Uno studio dell’American Academy of Dermatology ha messo in evidenza che una persona adulta usa in media 7 prodotti cosmetici al giorno tra creme idratanti, sieri, deodoranti e cosmetici di varia natura. Alcuni ingredienti impiegati nei cosmetici, come fragranze e conservanti, possono agire da allergeni, provocando appunto una reazione allergica.

Spesso non sappiamo di essere allergici ad un determinato ingrediente finchè esso non viene a contatto con la nostra pelle o i nostri occhi, e nonostante questo è spesso difficile individuare l’esatta causa della reazione.

Oggi scopriamo insieme come identificare gli ingredienti che possono provocare un’allergia, e quali sono alcuni brand che hanno eliminato dai loro prodotti i principali componenti potenzialmente pericolosi. Iniziamo!

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QUALI SONO I SINTOMI CHE IDENTIFICANO UN’ ALLERGIA AI COSMETICI?

Esistono due diversi tipi di reazione allergica derivata da cosmetici: dermatite irritante da contatto e dermatite allergica da contatto.

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DERMATITE DA CONTATTO IRRITANTE

La dermatite da contatto irritante è molto comune e può colpire chiunque, anche chi non ha mai sofferto di allergie.



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Si presenta nella zona in cui il prodotto o cosmetico è venuto a contatto con la pelle e spesso presenta varie reazioni come: macchie pruriginose, pelle squamosa o una eruzione cutanea rossa, ma può evolversi anche in vescicole, specie se la cute viene ulteriormente irritata grattando la zona interessata.

DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO

La dermatite da contatto si caratterizza da una forte infiammazione cutanea (arrossamento, prurito e gonfiore) che deriva da un’ esposizione ad una sostanza.

la dermatite da contatto è caratterizzata da una forte infiammazione cutanea

Questo tipo di allergia si presenta nei soggetti allergici ad un ingrediente specifico che si può trovare all’interno di un determinato prodotto.

I sintomi includono arrossamento, gonfiore, prurito e formazioni simili ad alveari. In alcuni casi, la pelle diventa rossa e infiammata.

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Viso, labbra, collo e occhi sono spesso le zone più colpite ad questo tipo di reazione allergica, anche se può interessare qualsiasi parte del corpo, come anche le gambe o le braccia.

LE TEMPISTICHE IN CUI SI PUÒ MANIFESTARE UNA REAZIONE ALLERGICA

La tempistica in cui si può presentare un’allergia può variare da persona a persona, inoltre non è detto che la reazione allergica si presenti fin dal primo utilizzo del prodotto, soprattutto se questo contiene al suo interno un agente irritante più debole. Può accadere infatti che l’allergia si sviluppi nel soggetto dopo varie applicazioni.

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Le reazioni allergiche ai profumi sono spesso immediate!

Tuttavia in prodotti come i profumi, la reazione allergica è spesso immediata e si può manifestare dopo pochi minuti dall’applicazione. In altri casi, come dicevamo prima, un individuo può sviluppare unallergia ad un prodotto anche dopo averlo utilizzato per molti anni.

LE CAUSE PRINCIPALI RELATIVA ALLE ALLERGIE AI COSMETICI

Come abbiamo detto possono essere varie le cause che portano la nostra pelle a sviluppare una reazione allergica. Nel caso della dermatite da contatto irritante l’allergia avviene perché la nostra pelle viene appunto a contatto con sostanze aggressive, la maggior parte delle volte di derivazione chimica, che danneggiano il primo strato della nostra pelle e causano la comparsa dei sintomi correlati ad una allergia al cosmetico.

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Il modo migliore per scoprire se si ha qualche allergia è sottoporsi ai test medici

Nel caso della dermatite allergica da contatto la reazione allergica compare poiché il nostro sistema immunitario reagisce contro l’allergene.

(Fonti: mypersonaltrainer.it, Wikipedia)

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Molti prodotti cosmetici hanno al loro interno ingredienti che provocano reazioni allergiche

Alcuni studi hanno dimostrato che fino al 10% della popolazione può presentare una reazione allergica ad un cosmetico e che tali reazione si sviluppano più spesso sui soggetti di sesso femminile, perché ovviamente usano molti più prodotti cosmetici rispetto agli uomini.

In tutti i questi casi, comunque, prima di ogni valutazione è strettamente necessario rivolgersi ad un dermatologo.

