Ciao ragazze!
E’ passato ormai più di un anno da quando qui sul blog vi ho parlato delle mie ciprie top! Nel corso degli ultimi mesi ho potuto provarne molte altre, ma non solo. Ho notato anche che ogni makeup-artist usa questo prodotto in maniera diversa a seconda del tipo di pelle che si sta truccando e a seconda dell’effetto che si vuole ottenere, e il suo utilizzo non è forse così scontato come sembra. Ho pensato che fosse quindi ora di un bell’aggiornamento, per parlarvi non solo delle mie preferite, ma di come rivalutare questo prodotto e soprattutto usarlo al meglio senza commettere errori! 🙂
Per prima cosa c’è da dire che la cipria può ricoprire un ruolo più o meno importante a seconda delle situazioni e a seconda del trucco che si vuole realizzare. Durante le sfilate, ad esempio, la cipria non viene quasi mai usata nella fase del trucco. Sul viso delle modelle viene applicata solo un momento prima della passerella, quando le ragazze sono già in piedi e pronte per uscire.
Si privilegia di solito la zona T del viso e quasi mai si usa per opacizzare completamente la pelle. Si preferisce infatti lasciare quella freschezza del trucco e la luminosità del viso per un effetto glowy. Insomma, la cipria è un prodotto che si usa solo come ‘ritocco’ e non come elemento necessario per creare una base perfetta sui visi delle modelle.
Le cose sono diverse invece al cinema o durante alcuni servizi fotografici, dove la pelle, spesso inquadrata anche da vicino e con molti primi piani, deve essere perfettamente opaca e uniforme.
Le cose cambiano ancora se penso ai makeup artist con cui ho avuto modo di confrontarmi ultimamente. Una cosa incredibile che ho visto fare sia da Priscilla Ono che da Mario Dedidanovic soprattutto sulle pelli più grasse, è quella di applicare la cipria nei punti in cui si vuole illuminare (quindi sia sotto la linea degli zigomi dove si è messa la terra per il contouring, sia sotto gli occhi) lasciandola però lì ferma per qualche minuto, come per far assorbire il prodotto alla pelle.
Solo dopo qualche minuto si rumuove l’eccesso, un po’ come quando mettiamo la cipria sotto gli occhi per evitare il fall-out di ombretto scuro se realizziamo uno smokey.
In effetti mi sono resa conto che questo è un passaggio fondamentale per chi ha la pelle grassa, mentre è una cosa che non funziona sulle pelli più secche perché potrebbe fare un brutto effetto.
Come forse vi sarete accorte, ormai esistono davvero tantissimi tipi di ciprie… da qualche anno a questa parte, con l’uscita delle ciprie translucide (bianche ma trasparenti), quelle colorate correttive, quelle illuminanti e più recentemente abbinate al fondotinta, con due prodotti in uno che una volta applicati hanno sia la funzione di coprire e uniformare il colorito, sia quella di opacizzare grazie alle micropolveri contenute in essi.
La comodità è quelle di applicare così un solo prodotto e non sovrapporre troppi strati uno sull’altro di fondotinta, cipria etc, per un risultato più leggero.
Certo, la cipria è uno di quei cosmetici forse meno glamour degli altri. Diciamoci la verità, è sicuramente meno attraente di un rossetto o un ombretto e spesso può essere una vera scocciatura scegliere quella più giusta per noi.
Solo le ciprie Guerlain hanno un fascino irresistibile! heheh
E’ però al tempo stesso uno di quei prodotti fondamentali per fissare il makeup, soprattutto per chi ha problemi di lucidità e deve rendere il viso opaco.
Chi ha la pelle più secca può invece evitare lo step della cipria, e può limitarsi a una stesura veloce solo in poche zone del viso.
A proposito di stesura poi, sono davvero molti anche qui i metodi di applicazione e ognuna di noi può preferirne alcuni rispetto ad altri.
Eccoli uno ad uno ed ecco a cosa bisogna fare attenzione per non commettere errori!
Con il classico pennello largo: per una leggera spolverata di cipria su tutto il viso per un effetto leggero.
Il vantaggio di questa applicazione è che si riesce a modulare l’applicazione e prelevare poco prodotto alla volta, ma dobbiamo stare attente se andiamo a usare un pennello su una base fresca o un fondotinta liquido (steso magari in maniera abbondante). L’errore potrebbe essere quello di lasciare dei segni con le setole del pennello, costringendoci comunque a rifinire e uniformare il tutto con la spugnetta.
La spugnetta, appunto, è l’altro metodo di applicazione. Si può usare asciutta, tamponando le zone più ‘critiche’, per chi vuole maggiore coprenza oppure per chi (come nel caso della nostra cara Kim) deve fissare più strati di prodotti dovuto a un contouring marcato e elaborato, fatto magari con prodotti in crema. Ma anche qui l’errore è dietro l’angolo: ricordatevi che con la spugnetta asciutta spesso si preleva molto prodotto, e c’è il rischio di esagerare!
C’è poi anche il metodo della spugnetta bagnata. Ultimamente sto apprezzando tantissimo questo tipo di applicazione perché mi permette di avere una coprenza media e un fissaggio più efficace. Tra l’altro, in questo modo risolvo anche il problema dell’effetto ‘gesso’ sulla pelle, con il risultato di un viso ‘cakey’ perché si restituisce una leggera ‘umidità’ alla cipria che così non è troppo polverosa.
Sono sicura che questa non è opera di Mario! 😀
Nello specifico, questi che sto per dirvi sono gli step che faccio da un po’ di tempo a questa parte per fissare la mia base. E’ un procedimento che mi sento di consigliarvi se come me avete la pelle mista e non volete un effetto polveroso. In pratica, applico la mia cipria con il pennello e subito dopo vaporizzo il viso con uno spray idratante (ad esempio l’acqua della Caudalie o uno spray fissante), e poi tolgo gli eventuali eccessi con la spugnetta umida per far sì che l’effetto finale non sia troppo pesante.
In questo caso, l’errore da non commettere è quello di usare una spugnetta troppo bagnata o di premere troppo forte sulla pelle, rischiando così di rovinare la base, o peggio di scioglierla! Rircordatevi sempre di strizzare bene la vostra spugna, o al massimo di inumidirla spruzzandoci su un po’ d’acqua.
Ma non è finita qui, nella prossima pagina vi dirò quali sono le mie ciprie preferite e altri consigli per usarli al meglio! Cliccate qui per la seconda parte del post!