RINGIOVANIMENTO GENITALI ESTERNI FEMMINILI: COME SI FA?
Il filler vulvare ha un’esecuzione relativamente semplice che richiede, in base ai casi, tempistiche contenute che vanno dai 10 ai 30 minuti. Spesso non c’è bisogno di alcun tipo di anestesia ma, in caso di elevata sensibilità al dolore, quella che viene fatta è esclusivamente locale.
La procedura prevede l’infiltrazione del filler sulla zona vulvare per ridarle tono, turgore ed elasticità. Normalmente le sedute richieste per avere risultati visibili e soddisfacenti sono tre, che vengono dilazionate in un arco di due mesi.
Dopo aver fatto un filler vaginale, ci sono alcune precauzioni e accortezze da seguire, come evitare di avere rapporti sessuali per circa una decina di giorni, e non fare attività che possono comportare una pressione sulla zona vulvare (come, ad esempio, il ciclismo). Inoltre, molti medici consigliano di indossare biancheria intima comoda, non colorata e fatta in fibre naturali, e di non stressare la zona depilandola.
Il filler vaginale dura dai sei mesi fino ad un anno
Il trattamento, in generale, dura per un periodo che va dai sei mesi fino ad un anno, a seconda del tipo di gel utilizzato per fare il filler, alle sue caratteristiche chimiche e al tipo di pelle e allo stile e alle abitudini di vita di chi vi si sottopone.
QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI DEL FILLER VULVARE?
Per quanto il filler vulvare sia stato sdoganato grazie a diverse celebs di Hollywood, tra cui è molto quotato, sono sempre di più le donne non appartenenti al mondo dello show biz che vi si sottopongono, e che da esso hanno tratto dei miglioramenti estetici che le hanno aiutate a vivere più serenamente la propria sessualità.
Tuttavia, come ogni tipo di procedura medica, anche il filler vaginale può comportare dei rischi e delle complicazioni, la cui entità è variabile. Da una parte si possono verificare delle ecchimosi, ovvero dei lividi generati dalla rottura di qualche vena mentre, dall’altra, è quasi sempre presente subito dopo il trattamento un po’ di gonfiore, che scompare di norma in poche ore.
Nei casi peggiori però, soprattutto quando il filler vaginale viene fatto senza tenere conto di condizioni di partenza sfavorevoli della paziente, o nel caso in cui venga realizzato da chi non è competente, i rischi possono essere ben più gravi, come specificato dalla celebre dottoressa Neetu Nirdosh in un’intervista all’Huffington Post.
La dottoressa Nirdosh
Se non fatto con criterio, il filler vaginale può compromettere la sensibilità vulvare
La dottoressa Nirdosh, infatti, sottolinea come tra le peggiori conseguenze di questo trattamento ci possano essere la perdita della sensibilità nell’area genitale, sanguinamenti o, addirittura, paralisi dei nervi. Per questo è fondamentale rivolgersi sempre e comunque a professionisti specializzati, e non accanirsi a fare il filler qualora venisse sconsigliato.
IL LIPOFILLING, L’ALTERNATIVA PIÙ NOTA AL FILLER VAGINALE
Per chi non è una candidata ideale per il filler vaginale, c’è però un’altra soluzione: l’autolipotrapianto, noto anche come lipofilling. Questa procedura consiste nel prelevare con delle cannule il grasso da differenti parti del corpo (come ad esempio le natiche, o i fianchi), e nell’iniettarlo, dopo averlo purificato, nella zona vulvare.
Questa procedura ha una durata maggiore di quella del filler tradizionale perché, anche se una parte del grasso verrà riassorbita, quella che rimarrà durerà anche per diversi anni, e non solo mesi come il gel. Ovviamente, però, a differenza del filler classico, questo intervento è più complesso, perché comporta una parziale liposuzione!
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Ragazze, voi avete mai sentito parlare di filler vulvare, e che cosa ne pensate di questo tipo di trattamento? Vi sembra superfluo oppure, come il suo corrispettivo mirato al viso, credete che possa dare una marcia in più all’autostima agevolando la vita intima? Diteci la vostra nei commenti! Un bacione dal TeamClio!
Mah! Non ne capisco la necessità! Sembra che si debba fare sempre tutto e dare una giustificazione a tutto per l’ insicurezza e vecchiaia.
Il lipofilling è quanto di più schifoso mi possa venire in menti. Ho lavorato con il grasso addominale per ottenere cellule mesenchimali staminali e devo dire che tra tutti i tessuti è quello che mi fa più ribrezzo!
La parte sul reggipalle mi ga morire dal ridere!!!!
Ne ho sentito parlare. Come ho sentito di riduzione delle piccole labbra, restringimento del canale vaginale, tonificazione dei tessuti con laser e altre cose. Che dire, ormai la chirurgia si può fare ovunque. La cultura del porno e del perfetto non aiutano sicuramente. Io come sempre sono per la libertà e ognuna faccia come voglia. Devo ammettere che pur essendo giovane ho notato un certo cambiamento lì sotto dopo il primo parto e chissà dopo il secondo cosa succede. Una cosa che mi tenta e la riduzione delle piccole labbra perché post parto mi danno parecchio fastidio nella vita quotidiana ma non credo di avere coraggio.
Adri tu scherzi ma c’è anche la chirurgia per il passerotto..lifting al pacco per tirare su l’ambaradan eliminando pelle in eccesso, liposuzione della parte tipo monte di Venere, sbiancamento, è un sacco di altre cose. Solo che la società sessista e pornografica pretende donne perfette sotto ogni punto di vita (letteralmente) e in ogni momento, mentre gli uomini pure se son brutti e zozzi vanno bene uguale. Evadaviailc…
Io ne ho beccato uno a Minorca sdraiato a cosce belle aperte da parte alla scalinata dove passavano tutti e quando sono passata io ha pure fatto il gesto di puntare il pacco verso di me. Io sconvolta sia per il gesto che per lo scempio del suo pacco, mio marito ha sfiorato il pestaggio perché l’ho portato via di peso. Ovviamente era un italiano maleducato, i minorchini super discreti vanno dove non li vedono e spesso si rivestono quando arriva gente o quantomeno si rendono conto che certe posizioni vanno evitate (ho visto più buchi di chiulo in quella vacanza che un ginecologo in un anno)