Ragazze, abbiamo analizzato quali possono essere le principali cause che causano una reazione allergica. Vediamo come comportarci quando sviluppiamo un’allergia ad un cosmetico e quali sono i migliori brand che producono trucchi e prodotti anallergici. Continuate a leggere! 

55 COMMENTI

  1. Questo articolo è pieno di boiate: i prodotti bio e di origine naturale sono quelli più a rischio in chi soffre di allergie, perché i componenti vegetali sono tra i più sensibilizzanti per la pelle. Se si vuole andare sul sicuro, meglio buttarsi sui siliconi. Inoltre scrivere su un prodotto cosmetico “ipoallergenico” è proibito, perché qualsiasi ingrediente potrebbe scatenare una reazione allergica in una persona. L’unica cosa a cui stare attenti sono i profumi, che solitamente contengono grandi quantità di allergeni rispetto agli altri ingredienti, e infatti se superano una certa soglia vengono esplicitati in etichetta.
    Per favore quando scrivete articoli del genere vi prego di avere un approccio più scientifico, altrimenti rischiate di fare affermazioni scorrette e prive di fondamento. Piuttosto trattate altri argomenti se non volete avere lo sbatti di cercarsi gli articoli scientifici e tutto il resto, che in quello siete bravissime.
    Buona giornata

  2. Due osservazioni:
    – l’affermazione che i prodotti bio sono l’ideale per che soffre di allergie su cosa si basa? Temo possa essere addirittura il contrario: gli oli essenziali possono dare reazioni allergiche, come sostanze derivati di alcune sostanza che crossreagiscono con pollini vari (avete presente come funzionano gli antigeni, no?)
    – la dermatite reattiva, se non è immunomediata, ma causata dall’azione dannosa diretta di una sostanza, evidentemente non è una dermatite allergica (da contatto sì). una confusione del genere mi fa sospettare che stiate parlando di un argomento del quale avete idee molto confuse.
    Senza cattiveria, eh, ma giusto per contrastare la mala informazione quando si tratta di salute! Perché non parlate di make-up, stile, etc… evitando di diventare tuttologhe?

  3. concordo. l’argomento è vasto e purtroppo non è generalizzabile. le categorie di composti che possono portare a reazioni allergiche e a irritazioni sono numerose e ogni persona è fatta a modo suo e reagisce in modo diverso.
    se ci sono dubbi un bravo allergologo è la soluzione migliore.

    c’è da dire che per legge, i composti che più frequentemente causano reazioni indesiderate sono evidenziati in grassetto e/o ci deve essere una piccola nota in fondo all’inci in cui è scritto che ci potrebbero essere contaminazioni esterne (tipo: “può contenere tracce di…”). non include tutto quanto, ma è qualcosa…

  4. Io soffro di allergia al nichel e alla gomma, ma i cosmetici non mi hanno mai provocato nessuna reazione (se non quelli scaduti, o alcuni in cui deve esserci qualche ingrediente che non tollero). Piuttosto mi provocano una forte dermatite gli indumenti, ma d’altronde mica posso andare in giro nuda?! È fastidiosissima, a volte mi sento davvero le gambe che vanno a fuoco, e devo stare attenta anche a ciò che mangio 🙁

  5. i vestiti danno noia anche a me.
    controlla oltre al tipo di stoffa (a volte gli acrilici o quelli sbiancati otticamente danno maggiori problemi nei soggetti predisposti), anche i coloranti. prova a fare mente locale se c’è un tipo di colore che ti irrita maggiormente.
    altra cosa che scatena irritazioni sono detersivo e ammorbidente (in alcuni la soglia di nichel presente è sopra i 3-4 ppm, al di sotto dei limiti di legge, ma sopra la soglia di tolleranza per i soggetti sensibilizzati che è intorno ai 2 ppm). quello più probabile è l’ammorbidente, che viene risciacquato meno (prova a sostituirlo con l’aceto di mele)

  6. Grazie per i consigli! In effetti non avevo mai pensato ai detersivi (anche se l’ammorbidente è già sostituito dall’aceto di mele). Fortunatamente ai patch test non sono risultata allergica ai coloranti, però ho notato che un jeans azzurro mi da parecchi problemi, potrebbe essere come dici tu!

