QUANDO SCADONO GLI SMALTI? CONSIGLI SU OGNI QUANTO CAMBIARLI E DOVE BUTTARLI VIA

  1. Di tanto in tanto, bisognerebbe affiancare al decluttering make-up anche un decluttering smalti.
  2. Sono tanti i dubbi circa ogni quanto cambiare gli smalti su cui fare chiarezza, a partire da quando scadono questi prodotti una volta aperti.
  3. Per saperlo è sufficiente osservare il PAO, generalmente riportato sulla boccetta.
  4. Ci sono anche dei segnali da tenere presenti: analizzando il prodotto è possibile capire quando uno smalto va buttato e sostituito. Per quanto riguarda dove buttare gli smalti scaduti tutto dipende dalle condizioni della boccetta: solo se vuota e pulita può essere gettata nel vetro.
  5. Seguendo alcuni accorgimenti è possibile prolungare la vita degli smalti e conservarli al meglio per evitare che si rovinino.

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Credits: Foto di Freepik.com | Freepik

Curiose di scoprire con noi tante informazioni utili su ogni quanto cambiare gli smalti, quando scadono e, non secondariamente, dove buttarli? Allora, iniziamo subito.

QUANTO TEMPO DURANO GLI SMALTI: ATTENZIONE AL PAO

Anche gli smalti hanno un loro PAO, ovvero il periodo di tempo dopo l’apertura in cui è possibile utilizzarli. Questo dato è facilmente riconoscibile sulla boccetta da un particolare simbolo, quello di un barattolo aperto, accanto al quale vengono indicati i mesi di “sopravvivenza” del cosmetico (6M, 12M e via dicendo).

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Il simbolo da cercare sulla boccetta – Via Giphy



In linea generale, gli smalti hanno una durata che va dai 24 ai 36 mesi, quindi sulla boccetta leggeremo 24M o 36M a seconda del prodotto prescelto. Ovviamente, per poter utilizzare lo smalto in modo performante per tutto questo tempo è opportuno conservarlo bene.

GLI SMALTI GENERALMENTE POSSONO ESSERE USATI PER 24-36 MESI

Gli smalti non scadono o, perlomeno, non nel senso letterale del termine. Utilizzare uno smalto senza rispettare il PAO non comporta grossi rischi: gli smalti non diventano tossici né sono dannosi per le unghie o per la pelle. Ciò che accade è che la formula invecchia, risultando difficile da stendere. Colpa dell’aria, che fa volatilizzare alcune sostanze presenti nella formulazione degli smalti rendendo la texture densa e fin troppo pastosa.

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Credits: Foto di Freepik.com | Freepik

Il discorso non cambia quando si tratta di smalti semipermanenti o di smalto gel: anche in questo caso non vi è una scadenza vera e propria, ma utilizzarli per un periodo di tempo superiore ai 24-36 mesi può risultare complicato.

OGNI QUANTO CAMBIARE GLI SMALTI E COME CAPIRE SE UNO SMALTO È DA BUTTARE

Specialmente se si hanno in casa molti smalti, è difficile ricordarsi quando sono stati aperti e, di conseguenza, qual è il loro periodo di utilizzo ottimale. Ci sono, però, dei segnali che ci suggeriscono quando è arrivato il momento di gettare via un prodotto.

Gli smalti “andati a male” si presentano alterati nel colore (solitamente più scuri) e la formula nella boccetta si mostra separata: i pigmenti da una parte, la componente più liquida dall’altra.

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Credits: Foto di Pexels | Jess Bailey

Ci si accorge subito quando uno smalto non performa a dovere perché, come anticipato, non si stende bene, crea grumi e non ha una buona durata, sbeccandosi molto facilmente.

Ragazze, non è ancora tutto. Girate pagina e continuate a leggere per scoprire tanti altri utili consigli su ogni quanto cambiare gli smalti: in particolare, vi spiegheremo dove buttarli.

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