“Che cos’è la bellezza?” È una domanda che forse ognuna di noi si pone almeno una volta nella vita. Chi decide cosa e bello e cosa no? Chi ha il potere di definire uno standard o un criterio universale a cui somigliare per essere definite belle? Sono tante le domande che accompagnano uno dei temi e delle questioni più complesse di sempre, ossia l‘accettazione e la stima di sé.

Chi di voi può infatti dire di non aver mai ricevuto una critica sul proprio aspetto fisico?Specialmente da piccole quando i bambini, si sa, non hanno ancora peli sulla lingua. Insomma è un po’ quello che è successo alla piccola Willow, figlioletta della cantante Pink, che all’età di sei anni ha detto alla mamma: “sono la bambina più brutta che conosca”, probabilmente dopo che qualche coetanea le aveva inculcato la convinzione di apparire come “un maschietto” con i capelli lunghi. Ebbene, la risposta di Pink è stata sensazionale! Un discorso pubblico indirizzato alla figlia che celava un messaggio per tutte noi, tenuto direttamente sul palco degli MTV Video Music Awards 2017.

In questo post oggi ve ne parlerò, si tratta di un messaggio di positività sull’autostima e la bellezza che fa riflettere. Curiose di saperne di più? Proseguite nella lettura!

ClioMakeUp-discorso-pink-figlia-bellezza-critiche-risposta-mtv-4

“MAMMA, SONO LA BAMBINA PIÙ BRUTTA CHE CONOSCA”

È proprio questa l’affermazione con cui ha esordito qualche tempo fa la figlioletta di Pink, continuando: “sembro un maschietto con i capelli lunghi”. È la stessa Pink a raccontare questo episodio proprio sul palco degli MTV Video Music Awards non nascondendo un evidente stato di shock dopo aver sentito queste frasi pronunciate da una bambina di sei anni, ossia “piccole, grandi paranoie” legate al proprio aspetto fisico che non dovrebbero neanche minimamente sfiorare la mente di una bimba così piccola.ClioMakeUp-discorso-pink-figlia-bellezza-critiche-risposta-mtv-14.png

Il primo pensiero della cantante e, aggiungerei io, di ogni mamma, è stato: “chi è che ti ha inculcato questa convinzione? Si può prendere a calci in c**** una bambina di sei anni che ha detto una tale cattiveria nei confronti di una coetanea?”

ClioMakeUp-discorso-pink-figlia-bellezza-critiche-risposta-mtv-3



Insomma conosciamo tutte Pink e il suo carattere graffiante ma, quello che racconta sul palco, è che dopo aver sentito queste affermazioni shock da parte della figlia ha deciso in un primo momento di tacere, per poi preparare una risposta in grande stile.

I PIÙ FAMOSI AL MONDO SONO DIVERSI TRA LORO

La risposta di Pink alla figlia, come vi anticipavo è stata epica: lei ha infatti realizzato una presentazione Power Point mostrandole che i personaggi più famosi al mondo, le celebrità che tutti amano e venerano sono belle a modo loro, imperfette e sopratutto diverse. Tanto per fare qualche esempio?

ClioMakeUp-discorso-pink-figlia-bellezza-critiche-risposta-mtv-7.jpg

 

Elton John, Michael Jackson, George Michael, Prince, artisti dal talento notevole che hanno ispirato tutti noi.

 

Elton John, Michael Jackson, George Michael, Prince, artisti dal talento notevole che hanno avuto modo di esprimere la loro libertà al 100% e che soprattutto hanno ispirato tutti noi. La loro fama era data dalla conformità? Assolutamente il contrario: originali, fuori dagli schemi, semplicemente unici e soprattutto diversi.

ClioMakeUp-discorso-pink-figlia-bellezza-critiche-risposta-mtv-2

Bellezze, non sono ancora arrivata al succo del discorso. Il seguito della risposta di Pink alla figlia e il messaggio universale indirizzato a tutte noi prosegue a pagina due. Volete sapere inoltre cosa ne penso io? Voltate subito pagina per saperne di più!

20 COMMENTI

  1. Sono d’accordo con te. I bimbi possono essere cattivissimi ma solo perché sentono queste cose dette dai genitori o alla TV, non lo pensano davvero: ne sono sicura al 101%.

