La diversità è bellezza e, soprattutto, ciò che ci rende totalmente unici gli uni dagli altri. Questa consapevolezza sta prendendo sempre più piede nel mondo del make-up, della moda, e in quello della fotografia più che mai! Il post di oggi è dedicato, infatti, all’ultima opera del fotografo australiano Brock Elbank, #Vitiligo che, con una serie di scatti minimali e ad alto contrasto, ha come obiettivo illustrare a mostrare al grande pubblico tutta la bellezza delle pelli dai colori e dall’aspetto differente, documentando la totale inimitabilità del volto e del corpo di ciascuno dei suoi soggetti.
Dietro #Vitiligo, però, c’è molto di più: non solo un messaggio importante e mirato alla diffusione dell’informazione e all’abbattimento dei luoghi comuni e dei pregiudizi verso la vitiligine, ma anche e soprattutto persone, con cui Elbank ha a lungo parlato prima di immortalarle, in modo da conoscerle e saperle ritrarre al meglio. Tra loro, inoltre, una persona in particolare ha voluto dire la sua, condividendo ciò che gli ha dato questa esperienza in relazione alla sua vita con questa condizione. Siete curiose, ragazze, di saperne di più e di vedere le bellissime fotografie di questo progetto? Allora non vi resta che continuare a leggere!
Tutte le fotografie sono state prese via Instagram @Mrelbank
BROCK ELBANK VITILIGO E LA FOTOGRAFIA: LA BELLEZZA DELL’UNICITÀ
Guardando le opere del fotografo Brock Elbank, sembra proprio impossibile non constatare che la pelle è uno dei soggetti preferiti dei suoi lavori.
Brock Elbank
Dopo aver immortalato pelli tinte di inchiostro e cosparse di lentiggini, Elbank, nel suo progetto più recente, si è dedicato completamente a immortalare la bellezza delle persone con la vitiligine, in una serie di scatti intitolati #Vitiligo.
La vitiligine può avere risvolti psicologici molto complessi
La vitiligine, una malattia cronica della pelle non contagiosa che causa la depigmentazione di alcune zone del corpo per via della mancanza di melanina, può avere risvolti psicologici molto complessi, dettati specialmente dagli effetti estetici che le sue macchie, soprattutto se estese e situate in zone molto visibili come il collo o il viso, comportano.
Il lavoro di Elbank ha, come obiettivo, il riuscire a trasmettere, agli occhi del grande pubblico, tutta la straordinarietà che la particolarità di queste pelli veicola.
Elbank ha infatti, come tratto distintivo del suo operato, la ricerca della bellezza in tutto ciò che, socialmente, è ancora visto come non ordinario, o addirittura incredibile.
Il suo scopo sta, dunque, nel trasformare le istintive reazioni di diffidenza e sorpresa verso ciò che non si conosce, in uno stupore dettato dalla meraviglia.
#VITILIGO: QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
L’ispirazione per #Vitiligo trae origine dai ricordi di infanzia del fotografo che hanno, come protagonista, una sua vicina di casa con la vitiligine, molto visibile sulle mani, le braccia ed il collo.
L’ispirazione per il progetto è nata dai ricordi di infanzia di Elbank
Elbank ha affermato, in diverse interviste riguardo questo suo lavoro, di essere stato sin da piccolo estremamente affascinato dall’unicità della donna e, per questo, ha desiderato riprodurre in #Vitiligo ciò che comporta questa condizione cutanea ma facendolo in una celebrazione, di natura grafica forte e decisa.
Il fotografo sottolinea anche come desideri contribuire a diffondere conoscenza e consapevolezza sulla vitiligine stessa poiché, oggigiorno, ancora se ne parla poco, e sono ancora riscontrabili luoghi comuni o paure totalmente infondate.
Che belle foto, emozionano…..
Caio ragà ! Voglio precisare: questo e’ lo stesso commento che ho fatto sulla modella con la vitiligine che rifiuta il fondotinta. Mia madre aveva la vitiligine, ma si notava poco perché aveva una carnagione chiarissima. Credo le fosse spuntata con la menopausa. Io ogni tanto mi impensierisco per me, per le mie piccole figliole…ma, chissà…Pensate, era luglio del ’97 e andammo in macchina ad un paese vicino-30 min- 20 km ca- mia madre si bruciò decoltè e la fronte,tutta la zona attorno all’attaccatura dei capelli !! Siamo dovute ricorrere alle creme anti-scottatura al cortisone… Comunque, mia madre proprio non si poteva vedere !! Evitava il più possibile di specchiarsi ! Inoltre mamma ce l’aveva anche sulle mani e gli avambracci. Oggigiorno si comincia a parlarne, ma qualche decennio fa non se ne conosceva nemmeno il nome. Io l’ho scoperto per caso…Infatti i medici a mia madre non le diedero proprio alcun peso … Era una malattia muta, trascurata, c’era ma non se ne sentiva il bisogno di parlarne. Io alle volte comincio a pensare che vitiligine e celiachia siano cugine perché io ho la bimba piccola che è celiaca e anche questa è una malattia autoimmune e non sapete quanti grattacapi e spiegazioni devi dare per non sembrare scostumata quando c’è del cibo in giro nelle varie occasioni…Ora la celiachia è finalmente conosciuta, ma ci sono ancora tanti benpensanti…Ora, guardo le persone con la vitiligine come “un pezzo” della mia mamma e la mia mamma era bellissima e,sì, anche tutte voi…Sono gli altri che hanno bisogno degli occhiali, non voi i ciechi… Pensateci ! Caio ragà !!
Io ho 32 anni e soffro di vitiligine dal 2010, me ne sono accorta per caso, mi erano spuntate delle macchioline sulle mani intorno alle dita, soffrivo già di problemi alla tiroide, ed in seguito ad un forte stress fisico e psicologico è spuntata la vitiligine…non nego che all’inizo un po’ ho accusato il colpo, ho sempre avuto una pelle che al sole diventava ambrata…e veder comparire piano piano macchie sempre più estese (ora ne ho sia sul corpo, braccia mani e viso) e vedere la mia pelle cambiare mi creava qualche disagio, ma poi ho deciso che non volevo e non potevo farmene un problema…mi sono detta, c’è di peggio, alla fine stai bene ed è solo una cosa estetica…e negli anni ho imparato a conviverci, non mi privo di nulla, e in estate indosso ciò che voglio…alla fine sono sempre….l’anno scorso mi sono sposata ed ho indossoto l’abito che tanto mi piaceva con le mie macchie in bella mostra, ed ho sposato un uomo che mi amava senza macchie e che ora ama ogni mia macchia.
Che messaggio meraviglioso che hai postato, hai tutta la nostra ammirazione. Grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza!
Hai perfettamente ragione, purtroppo anni fa non si prendevano ancora in considerazione le implicazioni psicologiche della malattia. Per fortuna oggi qualcosa si sta muovendo anche grazie ad iniziative come questa. Un bacione e grazie per il bel messaggio!
🙂
:-))