QUAL È IL LINGUAGGIO DELLA GENERAZIONE Z? COME PARLANO I GIOVANI OGGI?

  1. Grazie ai social, anche chi non è più adolescente da un po’ viene a contatto con lo slang della generazione Z.
  2. Per chi non lo sapesse, fanno parte della generazione Z le persone nate tra il 1997 e il 2012.
  3. La Gen Z parla con molti anglicismi ed espressioni tratte, a loro volta, dallo slang americano, cui ruba diversi verbi e aggettivi che vengono “italianizzati”: se ci pensate, succede anche ai termini usati nel mondo del make-up.
  4. Da apayinye a crush, passando per cringe, followare, hype, gli aggettivi e le espressioni di slang della generazione Z esplodono e si diffondono ovunque; certo, forse non lo consiglieremmo per insegnare le lingue ai bambini.
  5. Per qualche mese si è parlato moltissimo del corsivo, un modo di parlare tipico della generazione TikTok e social; questo intercalare è entrato di diritto nello slang della Gen Z.
  6. Le parole dello slang giovanile sono tipiche di ogni generazione, e sono uno specchio della società: quale saranno le più usate dalla generazione Z dei social e dell’iperconnessione?

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Credits: Foto di Unsplash | Nicole Geri

Si discute moltissimo ultimamente dello slang della generazione Z: grazie ai social, oggi, i giovani parlano diversamente dalle scorse generazioni. Come è normale che sia, per i ragazzi e le ragazze di oggi comunicare è anche un modo di identificarsi, e la Gen Z ha coniato e fatto proprie diverse espressioni che sono molto comuni specialmente sui social. Ma lo slang di TikTok non si limita a permeare il famoso social network, ormai precursore di mode e tendenze anche nel mondo di trucco e skincare. Assistiamo, oggi, a una totale diffusione dello slang giovanile pure nella vita di tutti i giorni. Purtroppo noi del TeamClio siamo ormai lontane anagraficamente dalla generazione Z, ma cercheremo di imparare insieme le più famose parole dello slang della Gen Z: pronte? Vi aspettiamo qui sotto nel post!

COME NASCE LO SLANG DELLA GENERAZIONE Z?

Di questa questione, pensate, se n’è occupata anche l’Accademia della Crusca che ha pubblicato di recente un manuale dal titolo L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, una raccolta di saggi di esperti che analizzano lo slang della generazione Z.

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Accademia della Crusca, L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, a cura di Annalisa Nesi – formato Kindle o copertina flessibile. Prezzo: 14,99€ per il formato digitale o 15€ su amazon.it



Questo può far comprendere come sia centrale il dibattito su come parla la Gen Z! In generale, comunque, è emerso come la maggior parte delle espressioni usate nello slang giovanile siano in realtà semplici adattamenti da parole e sigle derivanti dall’inglese, linguaggio principe dei social network oggi. I ragazzi e le ragazze sembrano peccare, a detta del manuale, di creatività, limitandosi a consolidare e fare proprie espressioni già in uso.

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Credits: Foto di Unsplash | Zyanya Bmo

Sarà, secondo noi però alcune volte è davvero complicato capire lo slang della generazione Z. Iniziamo, quindi, il nostro viaggio nel mondo dello slang giovanile italiano.

I TERMINI PIÙ USATI, DA AMIO A FOLLOWARE, PASSANDO PER APAYINYE

Per capire, quindi, come parlano i giovani oggi dobbiamo cominciare a comprendere il significato di alcuni termini utilizzati costantemente, non solo nel mondo online (dove questi codici comunicativi sono ormai standardizzati e capillarmente diffusi), ma anche nella vita di tutti i giorni.

Iniziamo da un termine all’apparenza veramente incomprensibile, apayinye: forse ai “nostri tempi” al posto di questo slang Gen Z sarebbe partita semplicemente una pernacchia! Apayinye, che è anche un hashtag diffusissimo su TikTok si usa, infatti, per canzonare chiunque ci chieda “Eh?” dopo che noi, volutamente, abbiamo pronunciato una frase incomprensibile.

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Credits: Foto di Unsplash | Womanizer Toys

Amio, invece, è la pronuncia in “corsivo” della parole “amore” e viene usata per indicare una persona a cui si vuole bene, fidanzato o amico che sia. Anche amo noi è un’espressione slang della generazione Z che serve da esclamazione per indicare un gruppo di persone speciali legate da affetto (si usa anche “amo troppo noi”).

LO SLANG DELLA GEN Z PRENDE IN PRESTITO MOLTISSIME PAROLE INGLESI E LE FA PROPRIE, “ITALIANIZZANDOLE”

Noi millennials usavamo BFF (best friend forever, sempre dall’inglese, migliore amico per sempre) per indicare un amico strettissimo; oggi, invece si utilizza bestie, che ha lo stesso significato. E che dire di crush? Altro non è che la traduzione letterale in inglese di “cotta”, la persona che ci fa battere il cuore.

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Credits: Foto di Unsplash | Patrick Buck

Certo, forse la Gen Z in quanto a slang tratto dall’inglese ci blasta (ovvero ci domina, dall’inglese to blast, far esplodere), soprattutto se siamo boomer (chiunque sia nato tra il 1946 e il 1964 e ha vissuto gli anni del boom economico, ma anche una persona che ha modi di fare antiquati e vetusti a detta della nuova generazione). Non possiamo negare, però, che alcune parole dello slang della Gen Z ci facciano un po’ cringiare (da cringe, altro termine usato dai giovani, deriva dall’inglese e significa imbarazzare, far provare vergogna).

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Via Giphy

Altri esempi di parole usate dalla generazione Z che sembrano impossibili da tradurre? Sui social lo avrete visto spessissimo: flexare viene usato ogni volta che si vuole esibire qualcosa (flexo le mie nuove scarpe), droppare per indicare il rilascio di un nuovo disco/film o anche l’abbandono di un hobby o attività (la nuova puntata della serie TV verrà droppata domani). Certo, forse noi non saremmo followati dai giovani oggi (da followare, follow, seguire, intenso come rimanere aggiornati sui social, o schiacciare il tasto “segui” per esempio su IG o TikTok)!

Ma i termini apparentemente incomprensibili dello slang della generazione Z non sono certo finiti! Followateci -ehm, seguiteci a pagina 2 per scoprirne tanti altri!

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