Si è svolta il 20 Gennaio, la seconda edizione della Women March (la marcia delle donne), una manifestazione che ha portato in piazza milioni di donne e uomini. Persone di ogni etnia hanno sfilato unite nelle principali città americane: New York, Washington, Los Angeles e Las Vegas. Sono state ben 250 le manifestazioni organizzate in questa data, un’onda oceanica di persone in lotta per i propri diritti.

All’anniversario del primo anno di Governo del Presidente Trump, l’appello che è stato fatto è politico, un invito alla partecipazione e al voto in vista delle elezione midterm alla fine del 2018.

Un fiume in piena di cappelli rosa, il simbolo della manifestazione che era già stato utilizzato l’anno scorso. Quest’anno il messaggio era di un rinnovato impegno nella difesa dei diritti delle donne e di tutti coloro considerati “deboli” dal governo Trump. Hanno partecipato anche diverse star, donne e uomini: nell’articolo vi raccontiamo tutto!

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TIME’S UP: IL MOVIMENTO E FONDO ANTI MOLESTIE

16 milioni di dollari, donati da 14.675 persone in 19 giorni e più di 15 mila mi piace. Il Movimento Time’s Up ha creato un fondo a sostegno di tutte le donne che sono state vittime di violenza sessuale e che non hanno mai potuto far sentire la loro voce.

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Già un primo passo di sensibilizzazione all’argomento era avvenuto durante i Golden Globes, quando tutte le attrici di Hollywood avevano deciso di indossare abiti neri, a sostegno delle vittime “del caso” Harvey Weinstein.



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Solidarietà e abiti neri durante i Golden Globes 

Il momento, di grande cambiamento, ha risvegliato un nuovo impeto femminista: “Il tempo è scaduto, ora è tempo di cambiare e dobbiamo agire ora” tratto dal manifesto del movimento Time’s Up.

IL MESSAGGIO DI TIME’S UP

Le donne potenti dello star system cinematografico si sono dunque unite nella creazione di un fondo da 13 milioni di dollari.

il tempo è scaduto, è ora di cambiare. bisogna agire!

Lo scopo è aiutare tutte le donne, meno privilegiate, a proteggersi dalle molestie sessuali e possibili denunce.

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Attrici come Eva Longoria, Reese Witherspoon, America Ferrera, Ashley Judd e Natalie Portman, ma anche la produttrice Shonda Rhimes, Tina Tchen (che fu capo dello staff di Michelle Obama) e Maria Eitel, (co-presidente di Nike Foundation), hanno deciso di lavorare attivamente a questo progetto che vuole essere una svolta per i diritti delle donne.

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@AmericaFerrera

DEAR SISTER… IN SOLIDARIETY

“Le donne non devono più combattere per farsi largo, salire nei ranghi o semplicemente per essere ascoltate e riconosciute in luoghi di lavoro dominati dagli uomini. È ora di dire basta a questo impenetrabile monopolio”, hanno scritto le vip su di una lettera aperta pubblicata sul New York Times, e anche su di un giornale di lingua spagnola. La lettera, che ha dato il via al Times’s Up: comincia con “Dear Sisters” e finisce “In Solidariety” – care sorelle…in solidarietà.

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Time’s Up non ha una sola leader e si articola in vari gruppi di lavoro. Tra questi c’è quello guidato dalla professoressa di diritto Anita Hill, incaricata di creare un manuale anti-molestie nello show business.

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@nportmanofficial

Il fondo di difesa legale Time’s Up fornirà e pagherà il supporto legale a donne e uomini che hanno subito molestie sessuali, aggressioni o maltrattamenti sul posto di lavoro e durante la carriera.

#MEETOO A SOSTEGNO DI TUTTE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Tutto è partito da un messaggio pubblicato sul account Twitter di Alyssa Milano, che ha lanciato la campagna #metoo in sostegno del movimento Time’s Up e di tutte le vittime del caso Weinstein.

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L’attrice ha invitato tutte le donne a ripostare il suo tweet aggiungendo #metoo, rompendo finalmente il muro di silenzio sugli abusi subiti e a raccontare le loro storie. In meno di 24 ore l’hastag è diventato un trend topic, twittato da quasi mezzo milione di persone.

