Avvicinarsi allo yoga può essere la giusta spinta per abbracciare uno stile di vita più sano, ma anche per migliorare la propria empatia verso la natura e il mondo circostante. Lo yoga quindi può essere considerato anche un pretesto per prendersi cura di sé e per dare finalmente una svolta positiva alla propria vita e al modo di approcciarsi al mondo.
Incuriosite da questa idea di benessere, abbiamo pensato che il modo migliore di avvicinarsi allo yoga fosse parlarne con una persona che sicuramente sapesse indirizzarci sul tema. Elisabetta Artemisia Ferrari è un’insegnante di yoga ma anche una persona che conosciamo e stimiamo da anni e che, per parlare di yoga appunto, ci ha proposto di ‘viverlo sul campo’ e, invece della classica intervista domanda risposta, ci ha proposto di provarlo direttamente in palestra insieme a lei. Elisabetta pratica lezioni ispirate all’approccio Anukalana yoga, approfondite con una formazione sul campo fatta in modo puntuale e passionale.
Scoprite con noi come avvicinarsi allo yoga e quali sono gli step da prediligere. Per sapere tutto continuate a leggere il post! Iniziamo!
Credits: @artemisia
I CONSIGLI GIUSTI PER CHI INZIA A PRATICARE
Abbiamo praticato una lezione di yoga Anukalana con Elisabetta presso il Citylight Studio in via Giuseppe Pellizza da Volpedo a Milano. Aperto da luglio 2019 nei pressi di Citylife, questo piccolo studio in cui si tengono corsi di yoga, pilates e functional training, vuole essere il place to be dove tirar fuori la parte migliore di sé. Proprio per questo motivo sono stati ‘assoldati’ i migliori insegnanti di yoga e i più famosi fitness trainer.
Credits: @Citylight Studio di Milano
Trovare la disciplina giusta non è cosa facile, ecco perché prima di iniziare bisognerebbe un po’ informarsi sulle varie tipologie e “provare stili diversi, praticare con più insegnanti e restare aperti al nuovo” dice Elisabetta che ci tiene a precisare come “lo yoga ha tante anime e sfaccettature, cerca di scoprire cosa per te risuona di più e sappi che tutto può cambiare nel tempo”.
CHI È ELISABETTA ARTEMISIA FERRARI E COME HA INIZIATO AD AVVICINARSI ALLO YOGA
Elisabetta Artemisia Ferrari è una social media expert, giornalista e insegnante certificata Yoga Alliance RYT 500 ma anche istruttrice di movement/functional training. Un vulcano di donna e di idee, da sempre appassionata di movimento e fitness, ha, negli anni, praticato danza jazz, teatro danza, arti marziali, ginnastica artistica e ritmica e pilates.
Credits: @artemisia
La sua formazione è recente ma non per questo poco performante, dopo il primo attestato in yoga dinamico (200 ore) ha ottenuto il diploma in yoga e meditazione con approccio Anukalana (300 ore Samadhi, Firenze, con Jacopo Ceccarelli) e successivamente un certificato Yoga Alliance di 50 ore in Progressive Ashtanga Vinyasa (Rocket Vinyasa) con David C. Kyle. Istruttrice Reebok Step e di fitness musicale riconosciuta dal CONI, ha anche concluso un percorso semestrale di formazione in functional e movement training presso la Natked Academy di Milano.
“Mi considero una persona eclettica, entusiasta e curiosa. E cerco di portare tutte queste caratteristiche anche sul tappetino! Insegno principalmente vinyasa (la pratica dinamica, dove le posizioni sono concatenate tra di loro attraverso piccole sequenze di movimenti) ma sono felice anche quando insegno hatha (lo yoga meno movimentato).
Le mie lezioni sono ispirate all’approccio Anukalana yoga, che ho approfondito attraverso la mia seconda formazione e che mi ha folgorata!”
Credits: @artemisia
Nonostante la sua propensione al fitness e allo yoga che trapela dalle sue esperienze professionali, Elisabetta ci confessa che anche lei si è avvicinata allo yoga ma ha smesso dopo neanche un anno, proprio perché non è detto che subito si riesca a trovare la strada giusta.
