Ciao ragazze!

Oggi voglio raccontarvi una storia, quella degli ultimi 100 anni (circa) di nail trend. Ebbene sì: spesso sottovalutiamo quanto anche lo smalto e il mondo di applicarlo e portare le unghie, possa dire di una certa epoca, dei miti che l’hanno animata e della società che cambia. Inoltre ho trovato interessantissimo scoprire come 90 anni fa fosse, per esempio, di moda qualcosa che la scorsa stagione avevamo trovato magari “fin troppo” innovativo.

E poi, lo sapete qual è la prima casa di moda che ha realizzato uno smalto e quando? E quali sono le, diciamo, 6 star che hanno cambiato, più di tutte le altre, le sorti delle manicure della loro rispettiva epoca? E c’è differenza tra i trend di Hollywood e quelli delle “comuni mortali”? Un bellissimo video ha documentato tutto questo e ho deciso di raccontarvelo!

Credits: Vogue Paris, Mai 1970 © The Guy Bourdin Estate 2016 / Courtesy Louise Alexander Gallery

La fonte, questa volta è Allure, l’autorevole magazine americano dedicato al beauty. Ha infatti realizzato un bel video di circa 3 minuti (lo trovate in fondo all’articolo) in cui vengono raccontati i trend e le ispirazioni da cui vengono le manicure che hanno segnato le decadi dal 1920 al 2016. Ho voluto raccontarvele e approfondire gli aneddoti che, secondo il magazine, hanno segnato per sempre la storia dei nail trend. Siete pronte?

ANNI ’20: MOON MANICURE

La Moon Manicure aveva pochi anni fa fatto ritorno – e sembrava una gran novità. In realtà era un grande trend addirittura nel 1920 e prevedeva di colorare solo la parte dell’unghia “non bianca”, lasciando quindi al naturale le lunette e le punte.



Se le unghie venivano già colorate circa 3000 anni fa, in Cina, per arrivare alle vernici moderne per unghie dobbiamo aspettare proprio all’inizio del ‘900. È a Michelle Menard, infatti, che si deve l’invenzione degli smalti colorati così come li conosciamo oggi. La sua ispirazione? Le auto e le loro carrozzerie dai colori laccati e fiammanti!!

ANNI ’30: ROSSO E ARGENTO

Il look-chiave degli anni ’30 individuato da Allure, oggi la definiremmo una french manicure colorata: forma a mandorla, unghia laccata rossa e punte argentate. Non sembra molto vintage, non è vero?

E invece, la “socialite” e nobile francese “Baba” d’Erlanger, detta anche principessa di Faucigny-Lucinge, ha lanciato questo trend proprio in questi anni.

L’innata eleganza e una carriera da modella hanno reso influente il suo stile, al punto da lanciare una moda – un po’ come una Olivia Palermo ante-litteram.

In più, in quegli anni, nasceva il brand Revlon, rendendo disponibili molte più colorazioni; venivano poi inventate le unghie finte, ad opera di un dentista; e venivano lanciati sul mercato quelli che oggi chiamiamo “smalti adesivi”, dallo stesso inventore del Tapperware, dando inizio alla vera e propria “Era delle Manicure”.

ANNI ’40: DIVA DI HOLLYWOOD VS DONNE AL LAVORO

Negli anni ’40, la moda si divide. Il mondo, d’altronde, in quegli anni è come spezzato in due: un mondo patinato, fatto di cinema e spettacoli, e un mondo più duro, che deve fronteggiare un conflitto mondiale. In questo primo universo la moda è dettata dalle dive del grande schermo, come Rita Hayworth, per la quale non esistevano che le unghie lunghe, a mandorla e rigorosamente rosse.

Nel secondo, il mondo reale, le unghie erano portate invece corte, ovali e di colorazioni più naturali, come i rosa pallidi. Le donne, infatti, erano costrette a praticare anche i lavori più duri e quelli che, fino ad allora, erano stati riservati agli uomini – e serviva, quindi, maggiore praticità!

ANNI ’50: ARRIVANO LE UNGHIE ACRILICHE

Con gli anni ’50 nasce la ricostruzione delle unghie per mezzo dell’acrilico – metodo che, ancora oggi, è considerato più duraturo e di qualità rispetto al gel (che ha il vantaggio di essere meno costoso e più veloce da realizzare). Anche in questo caso l’inventore è un dentista, Fred Slack. La leggenda vuole che, mentre stava lavorando nel suo laboratorio, il dottor Slack si fosse rotto l’unghia dell’alluce e che, grazie all’acrilico odontoiatrico, fosse riuscito ad “aggiustarla”.

Ma come si portavano, in questo periodo, le unghie? Rosso-aranciate, lunghe e “squoval”: ovvero quasi completamente ovali, non fosse per gli angoli esteri leggermente squadrati e non a punta.

ANNI ’60: LE UNGHIE SQUADRATE “ALLA CHER”

Lo sapete chi ha inventato le unghie squadrate? È stata Cher – o meglio, il suo “manicurista”–: una volta ha chiesto, per la sua manicure, qualcosa di “diverso”…E voilà, il trend delle unghie quadrate è nato.

A questo si aggiunge il finish perlato in colorazioni come il rosa, il pesca e l’oro pallido (che Cher ha ancora sfoggiato nel 2003, con unghie rigorosamente squadrate)!

Un’altra importante data cade in questa decade e Allure non dimentica di sottolinearlo: nel 1962 la prima casa di moda debutta nel mondo degli smalti. Chi è? Ma Monsieur Dior, c’est sure!

Chi ha inventato la French Manicure e, soprattutto…quando? Sicure che sia un trend degli anni 2000? E chi è la cantante che ha segnato la storia della manicure usando uno smalto adesivo? Scoprite questo e tanto altro a pag.2!

10 COMMENTI

  1. No beh sapevo che Cher è un mito ma che fosse stata lei la prima ad introdurre le mie amate unghie quadrate nooooooooooooo! Io le porto così da sempre… poi amo la French e il neon… meno i brillantini ma bene o male, a parte il gel ho provato di tutto hahahahahahahahhaha

  2. Io ho sempre portato le unghie corte sia per lo sport che per lavoro. Ho sempre usato poco lo smalto fino a qualche anno fa, ora mi piace cambiare spesso colore! Baci

  3. Bello questo post!!! Aaahhh io e lo smalto/manicure/nailart siamo migliori amici da un sacco di tempo…ne ho provate di tutte e l’unica certezza è che mi piace avere le unghie curate!!! seguo abbastanza le mode…colori, forme, nail art, adesivi, brillantini, glitter…sperimento di tutto ma l’unica certezza è che le mie mani devono essere in ordine!!! 🙂

  4. Ho visto recentemente una novità per me, lo smalto spray, volevo sapere Clio cosa ne pensa e voi sel’avete per caso provato cosa ne pensate. Grazie a tutte

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here