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 “Se tutte le donne molestate sessualmente o violentate scrivessero ‘Me too’ come status, potremmo dare alle persone un senso della vastità del problema”

Ad incoraggiarla, non sono mancate star e celebrity che hanno condiviso e sostenuto l’intento dell’attrice. Una tra tutte Rose McGowan, tra le prime ad aver accusato Harvey Weinstein di molestie. Tra le altre donne del mondo dello spettacolo anche Lady Gaga, Patricia Arquette e Debra Messing.

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“#MeToo quando prestavo servizio militare. Più di una volta.
Sono stata in silenzio per proteggermi.” 

Quasi 60 mila donne hanno raccontato la loro storia sul web, condividendo il loro dolore e pentendosi di non aver avuto la forza di parlarne prima.

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“#MeToo la prima volta dai ragazzini della squadra di baseball alle scuole medie, mentre aspettavo che mia madre mi venisse a prendere”. 

Ragazze, restate con noi! Nella prossima pagina trovate il commovente discorso di Viola Davis e perché è importante lottare sempre per i propri diritti! Continuate a leggere!

49 COMMENTI

  1. Che grandissima donna Viola Davis!la adoro sia come attrice che umanamente, una di quelle donne che ti fanno pensare “orgoglio femminile”.
    Sono queste le battaglie che mi piacciono, le battaglie che hanno un senso; hanno istituito un fondo per aiutare le donne vittime di abusi, e hanno aiutato molte altre donne anche solo a venir fuori raccontando una molestia. Purtroppo credo che nella vita quasi ogni donna prima o poi sia vittima di un abuso a sfondo sessista, alcuni più violento altri “solo” umilianti. Ed è per questo che bisognerebbe sbugiardare questi maiali, farli sentire piccoli ed insignificanti quanto lo sono, perché NIENTE ti da il diritto di mettere un’altra persona in una condizione di disagio e stress psicologico solo perché da questa persona pretendi qualcosa di sessuale.
    Ma ahimè molte volte (sopratutto in Italia) non si parla perché oltre a perdere il lavoro, non ai otterrebbe nulla. Ci va un cambiamento radicale della mentalità

  2. Il problema è che dietro quel metoo si nasconde anche tanta ipocrisia. Chissà quante avranno sconfinato dalle molestie alle avances. Chissà quante hanno lavorato grazie ad una scollatura, un’allusione. Le denunce non vanno fatte su Twitter. Le denunce le fai in questura. La caccia alle streghe non ha mai portato a nulla di buono. E sono d’accordo con la Deneuve il cui pensiero non andrebbe ignorato o criticato.

  3. Verissimo! Forse però il valore di questo movimento è di parlarne pubblicamente dando a molte donne il coraggio di denunciare……ciao!

  4. Le vittime di molestie hanno tutte la mia comprensione. Purtroppo credo che il movimento metoo non possa aiutare la donna vittima di violenza domestica (che è quella che se la vede peggio) ma creare uno squilibrio a favore di un politically correct portato all’estremo che taglia fuori chiunque possa o si pensa anche aver detto una parola fuori posto, diventando non diversi dai sistemi giuridici che invece di prevedere l’onere della colpevolezza richiedono quello dell’innocenza. Poi mi dovranno spiegare che senso ha stare a tette di fuori, ma l’importante è che sei in nero, per manifestare a favore del movimento. Ripeto tutta ipocrisia.

  5. Il rischio c’è che si arrivi all’onere dell’innocenza….e credo di capire cosa volesse dire la Deneuve…..la strada è quella di arrivare alle denunce reali, quelle alla magistratura ovviamente! Quando si parla di un mondo come quello dello spettacolo basato sull’apparire, il rischio che tutto diventi apparenza c’è! Personalmente per esempio non condivido l’accanimento contro Kevin Spacey che avrà pure sbagliato ma il fatto che non lo facciano lavorare più…..diventa frettoloso processo mediatico! Dall’altra, ho trovato folle che si difendesse Polansky con la motivazione che è un genio (e lo è molti suoi film sono meravigliosi) quando la magistratura e non la tv lo aveva riconosciuto colpevole di stupro contro una minorenne!