  7. io sono passata ai vestiti di stoffa naturale (seta, lino, cotone, lana rivestita) e tutti non trattati con sbiancamenti ottici. in alcuni casi ho comprato direttamente il vestito grezzo e mi sono divertita a colorarlo io con le erbe tintoree. per lavarli al posto del detersivo uso la lisciva o le noci di reetha lavanti. se devo sgrassare mi tocca fare un triplo passaggio (smacchiatore, primo lavaggio, secondo lavaggio).
    in inverno il problema è minore: sotto metto quello che non mi irrita, sopra quello che mi pare, tanto non è a contatto diretto con la pelle.
    hai fatto bene a toglierti il dubbio sui coloranti!

  8. Buongiorno ragazze! La mia esperienza con i prodotti Bio e Naturali è stata poco piacevole. Dagli shampoo che provocano prurito, alle creme viso che mi fanno diventare la torcia umana, alle creme che con i loro oli e burri mi fanno spuntare bollicine sul corpo. Con grande dispiacere ho dovuto dire addio al Bio e agli ingredienti naturali. Peccato. Essendo la mia pelle sensibilissima sono passata ai prodotti Avene per il viso e a Cadum e Mustela per il corpo. Vi lascio le foto. I prodotti li compro su Amazon e sono tutti e tre francesi. https://uploads.disquscdn.com/images/e761efe3466a47f1b0903a993798ae6cbeb2d65098860fa5b891b2ca0eb92c82.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/fa3aa30722ecb5d65da6d6770512632973ae4463421252b3d63c9456a17ae1dd.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/cd56aa7fee86969b7bca26fcd40a87014bbb0b81d2647bbe3f4299478c480b2d.jpg

  9. Peccato che da nove anni a questa parte, usando i prodotti ecobio, io non abbia avuto nessun problema di allergia/irritazione, mentre al PS ci sono finita, gonfia e piena di pustole piene di siero, per i solari di Christian Dior e per una crema della Sisley. Come la mettiamo? non mi piace questa campagna di terrorismo cosmetologico verso l’ecobio, che evidentemente non conosci a fondo,dato che ti limiti a quel ristretto gruppo di allergeni che basta individuare nei prodotti (l’inci lo si legge: facciamolo) per escluderli.

  10. Brava, lo stavo per scrivere io! Non a caso i prodotti da farmacia per le pelli super sensibili (Bionike, Avéne ecc…) non sono assolutamente bio né naturali…
    Sarebbe stato utile parlare degli allergeni del profumo nei cosmetici: è stata stilata una lista di 26 sostanze che possono provocare reazioni nelle persone predisposte e sono presenti nei cosmetici ANCHE bio e super-mega-100%-naturali… In quanto sono sostanze presenti da sempre in natura, li troviamo ad esempio nell’essenza di rosa o negli agrumi (geraniolo, citronellolo, eugenolo, linalolo….). Qualsiasi profumo “naturale” contiene alcuni di questi potenziali allergeni, che è obbligatorio indicare sull’INCI (direttiva europea n.15/2003). I cosmetici che per legge possono essere dichiarati “senza allergeni” -se mai esistessero, visto che nessuna sostanza può essere dichiarata “assolutamente non allergizzante”- è più facile che siano sintetici piuttosto che naturali.

  11. E’ una cosa soggettiva, a quanto pare a te non dà fastidio nulla di naturale, ma magari sei allergica a qualche conservante o componente sintetico. Comunque è vero che statisticamente le sostanze naturali, soprattuto gli oli essenziali, siano le più allergizzanti. Basti pensare a quante persone siano allergiche ai pollini o a determinati cibi rispetto a quelle allergiche a sostanze sintetiche…

  12. In linea generale sono d’accordo, ma da quando uso i prodotti green, circa 10 anni, non ho più avuto manifestazioni allergiche a causa di parabeni, peg e compagnia bella. E so che sono loro perchè mi e capitato di provare creme che avevano buon inci ad eccezione di questi incriminati e subito ho avuto rush cutanei. Preferisco un inci corto, verde, dal pao breve. In genere i marchi da farmacia sono a base di paraffina per la sua bassa inerzia, ma io la detesto. È l’emblema del fintume. Odio pure i siliconi. Mi seccano a morte. Non sono loro a scatenare l’allergia, ma secondo me vulneralizzano l’epidermide.
    Personalmente consiglio di imparare a leggere gli inci, scegliere quelli piu semplici, e di testare un prodotto alla volta. Lasciare che la pelle si riprenda e passare a brand bio ben formulati.

