QUALI SONO LE TRADIZIONI NATALIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO CHE TUTTI DOVREMMO CONOSCERE?
- Le tradizioni natalizie sono un tesoro prezioso da preservare, anche quando si trascorre il Natale in poche persone o addirittura da soli (anche il Natale in coppia ha le sue difficoltà però!).
- Proprio come per le tradizioni e le superstizioni di Capodanno, anche le usanze legate al Natale cambiano molto dal Nord al Sud dell’Italia. Le tradizioni natalizie italiane, infatti, sono estremamente variegate.
- Ovviamente, gli usi e i costumi si differenziano ulteriormente uscendo dai nostri confini: sono tante le tradizioni natalizie nel mondo che vale la pena conoscere.
- Basti pensare alle tradizioni natalizie inglesi, francesi e a quelle del Nord Europa, radicate nei paesi scandinavi: sono molto diverse dalle nostre!
- Che dire, poi, delle tradizioni natalizie americane? C’è tutto un mondo da scoprire, ricco di fascino e magia.
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Le tradizioni natalizie italiane, che conosciamo tutti molto bene, sono sicuramente diverse dalle tradizioni di Natale nel mondo, in Paesi lontani da noi come gli Stati Uniti o anche in zone più vicine, come nel caso delle tradizioni natalizie inglesi o francesi.
Ho pensato, in occasione di questo Natale, di raccogliere alcune delle più belle e interessanti. Parleremo di tradizioni natalizie culinarie e di usi e costumi legati alle celebrazioni delle festività più attese dell’anno. Per festeggiare il Natale con i bambini con le migliori tradizioni di Natale, ma anche per tutti noi adulti che abbiamo ancora voglia di sognare. Vi aspetto qui sotto per parlarne insieme!
TRADIZIONI NATALIZIE ITALIANE: LE USANZE DIFFUSE NEL NORD DEL PAESE
Ci sono delle tradizioni natalizie in Italia diffuse praticamente ovunque, come l’albero di Natale e il presepe. A onor del vero, però, l’albero di Natale addobbato di palline fai da te (e non) è molto più diffuso nel Nord del paese, mentre il presepe al Centro e al Sud.
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In alcune zone dell’Italia settentrionale, non è Babbo Natale a portare i doni, ma Santa Lucia. Questa tradizione resiste, per esempio, nelle province di Verona ma anche nelle lombarde Brescia e Bergamo; non è solo una delle più sentite tradizioni di Natale italiane, ma è anche celebrata nei paesi scandinavi dove la sua capacità di illuminare la notte più buia risulta molto evocativa.
Credits: @lucagiacomelliferrarini Via Instagram | La rappresentazione dell’asinello di Santa Lucia che la aiuta a distribuire i doni ai bambini il 13 dicembre di ogni anno.
In particolare, la tradizione di Santa Lucia è molto sentita in Veneto, proprio a Verona come vi ho anticipato: oltre alla versione che vuole la Santa aiutante degli abitanti di Brescia durante una carestia del sedicesimo secolo, si narra che durante le festività del 1200 in città si diffuse un’epidemia che colpiva la vista dei bambini e che, per scongiurarla, le mamme decisero di far fare ai loro piccoli un pellegrinaggio chiedendo la grazia a Santa Lucia, protettrice dei non vedenti.
Per convincere i bambini, promisero che la Santa avrebbe fatto trovare loro dei regali al ritorno. Da quel momento, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, i bambini veronesi attendono che Santa Lucia porti i doni in groppa al suo asinello: una sorta di tradizione natalizia italiana anticipata!
Credits: @stelidistile Via Instagram | La Corona dell’Avvento, tradizione natalizia del Trentino Alto Adige
Un’usanza di Natale tipica del Trentino Alto Adige, invece, è quella della Corona dell’Avvento. Ogni famiglia realizza una corona con rami di abete e nastri rossi di seta intrecciati, inserendo su questa corona 4 candele. Ogni domenica precedente al giorno di Natale, le famiglie si ritrovano per accenderne una, aspettando insieme il 25 dicembre.