  6. Penso esattamente quello che dici tu.
    Non sopporto le femministe estreme che fanno sembrare l’uomo un mostro. Ci vuole equità, equilibrio. Trattamenti uguali sia per le donne che per gli uomini. E’ giusto che la donna non debba vendersi per lavorare, ma certe attrici che sono state consenzienti per la scusa di avere successo non si possono paragonare a donne che subiscono violenze in casa da mariti violenti o da qualche stupratore che ti violenta mentre sei per la tua strada.

  7. Esatto, c’è solo tantissima ipocrisia.
    Per anni fior fior di attori hanno continuato a lavorare con Polanski o con Allen, nonostante il primo fosse stato condannato e sul secondo pendessero accuse e dubbi gravi. Adesso che è diventato un tema “caldo”, tutte pronte a salire sul carro per farsi pubblicità, ostracizzando persone che, fino a prova contraria, sono innocenti. Personalmente sono disgustata.

  8. Ero minorenne, era tardo pomeriggio, era il 1996, a piedi andavo da mia zia per raggiungere i miei e cenare lì, solito vicolo stretto per accorciare, successe.
    Tornai a casa senza versare una lacrima, mi feci una doccia infinita, chiamai i miei e dissi che restavo a casa a guardare un film. Al loro rientro giustificai i graffi al viso dicendo che ero scivolata facendo jogging. Era il periodo in cui si discuteva sui jeans, si, magari le più giovani non lo sanno, ma anni fa se indossavi i jeans…allora forse non era stupro, perchè i jeans sono difficili da togliere, di conseguenza eri consenziente. Non dissi nulla, per 10 anni, mai.
    Un giorno lo dissi di punto in bianco ai miei, li sconvolsi, si arrabbiarono dapprima con se stessi per non aver capito, poi con me per aver taciuto.
    Sono brava a tacere e a tenere tutto dentro, e ad essere felice comunque.
    Ci penso, oggi che sono madre ci penso ogni giorno, ho una bimba ed un bimbo, lei per adesso fa danza classica, dal prossimo anno le farò fare anche karate, o judo, o jit kun do….idem a lui quando sarà più grandetto.
    Oggi denuncerei, subito.
    Non lo feci e me ne pento ogni giorno da 22 anni circa. Erano tempi diversi, non me la sento di giudicare nessuno e sarebbe meraviglioso se anche le donne smettessero di giudicarsi a vicenda, ogni storia è personale, unica, nessuno sa cosa ci sia dietro, nessuno.
    Non lo sanno i miei amici, ne i parenti, ne mia sorella, solo la mia migliore amica e mio marito, nessuno.
    È una cosa mia, un dolore solo mio, ma io dentro….sono con titte quelle teste rosa alla manifestazione.
    #METOO
    CAXXO!

  9. Purtroppo nella realtà c’è già l’onere dell’innocenza. Kevin Spacey e co sono stati messi in condizione di non lavorare più oppure, rischiano di brutto. Su Polanski non ho un giudizio preciso. La storia è più complicata e preferisco salvare l’artista. Come è giusto che sia.
    Ciò che dice la Deneuve è di non superare la misura, di non far diventare tutti gli uomini mostri e di non tradurre le avance in molestie. A te sembra giusto che Casay Affleck si sia sentito costretto a non prendere parte agli oscar 2018? Sento donne dire cose, si, stiamo parlando di parole, ben peggiori e nessun è stata accusata di molestie.

  10. I dubbi su Allen sui presunti abusi ai danni della figlia adottiva sono stati sciolti 25 anni fa da 2 Istituti indipendenti che hanno dato esito negativo. Di più, sembra dalla testimonianza dell’altro figlio, che sia stata la Farrow a sobbillare. Su Polanski la storia è diversa ma complicata, e ti suggerisco di approfondirla prima di gridare allo scandalo per chi ha lavorato con lui. Se dovessimo salvare e sostenere solo l’arte di chi ha comportamenti irreprensibili, temo ci resterebbe poco da vedere e ascoltare. Bisogna discernere.

  11. Beh, al di là di come si sono conclusi i relativi procedimenti giudiziari, è assodato che Allen abbia iniziato una relazione con la figlia adottiva (quella di origine sudcoreana che poi è diventata sua moglie) e che Polanski abbia avuto rapporti con una 13enne.
    Non contesto il fatto che qualcuno abbia deciso di continuare a lavorare a loro, ma che adesso, lo stesso sistema che per anni ha difeso loro, condanni altri uomini accusati di avances e molestie. Sempre a proposito di Allen, Colin Firth avrebbe dichiarato di non aver più intenzione di lavorare con lui. Questo è ipocrita.