  2. Certo che non la vestissero da maschio e le togliessero quella frangetta del cavolo le cose migliorerebbero! ❤️

  3. La crudeltà umana raggiunge chiunque, ovunque a qualsiasi età!e Pink ha ragione, io la adoro lei..proprio perché ha scelto di essere libera e di avere un suo stile; e la sua bimba comunque è splendida, come la mamma!

  4. Concordo. Per la mia esperienza, ogni atteggiamento di esclusione deriva da altrettanti esempi che ricevono a casa. Mio figlio ha una marea di difetti e atteggiamenti che tento di correggere, ma, per esempio, se litiga con qualche amichetto, non fa mai leva su difetti fisici perché è una cosa che da noi non sente mai.

  5. È quello che pensavo pure io, i bambini sanno essere davvero cattivi. A me hanno detto di tutto. Mi chiamavano brutta gallina spennacchiata. Che poi non ero nemmeno la più brutta della classe. Anzi. L’ha detto anche mio marito dopo aver visto una foto di gruppo. Ma probabilmente un carattere timido e un po’ chiuso, una situazione familiare particolare ( mio padre era un expat) non aiutavano gran che. Avevo imparato a non piangere e a ignorare le cose, ma morivo dentro e non riuscivo a dire a mamma che mi dicevano cose brutte. Solo alla veneranda età di 30 anni ( e dopo 4 anni di psicanalisi) ho capito cosa avrei dovuto fare. Io spero che mia figlia sia abbastanza sicura di sè da non curarsi dei giudizi ingiusti altrui e che possa dirmi apertamente se qualcosa non va.
    Per il resto è vero, le persone che hanno qualche difetto sono quelle più affascinanti.

  6. A parte il fatto che la bimba di Pink è super bella, ogni volta resto scioccata dal comportamento dei bambini. Sono creature stranissime. Sono capaci di una bontà d’animo che, appunto, solo la purezza di un bambino può avere, e allo stesso tempo sanno essere di una crudeltà inaudita, invidiosi e ossessionati nell’escludere il diverso (e questo lo fanno per lo più le femminucce). Sono stata perseguitata per quasi tutta l’infanzia e la preadolescenza da una cretina che non ha mollato la presa nemmeno dopo la ramanzina di mia madre. Maledetti bulli, bambini e grandi.
    Boh, sembra poi che il semplice fatto che la bellezza sia personale non lo capisca nessuno. Troviamo più facile discriminare e insultare che rilassarci e apprezzare le varietà, serbando il livore per questioni molto più serie.

  7. I bambini sono l esempio pratico delle due facce della moneta, io personalmente accetto la loro cruda verità, poiché si sa, non sanno ancora fermarsi quell’attimo prima di dire una cattiveria e ripensarci. Sanno essere buoni e cattivi, si sa. Personalmente la risposta di pink è stata perfetta e spero che la figlia abbia capito il messaggio. Adoro lei e il suo stile, mi piacciono quelle donne mascoline, con una forte personalità, a dirla tutta spero che la figlia le assomigli il piu possibile!!

  8. Io penso che sia abbastanza facile, politicamente corretto e moralista dire che tutti sono belli così come sono, non prendiamoci in giro, altrimenti potremmo diventare tutti modelli e partecipare ai conscorsi di bellezza. La società conta poco, da centinaia di anni esiste il culto della bellezza, e di certo una donna magra e mora nel Rinascimento non accusava la società del tempo di considerare belle solo quelle formose e bionde. Ogni luogo e ogni tempo dettano dei canoni, canoni che rispecchiano una cultura. Il problema è un altro, e secondo me non bisogna far passare il messaggio che “tutti sono belli”, ma “la bellezza non è tutto”. È questa la cosa più importante. Il problema di questa società non sono i suoi canoni, da sempre sono esistiti dei “canoni”, il problema è il retro pensiero che se non sei bello non vali niente.

