Mondiali di calcio femminile, gli occhi sono tutti puntati su di loro, la nazionale italiana di calcio che martedì 25 giugno ha battuto (2-0) la Cina, portandole verso un obbiettivo straordinario, centrato solamente una volta nella storia del calcio femminile nel 1991.
Un vero sogno, un obbiettivo straordinario quello raggiunto, una vittoria che porta le “nostre ragazze” direttamente ai quarti di finale che si giocheranno sabato 29 giugno alle 15 contro i Paesi Bassi: tutti davanti alla televisione a tifare le azzurre!
23 ragazze convocate per la spedizione mondiali, sconosciute a molti – perché diciamolo è più facile conoscere i giocatori super pagati delle grandi squadre come Inter e Milan piuttosto che queste giovani ragazze – ma che hanno portato, uno alla volta, ogni appassionato di calcio a fare un tifo sfegatato per loro!
Oggi vi vogliamo parlare non solo di queste incredibili atlete, dei loro risultati e della loro passione, ma di altre donne che stanno cambiando le sorti del mondo grazie alla loro intraprendenza e tenacia. Curiose? Allora forza, continuate a leggere il post! Iniziamo!
MONDIALI DI CALCIO FEMMINILE, CHI SONO LE PROTAGONISTE DELLA NAZIONALE ITALIANA?
Sono 23 le giocatrici convocate per i mondiali di calcio femminile 2019 che ancora dobbiamo imparare a conoscere, ma che ci hanno già fatto sognare. Capitanate dall’allenatore Milena Bertolini hanno saputo dimostrare, anche ai più scettici, che le donne possono riuscire in tutto: anche in quegli sport che sono sempre stati considerati “da maschi”… basti pensare anche ai trionfi della nazionale femminile di Rugby Italiana.
Credits: @azzurrefigc
Che poi siano tutte calciatori di punta di squadre femminili famose come Milan e Juventus poco importa, perché gli ottusi vedono solo delle ragazze-maschiacci in pantaloncini corti e le insultano e denigrano per stile o presunto orientamento sessuale senza nemmeno rendersi conto che corrono più veloci, segnano con più coraggio e credono nella loro nazionale non meno dei calciatori-uomini più famosi.
Credits: @azzurri
Lo dimostra il fatto che, intanto la Nazionale femminile di calcio è arrivata ai mondiali, mentre Nazionale di calcio maschile non si è nemmeno qualificata.
Sta di fatto che la partita Italia-Cina è stata seguita su Rai1 da quasi 4 milioni di persone, con uno share del 30,8%. Questi dati, che ci teniamo a mostrare, dimostrano che le azzurre hanno saputo incendiare i cuori di tutti gli appassionati di calcio, integralisti o no. Un successo incredibile che fa crescere l’interesse nei confronti della nostra Nazionale, fortificando il considerevole seguito già dimostrato quest’anno durante la stagione 18/19 del campionato femminile di serie A – la finale di Coppa Italia Juve-Fiorentina ha riempito di tifosi tutto uno stadio!
Felici, fiere e sorridenti… Il TeamClio tifa le azzurre! 💪🏻🇮🇹
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COSA SIGNIFICA NASCERE IN UN MONDO DI UOMINI SE AMI IL CALCIO
Carolina Morace, allenatrice di calcio, dirigente sportiva ed ex calciatrice italiana nel ruolo di attaccante, sa benissimo cosa significa essere una donna che ama il calcio, in un mondo che non solo è al maschile ma che, soprattutto in questa disciplina sportiva, diventa chiuso e sessista.
In un’intervista, rilasciata per Vanity Fair, ha infatti affermato: «Se non fossi stata dura, tenace, ostinata, dritta non avrei fatto i record (oltre 500 gol in carriera). Ma se sei dura, tenace, ostinata, dritta e sei anche una donna, hai un problema. Non sei compatibile al sistema, cercheranno di metterti in un angolo».
Quello che ci mostra lo potremmo definire “l’altro lato della medaglia”, ovvero, ci apre gli occhi su una visione crudele del calcio e su tutto quello che in molti hanno avuto il coraggio di dire su queste atlete formidabili.
volano ai quarti di finale le azzurre che hanno battuTo la cina 2-0
C’è chi ha paragonato i Mondiali di calcio femminile «alle partite fatte all’oratorio» eppure, come afferma Carolina Morace, «nessuno paragona Serena Williams a Nadal». Le italiane però in campo non simulano, cadono meno e, se dobbiamo essere oneste, si rialzano molto più velocemente dei loro colleghi… che in terra a prendere fiato ci stanno spesso.
Le ragazze dei mondiali invece ci piacciono perché sono un gruppo agguerrito, unito, appassionato e allegro. Un gruppo di combattenti che, con occhi fissi al risultato non si distrae e, una partita alla volta, scala la vetta.
Credits: @azzurri