  12. Non è reato che abbia sposato la figlia adottiva della Farrow. Quindi? Ho capito che vuoi dire che sembra si passi da un estremo all’altro. Io però trovo molto più razionale il modo in cui sono stati trattati Allen (che in fin dei conti non ha fatto nulla) e Polanski. Ma 25, 40 anni fa, la gogna mediatica ancora non esisteva e c’era più spazio per il raziocinio e non per la paura di dire o fare qualcosa che gli altri pensano sia sbagliato. Ecco il prodotto della caccia alle streghe… Firth che fa un passo indietro perché teme ripercussione sulla sua carriera non perché gliene possa sbattere delle presunte accuse ufficialmente sciolte… è questo che va combattuto.

  13. Faccio parte di una donna su tre. Toccata in discoteca ..nel bagno sbattuta con la faccia nel muro. Non l’ho detto subito agli amici maschi perché sarebbe esplosa una rissa conoscendoli. Eravamo i Francia in vacanza e io ero ventenne e ingenua. Pazienza. Dopo però ho fatto due anni di arti marziali per essere in caso pronta…

  14. Sulla pista in discoteca un deficiente mi ha strizzato un capezzolo. E dire che ero pure vestita sportiva ed era una serata gay…ma l’ho riempito di schiaffi e le mie amiche mi hanno trascinato via. Io non mi sento proprio per nulla metoo. Mi sento solo come una che ha risposto come doveva rispondere. Non mi sento vittima di nulla.

  15. Capita a milioni di ragazze bisogna insegnare alle proprie figlie a non stare in luoghi appartati nei locali. Io sono anche astemia ed ero pronta a togliermi le mani di dosso ma contro un uomo una donna non ci fa nulla

  16. Dita negli occhi e calci nelle palle. Questo è il mio motto. Però, non sentirti mai vittima. Credo sia la strada peggiore.

  17. Bè ma se il “consenso” si fosse ottenuto sotto ricatto? Ci sarà chi l’ha fatto con cognizione di causa e chi non ha avuto la forza di ribellarsi ad un ricatto o era impreparata ed è stata manipolata. A me fa abbastanza schifo l’abuso di potere che fanno certi personaggi in certe situazioni.
    Poi siamo d’accordo sul pari diritti e doveri, non mitizzare nulla , non passare dal processo mediatico, dalle avances allo stupro. Però non ho una visione così bianco o nero di certe situazioni.

  18. Ciao Adriana e ciao a tutti, non commento quasi mai, ma leggo spesso i commenti e il tuo nickname non mi è nuovo. Leggere ciò che hai scritto mi ha lasciato agghiacciata, sapere che una cosa così pesante è successa ad una persona che potrei conoscere e di cui leggo talvolta i pensieri mi ha fatto stare male. Tutto ciò che posso dirti è che hai scritto delle cose sagge, MAI GIUDICARE, perché ogni scelta è frutto di un ragionamento e di circostanze che non conosciamo. Grazie per aver condiviso con noi, oltre al racconto della tua atroce esperienza hai anche divulgato un messaggio di speranza, auguro il meglio a te e alla tua famiglia, un abbraccio!

  19. avevo 16 anni, sono andata dal cognato della mia migliore amica per sistemare un paio di jeans appena comprati , lui faceva il sarto nel tempo libero. Conclusione: sono stata molestata, ma essendo vergine mi ha “risparmiato”. Sono tornata a casa piangendo senza dire niente alla mia mamma, ero terrorizzata. Non l’ho MAI detto a nessuno, neanche a mio marito che è psichiatra.Mi sono portata questo fardello x tanti tantissimi anni, troppi.
    Poi ne vogliamo parlare della mano morta nei tram, metro? Del fatto che mi sono dovuta licenziare 2 volte per non subire le avances dei capi?
    Se avessi avuto il coraggio che ho oggi sarebbe stato tutto diverso….adesso sono forte, anche se non ho mai superato del tutto questo trauma.

