QUANDO SCADONO GLI SMALTI? CONSIGLI SU OGNI QUANTO CAMBIARLI E DOVE BUTTARLI VIA
- Di tanto in tanto, bisognerebbe affiancare al decluttering make-up anche un decluttering smalti.
- Sono tanti i dubbi circa ogni quanto cambiare gli smalti su cui fare chiarezza, a partire da quando scadono questi prodotti una volta aperti.
- Per saperlo è sufficiente osservare il PAO, generalmente riportato sulla boccetta.
- Ci sono anche dei segnali da tenere presenti: analizzando il prodotto è possibile capire quando uno smalto va buttato e sostituito. Per quanto riguarda dove buttare gli smalti scaduti tutto dipende dalle condizioni della boccetta: solo se vuota e pulita può essere gettata nel vetro.
- Seguendo alcuni accorgimenti è possibile prolungare la vita degli smalti e conservarli al meglio per evitare che si rovinino.
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Curiose di scoprire con noi tante informazioni utili su ogni quanto cambiare gli smalti, quando scadono e, non secondariamente, dove buttarli? Allora, iniziamo subito.
QUANTO TEMPO DURANO GLI SMALTI: ATTENZIONE AL PAO
Anche gli smalti hanno un loro PAO, ovvero il periodo di tempo dopo l’apertura in cui è possibile utilizzarli. Questo dato è facilmente riconoscibile sulla boccetta da un particolare simbolo, quello di un barattolo aperto, accanto al quale vengono indicati i mesi di “sopravvivenza” del cosmetico (6M, 12M e via dicendo).
Il simbolo da cercare sulla boccetta – Via Giphy
In linea generale, gli smalti hanno una durata che va dai 24 ai 36 mesi, quindi sulla boccetta leggeremo 24M o 36M a seconda del prodotto prescelto. Ovviamente, per poter utilizzare lo smalto in modo performante per tutto questo tempo è opportuno conservarlo bene.
GLI SMALTI GENERALMENTE POSSONO ESSERE USATI PER 24-36 MESI
Gli smalti non scadono o, perlomeno, non nel senso letterale del termine. Utilizzare uno smalto senza rispettare il PAO non comporta grossi rischi: gli smalti non diventano tossici né sono dannosi per le unghie o per la pelle. Ciò che accade è che la formula invecchia, risultando difficile da stendere. Colpa dell’aria, che fa volatilizzare alcune sostanze presenti nella formulazione degli smalti rendendo la texture densa e fin troppo pastosa.
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Il discorso non cambia quando si tratta di smalti semipermanenti o di smalto gel: anche in questo caso non vi è una scadenza vera e propria, ma utilizzarli per un periodo di tempo superiore ai 24-36 mesi può risultare complicato.
OGNI QUANTO CAMBIARE GLI SMALTI E COME CAPIRE SE UNO SMALTO È DA BUTTARE
Specialmente se si hanno in casa molti smalti, è difficile ricordarsi quando sono stati aperti e, di conseguenza, qual è il loro periodo di utilizzo ottimale. Ci sono, però, dei segnali che ci suggeriscono quando è arrivato il momento di gettare via un prodotto.
Gli smalti “andati a male” si presentano alterati nel colore (solitamente più scuri) e la formula nella boccetta si mostra separata: i pigmenti da una parte, la componente più liquida dall’altra.
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Ci si accorge subito quando uno smalto non performa a dovere perché, come anticipato, non si stende bene, crea grumi e non ha una buona durata, sbeccandosi molto facilmente.
COME CONSERVARE AL MEGLIO GLI SMALTI
Prima di concentrarci su dove buttare via gli smalti scaduti o, comunque, non più utilizzabili, soffermiamoci su alcuni suggerimenti inerenti come conservare gli smalti.
Innanzitutto non andrebbero mai posizionati in luoghi umidi, come il bagno, né in posti troppo caldi come, per esempio, sui termosifoni. Bisognerebbe evitare, inoltre, di esporre gli smalti alla luce diretta.
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Assicuratevi di pulire sempre la boccetta dopo l’utilizzo. Basta un dischetto di cotone imbevuto di solvente per rimuovere gli eccessi di prodotto che tendono ad accumularsi intorno al pennello e al tappo. Questi sono potenzialmente pericolosi perché rendono difficoltosa la chiusura e fanno sì che possa entrare dell’aria, deteriorando la formula dello smalto prima del tempo.
DOVE SI BUTTANO GLI SMALTI PER UNGHIE? DIPENDE DALLE CONDIZIONI DELLA BOCCETTA
Riciclare i cosmetici non è sempre possibile. Lo smalto, per esempio, è un prodotto altamente inquinante perché, nella maggior parte dei casi, contiene sostanze nocive quali formaldeide, ftalati, solventi e coloranti. Per questa ragione gli smalti non andrebbero mai gettati nella comune spazzatura.
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LA BOCCETTA DI SMALTO VA NEL VETRO SOLO SE PULITA
Come comportarsi, quindi? Se la boccetta è vuota bisogna pulirla completamente e in modo accurato con dell’acetone. Una volta pulita, la boccetta può essere gettata nel vetro mentre il pennello va nella plastica.
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Se si deve gettare via una boccetta sporca contenente ancora molto smalto, questa va considerata un rifiuto pericoloso come le batterie o i medicinali scaduti. Ogni comune predispone delle aree di raccolta adibite a questa tipologia di rifiuti, per cui basta informarsi per fare la cosa giusta.
ALCUNI SEMPLICI CONSIGLI PER UNA MANICURE SOSTENIBILE
Chi opta per la manicure fai da te a casa dovrebbe evitare di accumulare tanti smalti. Spesso molti restano inutilizzati, perché si tende a usare sempre gli stessi, e risultano difficili da smaltire.
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Cercate, quindi, di terminare gli smalti prima di acquistarne di nuovi, in modo da non ritrovarvi a gettare via boccette ancora piene di prodotto. Un’altra alternativa sostenibile è acquistare smalti di piccolo formato (come quelli da 3,75 ml) o solo di colori che si è certi di utilizzare.
Se siete interessate ad altri approfondimenti a tema cosmetici, scadenze e riciclo, non perdetevi questi post:
1) OGNI QUANTO CAMBIARE IL MASCARA?
2) OGNI QUANTO CAMBIARE PENNELLI E SPUGNETTE MAKE-UP?
3) COME RICICLARE I VECCHI PROFUMI
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Bene, ragazze, anche per oggi è tutto. Questi erano i nostri consigli su ogni quanto cambiare smalti, con alcuni suggerimenti su dove buttarli e su come capire quando effettivamente sono scaduti o comunque non più utilizzabili. A questo punto, passiamo la parola a voi: cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti, un bacione dal TeamClio!