Negli ultimi anni, il ricorso alla chirurgia estetica ha registrato un incremento significativo, soprattutto tra i giovani. Questo trend, che coinvolge sempre più ragazzi e ragazze sotto i 30 anni e non solo, solleva interrogativi sulle motivazioni e le implicazioni di tale scelta.

I dati parlano chiaro, ma che cosa porta le persone, in particolare i giovani, a volersi sottoporre a un intervento estetico? E qual è il confine tra desiderio di aderire a modelli estetici falsati, come quelli proposti sui social, e reale opportunità? In questo post della sua rubrica sul Blog ClioMakeUp, il Dottor Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva, approfondirà questo fenomeno e il perché del legame tra chirurgia e giovani, dai motivi alle implicazioni. L’argomento vi ha incuriosite? Lasciamo la parola al Dottor Femia.

chirurgia-estetica-giovaniCredits: Foto Adobe Stock | Prostock-studio

COME SI INTERPRETA L’AUMENTO DEL RICORSO ALLA CHIRURGIA ESTETICA IN PARTICOLARE FRA I PIÙ GIOVANI?

Come si interpreta l’aumento del ricorso alla chirurgia estetica, soprattutto tra i più giovani, e ai trattamenti per apparire più gradevoli?

Non è un paradosso, nell’epoca in cui l’accettazione del sé è un cavallo di battaglia di ogni formazione, che si continui a cercare di inseguire un modello esteriore magari imposto dalla società, dalla pubblicità, dai social, ovvero tentando di cambiare qualcosa per soddisfare uno standard che non abbiamo creato noi?

IL BOOM DELLE CHIRURGIA ESTETICA ANCHE UNDER 25

Il dato è che, a cavallo tra una legittimazione ormai assodata e la ricerca smodata di una perfezione impossibile da raggiungere, i giovani e le giovani degli anni Venti del Duemila usano e, a volte, abusano della chirurgia estetica, in un crescendo che non si pone limiti e che forse, invece, dovrebbe farsi qualche domanda sulle motivazioni profonde che lo generano.

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Credits: Foto Adobe Stock | Karelnoppe



Tra impianti di denti, mastoplastiche, rinoplastiche, trapianti di capelli, filler, depilazioni definitive, gli interventi estetici tra i giovani, sia femmine che maschi, sono numerosi e sempre più ricorrenti. Come si sa, spesso al compimento dei diciotto anni ragazze e ragazzi si fanno ‘regalare’ dalla famiglia una qualche operazione volta a raddrizzare quelli che sono visti come difetti più o meno insopportabili del proprio aspetto.

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Credits: Foto Adobe Stock | InsideCreativeHouse

LE POSSIBILI MOTIVAZIONI SUL LEGAME TRA CHIRURGIA ESTETICA E GIOVANI

Proprio il fatto che le famiglie oggi ‘se lo possono permettere’, potrebbe essere uno dei motivi dell’aumento del ricorso a trattamenti che sono sempre abbastanza costosi: è più facile, insomma, e si fa senza troppi sforzi.

Ma più nel profondo, è l’aumento stesso dell’aspettativa di vita in termini di benessere fisico, che spinge sia i giovani a volersi preparare per invecchiare bene, sia gli adulti a voler sembrare giovani a tutti i costi.

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Credits: Foto Adobe Stock | Robert Kneschke

In tutti questi casi, la motivazione principale che spinge a ricorrere alla chirurgia estetica è quella di avere un’immagine all’altezza di stereotipi imposti dalla società, ma il bisogno profondo è piuttosto quello di una necessità psicologica di cambiamento e ricerca del sé.

PRIMA DI RICORRERE ALLA CHIRURGIA ESTETICA È BENE INTERROGARSI SULLE MOTIVAZIONI

È giusto cercare di trovare sé stessi e piacersi, ma non è del tutto sano misurare il proprio valore individuale basandosi principalmente sull’esteriorità.

Si ricorre alla chirurgia per eliminare dei difetti, ma se lo scopo è crearsi diversi da come si appare a causa di insoddisfazione profonda di sé, è evidente che la chirurgia è una soluzione ingannevole: il cambiamento esteriore non curerà le ferite emotive profonde, ma anzi c’è il rischio che provochi un loop di cambiamenti sempre più vorticosi che non porteranno mai al sollievo sperato.

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Credits: Foto Adobe Stock | Master1305

Ricorrere alla chirurgia estetica non è evidentemente un male in sé, ma prima di farlo bisogna interrogarsi sui motivi che ci spingono, riflettendo per prima cosa sulla possibilità di accettare i nostri difetti come fondamento della nostra unicità, capendo con lucidità quanto e come incidono sulla ‘gradevolezza’ del nostro aspetto nell’occhio dell’altro.

Firma

Dott. Giuseppe Femia, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) e dell‘Associazione di Psicologia Cognitiva (APC), Socio Sitcc – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva.

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Ragazze, speriamo che questo post del Dottor Femia vi abbiamo fatto riflettere sul legame che unisce sempre di più i giovani, anche giovanissimi, e la chirurgia estetica. Condividete il post con tutti coloro a cui potrebbe servire questo tipo di riflessione. Un bacione dal TeamClio!

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