  13. Mio fratello soffre di dermatite e sta attento a tutto, il dermatologo gli ha detto che il colorante che dà più problemi è proprio il blu… Ma hai mai sentito un medico? Perché mio fratello ha fatto tutti i test e la prima cosa che ha detto il dermatologo è di stare attenti ai detersivi per il bucato, e a determinate stoffe e coloranti (colori)… Anche lui non è risultato allergico ai coloranti ma nota che mettendo cose blu la dermatite peggiora!

  14. Anche io sono come te, ma evidentemente siamo “fortunate” a non essere sensibili a niente di naturale… Purtroppo a tutte persone che conosco con la pelle molto sensibile, fanno molto meglio le “paraffinate” da farmacia che i cosmetici naturali

  15. Anche io da 10 anni seleziono bio ben formulato, da inci brevi. E sto molto meglio. A me l’allergia la danno i conservanti come i parabeni o bht bha.. o gli emulsionanti come i peg.
    Sono convinta che seppure i siliconi o la paraffina non diano allergia, indeboliscono l’epidermide. Ho notato tante volte che le cosiddette creme anallergiche da farmacia non nutrono una mazza, e non rinforzano la pelle che resterà sempre esposta, creando un circolo vizioso.

  16. concordo! un articolo pieno di inesattezze.. quando si fanno articoli del genere sarebbe meglio consultare prima un dermatologo

  17. Io sono convinta che le paraffinate lascino la pelle sensibile a diano dipendenza. Pensaci: non nutrono e non sono dermocompatibili. Grazie alla loro inerzia non danno allergia, ma al contempo non rinforzano l’epidermide. Pertanto qualsiasi prodotto diverso scatena allergia. È una manna per l’industria cosmetica di stampo farmaceutico che ti lega per sempre. È un ipotesi plausibile a mio avviso.

  18. Purtroppo usare prodotti bio non evita allergie, anzi spesso la purezza dei principi attivi scatena reazioni allergiche…..una linea di skin care davvero fantastica, e spesso ne consigliano vari prodotti per le diverse esigenze in primis i dermatologi, è La Roche Posay che infatti citate spesso su questo blog!

  19. Io sto cercando una crema viso bio soddisfacente che non mi lucidi e non mi lasci un “film” come la crema de i Provenzali alla Rosa Mosqueta… ora sto utilizzando la crema Hydro Avena di Bio Phytorelax, mi trovo bene, lascia effetto quasi matte nonostante sia per pelli secche e disidratate… ma mi è stato detto che l’olio di mandorle che contiene sia comedogeno… deduco che tu ne sia molto informata, che creme usi? 🙂 Io ho una pelle mista che si lucida ma è anche secca in alcune zone e ho 21 anni…

  20. Facendo parte di alcuni gruppi ecobio, sono migliaia le persone soddisfatte di essere passate al naturale. Di marchi ecobio ce ne sono a centinaia, ed hanno una buona fetta di mercato. Siamo tutti non sensibili al naturale? Ma sai una cosa? a questo punto forse è meglio così: ovvero che l’ecobio resti di nicchia. Buon silicone.

  21. Ti rispondo io, si basa sul nulla. Posto che non sono nemmeno sicura che esista una normativa che definisce il significato di “biologico “, “ecologico “, ecc… per i cosmetici, è palese che non ha nulla a che fare con l’ipoallergenicità di un ingrediente.

  22. Io sono rimasta sconvolta quando ho letto l’INCI del BIO OIL, ero convinta che fosse un olio naturale… (lo stavo per iniziare ad usare per una cicatrice) e leggo al primo posto la paraffina!!! Scartato nell immediato…

  23. Secondo me il fatto che hai risolto potrebbe essere dovuto all’aver eliminato quello che ti causa allergia, non al generico passaggio al bio. Probabilmente sei allergica a qualcosa che hai escluso passando al bio, come per Colette.
    L’importante è individuare il problema ed evitarlo, poi che si faccia passando al bio o al silicone puro è un altra cosa.
    In linea di massima è vero che i prodotti che derivano da piante sono meno riproducibili e possono avere più impurezze variabili.

