IL ‘900: DALLE PRIME NAIL ART ALLE NUOVE TECNOLOGIE

La nail art vera e propria, intesa come la intendiamo noi oggi, è stata lanciata da Michelle Menard, un’estetista che ha sdoganato la moda della manicure a mezzaluna, che prevedeva di lasciare non colorata o a contrasto la mezzaluna sopra le cuticole e spesso la parte bianca dell’unghia, negli anni ’20.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_2Half-moon manicure e unghie a mandorla per l’attrice Bette Davis! Via Pinterest

Da lì in poi le donne non si sono – quasi – mai più fermate, e la manicure è diventata parte integrante delle beauty routine. Negli anni ‘30 Revlon lancia sul mercato smalti opachi con, per la prima volta, una grande scelta in fatto di tonalità e, poco dopo, nasceranno le unghie finte.

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_8Una pubblicità d’epoca degli smalti Revlon. Credits: cloudmind.info

La seconda guerra mondiale, naturalmente, segnerà poi una crisi, ma una volta terminata, torna alla ribalta il rosso come colore d’eccellenza per le unghie, che tornano ad essere iper femminili e lunghe. Poco dopo, inoltre, nascerà la prima ricostruzione a base di acrilico!



ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_24Vi ricordate di Carmen Dell’Orefice? Eccola in una pubblicità del 1954! Via Pinterest

Con gli anni ’70 ormai si pensa di aver già visto tutto, finché non viene sdoganata la french manicure, inventata dall’americano Jeff Pink e, come sappiamo, tornata in voga con l’inizio degli anni 2000. Negli anni ’80 e ’90, nel frattempo, si scoprono tendenze e nuovi tool, che spaziano dai colori fluo alle prime penne da nail art!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_11French manicure. Credits: bellezza.pourfemme.it

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I colori lanciati da Dior nei primi anni ’80. Via Pinterest

È con il nuovo millennio che la manicure non conosce più limiti: grazie all’aerografo e allo stamping, tecnica con cui si imprimono sulle unghie, con stencil e timbri, disegni estremamente elaborati, le unghie diventano tele su cui dipingere opere d’arte. Inoltre, la ricostruzione in gel si propone di realizzare ogni tipo di forma, da quella a stiletto, promossa da cantanti come Adele e Lana del Rey, o le squovali, quelle a mandorla russa e a ballerina!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_1Lana del Rey e le sue unghie a stiletto. Credits: nailcentric.net

COSA CI RISERVA LA NAIL ART DEL FUTURO?

E se stessimo già cominciando a godere della nail art del futuro? Sicuramente un tassello di storia della nail art lo sta già ponendo Paint Can, lo smalto spray proposto dalla casa cosmetica britannica Nails Inc. Il concetto di smalto spray va di certo incontro ai nuovi bisogni creati dai ritmi frenetici della vita contemporanea, portando al minimo i tempi di asciugatura e le tempistiche di stesura, ridotte a una spruzzata e ad una lavata di mani!

Il risultato, per ora non è perfetto, ma il futuro è appena iniziato ;P !

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_25Credits: nailsinc.com

Un altro pezzo di rivoluzione, a questo proposito, arriva anche dal Liquid Palisade di Kiesque, a prova di imbranate che permette di strappare, grazie al suo effetto peel-off, lo smalto che è stato steso inavvertitamente sulla pelle, lasciando invece intatto quello messo sull’unghia!

ClioMakeUp-Storia-Nail-Art_26Via Pinterest

Forte, non è vero? Ma quali altre diavolerie vorremmo che inventassero per le nostre unghie? Boccette nelle quali è sufficiente immergere il dito, per trovare poi un’unghia perfettamente dipinta? Un pennarello ad asciugatura immediata? Uno smalto che dura un anno, combattendo magicamente la ricrescita delle unghie? 😀 Fateci sapere!

Ragazze, se vi è piaciuto il post e siete appassionate di storia beauty, vi consigliamo anche:

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2) CASCHETTO BOB, IL TAGLIO DI CAPELLI RIVOLUZIONARIO CHE HA FATTO LA STORIA!

3) METTIAMOCI IN MUTANDE! LA STORIA DELLA BIANCHERIA INTIMA CHE VI LASCERÀ A BOCCA APERTA!

4) STORIA DE…IL FISICO IDEALE!