  20. Esatto, è proprio quello il problema, bisogna stare sempre in gruppo e mai fidarsi del primo che capita, non ci si può allontanare con uno che si conosce da due ore. Anche se ormai sento di storie di ragazzi che magari violentano l’amica che conoscono dalle elementari. Scusate io ho 21 anni ma mi sembra che più piccoli sono peggio sono.
    Tanti tanti ragazzi mi hanno palpato in discoteca, però fortunatamente nella pista non vanno oltre, gli dai uno spintone e ti sposti. Hai fatto bene a fare arti marziali per saperti difendere…

  21. Ma sicuramente! Non metto in dubbio questo, io mi riferisco più che altro a certe attrici in particolare che sicuramente gli è comodato così. E di sicuro ce ne sono, in tutti gli ambiti. Anche a me fa schifo l’abuso di potere, perchè purtroppo è ancora molto radicalizzato, però appunto per farlo sparire nessuna donna dovrebbe farsi ricattare. Anni fa se per strada ti stupravano non ne parlavi perché la colpa ricadeva su di te, in quanto donna e sicuramente hai tentato lo stupratore, e purtroppo c’è ancora gente che la pensa così. E’ la mentalità che deve cambiare, certi uomini devono imparare a sentirsi meno superiori e le donne devono avere meno paura.

  22. Figurati, neanche l’avevo guardato in faccia. è un uomo che mi ha seguito in bagno perché mi avrà adocchiato nel locale. Non so dirti come mi sia venuto in testa di andare in bagno da sola.. ma non mi sono incolpata più di tanto. Voglio dire..ero sobria e non avevo fatto nulla di male.. dopo qualche settimana la rabbia è svanita

  23. No certo, mica era colpa tua! Infatti ritengo che non sia nemmeno giusto avere paura di qualsiasi cosa, non è giusto che certe donne si diano una colpa, è come se gliela dessero vinta a questi vermi che non definisco nemmeno uomini. Purtroppo è un brutto mondo, è bruttissimo avere paura di fare due passi magari in zone un po’ meno affollate e guardarsi in continuazione attorno. Proprio ieri sera io e mia mamma dovevamo fare 5 minuti di camminata in una zona che è deserta la sera, vicino ad un giardinetto e avevamo un po’ di inquietudine e ci guardavamo sempre dietro. 200 m dovevamo fare eh, possibile che si debba vivere così?? Ormai anche per i ragazzi è pericoloso perché ti aggrediscono senza motivo per strada!! Per non parlare delle risse in discoteca…

  24. Invece io ero pronta a darmi la colpa.. perché ero truccata che ne so cretinate così. Ci ho pensato per giorni. Ma a ballare si va in tuta? No. Applausi per il discorso camminare di notte. ..

  25. Certo! sono d’accordo. Quello che intendo è che non tutti sono capaci di reagire al ricatto, soprattutto se questo comporta trovarsi alla frutta, licenziate o altro. Quindi si, bisogna reagire, lottare, farsi valere e far cambiare le cose per evitare che ci si possa anche solo trovare nella condizione di.. Però non biasimo chi non riesce a farlo e si trova in balia degli eventi, vorrei conoscere il contesto..

  26. Fu un misto di vergogna, paura, schifo. Avevo la certezza che mon avrei potuto fornire tanti dettagli alla polizia, aveva il volto coperto, non riuscii a vedere bene neanche gli occhi…Forse lo avrebbero preso, ai tempi ero certa di no, oggi so che la sua pelle che grattai via da sotto le mie unghie poteva essere utile…..io non lo sapevo..

  27. Grazie Michela, sai..è più facile scrivere, confidarsi con chi non ti guarda negli occhi..
    Io spero solo che oggi le 16enni siano meno stupide, impaurite…di me, di come ero.
    E poi si, mai giudicare, mai, ognuno la vive sulla propria pelle, la propria carne ed ognuno ha percorsi psicologici unici..
    Grazie ❤

  28. Oggi, quel cognato della tua amica, lo vedi ancora? Per superare il trauma potresti affrontarlo, sarebbe meraviglioso a distanza di anni…ricordargli cosa ha fatto.
    Ti sono vicina ❤

