Molte donne hanno riscontrato, durante la gravidanza, un notevole cambiamento riguardante la bellezza dei loro capelli: spesso, infatti (anche se non sempre), la chioma durante questo particolare periodo della vita diventa più lucida, robusta e setosa, per merito di un’incrementata quantità di estrogeni all’interno dell’organismo. Tuttavia a volte questo non basta e, specialmente se si ha qualche capello bianco o un colore di capelli molto differente da quello che si è scelto per la propria tinta, si può avere il desiderio o il bisogno di tingere i capelli. Ma quali sono i rischi della tinta in gravidanza?

Nel post di oggi vogliamo aiutarvi a fare chiarezza a riguardo, anche in luce del fatto che, fortunatamente, negli ultimi anni la scelta sul mercato in fatto di tinte e di prodotti poco aggressivi per la cute è aumentata esponenzialmente! Vi parleremo delle precauzioni da prendere per mantenere la propria chioma sana e bella in questo particolare periodo della vita, dandovi anche qualche dritta su quali trattamenti sarebbe meglio rimandare a dopo la gestazione! Siete curiose, ragazze, di scoprire di che cosa si tratta? Allora non vi resta che continuare a leggere per sapere tutto!

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TINTA IN GRAVIDANZA PRIMO TRIMESTRE: MEGLIO ASPETTARE!

La nostra cute non è impermeabile

Domandarsi se è possibile tingersi i capelli durante la gravidanza è molto comune e, effettivamente, questo dubbio è più che lecito dato che si deve tenere conto del fatto che la nostra cute non è impermeabile, e anzi, spesso viene proprio usata per veicolare i principi attivi di determinati farmaci.

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Si pensi, tanto per citarne uno, al cerotto anticoncezionale!



D’altro canto, però, nella letteratura scientifica non si riscontra la presenza incrementata di aborti, malformazioni congenite o nascite premature correlate all’uso della tinta, ma ciò non vuol dire che non si debbano prestare delle precauzioni di sicurezza.

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Molti dottori, ad esempio, suggeriscono di tingersi i capelli a partire dal secondo trimestre: è sicuramente vero che il tempo in cui la tinta è a contatto col cuoio capelluto è ridotto se relazionato a tutta la durata della gravidanza, e che il conseguente assorbimento sistemico è quindi molto poco.

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Tuttavia, le prime 12 settimane di gestazione sono importantissime per la crescita del feto: si sviluppano gli organi, si formano i muscoli, le corde vocali, addirittura i follicoli piliferi, e molto altro ancora! Per sicurezza, dunque, meglio aspettare la fine del primo trimestre per fare la tinta, ed essere sicure al 100%!

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TINTA IN GRAVIDANZA: RISCHI ATTUTITI SCEGLIENDO I PRODOTTI GIUSTI

Si deve sempre fare attenzione ai prodotti da usare

Una volta trascorso il primo trimestre si può procedere con la tinta, ma è bene fare attenzione -sempre, ma in un momento particolare come la gravidanza più che mai- al tipo di prodotti che si ha intenzione di utilizzare.

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Qualora si volesse fare la tinta dal parrucchiere, è bene specificare che siete in dolce attesa, in modo da permettere al professionista a cui vi siete rivolte di scegliere i prodotti più adatti per il vostro cuoio capelluto.

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Se invece preferite rivolgervi al fai da te, innanzitutto badate molto bene alla tipologia di tinta che acquistate: diffidate da quelle che non conoscete, ed evitate di comprarne sulle bancarelle o in canali di vendita non ufficiali.

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Credits: primpandprimebeauty.com

Ragazze, non abbiamo ancora terminato! Nella pagina successiva vi diremo quali sono le tinte più consigliate da fare in gravidanza, e quali trattamenti invece sarebbe meglio prendere con le pinze! Andate a pagina 2 per scoprire di che si tratta!

1 COMMENTO

  1. L’henné purtroppo non è così innocuo come si crede soltanto perché naturale… Anzi, è meno sicuro di un normale riflessante sintetico se non comprato in luoghi ufficiali o usato nel modo appropriato. Guardate (se ancora disponibili) le storie di Beatrice Mautino a riguardo oppure visitate la pagina del Comitato per la sicurezza del consumatore cercando “1,4-naftochinone”
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