Ragazze, voi conoscevate queste curiosità relative alla storia della nail art? E quale decade del ventesimo secolo preferite? Siete più tipe da unghie rosse e laccate oppure avete un’anima vittoriana e amate sfoggiare unghie corte e lucenti? E come deve essere, secondo voi, lo smalto del futuro? Fatecelo sapere nei commenti! Un bacione dal Team!

26 COMMENTI

  1. Siiiii vi prego…. inventate qualcosa che asciughi immediatamente… io AMO le unghie laccate, ma ODIO aspettare. Mentre aspetto non sto ferma e alla fine almeno un’unghia (quando va bene) mi si rovina… ma che palle!!!!!

  2. anch’io!! lo smalto non si asciuga mai abbastanza velocemente … e quando credi che sia asciutto … zac! rovinato :-O

  3. A proposito di smalti..un paio di settimane fa vado in un market vicino casa del mio ragazzo, uno tipo acqua e sapone ma privato e cosa ti trovo? Uno stand essie con smalti a € 6,90 i classici e € 7,50 i nuovi !! Non li avevo mai trovati a meno di 11€ e Inutile dire che vi torno ciclicamente ..

  4. Ho appena iniziato a farmi fare le unghie col gel…finalmente ho delle unghie decenti che durano più di mezz’ora…se si ha la possibilità lo consiglio..

  5. Mah… la nail art è una cosa che non mi appassiona per niente… è già tanto se metto lo smalto alle unghie dei piedi d’estate (ma solo perché senza unghie colorate mi sembrano i piedi di una salma), sulle mani non mi dura più di un giorno, figuriamoci se mi metto a fare timbri o disegnini… niente da fare, non riesce proprio a interessarmi al 100%

  6. Charles Revson (fondatore della Revlon) ha reso popolare lo smalto ma era un vero furbetto, la formula opaca iniziale l’ha rubata al marchio Elka di cui era solo un rappresentante e l’ha poi migliorata scopiazzando il fondo di una bottiglietta importata dall’Europa da una sua cliente che era molto meglio di quelle americane…!

  7. Dovrebbero inventare un semipermanente che venga via strofinando con il solvente, come lo smalto normale! Adoro metterlo, ma il pensiero di quando dovrò toglierlo mi perseguita per 3 settimane!

  8. Hai provato lo Striplac? Con 100 euro circa (quindi un bel po’) ti vendono lo starter kit con la lampada, base/top coat, uno smalto e mi pare i dischetti per pulire l’unghia. Dicono che sia ottimo come semipermanente, ma soprattutto pare che venga via semplicemente sollevando un angolino e pelandolo via. Le recensioni sul sito di Sephora sono entusiastiche. Io non l’ho provato ne credo che lo farò, perché non uso il gel, ma se il tuo problema è la rimozione potrebbe essere la soluzione! Ciao.

  9. È, bella idea, peccato che io lavoro sì al computer, anche per cinque ore di fila, ma mettersi lo smalto davanti ai clienti che vengono in banca la vedo difficile!

  10. Ho visto in alcuni video di una youtuber un metodo per togliere lo smalto semipermanente.
    Devi mettere su ogni dito un dischetto di cotone pieno di solvente (forse per il semipermanente serve l’acetone ora non ricordo) e incartare ogni unghia+dischetto con solvente con la carta stagnola che va tenuta stretta (non ricordo per quanto tempo ma parecchio).

    Ho usato questo metodo una volta per far togliere uno smalto normale (ma con i brillantini grandi) che aveva messo mia sorella e che non riusciva più a togliere. In quel caso le ho fatto usare un solvente normale e ha funzionato! 🙂

  11. Beata te! Io sono pigra.
    Ci metto tanto già a scegliere il colore e una volta scelto non me lo metto. Ahaha

  12. E’ vero anch’io non so aspettare!
    L’acqua fredda velocizza parecchio mi è sembrato le ultime volte che mi sono messa lo smalto! Cioè mettere le dita in un bicchiere o contenitore che contiene dell’acqua fredda per 5-10 secondi.
    E poi gli smalti pupa effetto gel mi è sembrato fossero molto più veloci ad asciugare, il resto non mi si asciuga. Anche se con questo metodo dell’acqua si velocizza parecchio con lo smalto Essence per dire!

  13. Si, hai ragione. Ho appena acquistato due smalti Pupa effetto gel e in effetti ho notato anch’io la differenza. Sono belli coprenti, quindi mi basta una sola passata con qualche ritocchino, e sono piuttosto veloci nell’asciugatura. Ho notato che durano anche abbastanza…. avranno migliorato la formula!

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