  29. Anna…❤
    Anch’io dopo ho fatto autodifesa e jit kun do…ma dopo. Mia figlia inizierà a 6 anni.
    Fino a 5 anni fa usvivo con un coltello da cucina, da bistecca, in borsa, poi la bimba piccola e le paure ed ho dovuto toglierlo, ma so lanciarlo come quelli del circo, mi sono allenata per anni, poveri alberi…
    Se imparassimo ad urlare, forte…e sempre ❤

  30. Ma non ho parole Adri! Quanto ti sarai sentita piccola e sola
    Comunque non è mai troppo tardi per parlare con Qualcuno e rimuovere un trauma grosso come il tuo.. ok non avrai i fondi? Beh puoi aspettare qualche gruppo di auto aiuto privato con lo psicologo e quant’altro. Nella mia città..a Napoli c’era…

  31. Altra cosa …la violenza invece solo psicologica .. di cui ti ho parlato..di casa mia. L’essere sminuita e quant’altro che succede a tantissime donne..dove la mettiamo? Ok non tutti gli uomini sono dei mostri anzi.. ma perché ancora in tante case poiché sono loro a portare i soldi a casa sminuiscono mogli o figlie? Secondo te perché ho studiato ingegneria?! Per difendermi a modo mio. Col lavoro.
    Buona serata

  32. Apro e chiudo una parentesi, quello slogan non mi piace affatto. Il futuro non è femmina, ma di entrambi i sessi.
    Continuo dicendo, sono contenta di molti uomini che hanno partecipato, al di là di tutto, non sono tutti orchi, è giusto che anche loro difendano il loro sesso, visto che spesso vengono definiti come mostri, per una palpatina avvenuta qua e la sui set cinematografici, ci vuole tanto a girarsi e dirgliene quattro? O per preservare la loro carriera preferiscono parlarne venti anni dopo?. Insomma, è ovvio che io sia dalla parte delle donne, poiché io stessa lo sono, so come ci si sente se per una sera metti la scollatura e tutti che ti guardano li come se non avessi un volto, però c’è da dire che le cose si potevano evitare, eccome se si poteva. Che poi tutte noi in un modo o nell’altro abbiamo ricevuto delle violenze, che siano esse vocali, psicologiche o fisiche, bisogna reagire, sempre, sia per tutelare noi stesse, sia chi ci può capitare dopo!
    Scusate se il commento è spigoloso, non mi riferisco a nessuna di voi in particolare o a casi conosciuti, le star possono fare il loro e noi il nostro, non cedete MAI a proposte lavorative sotto ricatto sessuale e denunciate, denunciate e denunciate!! Parlate ragazze, siamo tutte unite ♥️

  33. Poi ci si riscatta. Oggi tu sei forte, una Donna forte, avrai duemila fragilità, ma i piedi in testa mai.
    Un bacio

  34. Sino andata avanti, si…capita che ci penso, se vedo qualche scena in un film, o il tg….ma oggi sono avanti. Più o meno. Non sopporto che mi si tirino i capelli, neanche per gioco, detesto l’alito da “ubriaco fradicio di alcool”.
    Per il resto, non ci penso.
    È stata dura, ho trattato male parecchi uomini, ho provato a atare con una ragazza (avevo 20 anni), ho amato il sesso, ma lo facevo molto da uomo, me lo prendevo e via. Oggi amo e sono felice così, non voglio tornarci sù troppo.

  35. Mi hai fatto venire i brividi.. Mi spiace molto, sei stata forte ad aver affrontato il tutto da sola ♥️

  36. Beh ti capisco anche se non ho subito un’ aggressione vera e propria (per fortuna) però quando c’erano i maiali che allungavano le mani il mio primo pensiero era: “ho la gonna troppo corta?” “Sono vestita troppo aderente?” “Sono vestita troppo provocante?” Ma poi mi passava subito. Dobbiamo vestirci truccarci come vogliamo, non è mai un attenuante!

  37. sarebbe stato ideale, ho cambiato non quartiere, non città, bensì paese. Mi sarebbe piaciuto poterlo incontrare adesso, darli due grandi sberle…..sarebbe stato come una medicina credimi. Grazie comunque , sei dolce

  38. guarda tra le manate e la mia breve aggressione non cambia tantissimo ci possiamo capire..
    Esatto dovremmo essere libere. Non lo siamo! Boh

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