore, infatti, non è un’evenienza rara come sembra. Quindi, come riconoscerlo? Quali sono i segnali a cui prestare attenzione per non cadere nella rete di chi punta solo a manipolarci?
Proviamo a rispondere a tutte queste domande con l’aiuto della Dott.ssa Grazia Sciarillo, Psicologa-Psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico.
AMORE TOSSICO: UN’EVENIENZA TUTTO FUORCHÈ RARA
Si parla spesso di amore tossico: a questo tipo di relazioni sono stati dedicati film e frasi celebri e, ormai da diversi anni, l’amore tossico o manipolatore è oggetto di studio in psicologia.
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Purtroppo, al contrario di quel che si possa pensare, non è raro ritrovarsi in una relazione tossica. Al giorno d’oggi sono tante le donne (e anche gli uomini, a onor del vero) che sono vittime di amori sbagliati.
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Per esempio, recentemente ne ha parlato la giornalista Selvaggia Lucarelli in un podcast chiamato Proprio a me attualmente disponibile su tutte le app free (tra cui Spotify). La Lucarelli ha tenuto a precisare che, se è vero che esiste una sorta di identikit della personalità narcisista e manipolatrice che diventa carnefice nell’amore tossico, non è semplice invece catalogare le vittime.
AMORE TOSSICO E DIPENDENZA AFFETTIVA VANNO DI PARI PASSO
Anche donne apparentemente solide e sicure, proprio come la giornalista, possono cadere in questa rete pericolosa chiamata dipendenza affettiva. Nel podcast, Selvaggia Lucarelli dice: “Mi sono bucata per quattro anni. Non mi infilavo una siringa nel braccio perché la mia droga non era una sostanza, era una relazione“.
Parole che lasciano il segno e che trovano riscontro in una recente ricerca condotta da D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, associazione supportata da YSL Beauty Italia nel progetto ABUSE IS NOT LOVE, finalizzato proprio a sensibilizzare sul tema delle relazioni tossiche e circa ogni forma di violenza nei rapporti a due.
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Nell’ultimo anno sono state accolte nei centri antiviolenza di D.i.Re 20.432 donne, che hanno segnalato violenza psicologica (79,5% dei casi), violenza fisica (59,6%), violenza economica (35,2%), violenza sessuale (15,3%) e stalking (14,7%). La violenza psicologica, in particolare, è una costante dell’amore tossico.
COS’È L’AMORE TOSSICO O MANIPOLATORE: COME RICONOSCERLO
La personalità narcisista tende a monopolizzare e a manipolare, non consente all’altro di uscire dalla comfort zone e di fare nuove esperienze. Tende, anzi, addirittura ad allontanare il/la partner dai suoi affetti e dalle sue abitudini, isolandolo completamente.
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Come ci ha spiegato la Dott.ssa Sciarillo: “Le persone che hanno la tendenza a mettere in atto dinamiche relazionali di tipo manipolativo sono tendenzialmente personalità di tipo narcisistico o bordeline. La seduzione è l’approccio iniziale con cui si avvicinano all’altra persona. Una seduzione finalizzata alla manipolazione“.
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CHI MANIPOLA HA LA TENDENZA DI SVALUTARE E CONTROLLARE L’ALTRO
Come riesce, il manipolatore, ad attirare la sua vittima? In sostanza, sfoggiando un “falso sé”, mostrando empatia nei confronti del partner ma solo per assoggettare. La psicologa ci ha spiegato: “Quando sente che la vittima si è legata cambia atteggiamento e inizia la svalutazione. Ha bisogno di controllare, svaluta e può sentire come pericolose, ad esempio le competenze e il lavoro del partner, soprattutto se ha successo“.
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Anche la gelosia è un segnale a cui prestare attenzione: “Prevale la gelosia e l’amore che il manipolatore riceve non risulta mai abbastanza. Imprigiona il partner in un loop di inadeguatezza che in realtà appartiene a lui”.
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Accade, quindi, di ritrovarsi in una trappola, un labirinto che si rivela un continuo pericoloso campo minato: “Quando la vittima prova a protestare, il manipolatore la fa sentire ‘pazza’ con ragionamenti propri della comunicazione paradossale e del doppio legame. L’altro è in trappola, qualsiasi cosa dica o faccia, non ha via d’uscita“.