Ciao a tutte!
Ogni volta che siamo coinvolte in qualcosa di bello, ci attanaglia un dubbio: “e che cosa mi metto”? Primo giorno di scuola o di lavoro: e che cosa mi metto? Ci chiamano per un colloquio: e che cosa mi metto? Il ragazzo che ci piace ci chiede di uscire: e che cosa mi metto? Si sposa la nostra migliore amica: e che cosa mi metto? E così via… Perché ce ne preoccupiamo tanto? Perché sono tutte occasioni in cui vogliamo fare bella impressione o, come si dice in inglese “dress to impress”. Non necessariamente vogliamo l’attenzione su di noi, ma vogliamo essere adeguate alla situazione e trasmettere quelle che siamo, nel senso più positivo possibile.
Ecco che la psicologia corre in nostro aiuto e molti studi hanno verificato che, per motivi “biologici” o culturali, alcuni colori trasmettono alcune sensazioni e altri “dicono” cose diverse di noi. Ragionandoci un attimo, insomma, non potremo mai più sbagliare!
Per “verificare” la teoria (non che non ci fidassimo del sondaggio di buytshirtsonline.co.uk e degli studi di Nicole Bijlsma e M.Farouk Radwan, da cui abbiamo attinto) abbiamo pensato di prendere come esempi le donne delle serie TV. I personaggi delle serie, ancora di più di quelli dei film, infatti, sono studiatissimi e molto coerenti con loro stessi – a volte addirittura “troppo” – e sono seguiti, nella loro creazione e messa in scena da esperti di psicologia, sociologia e comunicazione. È ovvio che anche la scelta dei costumi sia dettata da ragionamenti e supportata da teorie, anche nella selezione dei colori. Ecco che, incrociando i dati, abbiamo ottenuto solo conferme.
Siete pronte per scoprire cosa trasmettete con le vostre decisioni in fatto di colori e outfit e come scegliere la mise perfetta in base a ciò che volete comunicare di voi stesse?
Si parte!
NULLA È COME IL NERO: INDIPENDENZA, ELEGANZA, SICUREZZA DI SÈ
Secondo un sondaggio condotto su mille persone, il nero sarebbe il colore ideale per qualunque occasione – in USA, anche per i matrimoni. Elegante e sofisticato, riesce a fingere timidezza e umiltà, non essendo un colore brillante o invadente, che prende la vista, nello stesso momento in cui mostra sicurezza di sé e sensualità.
Senza essere arrogante, è il colore del leader. Perfetto allora per il lavoro, per un appuntamento romantico – se vi piace avere le redini in mano del rapporto – o per un discorso pubblico. Rischia di essere un po’ troppo, per un colloquio di lavoro dove dovete trasmettere più affidabilità che capacità di gestire il potere.
Non è un errore se questo è il colore del “boss”, Jessica Pearson in Suits. Per gestire uno studio di avvocati ci vuole la stoffa (nera) del leader.
ROSSO: OTTIMO PER CONQUISTARE IN AMORE, PESSIMO AL COLLOQUIO DI LAVORO
Secondo lo stesso sondaggio, il rosso sarebbe il colore che gli uomini preferiscono vedere sulle donne. Passione, coinvolgimento e sensualità è ciò che trasmette l’abito rosso che, non a caso, da molte è considerato impegnativo da portare. Insomma, è necessario avere un certo carattere – che non tutte, semplicemente, hanno e vogliono avere – e l’intenzione di avere tutti i riflettori puntati su di sé.
Pessimo, per gli stessi motivi, per un colloquio di lavoro: il potere del rosso, in questo contesto, sia per il sondaggio che per gli psicologi si tramuta in trasmissione di arroganza e pure mancanza di intelligenza. È semplicemente inadeguato e, per questo, viene percepito come un clamoroso epic fail.
Joan, in Mad Men, è la perfetta “donna in rosso”: sottovalutatissima sul lavoro, difficilmente gli uomini vedono oltre le sue curve e la sua abilità da seduttrice. Lei stessa si definisce come “cresciuta per essere ammirata”.
BIANCO: INNOCENZA, GIUSTIZIA E FEMMINILITÀ
Il bianco è il colore attribuito alle spose e – inevitabilmente – questo influisce su come viene percepito anche fuori dal contesto matrimoniale. Il bianco è il colore della purezza nella nostra cultura e tradizione e viene anche inconsciamente considerato un colore prettamente femminile.
Non pensiate che sia però simbolo di debolezza: chi veste bianco trasmette, al contrario, un senso di giustizia, come se lo si potesse portare solo a “coscienza pulita”. È un altro modo di essere leader o una tecnica per poter chiedere, per esempio, un aumento o una maggiore responsabilità.
Pensate che sia un caso che tutto Scandal giri sulla retorica di chi “indossa il cappello bianco” – nel senso di chi, nonostante tutto, faccia parte “dei buoni”? Olivia Pope non solo gioca con l’elegante contrasto tra i suoi colori scuri e i suoi cappottoni (e tailleur, e borse, e scarpe…) bianchi, ma sembra voler ricordare – a sé e agli altri – da che parte sta.