Credits: @artemisia
Trovare la propria pratica non è semplice
Lo yoga è infatti molto amato ma quando ci si avvicina non è facile trovare la propria pratica, ecco perché il suo consiglio è quello di non scoraggiarsi, e ci racconta “ho riprovato qualche anno dopo grazie a Benedetta, una carissima amica insegnante. Poco dopo ho iniziato a praticare stabilmente. Mi è sempre piaciuto insegnare – lo faccio spesso nell’ambito del mio lavoro principale di consulente strategico social media e giornalista – e ho fatto il primo corso di formazione mossa dalla curiosità. Mi sarei potuta appassionare allo yoga tanto da insegnarlo? La risposta è stata… oltre alle mie aspettative”.
Le possibilità sono quindi tante, certo, non tutte siamo inclini a praticare yoga a livello così elevato tanto da diventare un insegnante, però sicuramente si può iniziare con qualche lezione che ci faccia capire in quale direzione procedere.
TIPS PER LE PRIME LEZIONI
Uno dei primi step per chi si avvicina allo yoga è quello di farlo in maniera rilassata, quindi senza troppe pretese da se stessi e soprattutto tenendo conto che stress e ansia da prestazione non aiutano. Take a deep breath & relax è uno dei tips fondamentali per avvicinarsi alla disciplina.
“Non avere fretta e non ti scoraggiare se non riesci a fare tutte le posizioni (asana) che ti vengono proposte: l’insegnante avrà cura di indicare varie opzioni – o livelli di difficoltà – per rendere le posizioni accessibili a tutti, quindi cerca di scegliere le varianti più adatte a te. Se pratichi una lezione di vinyasa (yoga dinamico), che solitamente è piuttosto intensa, non dovresti uscire dalla classe con la sensazione di aver esagerato per poi ritrovarti piena di acciacchi nei giorni successivi. Datti qualche piccola sfida se tendi a impigrirti, o al contrario cerca di limitarti se tendi a strafare: lo yoga è respiro e concentrazione, non stress e competizione – o, peggio ancora, auto competizione! Quindi, se ti viene spontaneo guardarti intorno o giudicarti, cerca pian piano di contrastare questa tendenza”.
Durante le prime lezioni bisogna procedere con pazienza, quindi senza illudersi di riuscire a fare subito tutte le posizioni ma di imparare gradualmente ad essere autonomi: “Io cerco di essere sempre precisa e chiara nelle istruzioni, inoltre dimostro tutte le posizioni e sequenze mentre le spiego” . Le fondamenta su cui si basa lo yoga e quindi i suoi diktat sono davvero importanti ed equivalgono ad essere delle basi su cui sviluppare equilibrio, forza e flessibilità. Sperimentare, ascoltare e vagliare tutte le possibilità sono modi utili di agire nella quotidianità che possono essere acquisiti anche con la pratica dello yoga.
“Lascia andare la testa e fatti guidare dal respiro e dal corpo: al termine della lezione ti sentirai rigenerata e leggera. E magari riuscirai a portare un po’ di morbidezza ed elasticità in più anche nella tua vita di tutti i giorni!” questo il consiglio iniziale prima della lezione con Elisabetta Artemisia Ferrari che ci aiutato a scrollare di dosso tutte le incertezze e dubbi su questo primo approccio, in modo da vivere appieno un’esperienza davvero unica.
E proprio grazie a questi utili consigli abbiamo praticato una lezione molto particolare iniziando con un saluto al sole nella versione Anukalana, continuato poi con sequenze sui guerrieri che esplorano virabhadrasana nelle tre versioni 1, 2 e 3 ma anche l’apertura delle anche con la posizione del piccione in alcune delle sue varianti.
In conclusione ci siamo dedicate qualche minuto in Savasana, ovvero la posizione finale che aiuta a rilassare e abbandonare il corpo e la mente, per assorbire pienamente i benefici della pratica con braccia e gambe distese lievemente divaricate, punte dei piedi verso l’esterno, palmi delle mani verso l’alto e occhi chiusi. Il momento conclusivo è quello cruciale perché insegna a lasciarsi andare, a scrollare di dosso tutte le tensioni, dato che nella vita di tutti i giorni siamo abituati a tenere duro e non arrendersi!