  9. Concordo, i canoni sono sempre esistiti e benché siano diversi da società a società non riesco sinceramente ad immaginarmi un mondo senza canoni (mai dire mai). Il problema come dici tu è che la bellezza è considerata uno dei principali modi per valutare una persona. Il problema non è chiedersi se le labbra grandi siano belle o meno, il problema è che in realtà le labbra grandi non c’entrano niente con le qualità di una persona.
    Questo discorso non ha probabilmente senso ahahha, non riesco mai a spiegarmi bene.

  10. Giusto i bambini dovrebbero vestirsi come vorrebbero, io mi arrabbiavo sempre quando i miei mi mettevano cose che non mi piacevano! Non ci vedo nulla di male a seguire il gusto dei bambini, più foto imbarazzanti per quando sono adulti (sì, sceglievo cose oscene)

  11. Ero ironica ma se si sente a disagio perché la identificano in un maschio perché la vestono da uomo? Vedi una delle foto del post. Tutto qui nessuna cattiveria non è mica la bambina a decidere vestiti e pettinatura!

  12. Certamente concordo. Anche io da bambina a volte mi sono sentita brutta . Nessuno me l’ha mai detto direttamente , ma facevo i confronti in base ai comportamenti dei maschi. Per me ssere belle coincideva con l’essere bionde ed avere gli occhi azzurri. Il solito stereotipo !!! Crescendo , ho capito che l’aspetto fisico pesa meno del 50 % sulla capacità di affascinare. Però non mi sono mai reputata una “bella”, ma che importa quando catturi lo sguardo di chi ti piace ? Certo è difficile non restare colpite dal giudizio altrui , positivo o negativo che sia. A 14 anni un compagno di classe ha fatto un commento sul mio lato B , indossavo un paio di pantaloni bianchi e secondo lui era troppo grande. Non ho più indossato pantaloni bianchi. Questa estate avevo gli short, e per strada un signore incrociandomi ha esclamato :che belle gambe !!! Mi ha reso “felice” x tutta la giornata !!! Vanità vanità…..

  13. Beh, Pink è una tosta..esce di casa col capello corto e lo smoking perché porta avanti solo il suo stile e basta. mi è sempre piaciuta ed ha detto una cosa giusta
    Anch’io a modo mio sono stata Fedele solo a me stessa: ho vestito negli anni della iperfemminilita’ in modo semplice e con le scarpe basse perche’ mi sentivo meglio così. Poi mi Sono curata un po’di più ma senza stravolgermi

  14. Da piccola sono stata presa di mira parecchio dalle mie compagne, ovunque andassi…ero una bimba cicciottella, con i capelli corti a spazzola, decisamente poco femminile, non alla moda ecc…
    Un giorno, durante i giochi con l’acqua durante l’oratorio feriale, ero li a farmi gli affari miei nel mio costumone intero, e delle ragazzine poco più grandi di me (avrò avuto si e no 8 anni) mi accerchiano e mi fanno “senti scusa maaa…volevamo chiederti: di quanti mesi è il bambino???”.
    Cose del genere si sono susseguite per anni, non socializzavo con le femmine perchè mi guardavano tutte in quella maniera, con i ragazzi stavo bene, stranamente loro non giudicavano, mi consideravano una di loro!
    Poi con il tempo le cose si sono messe a posto da sole, mi sono alzata, ho un fisico normalissimo, non sarò mai un’acciuga e nemmeno voglio esserlo!
    Sono una ragazza di 25 che fa un lavoro inusuale (lavoro nel reparto artistico di pre-produzione per cinema e videogiochi), ho tanti interessi, amiche poche ma buone e nessun tipo di problema a relazionarmi con i ragazzi, essendo cresciuta con loro…e ammetto che piano piano ho preso coscienza del fatto che tutto ciò mi rende interessante agli occhi degli altri 🙂
    Abbracciate le vostre stranezze, non lasciate che la visione del mondo degli altri vi calpesti!

