ADDOMINOPLASTICA: MOLTO PIÙ DI UN INTERVENTO DI NATURA ESTETICA
- L’addominoplastica è un tipo di intervento di chirurgia plastica effettuato sulla zona addominale del corpo.
- I pazienti che intendono sottoporsi a questa operazione lo fanno per motivi diversi.
- Questo perché serve sia a eliminare l’eccesso di grasso ma anche per ripristinare lo stato originario dei muscoli addominali, in caso di diastasi addominale.
- L’intervento oggi risulta meno invasivo di quello di un tempo: infatti si parla sempre più spesso di mini addominoplastica.
- I tempi di recupero variano in base al tipo di operazione e di paziente.
- Solo il chirurgo, supportato da un’equipe valida e preparata, potrà stabilire il tipo di addominoplastica necessaria e se servirà ricorrere a una dieta, per perdere peso prima dell’operazione.
Credits: Foto di Adobe Stock| makalish
L’addominoplastica serve per rendere più tonico l’addome, più liscia la pelle, ecco perché a sottoporsi sono solitamente soggetti che hanno molta pelle in eccesso, frutto di gravidanze o perdita consistente di peso. È importante ricordare che questo intervento chirurgico, però, non sostituisce una dieta bilanciata e l’attività fisica.
Vediamo allora nel dettaglio cos’è l’addominoplastica, come si effettua, come prepararsi, quali sono i soggetti che possono sottoporsi a questa operazione chirurgica, pro e contro e i prezzi medi dell’intervento. Via col post!
COS’È L’ADDOMINOPLASTICA, COSA SERVE E LE TIPOLOGIE
L’addominoplastica è un intervento chirurgico di rimodellamento dell’addome. Si ricorre a questo tipo di operazione per “eliminare i tessuti di rivestimento in eccesso presenti sull’addome, per ridurre il grasso superficiale e per riposizionare i muscoli nella loro forma originaria in caso di diastasi dei muscoli addominali” come riporta il sito dell’Humanitas.
Credits: Foto di Adobe Stock| Clayton D/peopleimages.com
L’INTERVENTO DI ADDOMINOPLASTICA SERVE A ELIMINARE IL GRASSO SUPERFICIALE
Serve quindi a fini estetici ma anche per risolvere problematiche muscolari, che determinano un addome meno continente.
La diastasi addominale è una condizione che si verifica solitamente dopo una gravidanza, o più, o a seguito di un importante dimagrimento, che modifica la forma della pancia. Consiste nell’allontanamento o separazione dei muscoli retti addominali, che grazie all’addominoplastica potranno tornare alla loro posizione originale.
Credits: Foto di Adobe Stock| BillionPhotos.com
A seconda della richiesta del paziente e delle reali necessità valutate dal chirurgo, si può procedere con diverse tipologie di addominoplastica:
- addominoplastica completa, ossia il classico intervento che spesso è accompagnato anche dalla liposuzione e viene attuata nei pazienti che hanno bisogno di una rimozione significativa di pelle e grasso
- mini addominoplastica, riservata solitamente a pazienti che necessitano di modifiche minori, è meno invasiva e ha tempi di recupero più brevi
ADDOMINOPLASTICA: COME PREPARARSI
Non sono previste modalità di preparazione all’addominoplastica, ma in ogni caso sarà il chirurgo a valutare lo stato di salute del paziente fornendo eventuali consigli per arrivare all’intervento.
Credits: Foto di Adobe Stock| Harvey
Una condizione fondamentale è che il peso del paziente sia stabile da almeno 6 mesi. Si tratta di un fattore importante soprattutto per i soggetti che seguono un percorso di dimagrimento.
ADDOMINOPLASTICA: COME SI SVOLGE L’OPERAZIONE CHIRURGICA
Credits: Foto di Adobe Stock| anatoliy_gleb
L’addominoplastica è un intervento chirurgico e in quanto tale prevede l’incisione della pelle, in questo caso sulla pancia. Il taglio effettuato è simile a quello del cesareo e viene effettuato da un fianco all’altro abbassandosi nella zona centrale sovrapubica, come un sorriso.
Dall’incisione il chirurgo eliminerà il grasso in eccesso attraverso delle cannule per la lipoaspirazione. Inoltre potrà riposizionare i muscoli retti addominali, riavvicinandoli.
Se la quantità di grasso da eliminare è contenuta, si può ricorrere a una mini addominoplastica, che prevede un taglio più piccolo e una ripresa più rapida.
Entrambi gli interventi si effettuano in anestesia totale. La durata dell’intervento varia da un’ora a tre.