DA QUELLE IN SICILIA ALLE USANZE PUGLIESI: LE TRADIZIONI NATALIZIE ITALIANE AL SUD
Come vi ho già anticipato, al Sud è molto diffusa l’usanza natalizia del presepe. Basti pensare alla tradizione napoletana e al suggestivo quartiere di San Gregorio Armeno, interamente allestito con presepi e statuette di ogni genere.
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Un’altra usanza molto diffusa è quella degli zampognari – si tratta di una tradizione radicata anche nel Centro – ossia musicisti che girano per le strade dei paesi suonando con la loro zampogna brani tipicamente natalizi. Talvolta bussano anche alle porte, allietando con la loro musica in cambio di un’offerta.
Credits: @barbi.giangiu Via Instagram | Gli zampognari, tradizione tipicamente italiana per il periodo natalizio
Mentre al Nord c’è la tendenza di festeggiare in grande stile durante il Pranzo di Natale, al Sud l’evento più degno di nota è quello del Cenone della Vigilia del 24 dicembre. Basti pensare, per esempio, alle tradizioni natalizie in Sicilia: in alcuni paesi di montagna, la notte del 24 si accendono dei falò per riscaldare Gesù Bambino. Molte famiglie, inoltre, dopo il consueto Cenone si raccontano favole e leggende, per intrattenere i bambini in attesa di Babbo Natale. PS: se volete idee per rendere speciale l’arrivo di Babbo Natale durante la Vigilia, leggete questo post che vi lascio come approfondimento!
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IN CALABRIA IL CENONE SI COMPONE DI 13 PORTATE PER UN’IMPORTANTE RAGIONE
Sapevate, poi, che da tradizione natalizia il Cenone della Vigilia in Calabria ha un numero di portate ben preciso? In alcune località, il Cenone deve essere costituito da 13 portate, a simboleggiare i 12 apostoli e Gesù, mentre in altre zone ne prevede solo 9, in onore dei mesi di gestazione di Maria. In Calabria, inoltre, è tipico “u Natalisi“, un particolare pane che secondo la leggenda viene preparato dai defunti per simboleggiare la loro presenza a tavola durante le feste.
Credits: @lestradedelvinopuglia Via Instagram | La tradizione natalizia pugliese celebra San Nicola
Passando, invece, alle tradizioni natalizie pugliesi è bene ricordare che i bambini non aspettano Babbo Natale (o almeno, non solo!). In queste zone, infatti, è San Nicola – che ha poi ispirato anche la leggenda di Babbo Natale – a portare loro i doni, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre. Volete sapere come viene accolto? Bollendo una quantità enorme di fave!
LE TRADIZIONI NATALIZIE FRANCESI, LE PIÙ SENTITE
Allontaniamoci dall’Italia e approdiamo in Francia per Natale. Le tradizioni natalizie francesi riguardano sia la notte della Vigilia che il giorno di Natale. La sera del 24 dicembre, i bambini primi di andare a dormire mettono sul caminetto scarpe o zoccoli perché durante la notte Gesù Bambino o Père Nöel (traduzione di “Babbo Natale”) possa riporre lì i suoi doni.
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Dopo il Cenone la tavola non viene mai sparecchiata, così che la Vergine Maria possa fermarsi lì e rifocillarsi. La mattina del 25 dicembre, invece, i bambini scartano i regali. Attenzione, perché questa tradizione non riguarda gli adulti, che si scambiano i doni la notte di Capodanno.
Credits: @projectveganbaking Via Instagram | Il tronchetto di Natale, dolce natalizio della tradizione francese
Grande protagonista il cibo, dalle ostriche a Parigi all’oca e il tacchino in Alsazia e in Borgogna. In Provenza, invece, vengono serviti ben 13 tipi di dessert, per lo stesso motivo simbolico di cui vi ho parlato prima: rappresentano i 12 apostoli e Gesù. Uno dei più famosi è la Bûche de Noël, ossia il tronchetto natalizio che secondo la tradizione va posizionato al centro della tavola imbandita come centrotavola di Natale.