  15. Povera piccola, reputarsi brutta, solo perche’ ha un visino piu’ maschietto ! Io ero esattamente cosi’. E per giunta mia madre mi faceva portare i capelli corti, con taglio “alla maschile”, si diceva allora, perche’ senno’ a scuola ti prendevi i pidocchi e ti dovevi cmq tagliare i capelli. Non mi comperava mai una vestina o una gonna, tanto meno in inverno , perche’ faceva freddo e mi ammalavo facilmente; quindi sempre pantaloni-che manco ne capiva di moda-pure maschili- basta che costassero poco. Insomma sono cresciuta piu’ come un maschietto, con giochi tipici da maschietto (scorribande,braccio di ferro,monta e smonta biciclette,esperimenti, calcio e collezione di figurine Panini) e tanti amichetti (preciso:1 sola amichetta) per ritrovarmi un po’ sola nella pre e adolescenza, quando i maschietti e le femminucce cominciano a prendere coscienza di essere diversi e si aggregano. Io, non ero ne’ carne ne’ pesce,Pero’ da quel punto in poi ho sempre frequentato di piu’ le ragazzine (perche’ mi sono sempre identificata nel genere femminile),pero’, stando con loro, che cominciavano ad agghindarsi per apparire piu’ femminili possibili, io vestivo sempre alla maschietta e con loro sembravo un maschietto, con i maschi un maschiaccio; le mie amiche cominciavano ad avere il primo fidanzatino, i loro intriganti segretucci, ecc, ecc, io il massimo che facevo era andare a passeggio ogni tanto con le single (quando avevano tempo). Mi dispiaceva un po’ essere cosi’, ma non sono mai riuscita a superare la “vergogna” per essere piu’ femminile. Al liceo-ormai portavo i capelli lunghi-la prof. di pedagogia (pensate un po’ io ho fatto il pedagogico !) mi rimproverava sempre che non avevo un minimo di femminilita’ (anche se una volta all’anno mettevo pure la gonna). Cmq, avendo capito di essere cresciuta come un maschietto, ad un certo punto ho anche voluto comportarmi come un maschiaccio e ne ero contenta, ma non avevo piu’ amici maschi. Naturalmente ho coltivato anche tantissimi interessi, di studio e culturali e non; per es. una passione molto femminile-direte -il cucito (ho imparato da sola, si puo’ dire). Beh,fino a 23/24 anni – di nuovo capelli cortissimi; una volta li ho fatti quasi rapare per vedere come mi stavano e io mi piacevo- mi scambiavano ancora per maschio-sempre complice il vestiario (e che dopotutto non avevo nemmeno un seno e un popo’ prominenti). Beh, diciamo cosi’ che 7/8 volte su 10 mi prendevano ancora per maschio. Qui, mi vedete con un cappello a falda, Beh, e’ un cappello maschile, di quelli che usano gli uomini, comprato tanti anni fa. E ancora oggi io preferisco vestiario piu’ androgino che femminile. e tanto per essere precise impazzisco per i capi militari. Una volta mi sono cucita un gessato blu, una meraviglia ! 2 mie icone: la Dietrich e Katrine Hepburn. Se potessi vestirmi come Pink tutti i giorni…ma per andare dove, a fare la spesa ? Purtroppo faccio solo la mamma e come vedete un mezzo cecato che mi ha apprezzata per come ero/sono l’ho trovato (ma ho lasciato libero un po’ di piu’ il lato femminile, anche un po’ col trucco e imparando a portare i tacchi). Ma se posso, nel mio vestiario c’e’ sempre qualche nota maschile (uso le cravatte o annodo sempre i foulard a cravatta). Io sono il solito maschiaccio. E mi piaccio, Questo e’ il punto. Non penso che questa bambina si comporti come me da maschietto, ma se,certo, la madre-come mia madre- la cresce vestita in quel modo,col gessato, non e’ che puo’ lamentarsi se la figlia si vede male. Almeno ha fatto bene a spiegarle la differenza tra femmine androgine e maschi. Magari se le spiega pure la differenza tra effeminati e femmine; anche i ragazzi cosi’ delicati sono da apprezzare (e non son per forza gay). E’ bellissima cmq vestita a quel modo.

  16. come capisco il disagio che hai provato cara, anch’io ho avuto difficoltà a relazionarmi con i ragazzi perché sono sempre stato a mio agio fra le ragazze, anche se qualche episodio di discriminazione non è mancato, tipo in primo superiore entrai in una classe di sole ragazze e un gruppetto di tre streghe me ne combinavano di tutti i colori!!amare se stessi è la base di tutto, ancor prima di pensare di poter amare gli altri!!

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here