  24. Io per la skin care mi sto interessando sempre di più all’eco bio, purtroppo per il make up sarà dura anche se punto ad utilizzare almeno fondotinta e correttori bio. Per ora utilizzo solo la cipria bio di PuroBio con cui mi trovo benissimo e sono sicura che non è comedogena 😉
    Siccome sono alla ricerca di una crema bio valida per la mia pelle mista (si lucida ma è anche secca xD) tu cosa consigli? 🙂

  25. Ahahah sì il Bio Oil fa ridere tantissimo, sfruttano l’ambiguità del nome per attirare consumatori che cercano qualcosa di Bio… Comunque non escludo che per certe situazioni estreme la paraffina faccia il suo dovere, di certo non fa le cose millantate dai claim del Bio Oil ahahah… Se si vuole avere un barattolo di paraffina, meglio piuttosto comprarsi l’Olio Johnson al supermercato 😀

  26. Credevo di entrare qui a sfatare un mito ed invece dai commenti sembra proprio il contrario. Anche io sapevo che Bio non equivale a “non allergenico” ma anzi, a volte è meglio usarne uno non completamente naturale.
    Sono del parere che i prodotti vanno testati sulla propria pelle per poter capire veramente se si hanno benefici oppure no. E, fondamentale, bisogna anche capire bene cosa si pretende da un prodotto. E’ un dibattito affascinante che non necessariemente deve dividere in Bio e Non-Bio.

  27. ehhmmmm a parte che anche io uso prodotti naturali, bio o con un buon INCI e sono abbastanza esperta di INCI, ho studiato chimica e biologia ( e anche qualcosa di cosmetologia) e so perfettamente di cosa parlo… Ovvio che se frequenti gruppi ecobio e forum ecobio, troverai solo persone soddisfatte e che seguono questa cosa, altrimenti non si troverebbero lì! Non ha senso il paragone che fai. Il settore ecobio è in forte crescita ma di certo non è ancora paragonabile a quello della cosmesi tradizionale, quindi sì, le “soddisfattissime” dell’ecobio (TRA CUI IO) sono comunque una fetta piccola rispetto alla popolazione totale.

    Per il resto, riguardo allergie / sostanze allergizzanti / sensibilizzanti (e NON ad altri tipi di pericoli di cui si discute, come la probabile cancerogenicità del petrolati e altre sostanze, il potere occlusivo/filmante dei siliconi, i non-benefici reali ecc…) ti conviene informarti meglio perchè qualunque cosmetologo, compresi quelli “fan” dell’ecobio, ti confermerà ciò che ho scritto io. Basta anche fare una ricerca on line su siti seri. Ciao e buon silicone anche a te!

  28. Da soggetto allergico che ha fatto più volte tutti i test ed è seguita da un dermatologo specializzato da anni trovo questo post superficiale e pieno di imprecisioni, potevate almeno intervistare qualche esperto come avete fatto per altri argomenti (per es. Pucci Romano di Skineco):
    – l’unico sorbetto Collistar adatto a pelli sensibili è quello con la confezione azzurra al ribes nero che è l’unico senza profumo di sintesi, con meno allergeni e ricco di sostanze lenitive, disarrossanti,schiarenti e calmanti
    – i prodotti Clinique sono consigliabili solo a chi è allergico ai profumi perchè da sempre non ne contengono per scelta aziendale, per il resto sono cosmetici comuni uguali a tutti gli altri
    – i prodotti “naturali” anche bio in realtà hanno un potenziale irritativo molto superiore al tradizionale a causa del sistema conservante usato e dell’alto numero di oli essenziali e allergeni
    Aggiungo che una causa scatenante di tante allergie sono anche i (troppi) filtri solari chimici, a forza di usarne anche quando non ne avevo bisogno “perchè il sole fa male e fa venire le rughe” io non riesco più ad usarli, mi irritano da morire e trovare dei degni sostituti è complicatissimo, ci vuole la giusta misura in tutto

  29. io ignoravo di essere un soggetto allergico prima di passare al bio e nei gruppi di autoproduzione che frequento è pieno di pentite del Cosgard, in realtà il sistema conservante più usato nel bio (specie Made in Italy) ha un potenziale allergenico e irritativo molto alto che funziona per accumulo (più lo usi più rischi) senza parlare dell’eccesso di oli essenziali e allergeni, ph poco calibrati, ecc purtroppo sembrano preoccuparsi più dell’ambiente che della pelle umana e la cosa mi è stata confermata anche da più di un dermatologo iscritto a Skineco che è un’associazione che promuove l’eco dermo compatibilità: il bio oggi è più eco compatibile che dermo compatibile, servono entrambe le cose!

