DIETA ADAMSKI, FUNZIONA?
A questo punto vi starete chiedendo se la dieta Adamski funziona. Iniziamo dalla suddivisione di cibi lenti e veloci. Ammesso che sia possibile creare queste due categorie, per quale motivo questa separazione dovrebbe favorire la digestione e promuovere la nostra salute?
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NON ESISTONO DIETE PER “ELIMINARE LE TOSSINE”
Passando al discorso “eliminazione di tossine”, condiviso dalle diete detox, purtroppo molto diffuse, le domande che sorgono spontanee sono: perché dovremmo avere la necessità di detossificarci? Quali sono queste tossine di cui parlano? Ad opera di quale meccanismo queste diete sarebbero in grado di farlo?
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Il nostro organismo fortunatamente ha sviluppato sofisticati meccanismi per eliminare le eventuali tossine intese come sostanze di scarto.
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Il fegato, i reni, il sistema gastro intestinale, la pelle e i polmoni lavorano per noi per eliminare le sostanze indesiderate e non è necessario alcun detox.
LA DIETA ADAMSKI FA DIMAGRIRE?
La dieta Adamski fa dimagrire? La risponda è: dipende. Se seguendo questo regime alimentare mangeremo di meno rispetto al nostro solito, allora si verificherà la perdita di peso.
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Tuttavia, è importante capire che questo dimagrimento non è dovuto a una particolare combinazione degli alimenti, ma non è altro che la conseguenza del deficit calorico.
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Separare gli alimenti secondo il metodo Adamski non crea nessun meccanismo dimagrante di per sé, però le regole imposte da questa dieta potrebbero portarci a modificare le nostre abitudini alimentari facendoci ridurre le calorie assunte.
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È infatti il deficit calorico, ovvero introdurre meno energia rispetto a quella consumata, che ci permette di dimagrire. Quindi, qualsiasi dieta può farci perdere peso instaurando un bilancio energetico negativo.
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Comunque, oltre ad assicurare un’adeguata quota calorica, per promuovere la nostra salute è importante anche la corretta composizione in nutrienti della dieta.
MENÙ SETTIMALE PER UNA CORRETTA DIGESTIONE
Tra i disturbi gastrointestinali più frequenti ritroviamo anche la “dispepsia” ovvero la cattiva digestione.
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I sintomi di questa condizione comprendono il bruciore, il senso di pienezza e la sazietà precoce. È importante non sottovalutarli poiché potrebbero indicare la presenza di patologie.
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Per questo motivo vi invitiamo ad evitare il fai da te: rivolgetevi sempre al vostro medico e al dietista nutrizionista di riferimento.
Nel caso in cui la cattiva digestione fosse la conseguenza di altre problematiche di salute, ovviamente, sarà necessario curare la condizione alla base.
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In assenza di patologie associate, il primo approccio prevede le modifiche dello stile di vita e delle abitudini alimentari con lo scopo di prevenire questo fastidioso disturbo.
Il menù settimanale per favorire la corretta digestione dovrà essere vario ed equilibrato nel rispetto dei principi di una sana alimentazione.
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Risulta anche importante la modalità con cui si consumano i pasti. Nello specifico si raccomanda di mangiare lentamente e di masticare bene ogni boccone, evitando perciò la fretta e dedicando il giusto tempo all’assunzione del pasto.
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Nel realizzare il menù settimanale per favorire una corretta digestione si consiglia di evitare i pasti troppo abbondanti. Suddividere la propria alimentazione in pasti piccoli e frequenti potrebbe essere utile nel migliorare questa condizione.
Si raccomanda di evitare gli alimenti ricchi di grassi o fritti optando invece per preparazioni non elaborate ed ottenute con metodi di cottura semplici.
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Gli alcolici, veicolando una sostanza dannosa, sono in generale da evitare, in particolar modo in caso di cattiva digestione. Infatti, al contrario di quanto spesso si pensi non favoriscono la digestione, anzi possono addirittura rallentarla influenzando lo svuotamento gastrico.
Ragazze, se vi interessa il tema della sana alimentazione non potete perdervi questi post:
1) PESCE E PRODOTTI ITTICI: CON CHE FREQUENZA INSERIRLI NELLA NOSTRA DIETA?
2) CHEAT MEAL, É UTILE SGARRARE UNA VOLTA ALLA SETTIMANA?
3) CIOCCOLATO: CARATTERISTICHE E PROPRIETÀ. QUALE TIPO DI CIOCCOLATO SCEGLIERE?
FONTI
www.adamski-method.net
Linee guida per una sana alimentazione Revisione 2018 CREA Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, 2018
Dott.ssa Morgana Villa Dietista Nutrizionista
Via Giphy
Ragazze, siamo giunte alla conclusione. E voi avevate mai sentito parlare della dieta Adamski? Che opinione vi siete fatte? Fateci sapere tutto nei commenti. Un bacione dal TeamClio!