La dieta Adamski prende il nome dal suo sostenitore, il naturopata ed osteopata francese Frank Laport-Adamski. Tratteremo il tema della dieta Adamski puramente a scopo divulgativo: non c’è nessun invito da parte nostra nel promuovere questo regime alimentare.

Comunque, qualsiasi sia il vostro obiettivo, vi consigliamo come sempre di evitare il fai da te e di rivolgervi al vostro medico e al dietista nutrizionista di riferimento.

Ragazze, siete curiose di capire che cos’è la dieta Adamski? Allora non potete perdervi questo post! Siete pronte? Iniziamo!

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Credits: Foto di Pexels | Ella Olsson

LA DIETA ADAMSKI

La cosiddetta dieta Adamski è stata ideata dal naturopata e osteopata Frank Laporte-Adamski.

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Credits: Foto di Pexels | Andrea Piacquadio



Sul sito dedicato, il metodo Adamski viene descritto come “igiene alimentare come culmine della regolazione del tratto digestivo, associata a delle tecniche manuali originali”.

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Credits: Foto di Pexels | Kindel Media

Secondo il suo sostenitore, la regolazione sarebbe in grado di ristabilire un buon transito, eliminare le tossine, impedire all’organismo di immagazzinarne altre e permetterebbe inoltre di perdere volume.

SU COSA SI BASA LA DIETA ADAMSKI?

La dieta Adamski si fonda sul principio secondo cui gli alimenti debbano essere separati in due categorie in base alla velocità con cui attraversano l’intestino.

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Credits: Foto di Pexels | Karolina Grabowska

I cibi sono suddivisi in “veloci-acidi” ed in “lenti-non acidi”, ma il criterio con cui vengono  assegnati a una di queste categorie non ci è spiegato.

NEL metodo Adamski GLI ALIMENTI VENGONO SUDDIVIDI IN VELOCI E LENTI

Nella categoria cibi “veloci” il metodo Adamski inserisce: gli yogurt, tutta la frutta come il pomodoro, i peperoni, la zucca, il melone, il peperoncino e il miele.

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Credits: Foto di Pexels | Pixabay

Vengono fatti rientrare in questa lista sia la frutta cruda che quella cotta, secca e candita.

Nella categoria cibi “lenti” vengono invece citati tutti gli altri alimenti, le verdure sia cotte che crude, i cereali, la carne e il pesce.

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Credits: Foto di Pexels | Leonard Aldenhoff

Si fa inoltre riferimento agli alimenti acceleranti o neutri i quali dovrebbero condizionare il tempo di transito dei cibi “lenti” e “veloci”. Secondo Adamski fanno parte di questo gruppo il cioccolato fondente, l’olio, l’aceto e il latte.

LA REGOLA DEL METODO ADAMSKI

Il metodo Adamski può essere riassunto in una semplice regola: alimentarsi tenendo separati cibi che lui chiama “a caduta veloce” e “a caduta lenta”.

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Credits: Foto di Pexels | Polina Zimmerman

I sostenitori di questa dieta sconsigliano di abbinare alimenti “lenti” e “veloci” poiché, mangiandoli insieme, i tempi di digestione aumenterebbero esageratamente e l’apparato digerente non sarebbe in grado di eliminare le “tossine”.

Ragazze, ora che abbiamo presentato la filosofia della dieta Adamski, vi aspettiamo nella pagina successiva dove ci focalizzeremo sulle criticità del metodo. Continuate a leggere!

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