  30. anch’io faccio parte di molti gruppi bio e di spignatto e in realtà le più esperte hanno dovuto redigere liste di attivi, conservanti e allergeni molto comuni nel bio che chi ha pelle sensibile dovrebbe evitare, in tutti questi anni ho notato spesso la stessa reazione negativa caratterizzata da una grattugia di bolle o puntini rossi che bruciano e/o prudono e quello dipende dai benzoati TROPPO usati per pigrizia mentale e abitudine da parte dei formulatori (specie italiani)

  31. mi spiace deluderti ma la cipria Purobio su di me è comedogena eccome, mi spunta di tutto nel giro di una giornata oltre a irritarmi e prudermi, tutto è relativo 🙂

  32. Poi non c’è tutta la questione delle tempistiche? La dermatite da contatto, che non è mediata da Ig o cellulo-mediata, non prede che il soggetto sia sensibilizzato e quindi compare anche dopo 1 sola esposizione e in tempi brevi. Mentre l’allergia dipende da predisposizione del soggetto e dall’essere stati prima sensibilizzati, quindi prevede più contatti con la sostanza e da quanto questa sia un allergizzante potente o blando. E poi , alle successive esposizioni, in base al fatto che sia umorale o cellulo-mediata ha tempistiche diverse.
    Poi non saprei dire se i prodotti cosmetici danno solo alcune delle reazioni…dovrei rileggere meglio..

  33. ti posso portare la mia di esperienza: bio o non bio a me danno problemi comunque. il problema è tutto legato a cosa sei allergica/intollerante. il discorso ecologico deve stare separato dal resto (e su quello concordo anche io), dato che sono due cose per me completamente distinte. nel mio caso i componenti che cerco di evitare sono: conservanti, emulsionanti, tensioattivi, alcuni allergeni presenti nei profumi (alcuni terpenoli, alcuni fenoli, delle cumarine). che siano di origine sintetica o naturale è la stessa identica cosa.
    è ovvio che un prodotto cosmetico dall’inci lungo e con tanti estratti naturali, nel mio caso aumenti la probabilità di trovare qualcosa che mi porta a eritemi e irritazioni. quindi li evito a priori come la peste. stessa cosa per un cosmetico tradizionale.
    io la penso così: in primis ciò che uso non deve nuocermi in prima persona (quindi non deve contenere nulla che mi dia fastidio), in secondo luogo deve apportarmi benefici, in terzo luogo deve rispettare l’ambiente in cui vivo.

  34. Quanto hai ragione! Ogni volta che dico di essere allergica ai profumi, mi sento dire “passa al bio”! Sì, come no… se voglio diventare la torcia umana mi basta usare un prodotto bio… Mio malgrado, ho imparato a leggere gli INCI dei prodotti cosmetici e a capire da sola da cosa stare alla larga. Non è facile e ogni tanto qualche cantonata ancora la prendo. Ma tendenzialmente i cosmetici “di farmacia” mi danno meno problemi.

  35. Purtroppo le fasce di prezzo esistono anche nel bio e si vede la differenza. Se vuoi rimanere un pò bassa di prezzo ti consiglio la lavera. Io però ho una pelle con couperose tendenza secca, quindi uso crema ricche, specie il giorno. Amo la bioearth c3 specifica per la couperose. Mentre di sera alterno un siero di Logona ( non costoso) e una crema di Lavera più ricca. Come contorno occhi, da più di un anno uso Antipodes al kiwi. Ti consiglio di dare un occhiata su eccoverde. Un brand molto valido è Dr Hauschka.

  36. Io la paraffina la uso e trovo che funziona solo sulle labbra, quando le ho secchissime metto il Carmex (che ha un odore chimico tremendo) però sulle labbra oltre la sensazione di morbidezza, mi da freschezza, non so come spiegare… ma appunto sul viso mai e poi mai…

  37. Sì sì non siamo tutti uguali, però io mi ci trovo bene e la uso più volentieri sapendo che è più naturale di altre

  38. Non pretendo creme da 3-5 euro chiaro! Però sopra i 20 non mi va tanto :/ so che molti parlano bene di Lavera… Sto cercando di informarmi per non comprare cantonate…

  39. Purtroppo a me e a ragazze che conosco mi diedero fastidio degli ombretti di Kiko (soprattutto il color viola) e gli Ombretti Polvere Luminosa di Collistar. Con il Collistar smisi subito perchè mi dava prurito la palpebra e capii subito che era colpa loro, quindi buttai via tutto e finii lì.
    Con Kiko gli occhi non prudevano ma si gonfiavano quindi misi delle creme che mi diedero in farmacia ma curavano il problema solo momentaneamente quindi poi tutte le volte che mi truccavo tornava subito fuori il problema. Dopo un pò mi venne il dubbio del trucco anche perchè delle mie amiche mi dessero che avevano avuto problemi con Kiko. Andai quindi dalla dermatologa che mi disse che ormai i miei occhi erano talmente sensibilizzati che dovevano “depurarsi” da tutto. Iniziai una terapia prima con il cortisone e poi con altri prodotti e mettevo solo il mascara. La dottoressa mi disse che non ero il primo caso che aveva visto da quando aveva aperto il negozio di Kiko in città e anche lì buttai via tutto subito e non comprai mai più nulla.
    In quel periodo mi fece acquistare solo cose di Bionike e mi sono sempre trovata mooolto bene tanto che ancora compro le loro cose.
    Non sono allergica per fortuna a nulla ma dopo quell’esperienza sono molto attenta a ciò che uso per me stessa

  40. So che la paraffina è inerte e viene usata appunto per questo, ma a dire il vero chimicamente non ne so moltissimo (ho semplicemente deciso di evitarla, non avendo particolari problemi)… Però so che alcune pelli, come quelle di chi soffre di dermatite atopica “cronica”, non saranno mai delle pelli “normali” e avranno sempre e solo bisogno di creme ad effetto “placebo” in quanto non esiste nulla di curativo e risolutivo… Possono solo andare a restituire alla pelle quel film idrolipidico che manca, usando sostanze “barriera” come siliconi e paraffina… Mio fratello ne soffre ed ero convintissima che paraffina&co fossero comunque da evitare, ha girato penso 10 dermatologi, tra cui alcuni considerati luminari nel campo, e TUTTI gli hanno prescritto creme di questo tipo (non penso sia un complotto ahah) e mai nessuno ha consigliato di usare rimedi/cosmetici naturali (anzi, gliel’hanno sconsigliato tutti). Sto comunque parlando di un problema per cui le creme più innovative o che più “funzionano”, o sono cortisoniche o riportano a chiare lettere sul bugiardino che contengono ingredienti potenzialmente cancerogeni, quindi nel suo caso la paraffina è il minore dei mali! 🙂

  41. I dermatologi se non consigliano i marchi di farmacia pare se sentono male. Mi esimo dall’esprimere opinioni su patologie dermatologiche che non conosco. Posso parlare solo della mia dermatite, che se evito parabeni, peg Bht, bha, e se non uso i solfati che mi seccano a morte come anche per la paraffina e i siliconi, sto bene. Credo che tutti in un certo momento della nostra vita, possiamo avere una pelle reattiva. Credo che la miglior cosa, sia evitare di usare troppi prodotti e lasciarla riprendere, e una volta ripresa, usare prodotti con Inci che siano compatibili con l’epidermide. Tipo lo squalane.

  42. Ma nel range di 20 trovi. Lavera ci stai dentro, idem bioearth. Devi solo evitare ingredienti troppi grassi: olio di mandorle, burro di karitè, rosa Mosqueta, olio di argan…

  43. A volte mi si arrossano gli occhi come quelli in foto, ma non ho ancora capito la causa. Purtroppo ho qualche piccolo sospetto sul LOTD, ma non ne sono sicura e spero proprio di sbagliarmi 🙁
    In passato ho avuto prurito immediato causatomi da una palettina di ombretti Flormar e da una di Douglas. Con tutti gli altri invece niente.
    E poi, ahimè, mi si spezza un po’ il cuore ad ammetterlo, ma il Low Shampoo di Yves Rocher (che stavo adorando) mi dà prurito; quello dell’Oréal invece no, ma è leggermente più grasso.

  44. Ciao se gli ombretti che ti fanno allergia sono marrone avuto – porpora – viola potresti essere allergica al carmine come me.
    Ad esempio too faced mette sempre ma lista degli ingredienti ombretto per ombretto quindi puoi escludere quelli che lo contengono

  45. Grazie vi avevo chiesto questo post tempo fa… A me davano fastidio alcuni prodotti occhi ora sono anni che non mi succede più grazie agli acquisti giusti.. a me la Kiko era la causa…

  46. Di solito non commento mai, ma l’articolo ha toccato un argomento a me vicinissimo.
    Purtroppo, è sbagliato scrivere che per evitare di avere allergie sulla pelle è buono usare prodotti BIO. Assolutamente no: ii prodotti bio (che ho anche usato e non di scarsa qualità, anzi) contengono anche una maggiore quantità di allergeni all’interno, rispetto ad un prodotto non bio, quindi sono più “rischiosi” per quei soggetti sensibili o allergici.
    Ricercare i buoni prodotti con ingredienti sicuri e di qualità e la base per chi sa che tende ad avere reazioni allergiche o comunque problemi legati alla palle (esempio per chi ha la pelle a tendenza atopica), ma anche per chi non ne soffre e sempre meglio consultare l’elenco degli inci.

    Mi spiace molto, ma non è la prima volta che scrivete inesattezze, ma proprio questa volta non ho saputo trattenermi dal commentare.

    Vi legge tantissima gente e dare informazioni non del tutto esatti può generare confusione e consigli sbagliati.

    Capite: sono una persona che ha da sempre avuto problemi con qualsiasi prodotto cosmetico (a partire dai detergenti) e, credo che in molte mi capiranno, ho provato davvero di tutto, e posso dire, anche se buonissimi, i prodotti bio non sono per niente la soluzione, anzi!

    Il consiglio più utile è testare piano piano i prodotti, perché ognuno ha una reazione diversa dagli altri e affidarsi solo a marche di qualità, sia farmaceutiche che di normale commercializzazione.
    Infine, ricordatevi sempre che è sempre meglio rivolgersi a medici (dermatologo, allergologo ecc…) specifici per aiutarci a cercar le soluzioni migliori.

  47. Si parla sempre e solo di nichel e mai dei disinfettanti a base di mercurio contenuti in molti prodotti , uno su tutti il mascara. Sono sicuramente allergica al thiomersal e soffro di orticaria con dermografia ma quando dico a cosa sono allergica in erboristeria mi dicono che non mi possono garantire che non ci sia quell’allergene nei prodotri che vendono. Lavarmi la faccia è un terno all’otto se uso sapone mi si arrossano gli occhi e si secca tutta la pelle, ho notato che se uso determinati ammorbidenti divento rossa fuoco. Tutti che mi dicono:ma usa bionike è superdelicata e io ogni volta mi trovo a rispondere che va bene per chi è allergico al nikel non per me
    E per quanto mi impegni a leggere gli inci dei prodotti che uso non lo trovo mai, non è mai indicato eppure a sentire il dermatologo è ovunque e io ho costantemente la dermatite da allergia da contatto

  48. Sì infatti erano di quei colori, e ho pensato al pigmento irritante. Però l’anno scorso ho preso ombretti di Nabla, Neve e Alkemilla degli stessi colori (quello di Alkemilla è addirittura rosso acceso) e non mi fanno nessuna allergia.

  49. Io ogni volta che mi trucco, comincio a lacrimare dopo circa mezz’ora, e continuo così per tutto il giorno, per non parlare del naso che gocciola e la sensazione di occhi che esplodono. Qualche giorno fa ho comprato le matite occhi della Phisician Formula sul sito Maquillaia che dovrebbero essere ipoallergeniche e oftalmogicamente testate, costano pochissimo (circa 10 € di 3) sono intensissime, swatchate sulla mano appena arrivate sono rimaste per 2 giorni malgrado abbia lavato i piatti e fatto le solite pulizie, non sbavano una volta asciutte e sono stupende. Prenderò sicuramente anche il mascara e proverò cipria e correttore, così vado sul sicuro. Comunque straconsigliate, in alternativa a matite Collistar che scrivono poco e che costano dai 15-20 € l’una. Spero di essere stata utile. Ciao !

  50. Ma perché scrivere cose così palesemente false?
    Potreste intervistare qualche esperto per questi articoli o come minimo fare qualche ricerca seria.

    Bio non significa per niente ipoallergenico (e già che ci siamo: nemmeno “ipoallergenico” significa granché perché si può essere allergici a qualsiasi cosa).

    Consiglio a chiunque abbia voglia di approfondire l’argomento cosmesi e miti sulla stessa di leggere: “Il trucco c’è e si vede” di Beatrice Mautino (è biotecnologa e scrive per Le Scienze). Si legge molto velocemente e parla approfonditamente di parabeni SLS, SLES, bio, “ipoallergenicità” (parola che forse mi sono appena inventata, ma che rende l’idea), filtri solari, chimico vs naturale, etc…

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